Furisode, grazia e giovinezza


 

Fra i vari tipi di kimono di cui è ricca la tradizione giapponese, il più suggestivo è senza alcun dubbio il furisode振袖, evocatore com’è di grazia e giovinezza.

L’etimologia del nome furisode, letteralmente maniche (sode) fluttuanti (furi dal verbo furu), deriva dal movimento aggraziato che compiono le lunghe maniche che lo caratterizzano, la cui misura può variare dai 75 ai 125 centimentri.

Anticamente si credeva che il movimento di far svolazzare le maniche servisse a esorcizzare il male e a purificarsi per attirare la buona sorte. Inoltre le fanciulle credevano di poter richiamare l’interesse dell’uomo di cui erano innamorate e compiere la magia di attirarne il sentimento.

Il furisode è il kimono più formale per le giovani donne nubili. È indossato in occasioni speciali, durante le cerimonie del té (chanoyu), durante le feste di conferimento dei diplomi scolastici, durante le feste annuali del calendario giapponese (nenjūgyōji) e in occasione di cerimonie pubbliche e private, come i matrimoni (durante i quali è indossato dalle giovani invitate parenti degli sposi) e è di prammatica per la cerimonia dello seijin shiki, la festa durante la quale si celebra comunitariamente il passaggio alla maggiore età dei vent’anni e che ha luogo ogni anno il secondo lunedì di gennaio.

I motivi decorativi ne ornano gran parte della superficie, dall’alto al basso e possono essere anche molto vistosi o dai colori vivaci, proprio perchè legati alla giovinezza di chi lo indossa. Nei motivi decorativi sono prevalenti i richiami stagionali e alla buona fortuna.

La ricchezza della decorazione e la preziosità delle sete fa sì che il furisode sia uno dei kimono più costosi.

Tradizionalmente si possono distinguere tre tipi di furisode :

 

ōfurisode (大振袖 “grande furisode“) è il più lungo. Le sue maniche possono raggiungere i 125 cm di lunghezza. Viene confezionato con tipo di seta damascata molto preziosa (il rinzu), mentre lo obi che lo accompagna spesso è intessuto di fili d’oro o d’argento.

Prima della Seconda Guerra Mondiale veniva utilizzato anche come abito da sposa e, in quell’occasione, doveva essere nero (kurofurisode). Ora solo le damigelle d’onore lo indossano ed è, in generale, molto colorato (irofurisode).

chūfurisode (中振袖 “furisode medio”) è un furisode con maniche di misura media, lunghe dai 91 ai 106 cm. Si tratta del tipo di furisode più diffuso perchè le sue dimensioni permettono grande libertà di movimento pur mantenendo una certa bellezza e conferendo grazia ai movimenti.

– kofurisode (小振袖 “piccolo furisode“) è il tipo con le maniche più corte (dai 75 agli 87 cm). È indossato solo in rare occasioni ed è spesso portato con lo hakama.

 

Rossella Marangoni

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In occasione della manifestazione Made in Japan. L’estetica del fare, la vestizione del kimono (tipo furisode) verrà presentata dalla maestra Tomoko Hoashi con la modella Erica Bertamini e il commento di Rossella Marangoni.

L’appuntamento è alla Triennale di Milano, venerdì 23 marzo, ore 18.00.