Le opere: Ofudesaki e Reikai monogatari

I due testi di Nao e Onisaburō legittimano e giustificano “la possessione” e le pratiche ascetiche dei due fondatori.

L’Ofudesaki è considerato un testo ispirato che Nao, analfabeta e illetterata redige in hiragana sotto il controllo della divinità. Per facilitarne la comprensione, Onisaburō, unica persona autorizzata da Nao, completerà il testo con l’aggiunta dei caratteri cinesi. La redazione del testo avviene fra il 1893 e l’anno della morte di Nao, 1918.

Non tutti i passi che costituiscono il libro sono dettati dalla divinità. Alcuni si riferiscono ad annotazioni personali di Nao. Il messaggio centrale dell’Ofudesaki che coincide con la missione di Nao è quello di diffondere l’annuncio di Ushitora no Konjin relativo alla prossima venuta di un mondo nuovo e cioè : il cambiamento e la ricostruzione del mondo (yo no tatekae tatenaoshi,) si realizzeranno grazie alla venuta in terra di un messia, il buddha Miroku.

Anche Onisaburō utilizza e reinterpreta la credenza popolare in Miroku, (sansc.: Maitreya,) il Buddha del futuro, associandola al culto di Ushitora no konjin.

La figura di Maitreya è stata spesso storicamente legata a forme di contestazione sociale, nei periodi di sofferenza o nei momenti di cambiamento: lo si ritrova infatti anche in molte Nuove Religioni millenariste, come, ad esempio, il Sekaimeshiakyō e

il Tenrikyō.

Gli 81 volumi del Reikai Monogatari hanno come tema il viaggio cosmico di Onisaburō nel mondo degli spiriti, nella montagna Takakuma. Secondo il racconto, durante un ritiro ascetico sulla montagna Takakuma, Onisaburo si addormentò per parecchi giorni. La sua anima si era separata dal corpo e sotto la guida di varie figure divine, aveva vagato in tutti gli angoli del paradiso e dell’inferno.

Tuttavia, ciò che Onisaburō presenta è la dottrina sincretica del movimento: si tratta di integrare i riferimenti più diversi al fine di mostrare l’unità fondamentale di tutte le religioni (bankyō dōkon). La filosofia universalista e le teorie shintō e buddhiste espresse in questi volumi sono il segno di un nuovo orientamento.

Gli elementi di violenta critica sociale espressi da Nao, nati dall’esperienza personale della povertà, lasciano il posto a considerazioni dottrinali; si abbandonano anche gli

esorcismi e le pratiche di guarigione grazie ai quali Onisaburō aveva raggiunto una notevole popolarità. L’Ofudesaki e il Reikai Monogatari diventano le due fonti

d’ispirazione e i testi sacri del movimento.

Chiara Bottelli, nipponista, si occupa di turismo responsabile e artigianato