Miki Midori l'artista giapponese del "Kawaii"

Miki Midori è una giovane artista giapponese che sviluppa la sua ricerca artistica all'interno della cultura “Kawaii”(可愛い o かわいい) . Quel mondo fatto di tutto ciò che può essere considerato grazioso, carino, adorabile, buffo e genuino. E' una parte significativa del mondo giapponese che spesso diventa un vero e proprio stile di vita.

In Giappone “Kawaii” è un termine che viene utilizzato come aggettivo. Nel corso dell'epoca moderna il suo significato ha creato una vera e propria subcultura, rafforzata anche dalle opere manga, anime e dai video game oltre che dagli oggetti loro collegati. Si sviluppa soprattutto nei contesti giovanili in cui diventa una forma di espressione fatta di modi di vestirsi, di adornarsi, di parlare, di scrivere, di comportarsi. Il “Kawaii” dunque diventa un modo di essere e di pensare, un gusto estetico della cultura pop contemporanea giapponese.

Si possono ritrovare molti artisti, nell'arte contemporanea giapponese, che hanno fatto del “Kawaii” la loro ricerca artistica. Si possono fare esempi come Takashi Murakami con i suoi iconici allegri fiorellini e i suoi irriverenti personaggi manga, oppure Yoshitomo Nara con i suoi carinissimi bimbi imbronciati. Miki Midori invece ci propone un delicato mondo femminile fatto di un gusto minimal ma estremamente “Kawaii”. Un mondo dove il cioccolato, i popcorn e il colore rosa sono protagonisti.

Con la sua sensibilità, l'artista giapponese Miki Midori vuole mettere in luce tanto una profonda dolcezza quanto la forza di una giovane donna che insegue i suoi sogni. Allo stesso modo incoraggia il pubblico a seguire il suo esempio, andandogli incontro e invitandolo a far parte della sua dimensione anche solo per un piccolo istante. Una dimensione che vuole riscaldare l'animo di chi ne viene accolto e che vuole regalare fiducia e speranza, senza però pretendere di nascondere la realtà, a volte anche amara, della vita.

 

 

GIFT-Ordinary Special things

La mostra “GIFT-Ordinary Special things”, tenuta nella prefettura di Tokushima presso il Clement Plaza Tokushima fino allo scorso febbraio 2021 è un percorso surreale disposto in vari ambienti del palazzo che accoglie lo spettatore trasportandolo in un gentile paese dei balocchi.
Attraverso l'ideale estetico del Kawaii, l'artista giapponese Miki Midori, concepisce le opere presenti come doni con lo scopo di rendere un po' più libero e leggero il cuore di ogni persona.
Nella sua mostra è dunque presente il desiderio di poter scacciare anche per poco il pensiero di un mondo profondamente scosso dalle difficoltà che spesso si trova ad affrontare, così come è accaduto negli ultimi tempi con la pandemia che ancora oggi ci rende difficile tornare alla normalità.

Nel pian terreno dell'edificio troviamo “Pink Chocolate GIFT” una grande installazione alta 2 metri composta da 1300 barrette di cioccolato rosa. Le barrette sono create con resine, alluminio e carta stampata con la classica grafica utilizzata per il famoso cioccolato giapponese Meiji. L'artista giapponese le posiziona per formare un grosso regalo avvolto da un luccicante nastro dorato.
“Strawberry Popcorns Gift”, un'enorme busta regalo di plastica dorata e trasparente piena di popcorn rosa accuratamente fatti a mano dall'artista.
Infine “Chocolate sprinkles” una serie di dipinti a olio rappresentanti cioccolatini colorati mischiati a “oggettini carini”. Tra queste tele troviamo “Chocolate Sprinkles Gift - Pink Party” un dipinto a olio di 1m x 1m che posizionato orizzontalmente su un supporto quadrato e dorato trasmette allo spettatore la voglia di immergersi in una dimensione decisamente "Kawaii".

