TAO, letteralmente significa “VIA”o “CAMMINO” intesa come condotta di vita tracciata dal saggio, dal sovrano, capace di realizzare un ordine totale conforme all’ordine celeste.

Il TAO, è la potenzialità non ancora espressa, la matrice dell’universo.

Quando di parla di TAO, s’intende qualcosa di inesprimibile, è il “caos originario”, l’unità indifferenziata, ma feconda da cui nasce la vita.

TAO è il principio assoluto, il Grande Uno, l’unità , ciò che è precedente a ogni divisione e differenziazione.

NeI testi antichi troviamo alcuni frasi che descrivono il TAO :

“È L’ESISTENZA PRIMA DELL’ESISTENZA”

“LA FORMA E’ GENERATA DAL SENZA FORMA”

“IL SENZA FORMA E’ IL GRANDE PROGENITORE DI TUTTE LE COSE, TUTTO NASCE DA CIO’ CHE NON HA FORMA”

“IL DAO DI CUI UNO PARLA NON E’ IL VERO DAO”

“MISTERO, IN FONDO AL MISTERO, LA PORTA DELLE MERAVIGLIE SEGRETE”

“LA FEMMINA OSCURA”

Il TAO è la norma suprema , che è al di sopra dello yin o dello yang, in quanto li comprende e ne regola l’alternanza; scandisce i ritmi degli eventi universali, i quali, grazie ad esso, hanno una loro propria armonia.

Nelle civiltà antiche non esisteva alcuna scienza dalla quale si potessero ricavare risposte e domande circa la natura e l’universo. Tutto quello che si sapeva era l’esistenza della terra e qualcosa attorno ad essa.

Si era dediti all’agricoltura, gli uomini erano attenti agli eventi naturali (il succedersi del giorno e della notte, l’avvicendarsi delle stagioni, l’evolvere dell’essere dalla giovinezza alla vecchiaia, le fasi di crescite e maturazione dei prodotti della terra…)

Risultava evidente che per l’uomo seguire il TAO significa assecondare il fluire dell’universo, nell’adeguare i suoi ritmi a quelli del mondo; seguendo il TAO l’uomo conserva la sua saluti fisica e psichica, gode al massimo delle energie potenziali presenti in lui fin dal concepimento.

Elisabetta Joshin Galani