Biblioteca Nazionale Marciana
Piazzetta San Marco, 13/a 30124 Venezia
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Luglio
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Dal 30 maggio al 29 giugno 2025, nelle prestigiose Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, il pubblico potrà visitare la mostra Colori Fluttuanti. La carta marmorizzata tra Oriente e Occidente - Floating Colours. Marbling paper
Dettagli evento
Dal 30 maggio al 29 giugno 2025, nelle prestigiose Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, il pubblico potrà visitare la mostra Colori Fluttuanti. La carta marmorizzata tra Oriente e Occidente – Floating Colours. Marbling paper between East and West, curata da Lorenzo Pontalti e dedicata alla memoria dell’artista veneziano Alberto Valese, marmorizzatore onorato in Turchia col titolo di Maestro Ebru.
L’esposizione intende far conoscere e svelare nei suoi aspetti meno conosciuti un’arte antica ed affascinante, quella della carta marmorizzata. Attraverso una selezione di carte ed oggetti sarà possibile ripercorrere la storia di questa tecnica proveniente dall’Estremo Oriente e diffusasi dapprima in Persia e Turchia e poi, a partire dalla fine del Cinquecento, nell’intera Europa, riconoscendo e apprezzandone le diverse caratteristiche nonché i molteplici utilizzi: dal suo impiego nella dimensione meditativa, alla previsione del futuro, fino all’uso decorativo per la copertura di libri di pregio. Il percorso espositivo comprenderà esempi di manoscritti provenienti dalle collezioni marciane rilegati con carte marmorizzate antiche della tradizione giapponese, islamica e occidentale.
La marmorizzatura della carta si indica in Giappone col termine Suminagashi, “inchiostro fluttuante“; quest’arte viene documentata in Giappone già nel Duecento, ma se ne hanno notizie in Cina anche in epoca precedente . La tecnica deriva dall’arte calligrafica e ne impiega gli stessi strumenti: la pietra d’ardesia (suzuri), il bastoncino d’inchiostro (sumi), il pennello (hude) e la carta di gelso (kami). Si svolge secondo una ritualità che non solo prevede perizia tecnica ma favorisce anche una dimensione meditativa, introdotta dalla fase di preparazione dell’inchiostro che avviene sfregando il bastoncino di sumi e alcune gocce d’acqua sulla pietra d’ardesia. Con la punta dei pennelli, alternando inchiostro e fiele di bue, l’artista punge la superficie dell’acqua creando cerchi concentrici che fluttuano e si muovono, assumendo forme casuali e imprevedibili che vengono poi fermate sulla carta, appena appoggiata sull’acqua. Anticamente gli stessi disegni prodotti durante questo rituale erano interpretati per predire il destino.
Venerdì 20 giugno alle ore 16.30 si terrà inoltre un incontro esclusivo intitolato Inchiostri fluttuanti con Luisa Canovi, paper designer affascinata dalla cultura giapponese e nota soprattutto per le sue originali e sorprendenti creazioni d’origami. Tratterà durante questo incontro proprio della tecnica Suminagashi, che definisce di rara bellezza per “l’essenzialità dei materiali, le poche e semplici regole, il silenzio e la concentrazione, l’emozione di vedere fluttuare l’inchiostro e la sorpresa del foglio di carta che ne raccoglie la memoria”.
Sarà possibile visitare la mostra da martedì a domenica, dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00).
I biglietti sono acquistabili all’indirizzo https://archeologicovenezia.cultura.gov.it/
Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale https://bibliotecanazionalemarciana.cultura.gov.it/mostre/colori-fluttuanti-la-carta-marmorizzata-tra-oriente-e-occidente
Ora
Maggio 30 (Venerdì) - Giugno 29 (Lunedì)
Luogo
Biblioteca Nazionale Marciana
Piazzetta San Marco, 13/a 30124 Venezia
Agosto
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Dal 30 maggio al 29 giugno 2025, nelle prestigiose Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, il pubblico potrà visitare la mostra Colori Fluttuanti. La carta marmorizzata tra Oriente e Occidente - Floating Colours. Marbling paper
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Dal 30 maggio al 29 giugno 2025, nelle prestigiose Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, il pubblico potrà visitare la mostra Colori Fluttuanti. La carta marmorizzata tra Oriente e Occidente – Floating Colours. Marbling paper between East and West, curata da Lorenzo Pontalti e dedicata alla memoria dell’artista veneziano Alberto Valese, marmorizzatore onorato in Turchia col titolo di Maestro Ebru.
