Tanabata, la festa delle stelle innamorate – Tra mito e tradizione

Tra le numerose ricorrenze del Paese del Sol Levante, particolare importanza è riconosciuta ai gosekku, cinque feste molto sentite che scandiscono, nel corso dell’anno, i cambi di stagione e i periodi di raccolto. Tra queste, la festa di Tanabata è sicuramente una delle più amate e costituisce ancora oggi un appuntamento importante nelle estati giapponesi.

Storia del Tanabata

tanabata

Come gli altri gosekku, le origini culturali del Tanabata sono da cercare nella tradizione cinese dove viene celebrata una ricorrenza simile nello stesso periodo, chiamata Qixi. Il Giappone del periodo Nara (710-784), succube dell’influenza culturale cinese, tra l’VIII e il X secolo iniziò a importare numerose festività e tradizioni dal continente, tra le quali anche il Tanabata. Tradizionalmente, l’introduzione di questa festa in Giappone è attribuita all’Imperatrice Koken, nel 755 d.C. Nonostante le origini antichissime, la festa di Tanabata diventa popolare soprattutto all’inizio del periodo Edo (1603-1868). Prima era festeggiata soprattutto all’interno della corte imperiale. È proprio in questo periodo che nel Tanabata confluiscono molte delle tradizioni e delle usanze tipiche dell’Obon, un’altra festa nipponica che cade il 15 agosto. Per la vicinanza temporale, le due ricorrenze hanno finito per influenzarsi reciprocamente.

Mitologia del Tanabata

Le origini culturali del Tanabata sono comunemente ricondotte alla leggenda delle divinità Orihime e Hikoboshi, personificazioni delle stelle Vega e Altair. Orihime, la principessa tessitrice, figlia dell’Imperatore Celeste, Tentei, dedita a cucire gli abiti degli dei; Hikoboshi giovane pastore, a guardia delle greggi del cielo.tanabata mito Vedendo sua figlia triste, Tentei decise di farle incontrare l’altro ragazzo, affinché i due potessero sposarsi. Tra loro fu amore a prima vista e i due giovani si abbandonarono alla passione, dimenticandosi dei rispettivi compiti. Ne conseguì che nessuno più cuciva gli abiti per le divinità e i buoi di Hikoboshi, senza nessuno che li controllasse, scorrazzavano sfrenati per i pascoli celesti. Rei di non aver assolto i propri doveri, Tentei decise punire i due amanti, costringendoli a non vedersi mai più, separati dal fiume della Via Lattea. Solo per un giorno all’anno, tuttavia, a Orihime e Hikoboshi fu permesso di potersi rincontrare, attraversando il fiume celeste. E quel giorno è proprio Tanabata.

Tradizioni e Usanze

Tradizionalmente, la festa viene celebrata il settimo giorno del settimo mese. La data stabilita per il Tanabata è dunque il 7 luglio. In realtà, quest’usanza è relativamente recente, visto che è solo con l’introduzione del calendario gregoriano – alla fine dell’ ‘800 – che il settimo mese è luglio. Prima, secondo il tradizionale calendario lunisolare nipponico, che fa iniziare l’anno da febbraio, il settimo mese era agosto, ed è per questo motivo che in molte località del Giappone i festeggiamenti sono”rimandati” di un mese. Inoltre, la sua presenza in agosto aiutava maggiormente gli agricoltori a identificare i periodi di raccolto. Per questo motivo, il Tanabata continua a essere festeggiato ad agosto soprattutto nelle zone rurali.Tra le molte tradizioni del Tanabata, la più famosa è senza dubbio l’usanza di scrivere i propri desideri su alcune striscioline di carta, chiamate tanzaku, e di appenderle ai bambù. Si pensava che l’unione ben augurante delle due divinità avrebbe senza dubbio aiutato i desideri a realizzarsi.

tanabata tanzakuL’usanza di scrivere su striscioline di carta deriva dal fatto che, in epoca Edo, i bambini in occasione del Tanabata esprimevano il desiderio di migliorare la propria calligrafia e di conseguenza si allenavano scrivendo vari caratteri su piccoli ritagli di carta. Le bambine, invece, erano solite chiedere più bravura nei lavori manuali.Tra le altre decorazioni tipiche della festa, sono le lanternine di carta (zen-washi), i kimono di carta (kamigoromo) e i fukinagashi (filamenti di carta) che richiamano i fili degli abiti tessuti da Orihime. Molte città giapponesi si trasformano radicalmente in vista del Tanabata. Tra le celebrazioni più sfarzose, c’è sicuramente quella di Sendai. La città viene addobbata da più di 5.000 decorazioni che abbelliscono le strade per i tre giorni in cui dura la festa (dal 6 all’8 agosto), e i festeggiamenti sono preceduti da un attesissimo spettacolo pirotecnico.

Tanabata in Italia – 2018

In questo articolo vi proponiamo tutti gli eventi Tanabata organizzati in Italia e previsti per il 7 luglio.