Cos’è il Kō?

Consciamente o inconsciamente gli uomini si sono sempre interessati a fragranze profumate e piacevoli, sia per il loro valore intrinseco sia per il modo in cui esse colpiscono gli altri sensi, come il gusto o la vista. In particolare, il popolo giapponese ha da lungo tempo capito che il valore dell’incenso non si limita alla sola sensualità, ma si estende in ugual modo alla sfera della bellezza estetica. Anche se privo di forma o sostanza materiale, l’incenso ha il potere di commuovere e ispirare profondamente. L’opportunità di guardare con calma nella propria mente, mentre si trae beneficio dalla fragranza dell’incenso è considerata preziosa per ritrovare la pace e la calma spirituale. Leggere di più


La storia del Kō

Le essenze che dall’antica India si diffusero in Occidente si trasformarono in profumi, mentre la tradizione che viaggiò attraverso est fino in Giappone nel VI secolo (epoca Asuka) fu quella del , o incenso. Il ha sempre giocato un ruolo molto importante nel Buddhismo, come offerta di purificazione, grazie alla sua capacità di rilassare la mente e aprire nuovi orizzonti culturali. Un incenso che brucia è in grado di rendere unica l’atmosfera, facendoci astrarre dalla realtà di tutti i giorni.

Nell’VIII secolo (epoca Heian) gli aristocratici di corte cominciarono ad usare il per profumare i kimono con le loro essenze preferite. Più tardi furono elaborate le regole dell’etichetta e l’uso dell’incenso venne considerato come un raffinato ed elegante passatempo. Da quel momento, il normale uso dell’incenso gradualmente si trasformò nel Kōdō, la Via dell’Incenso, una vera e propria arte.Leggere di più


Le dieci virtù del Kō

Le “dieci virtù del ” sono i benefici derivanti dall’utilizzo dell’incenso.

Queste dieci virtù vengono tramandate dal XVI secolo (epoca Edo) e sono ricordate ancora oggi:

1. l’incenso facilita la comunicazione con il trascendentale

2.l’incenso purifica la comunicazione con il trascendentale

3. l’incenso rimuove le ansie

4. l’incenso mantiene viva l’attenzioneLeggere di più


Il Kô nella vita quotidiana

cerimonia_dellincenso31Fin dai tempi antichi si dice che l’incenso abbia la capacità di calmare la mente e oggi è stato scientificamente dimostrato. Anche se questo potere è stato esplorato e sviluppato approfonditamente attraverso la disciplina spirituale del Kô, l’incenso è stato largamente impiegato, senza particolari intenzioni, in moltissimi usi della vita quotidiana. Cosicché, mentre all’inizio l’arte dell’incenso era semplicemente un passatempo con cui si misuravano solo gli specialisti, in seguito divenne alla portata di tutti.

A partire dal XIII secolo i gusti cambiarono e ai profumi elaborati si preferì l’aroma puro di Kôbôku (albero profumato). Allo stesso tempo ci si orientò verso una nuova arte dell’incenso, detta Kumiko, che consisteva nell’evocare un tema poetico (Waka) o letterario bruciando diverse varietà di legno profumato secondo un rituale codificato.Leggere di più


Kōdō: la Via dell’Incenso

I giapponesi sono da sempre molto sensibili agli odori. I profumi arrivarono dall’India sia in Oriente che in Occidente, ma il loro utilizzo si è sviluppato qui sottoforma di essenze e là sottoforma di incensi. In Giappone l’incenso è diventato un’arte, una via (il Kodo, la via dell’incenso), elemento integrante della cultura.

L’incenso ha fatto la sua apparizione nell’arcipelago verso la metà del VI secolo, nello stesso momento in cui anche il Buddhismo veniva introdotto dalla Cina. Qualche anno più tardi alcuni documenti parlano di un legno odoroso. In quell’epoca l’incenso era utilizzato per le cerimonie religiose e, in particolare, veniva bruciato davanti alle immagini buddhiste. Nell’VIII secolo il monaco cinese Ganjin portò in Giappone numerosi testi sacri, insieme a ricette di profumi e medicamenti, ed è così che i giapponesi vennero iniziati ai segreti della combinazione degli ingredienti, nell’arte della fabbricazione degli incensi, detti Takimono.Leggere di più