L’esposizione intende far conoscere e svelare nei suoi aspetti meno conosciuti un’arte antica ed affascinante, quella della carta marmorizzata. Attraverso una selezione di carte ed oggetti sarà possibile ripercorrere la storia di questa tecnica proveniente dall’Estremo Oriente e diffusasi dapprima in Persia e Turchia e poi, a partire dalla fine del Cinquecento, nell’intera Europa, riconoscendo e apprezzandone le diverse caratteristiche nonché i molteplici utilizzi: dal suo impiego nella dimensione meditativa, alla previsione del futuro, fino all’uso decorativo per la copertura di libri di pregio. Il percorso espositivo comprenderà esempi di manoscritti provenienti dalle collezioni marciane rilegati con carte marmorizzate antiche della tradizione giapponese, islamica e occidentale.
La marmorizzatura della carta si indica in Giappone col termine Suminagashi, “inchiostro fluttuante“; quest’arte viene documentata in Giappone già nel Duecento, ma se ne hanno notizie in Cina anche in epoca precedente . La tecnica deriva dall’arte calligrafica e ne impiega gli stessi strumenti: la pietra d’ardesia (suzuri), il bastoncino d’inchiostro (sumi), il pennello (hude) e la carta di gelso (kami). Si svolge secondo una ritualità che non solo prevede perizia tecnica ma favorisce anche una dimensione meditativa, introdotta dalla fase di preparazione dell’inchiostro che avviene sfregando il bastoncino di sumi e alcune gocce d’acqua sulla pietra d’ardesia. Con la punta dei pennelli, alternando inchiostro e fiele di bue, l’artista punge la superficie dell’acqua creando cerchi concentrici che fluttuano e si muovono, assumendo forme casuali e imprevedibili che vengono poi fermate sulla carta, appena appoggiata sull’acqua. Anticamente gli stessi disegni prodotti durante questo rituale erano interpretati per predire il destino.
Venerdì 20 giugno alle ore 16.30 si terrà inoltre un incontro esclusivo intitolato Inchiostri fluttuanti con Luisa Canovi, paper designer affascinata dalla cultura giapponese e nota soprattutto per le sue originali e sorprendenti creazioni d’origami. Tratterà durante questo incontro proprio della tecnica Suminagashi, che definisce di rara bellezza per “l’essenzialità dei materiali, le poche e semplici regole, il silenzio e la concentrazione, l’emozione di vedere fluttuare l’inchiostro e la sorpresa del foglio di carta che ne raccoglie la memoria”.
Sarà possibile visitare la mostra da martedì a domenica, dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00).
I biglietti sono acquistabili all’indirizzo https://archeologicovenezia.cultura.gov.it/
Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale https://bibliotecanazionalemarciana.cultura.gov.it/mostre/colori-fluttuanti-la-carta-marmorizzata-tra-oriente-e-occidente
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Dal 30 maggio al 29 giugno 2025, nelle prestigiose Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, il pubblico potrà visitare la mostra Colori Fluttuanti. La carta marmorizzata tra Oriente e Occidente – Floating Colours. Marbling paper between East and West, curata da Lorenzo Pontalti e dedicata alla memoria dell’artista veneziano Alberto Valese, marmorizzatore onorato in Turchia col titolo di Maestro Ebru.
