Il papà di tutti i manga-ka – Guida al Milano Manga Festival

Il papà di tutti i manga-ka

Nei periodi più oscuri della storia del Giappone, i manga hanno fornito racconti che alzassero il morale dei giapponesi e li incoraggiassero nello sforzo per potere affrontare la ricostruzione. Per far fronte alla carenza di carta del primo dopoguerra, il governo stesso finanziò l’apertura di negozi che potremmo paragonare agli odierni video noleggi, dove venivano affittati i fumetti manga da restituire il giorno seguente. Il successo fu tale che la richiesta di storie sempre nuove e avvincenti si faceva pressante. A volte alcuni giovani per arrotondare con qualche soldo in più, si cimentavano realizzando nuovi manga anche solo a livello amatoriale, solo per il piacere di realizzarli. Tra le storie più richieste quelle di Osamu Tezuka (手塚治虫, Tezuka Osamu?) (Toyonaka, 3 novembre 1928 – 9 febbraio 1989) si distinguevano fra tutte per l’introspezione psicologica e la trama più curata e elaborata. E’ così che nasce la carriera del disegnatore più amato e onorato del Giappone. Sorprendentemente laureato in medicina, non esercitò mai la professione medica, ma sviluppò la sua brillante carriera nell’ambito del fumetto.
A lui si deve la realizzazione dei manga così come li conosciamo: da semplici strisce, Osamu Tezuka sviluppa dei veri e propri “story telling”. Vicende che narrano le vicissitudini anche psicologiche di un personaggio, a volte alla stregua di un vero e proprio romanzo per immagini. Infatti tra i tratti più innovativi si rilevano le inquadrature quasi cinematografiche che creano una forte dinamicità delle tavole che possiamo vedere esposte nella terza sezione della mostra “200 anni di storia di arte manga”. La sua fama è stata tale che poco prima della sua morte, avvenuta nel 1989 a causa di un attacco di cuore, alcune rilevanti testate giornalistiche giapponesi cercarono di portare avanti una campagna a favore dell’assegnazione a Osamu Tezuka del premio Nobel per la Letteratura. Nel 1997 il governo giapponese volle dedicargli una serie di francobolli. Si narra che il famoso produttore e regista Stanley Kubrick lo avesse invitato a collaborare alla realizzazione del film “2001: Odissea nello spazio”, ma Osamu Tezuka avrebbe declinato la proposta perché non avrebbe tollerato il carattere spocchioso di Kubrick.

Paola Raverdino
Guida turistica
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