Domenica 10 agosto 2025, alle ore 21:00, l’Atelier ArtDabò di Ivrea ospiterà una serata fuori dal tempo, in cui Oriente e Occidente si intrecciano in un dialogo poetico tra fiori e colori, gesti e visioni.

Protagoniste della performance saranno due artiste, diverse per linguaggio ma affini per intensità: la pittrice Daniela Borla Dabò e la maestra di ikebana Neicla Natsumei Campi, le quali daranno vita a un incontro inedito, dove ogni composizione floreale si fonderà con un’opera pittorica.

La serata si aprirà con una breve introduzione all’ikebana, l’antica arte giapponese della composizione floreale, da parte di Neicla Campi, maestra della scuola Sogetsu di Tokyo, formatasi tra Roma e Anversa sotto la guida della celebre Ilse Beunen. Il suo nome d’arte, Natsumei (夏明), che significa “sorriso dell’estate”, è già un manifesto: ogni sua creazione è un invito a guardare la natura come uno specchio dell’anima.

Neicla realizzerà le sue composizioni dal vivo, mentre le tele urbane e vibranti di Dabò faranno da contrappunto visivo. Sarà un dialogo spontaneo e irripetibile tra due mondi: l’armonia dell’ikebana e il caos poetico della pittura contemporanea, l’equilibrio naturale e il dinamismo urbano, la ricerca del vuoto e la tensione dell’incompiuto.

Daniela Borla, in arte Dabò, è pittrice, scultrice e scrittrice, con un’anima da pedagogista e una visione che attraversa confini geografici ed emotivi. Dopo la formazione alla Pinacoteca Albertina di Torino, ha esposto in città come New York, Parigi, Pechino, Dubai, Milano e Roma.

Nelle sue opere, l’essere umano non si vede, ma si sente ovunque: tra impalcature, edifici in rovina, paesaggi urbani instabili. Le sue tele raccontano l’energia della trasformazione, la fatica della costruzione, il senso di un’umanità in continuo movimento, che tenta e ritenta, cade e si rialza.

In contrasto e insieme in armonia, l’ikebana di Neicla invita a rallentare, osservare, accogliere il vuoto. Nelle sue composizioni ogni ramo, ogni foglia, ogni inclinazione ha un senso preciso, frutto di uno sguardo attento e di una sensibilità che nasce dall’ascolto.

Quella che prenderà forma il 10 agosto non sarà una semplice performance, ma un momento di bellezza condivisa, in cui il pubblico sarà parte attiva del processo creativo.