Maggio, 2025
Dettagli evento
Il Concorso Lingua Madre è un progetto permanente della Regione Piemonte e del Salone Internazionale del Libro. È nato nel 2005 da un’idea di Daniela Finocchi per ascoltare la voce
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Il Concorso Lingua Madre è un progetto permanente della Regione Piemonte e del Salone Internazionale del Libro. È nato nel 2005 da un’idea di Daniela Finocchi per ascoltare la voce di chi spesso non ce l’ha, ma ha molto da dire: in quanto donna e in quanto migrante. Le vincitrici della ventesima edizione sono state annunciate e al secondo posto troviamo l’autrice giapponese Sayaka Miyamoto. Lunedì 19 maggio alle ore 14, presso l’Arena si terrà la premiazione delle scrittrici.
Sayaka Miyamoto nasce a Tokyo nel 1964. Laureata in letteratura inglese e con una carriera avviata nell’editoria, all’età di trentun anni, motivata da una passione ereditata dal padre, decide di intraprendere un percorso nello studio della cultura gastronomica in Italia. Quella che doveva essere una breve esperienza si trasforma in un’intera vita a Torino: ventisette anni, fino ad oggi, fatti di famiglia, crescita e difficoltà di chi vive lontano da casa, ogni giorno accompagnati dai piccoli piaceri della tavola. Di recente, si interessa e rivolge il suo impegno verso i numerosi problemi alimentari che si verificano in tutto il mondo. Il suo racconto La forza degli udon è pubblicato nell’antologia Lingua Madre Duemilaventiquattro. Racconti di donne non più straniere in Italia (Edizioni Seb27) e ha vinto il Premio speciale Slow Food – Terra Madre della XIX edizione CLM.
Con il racconto Oppai ha vinto il Secondo Premio della XX edizione del Concorso letterario nazionale “Lingua Madre”, con la seguente motivazione: «Originalissimo album foto-biografico che si distingue per la delicatezza con cui l’autrice mette a tema un argomento molto attuale. La scelta perfetta di ogni termine evidenzia una sensibilità che produce talora turbamento. Tramite una serie di immagini, la cronologia allude alla linea genealogica che unisce l’io narrante alla madre e alla nonna attraverso il seno: parte del corpo femminile preposta al nutrimento e universalmente ritenuta espressione della femminilità. Che cosa accade se viene asportato, se al suo posto si hanno due cicatrici? Senza retorica, con precisione chirurgica, ma allo stesso tempo poetica, il racconto tocca numerose corde: la famiglia, la maternità, l’incontro tra cultura e tradizioni, la carriera, la malattia, la rinascita, la vecchiaia femminile. Sino ad approdare a una saggezza in cui la “preziosa perdita” è non solo accettata ma costituisce un elemento di individualità».
Ora
(Lunedì) 14:00 - 14:00
Luogo
Arena Piemonte
Lingotto Fiere, Via Nizza 294, Torino