Il cucù estivo

natsu no yo no

fusu ka to sureba

hototoguisu

naku hitokoe ni

akuru shinonome

In una notte d’estate,

non appena mi ero distesa

ecco che appare la prima luce

pallida dell’alba – annunciata

da un’unica canzone del cucù.

L’hototogisu è un tipo di cucù giapponese (Cuculus poliocephalus). Il canto dell’hototogisu segnala tradizionalmente l’arrivo dell’estate. In alcuni racconti, il grido funereo di un hototogisu in un bosco solitario era associato al desiderio degli spiriti dei morti di ritornare dai propri amati ancora in vita. L’hototogisu è stato a lungo un tema popolare nella letteratura e nella poesia giapponesi, apparendo sia ne Il racconto di Genji che ne Il libro del cuscino, e comprendendo praticamente un intero genere di haiku dedicati all’hototogisu. È una parola comoda che contiene 5 sillabe e quando si aggiunge yama (montagna), ne comprende 7.

Quando il poeta Masaoka Shiki aveva 16 anni, si recò a Tokyo per studiare letteratura nella migliore università del paese. Fu ammesso nel 1890 ma improvvisamente si ammalò all’età di 23 anni. Gli fu diagnosticata una malattia ai polmoni. Quella notte scrisse il seguente haiku:

Mi sembra

Che un piccolo cucù possa essere arrivato volando

Per puntare ai fiori di deuzia

Si diceva che l’hototogisu sputasse sangue quando cinguettava – un sinonimo della tubercolosi. A partire da questa diagnosi, utilizzò il nome della sua penna, Shiki. Shiki è un altro nome per hototogisu e significa “piccolo cucù”. Fondò la rivista letteraria Hototogisu e fece da patron a una quantità di giovani poeti. Shiki giocò un ruolo fondamentale nel revival delle forme tradizionali del waka e haiku. Egli difese uno stile poetico realistico e descrittivo che considerava come lo spirito originale della poesia giapponese e i suoi trattati poetici influenzarono profondamente il mondo letterario nella sua ricerca di definire le modalità espressive giapponesi moderne.

Ci sono almeno nove modi per scrivere “hototogisu” utilizzando i kanji giapponesi, solo alcuni dei quali riflettono realmente l’uccello a cui danno il nome: cucù dei boschi, misurazione dell’uovo (può suggerire la pratica dell’uccello di fare le uova nel nido di altri uccelli), uccello del tempo, senza fissa dimora, spirito di Szechuan, cucù veloce, cucù dei campi di grano, uccello che sta in una mano, tetto dei boschi.

C’è anche un fiore che può essere utilizzato per il chabana chiamato hototogisu. Si suppone abbia questo nome perché i petali screziati ricordano il petto dell’uccello.

Tradotto dal blog di Sweet Persimmon da Mariella Minna