Un giapponese in Rossonero

Settsu è una città di quasi 85 000 abitanti, nella prefettura di Osaka, ed è proprio da questa cittadina del Kansai che proviene Keisuke Honda, classe 1986 e nuovo acquisto del Milan.

Honda ha iniziato a giocare a calcio con il club locale del Settsu FC per approdare ai grandi club come il PFK CSKA Mosca e il VVV-Venlo olandese, dove è stato soprannominato imperatore Keisuke grazie ai suoi 16 gol in 36 presenze.

Honda non sarà di sangue imperiale, ma ancora studente ha partecipato al “The Emperor’s Cup All-Japan Soccer Championship Tournament” con il Nagoya Grampus Eight. La Coppa dell’Imperatore, come è comunemente conosciuta, è il più antico torneo calcistico giapponese, creato nel 1921. Si tratta di una competizione ad eliminazione diretta, che mira a designare la migliore squadra calcistica del Giappone e, pertanto, è aperta anche a squadre amatoriali.

Nonostante la carriera internazionale, Keisuge Honda mantiene un forte legame con la sua cultura d’origine. Quando stuzzicato in merito al suo “spirito samurai” dai giornalisti, sorride: “Non so se sia vero, ma credo che i giapponesi non si arrendano mai. Abbiamo una forte mentalità, siamo determinati, seguiamo una rigorosa disciplina. Penso di avere queste caratteristiche e voglio dimostrare che questo sarà lo spirito che avrò sul campo”.

E proprio per le sue origini, già fioccano i paragoni fra i suoi goal ad effetto e quelli dell’anime Capitan Tsubasa (Holly e Benji), a cui vengono assimilati in particolare la rete contro la Danimarca nella World Cup del 2010 e quella alle Olimpiadi di Pechino contro Hong Kong.

Qual è la fonte del suo talento? Fra i tifosi giapponesi, si scherza dicendo che la squadra nazionale, il Nihon Daihyou, ha iniziato a farsi valere solo da quando hanno assunto uno chef giapponese capace di preparare loro il komeshoku, pasto a base di riso. Chissà se il segreto del successo di Honda è un buon gohan, magari preparato dalla moglie Misako.

Secondo la tradizione giapponese, infatti, Honda si è sposato giovanissimo, a 22 anni, e attualmente ha un figlio con la sua compagna. Benchè la tendenza degli ultimi anni veda un numero sempre maggiori di single oltre i 30 anni, storicamente i giovani giapponesi si sposavano poco anni dopo aver terminato gli studi – un aspetto in più che lega questo straordinario giocatore alla sua terra d’origine.

L’imperatore Keisuke è l’ottavo giocatore giapponese ad approdare in serie A; e se il precursore Kazuyoshi Miura non ha lasciato il segno, Hidetoshi Nakata e Shunsuke Nakamura hanno sicuramente tenuto alto il nome del Sol Levante e della propria squadra.

Ganbatte ne, Keisukesan!