Cinema: Spirit World – La festa delle lanterne
Spirit World – La festa delle lanterne
Regia: Eric Khoo
Sceneggiatura: Edward Khoo
Cast: Catherine Deneuve (Claire Emery), Masaaki Sakai (Yuzo), Yutaka Takenouchi (Hayato), Jun Fubuki, Denden
Produzione: Francia, Giappone, Singapore (2024)
Durata: 105 minuti
Distribuzione: Europictures
Uscita in Italia: 26 giugno 2025
Sinossi
Claire Emery (Catherine Deneuve), cantante francese un tempo celebre in Giappone, torna a Tokyo per un ultimo concerto, nonostante la sofferenza per la recente perdita della figlia e la voce ormai affievolita. Dopo il live, in un bar sui generis, incontra Yuzo (Masaaki Sakai), un suo anziano e devoto fan, appassionato di tradizioni nipponiche. Tra un bicchiere di sake e un altro, Yuzo le racconta dell’Obon, la festa delle lanterne in cui, secondo la tradizione buddhista, i morti possono tornare tra i vivi per pochi giorni estivi.
Da quel momento, il film si trasforma in un viaggio sospeso tra realtà e soprannaturale. Claire e Yuzo, ormai defunti, diventano guide l’uno per l’altro, attraversano paesaggi urbani e costieri, dipingendo un’odissea esistenziale dove i confini fra vita e morte, passato e presente, si confondono.
Tematiche e stile narrativo
Il regista Eric Khoo esplora il tema del lutto e della memoria con uno stile asciutto e meditativo, improntato a una poetica minimalista.
Catherine Deneuve è al centro di un racconto lento ma evocativo: la sua presenza funge da ponte tra musica e spiritualità, offrendo suggestioni che dialogano con la dimensione ultraterrena. La musica diventa metafora della connessione tra anime, di colori e fragilità, un filo di speranza contro l’oblio.
Contesto di produzione
Prodotto da Francia, Giappone e Singapore e presentato alla Festa del Cinema di Roma 2024, il film rappresenta un ponte tra culture. Khoo – regista singaporiano con una filmografia ricca di contaminazioni – firma qui un’opera di respiro internazionale, capace di fondere sensibilità occidentali e suggestioni spirituali nipponiche.
Gli eventi si svolgono tra Tokyo metropolitana, coste silenziose e campagne sospese, in un’atmosfera che oscilla tra dolore, attesa e redenzione.