Viaggio In-Giappone

Giovedì 8 ottobre 2015

Vi segnaliamo Viaggio In-Giappone libro di Leonardo Romanelli, diario di un viaggio di tre mesi in Giappone compiuto dall’autore. Il libro è stato pubblicato nel 2011 in italiano, ma quest’anno è uscita la sua versione in inglese. Disponibile su Kindle.

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Descrizione

 

Scrivere questo libro è stata un’avventura in quanto sarà un’avventura per chi la legge!

Questo libro si presenta come una lettura meditativa. Oggi è molto facile viaggiare, ma vivere il viaggio è un’altra. Un diario per raccontare un viaggio di tre mesi in Giappone, dove ho lavorato come volontario in azienda agricola biologica, in cambio di vitto e alloggio. Durante questo soggiorno in Giappone, ho assistito al tragico tsunami. L’intenzione del viaggio; come la maggior parte dei miei viaggi in tutto il mondo, era di viaggiare senza un piano o un programma, ma lasciarmi fluire. Cercando di rimanere nel momento presente senza giudizio e accettare qualsiasi evento senza desiderare di cambiarlo. Questo libro non vuole essere una guida o di dare consigli. Questo libro potrebbe inspirare a conoscere altre culture e soprattutto se stessi.

Presentazione dell’autore

 

Dopo aver viaggiato per molti paesi nel mondo, ho sentito l’aspirazione di scrivere un Diario di Viaggio. Tutto è stato spontaneo ed il fatto che è stato scritto in Giappone è stato solo un caso (forse). Essendo scritto da un essere umano, spesso riflette il modo di vedere dell’autore, le opinioni e i condizionamenti. Ma l’idea di scrivere il Diario era proprio quella di cercare di scrivere con attenzione, ma con distacco, tutto quello che accadeva fuori e dentro di me. Mantenendo vivo lo scopo di rimanere distaccato, tutto è stato vissuto con estrema intensità percettiva, osservando e notando tutti i minimi particolari che accadevano. Durante un viaggio in una cultura diversa da quella in cui sei vissuto per tanti anni, tutto viene scombussolato, corpo, mente, abitudini: è impossibile tornare da un viaggio e rimanere quello che eri prima! Con un giusto atteggiamento, tutto può sembrare divertente ed eccitante, con molte sorprese, curiosità e intuizioni. Questo accade nella vita di tutti i giorni, ma quando si viaggia per altri paesi, in altre culture, tutto viene triplicato: è come se si vivesse un’altra vita in questa vita. Il viaggio è stato senza programmazione, pianificazione e meta, modalità grazie alla quale si può notare e vivere la bellezza della spontaneità, dove tutto si incastra come un puzzle momento per momento. I luoghi, le situazioni, le persone incontrate: ognuno ti lascia qualcosa, un messaggio, un’emozione o un’intuizione. Viaggiare oggi non è molto difficile, ma vivere il viaggio è tutta un’altra cosa. Inoltre c’è un’associazione che ti permette di essere ospitati in aziende agricole biologiche a conduzione familiare, lavorare (collaborare) in cambio di vitto e alloggio. Oltre a lavorare a contatto con la natura, la cosa più bella è vivere e immergersi nella cultura del posto, in cui si incontrano persone semplici, a cui piace condividere tutto quello che hanno, persone straordinarie. Durante questo viaggio ho potuto vivere anche la catastrofe dello Tsunami; ero molto distante da Fukushima circa a 800 Km. Non ho avvertito niente della scossa, ma ho potuto vedere e vivere la reazione dei giapponesi di fronte ad una tragedia del genere. Coscienti di vivere in uno dei paesi più a rischio al mondo per questi eventi naturali (spesso catastrofici a causa dell’essere umano), ho potuto notare la freddezza, la solidarietà e l’organizzazione di questa cultura. Una signora giapponese mi ha raccontato che la figlia aveva perso la vita nel terremoto in Nuova Zelanda: era un suo sogno andare in Nuova Zelanda ed è morta facendo quello che ha sempre voluto fare! Ciò può descrivere bene, secondo me, questo popolo incredibile.

Descrivere un viaggio con tanto distacco mi ha dato la possibilità di viverlo intensamente; spero che ciò possa accadere a chi legge questo libro e condividere intuizioni, idee, curiosità e altro.
Buon Viaggio a tutti.