A settembre lo Spazio Santa MARTA a Vimercate accoglierà la mostra “ORO E MEMORIA. Il Giappone tra fragilità e bellezza”, un’esperienza unica che intreccia l’antica arte giapponese del Kintsugi con la potenza narrativa della fotografia d’autore.

Protagonisti del progetto sono Maria Cristina Azzarello, in arte Krista Kintsugi, Maestra di Kintsugi, e Giuseppe La Rocca, fotografo noto per la sua capacità di cogliere emozioni attraverso i dettagli più intimi. La mostra nasce da un’esperienza intensa e trasformativa: Krista ha vissuto per un lungo periodo in Giappone, nella prefettura di Kanazawa, dove ha approfondito lo studio del Kintsugi tradizionale sotto la guida del maestro giapponese Takada Mitsuhiko, che rappresenta un pilastro fondamentale dell’artigianato giapponese. È non solo un maestro di tecnica, ma una figura di valorizzazione culturale, che protegge una tradizione rara e preziosa come la laccatura di Kanazawa.

Krista nel suo percorso ha appreso non solo la tecnica, ma anche la spiritualità racchiusa nel Kintsugi, ogni crepa, ogni rottura, racconta una storia che merita di essere accolta, ricomposta, valorizzata. Tornata in Italia, porta con sé frammenti di silenzio, ritualità e rispetto e la determinazione di far incontrare il pubblico con una nuova forma di bellezza: quella imperfetta, resiliente, umana.

Alla base del Kintsugi c’è l’urushi, l’antica lacca naturale estratta dall’albero di lacca preziosa e millenaria. Considerata una grande riparatrice, l’urushi non è solo una sostanza funzionale: è simbolo della profonda
connessione con la natura e della capacità del tempo e della pazienza di rigenerare ciò che è stato rotto. È grazie a questa resina viva e pulsante che le crepe si trasformano in tracce dorate, esaltate dall’oro o dall’argento.
Insieme al marito, fotografo e compagno di vita e visione, ha deciso di raccontare questo viaggio non solo con le mani, ma anche con gli occhi: nasce così il progetto espositivo dove ceramiche restaurate e immagini dialogano, mostrando l’incontro tra oriente e occidente, fragilità e forza, intimità e sguardo universale.