L’ingegnere Bartolomeo Mongiardino ha realizzato e generosamente donato alla Fondazione P.AR.C.O. e alla Città di Omegna un’opera dal titolo Origami di Pace, che sarà inaugurata il 6 agosto 2025, alle ore 21, nel giardino del Forum di Omegna, in occasione degli 80 anni dalla tragedia di Hiroshima.

L’installazione, realizzata in acciaio tubolare, richiama idealmente l’originaria industria metallurgica Cobianchi che ha caratterizzato la storia del sito. Le sue forme evocano l’origami tradizionale giapponese della gru ad ali spiegate, strettamente legata al movimento Nihon Hidankyo, associazione che rappresenta i sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki e insignita del Premio Nobel per la Pace 2024 per il suo impegno contro le armi nucleari.

 L’inaugurazione vedrà la partecipazione dell’artista Tatsunori Kano, nato a Hiroshima nel 1954, autore della stele posta all’ingresso dell’installazione: un’opera che unisce materiali della tradizione locale di Omegna alla sensibilità giapponese.
La realizzazione è stata resa possibile anche grazie al contributo generoso dello Studio dell’architetto Daniele Poli, che ha offerto il proprio supporto tecnico.
L’installazione ha ricevuto il patrocinio del Consolato e l’appoggio dell’associazione culturale Symballein, promotrice del festival di cultura giapponese 

Ingegner Bartolomeo Mongiardino

Bartolomeo Mongiardino (1956), appassionato di fisica teorica, disciplina che considera la più alta espressione del pensiero umano, ha scelto l’ingegneria come strumento per comprendere e migliorare concretamente il mondo.
Da imprenditore, inventore e innovatore, ha sempre cercato soluzioni pratiche ai problemi dell’Uomo, ispirandosi alla grande tradizione culturale europea e alla forza del pensiero critico.
In questo spirito e dopo avere visitato il luogo del primo olocausto – dal greco holokaustos, “interamente bruciato” – nucleare nasce l’idea del Monumento alla Gru della Pace, dedicato alla memoria di Sadako Sasaki, giovane vittima delle radiazioni di Hiroshima. Il monumento, simbolo di speranza e resilienza, richiama il valore della pace e della consapevolezza storica, sostenendo l’appello di Albert Einstein, gigante della fisica teorica, al disarmo nucleare. Un’opera che incarna i principi dell’Anthropologineering, che fonde tecnica e umanesimo per costruire una società più giusta e pacifica.

Maestro Tatsunori Kano

Tatsunori Kano (1954) è nato a Hiroshima, nella città che offre la tragica testimonianza del bombardamento atomico della seconda guerra mondiale. Kano resterà sempre colpito dallo sconcerto di avere visto coi propri occhi i terribili segni dei danni che sono stati inflitti al suo Paese ai suoi concittadini.
Terminati gli studi alla Nihon University of Fine Arts di Tokyo e specializzatosi in pittura nel 1977, inizia la sua carriera artistica ed espone nel gruppo Kokugakai. Attratto dalla storia dell’arte occidentale, vince nel 1980 una borsa di studio del Governo italiano, e si trasferisce in Europa. Visita i principali musei e ne studia dal vivo i capolavori. Si stabilisce a Bologna e si diploma nel 1985 all’Accademia di Belle Arti, impadronendosi così di una consapevolezza artistica pienamente italiana.
Tatsunori è artista a tutto campo: dall’incisione alla pittura a olio e alla ceramica, si cimenta con creazioni d’arte che gli consentono di esprimere una poetica sempre coerente anche con le sue origini.

Per ulteriori informazioni, contattare la Fondazione P.A.R.C.O. 
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