Il complesso di installazioni sono posizionate affinchè il visitatore possa avere anche una suggestiva visione dall'alto man mano che sale verso i piani superiori del palazzo, tramite l'utilizzo di scale mobili che si affacciano sul pian terreno.
Proseguendo al secondo piano ci si imbatte in un altro “Pink Chocolate GIFT” questa volta con il cioccolato rosa composto a formare una grossa barretta, sempre rilegata dal solito luccicante nastro d'oro.
Anche le entrate principali del Clement Plaza Tokushima vengono curate dal gusto e dal design della giovane artista, preparando così lo spettatore ad essere accolto dalla calda e dolce atmosfera del fantastico mondo “Kawaii” di Miki Midori.

 

Cristina Solano

 

Miki Midori sito web: http://www.mikimidori.com/

Miki Midori Instagram: https://www.instagram.com/miki_midori/?hl=it

 


La pittura di Shoko Okumura: nuove mostre in arrivo

Nata nel 1983, Shoko Okumura è una delle artiste giapponesi più interessanti del panorama italiano. Nonostante utilizzi il linguaggio tradizionale della pittura, è riuscita a inserire nelle sue opere elementi di innovazione che nascono dal sapiente mix delle sue esperienze di studi giovanili.

Infatti, dopo la laurea alla Accademia delle Belle Arti di Tokyo in pittura tradizionale giapponese, si trasferisce giovanissima a Firenze per studiare le tecniche dell’affresco e della restaurazione delle opere. Proprio durante questa esperienza sperimenta l’unione di pigmenti di colore italiani con elementi tradizionali giapponesi, in particolare il supporto di metalli come l’oro e le foglie d’argento per creare una luminosità tutta originale, appassionandosi al risultato e rendendolo il suo tratto distintivo.

E non solo, anche stilisticamente i suoi dipinti, che cercano concettualmente di indagare la relazione tra uomo e natura, si polarizzano tra atmosfere tipicamente giapponesi e dettagli descrittivi derivati dalla tradizione figurativa occidentale.

Nel 2008 vince due prestigiose borse di studio dal Giappone e parte un’escalation di successi che la porteranno a esporre le proprie opere in mostra collettive con altri artisti e diverse personali sparse tra l’Italia e il Giappone.

Nel 2011 collabora con la rivista “Vanity Fair Italy” e nel 2013 realizza dei disegni per le copertine di Japanese food Magazine. Nel 2019 e nel 2020 collabora con TOMA Shoes per la Fashion Week di Milano.

Nonostante attualmente viva e lavori in Italia, non dimentica le sue origini e oltre al suo impegno come artista è anche insegnante di pittura tradizionale giapponese al Centro di Cultura Giapponese di Milano.

Attualmente la troviamo impegnata nella sua nuova personale “Finestre di luce nei boschi” dove propone una visione della relazione tra l’essere umano e la dicotomia esistenziale luce/tenebre, in cui spesso vi si ritrova. “Nella pittura di Shoko la luce non è mai piena perché accecherebbe, ma piuttosto annunciata, intraveduta come dalla finestra di una dimora, ove si coltivano e proteggono gli affetti umani. Allo stesso tempo, è l’invito a percorrere un cammino che dal buio volge verso una luminosità attesa, ma mai pienamente raggiunta. Un bosco è un’assenza di luce, ma non completa, perché pur nelle sue ombre, si rischiara a tratti.”

La mostra è ospitata dalla Galleria Manifiesto Blanco a Milano e sarà visitabile fino al 31 ottobre, ma non sarà l’ultima volta che sentiremo parlare di lei. Infatti, la rivedremo molto presto a Mantova per una nuova collettiva dedicata a opere pittoriche e fotografiche di artisti giapponesi e italiani dal titolo “Stile e Bellezza del Giappone” a partire dal 7 novembre.

di Amanda De Luca