L’esposizione intende far conoscere e svelare nei suoi aspetti meno conosciuti un’arte antica ed affascinante, quella della carta marmorizzata. Attraverso una selezione di carte ed oggetti sarà possibile ripercorrere la storia di questa tecnica proveniente dall’Estremo Oriente e diffusasi dapprima in Persia e Turchia e poi, a partire dalla fine del Cinquecento, nell’intera Europa, riconoscendo e apprezzandone le diverse caratteristiche nonché i molteplici utilizzi: dal suo impiego nella dimensione meditativa, alla previsione del futuro, fino all’uso decorativo per la copertura di libri di pregio. Il percorso espositivo comprenderà esempi di manoscritti provenienti dalle collezioni marciane rilegati con carte marmorizzate antiche della tradizione giapponese, islamica e occidentale.
La marmorizzatura della carta si indica in Giappone col termine Suminagashi, “inchiostro fluttuante“; quest’arte viene documentata in Giappone già nel Duecento, ma se ne hanno notizie in Cina anche in epoca precedente . La tecnica deriva dall’arte calligrafica e ne impiega gli stessi strumenti: la pietra d’ardesia (suzuri), il bastoncino d’inchiostro (sumi), il pennello (hude) e la carta di gelso (kami). Si svolge secondo una ritualità che non solo prevede perizia tecnica ma favorisce anche una dimensione meditativa, introdotta dalla fase di preparazione dell’inchiostro che avviene sfregando il bastoncino di sumi e alcune gocce d’acqua sulla pietra d’ardesia. Con la punta dei pennelli, alternando inchiostro e fiele di bue, l’artista punge la superficie dell’acqua creando cerchi concentrici che fluttuano e si muovono, assumendo forme casuali e imprevedibili che vengono poi fermate sulla carta, appena appoggiata sull’acqua. Anticamente gli stessi disegni prodotti durante questo rituale erano interpretati per predire il destino.
Venerdì 20 giugno alle ore 16.30 si terrà inoltre un incontro esclusivo intitolato Inchiostri fluttuanti con Luisa Canovi, paper designer affascinata dalla cultura giapponese e nota soprattutto per le sue originali e sorprendenti creazioni d’origami. Tratterà durante questo incontro proprio della tecnica Suminagashi, che definisce di rara bellezza per “l’essenzialità dei materiali, le poche e semplici regole, il silenzio e la concentrazione, l’emozione di vedere fluttuare l’inchiostro e la sorpresa del foglio di carta che ne raccoglie la memoria”.
Sarà possibile visitare la mostra da martedì a domenica, dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00).
I biglietti sono acquistabili all’indirizzo https://archeologicovenezia.cultura.gov.it/
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L’esposizione intende far conoscere e svelare nei suoi aspetti meno conosciuti un’arte antica ed affascinante, quella della carta marmorizzata. Attraverso una selezione di carte ed oggetti sarà possibile ripercorrere la storia di questa tecnica proveniente dall’Estremo Oriente e diffusasi dapprima in Persia e Turchia e poi, a partire dalla fine del Cinquecento, nell’intera Europa, riconoscendo e apprezzandone le diverse caratteristiche nonché i molteplici utilizzi: dal suo impiego nella dimensione meditativa, alla previsione del futuro, fino all’uso decorativo per la copertura di libri di pregio. Il percorso espositivo comprenderà esempi di manoscritti provenienti dalle collezioni marciane rilegati con carte marmorizzate antiche della tradizione giapponese, islamica e occidentale.
La marmorizzatura della carta si indica in Giappone col termine Suminagashi, “inchiostro fluttuante“; quest’arte viene documentata in Giappone già nel Duecento, ma se ne hanno notizie in Cina anche in epoca precedente . La tecnica deriva dall’arte calligrafica e ne impiega gli stessi strumenti: la pietra d’ardesia (suzuri), il bastoncino d’inchiostro (sumi), il pennello (hude) e la carta di gelso (kami). Si svolge secondo una ritualità che non solo prevede perizia tecnica ma favorisce anche una dimensione meditativa, introdotta dalla fase di preparazione dell’inchiostro che avviene sfregando il bastoncino di sumi e alcune gocce d’acqua sulla pietra d’ardesia. Con la punta dei pennelli, alternando inchiostro e fiele di bue, l’artista punge la superficie dell’acqua creando cerchi concentrici che fluttuano e si muovono, assumendo forme casuali e imprevedibili che vengono poi fermate sulla carta, appena appoggiata sull’acqua. Anticamente gli stessi disegni prodotti durante questo rituale erano interpretati per predire il destino.
