Venti regole per un training lungo una vita

Il training per il Chado è molto simile all’allenamento delle arti marziali. Anche se non è un’attività fisica, il Chado allena il corpo e rafforza il carattere esattamente come le arti marziali. È uno sforzo che dura una vita e, se non ci si allena costantemente, si retrocede inesorabilmente.

All’inizio della loro educazione formale, i giovani samurai erano istruiti a scrivere con il pennello una copia delle regole seguenti e quindi a firmare e datare il documento come un impegno per tutta la vita. Penso che si applichi anche all’addestramento per il tè.

 

  1. Non mentire mai.
  2. Non dimenticare mai di essere grati verso il proprio signore.
  3. Non dimenticare mai di essere grati verso i propri parenti.
  4. Non dimenticare mai di essere grati verso i propri insegnanti.
  5. Non dimenticare mai di essere grati verso i propri simili.
  6. Non fare nulla per offendere gli dei, i Buddha e i propri antenati.
  7. Non invidiare i bambini piccoli.
  8. Non caricare gli altri con i propri problemi.
  9. Non c’è posto per la rabbia o l’ira nella Via.
  10. Non gioire delle sfortune degli altri.
  11. Fai del tuo meglio per fare del tuo meglio.
  12. Non girare le spalle agli altri e non pensare soltanto a te stesso.
  13. Quando mangi, pensa al duro lavoro dei contadini che hanno coltivato il cibo. Non sprecare mai le piante, gli alberi, la terra o le pietre.
  14. Non vestire in abiti eleganti né perdere tempo con l’apparenza superficiale.
  15. Comportati sempre bene con buone maniere.
  16. Tratta sempre tutti come ospiti d’onore.
  17. Per superare l’ignoranza, impara da quante più persone è possibile.
  18. Non studiare né praticare le arti solo per farti un nome.
  19. Gli esseri umani hanno aspetti positivi e negativi. Non sottovalutare né deridere nessuno.
  20. Sforzati di comportarti bene ma tieni nascoste le buone azioni e non cercare le lodi altrui.

 

Da I segreti del Budo, gli insegnamenti dei maestri delle arti marziali di John Stevens

Tratto e tradotto dal Blog di Sweet Persimmon da Mariella Minna