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Yusuke Akamatsu porta a Roma “Women’s stories”, una mostra curata da Ariadne Caccavale, che riflette sul mondo contemporaneo e le sue tensioni. Sarà visitabile dall’8 al 17 novembre 2025 presso la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme (RM). Le opere digitali dell’artista giapponese, realizzate con linguaggio fotografico e visione cinematografica, pongono al centro la figura femminile come simbolo di una società in bilico tra connessione e isolamento. Il vernissage, previsto per sabato 8 novembre alle ore 17.00, avverrà alla presenza dell’artista. L’organizzazione è a cura della società Start, in collaborazione con la curatrice Ariadne Caccavale. L’ingresso è gratuito.

La poetica di AkamatsuL’esposizione affronta il tema della divisione e della difficoltà di comunicazione nel mondo moderno. Come osserva la curatrice, l’artista esplora i paradossi della tecnologia, nata per unire ma spesso capace di generare solitudine. Le sue immagini, sospese tra luce e ombra, ritraggono donne immerse in ambientazioni irreali e frammentate. I volti, pur appartenendo a persone reali, perdono identità in un contesto sociale liquido, dove si dissolvono certezze e ruoli.

Tra filosofia e introspezione

Il lavoro di Akamatsu si muove su un terreno che intreccia analisi psicologica e riferimenti filosofici. Le sue opere richiamano pensatori come Hume e Nietzsche, ponendo al centro un io molteplice e contraddittorio. Nelle immagini emerge la fragilità dell’essere umano, ma anche la speranza di una possibile riconciliazione. In una realtà frammentata, l’artista invita a ritrovare equilibrio e consapevolezza.

Dalla Biennale di Venezia ad Art Basel Miami

Yusuke Akamatsu, giapponese di nascita ma cittadino del mondo, si è affermato come figura poliedrica: romanziere, regista, sceneggiatore e artista visivo. Dopo le partecipazioni alla Biennale di Venezia del 2022 e del 2024, è atteso ad Art Basel Miami 2024 e inserito nell’Atlante dell’Arte Contemporanea Giunti Corporate Patron Metropolitan Museum of Art of New York. Le sue opere, esposte in istituzioni come il Museo di Storia Contemporanea di Mosca e il Museo Egizio del Cairo, uniscono fotografia e cinema in una ricerca costante sul rapporto tra immagine e percezione.

Biografia e percorso artistico

Nato a Osaka nel 1967, Akamatsu ha iniziato la carriera come regista negli anni Novanta, sviluppando un linguaggio ispirato al cinema di David Lynch e Wong Kar-wai. Dal 2017 si dedica alla fotografia digitale, elaborando il concetto di “vibration and resonance”, punto di partenza per opere che indagano la perdita dei valori e la frattura sociale. Attualmente vive e lavora a Parigi. Nel 2025 l’ambasciatore giapponese presso la Santa Sede, Akira Chiba, lo ha indicato come uno degli artisti più rappresentativi del suo Paese.

La cornice della Basilica

La Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, tra i principali luoghi di culto di Roma, ospiterà la mostra nel suggestivo spazio che unisce spiritualità e arte. Fondata nel IV secolo per volontà di Costantino e di sua madre Elena, la chiesa conserva importanti reliquie della Passione di Cristo e rappresenta una tappa storica del pellegrinaggio romano. L’ambientazione sacra accentua la tensione simbolica delle opere di Akamatsu, creando un dialogo tra sacro e profano, tra visione e introspezione.

Per maggiori informazioni, visitare il sito a questo link

Luogo: Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, Roma (RM)

data e ora: 8-17 novembre 2025 ore14:30-19:30