Nōto: il libro-taccuino di Stefania Viti per gli appassionati di Giappone

“Nōto è un oggetto intimo, un compagno di vita e non solo di viaggio, un libro-agenda che offre al lettore la possibilità di leggere e di scrivere pensieri e parole, annotare appuntamenti, cose da fare, avvenimenti”.

La parola nōto, in luogo a techō (taccuino, agenda), viene scelta accuratamente dalla Viti per metterne in evidenza l’aspetto personale, proprio di chi possiede il libro: un posto in cui prendere appunti, note, scarabocchiare pensieri.

Il libro non è però unicamente un bel taccuino – nonostante sia, a dirla tutta, esteticamente molto invitante – dalle pagine bianche in cui fantasticare sui nostri prossimi viaggi in Giappone o fare pratica nella scrittura di haiku. Il lettore viene accompagnato da diversi approfondimenti dedicati alla cultura del Sol Levante. Si può trovare davvero di tutto: consigli pratici, esperienze di vita particolari, riflessioni, curiosità, tradizione ma anche uno sguardo sull’iper-tecnologia di questo paese.

Il lettore, dunque, diviene a sua volta scrittore, grazie a quelle pagine lasciate in bianco. L’idea è quella dello spazio vuoto come uno spazio aperto. Aperto ai pensieri di chi legge, di chi viaggia, sia a piedi che con l’immaginazione. Un oggetto personale e personalizzabile, adatto a chiunque voglia custodire pensieri, con una piccola guida al fianco.

“L’idea che ciò che ho scritto sia intervallato da pagine bianche sulle quali il lettore potrà a sua volta appuntare le proprie parole, mi piace moltissimo perché quando Nōto sarà completato, ogni lettore avrà il proprio libro, che si mescola al mio, e sarà un libro unico e irripetibile”.

Un oggetto da custodire nel tempo, da osservare con nostalgia e rileggere quando si ha voglia di immergersi in racconti del Giappone. Dove i propri, reali o immaginati, si mischiano a quelli dell’autrice.

 

Due elementi che emergono dagli appunti di Stefania Viti sono quello dell’acqua e della pervasività di un certo senso estetico in Giappone. Particolare, quest’ultimo, che va di pari passo a una caratteristica e marcata spiritualità.

Acqua come elemento prevalente, fondamentale, legato alla coltivazione del riso, base di tè e sake, legato al culto shintoista e alla purificazione. Anche parte del quotidiano se si pensa a tutte quelle fonti naturali in cui ci si può immergere per allontanare lo stress della città. Quotidiano intriso poi da una forte spiritualità, che mai si slega dal senso estetico. È la bellezza che sta nelle cose così come sono, come si danno, nella loro naturalezza e caducità.

 

 

Insomma, questo libro-taccuino saprà accompagnarvi – con una guida esperta al fianco – nell’avventura di comporre passo a passo un’immagine, pensiero, del vostro Giappone. Giappone che appare irraggiungibile e affascinante allo stesso momento.

 

 

Stefania Viti, giornalista, laureata in Lingua e Letteratura Giapponese all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha vissuto a Tokyo per circa dieci anni. Si occupa di Giappone contemporaneo e i suoi articoli sono pubblicati su testate nazionali e internazionali. Per Feltrinelli ha curato il volume Il Sushi uscito nella collana Real Cinema insieme al DVD Jiro e l’arte del sushi, con Gribaudo ha pubblicato L’arte del sushi (2015) edizione ampliata, aggiornata e illustrata del primo volume, Il sushi tradizionale (2016), Il libro del ramen (2017), Il libro del sake e degli spiriti giapponesi (2018), La cucina popolare e i matsuri del Giappone (2019) e Tè e dolci del Giappone (2021).

 

 

A cura di Susanna Legnani