Venerdì 20 giugno alle ore 16.30 si terrà inoltre un incontro esclusivo intitolato Inchiostri fluttuanti con Luisa Canovi, paper designer affascinata dalla cultura giapponese e nota soprattutto per le sue originali e sorprendenti creazioni d’origami. Tratterà durante questo incontro proprio della tecnica Suminagashi, che definisce di rara bellezza per “l’essenzialità dei materiali, le poche e semplici regole, il silenzio e la concentrazione, l’emozione di vedere fluttuare l’inchiostro e la sorpresa del foglio di carta che ne raccoglie la memoria”.
Sarà possibile visitare la mostra da martedì a domenica, dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00).
I biglietti sono acquistabili all’indirizzo https://archeologicovenezia.cultura.gov.it/
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Novembre
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L’esposizione intende far conoscere e svelare nei suoi aspetti meno conosciuti un’arte antica ed affascinante, quella della carta marmorizzata. Attraverso una selezione di carte ed oggetti sarà possibile ripercorrere la storia di questa tecnica proveniente dall’Estremo Oriente e diffusasi dapprima in Persia e Turchia e poi, a partire dalla fine del Cinquecento, nell’intera Europa, riconoscendo e apprezzandone le diverse caratteristiche nonché i molteplici utilizzi: dal suo impiego nella dimensione meditativa, alla previsione del futuro, fino all’uso decorativo per la copertura di libri di pregio. Il percorso espositivo comprenderà esempi di manoscritti provenienti dalle collezioni marciane rilegati con carte marmorizzate antiche della tradizione giapponese, islamica e occidentale.
La marmorizzatura della carta si indica in Giappone col termine Suminagashi, “inchiostro fluttuante“; quest’arte viene documentata in Giappone già nel Duecento, ma se ne hanno notizie in Cina anche in epoca precedente . La tecnica deriva dall’arte calligrafica e ne impiega gli stessi strumenti: la pietra d’ardesia (suzuri), il bastoncino d’inchiostro (sumi), il pennello (hude) e la carta di gelso (kami). Si svolge secondo una ritualità che non solo prevede perizia tecnica ma favorisce anche una dimensione meditativa, introdotta dalla fase di preparazione dell’inchiostro che avviene sfregando il bastoncino di sumi e alcune gocce d’acqua sulla pietra d’ardesia. Con la punta dei pennelli, alternando inchiostro e fiele di bue, l’artista punge la superficie dell’acqua creando cerchi concentrici che fluttuano e si muovono, assumendo forme casuali e imprevedibili che vengono poi fermate sulla carta, appena appoggiata sull’acqua. Anticamente gli stessi disegni prodotti durante questo rituale erano interpretati per predire il destino.
Venerdì 20 giugno alle ore 16.30 si terrà inoltre un incontro esclusivo intitolato Inchiostri fluttuanti con Luisa Canovi, paper designer affascinata dalla cultura giapponese e nota soprattutto per le sue originali e sorprendenti creazioni d’origami. Tratterà durante questo incontro proprio della tecnica Suminagashi, che definisce di rara bellezza per “l’essenzialità dei materiali, le poche e semplici regole, il silenzio e la concentrazione, l’emozione di vedere fluttuare l’inchiostro e la sorpresa del foglio di carta che ne raccoglie la memoria”.
Sarà possibile visitare la mostra da martedì a domenica, dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00).
I biglietti sono acquistabili all’indirizzo https://archeologicovenezia.cultura.gov.it/
Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale https://bibliotecanazionalemarciana.cultura.gov.it/mostre/colori-fluttuanti-la-carta-marmorizzata-tra-oriente-e-occidente
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