Università del Bonsai 2013

Il bonsai è un vero e proprio universo da scoprire. Conoscerne i segreti è un processo lungo, ma estremamente affascinante: un modo per avvicinarsi alla natura, alla filosofia, all’arte e anche al mondo orientale.
Partendo dal presupposto che non esistono due alberi uguali, addirittura piante appartenenti alla stessa famiglia possono presentare differenze radicali, l’Università del Bonsai ha messo a punto un programma didattico completo, capace
di soddisfare le esigenze di qualsiasi amatore e professionista. Nata dal desiderio di andare ben oltre il semplice nozionismo didattico, l’Università del Bonsai di Parabiago (Mi) rappresenta il massimo in materia di tecnica e bonsai.
L’accurata selezione del corpo docenti, la particolare impostazione didattica, l’ottimizzazione dei tempi di apprendimento affiancata dall’esperienza altamente professionale della Crespi Bonsai che si avvale della collaborazione di un grande maestro giapponese, Nobuyuki Kajiwara, fanno di questa scuola una realtà unica nel panorama didattico bonsaistico.
Il corso completo, che prevede una durata triennale, affronta tutte le tematiche, tecniche ed estetiche, che abbracciano l’arte bonsai, passando per la botanica e la fitopatologia.

Scarica il Depliant_Università del BONSAI 2013


Italia - Giappone: le melodie giapponesi incontrano l'opera italiana - Mondovì Saluzzo (Cuneo)

L'International Inner Wheel Club Cuneo Mondovì Saluzzo
Con il Patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano
propone:
"Italia-Giappone: le melodie giapponesi incontrano l'opera italiana"
Venerdì 27 aprile 2012 ore 21.00
Sala Ghislieri - Academia Montis Regalis
Ingresso libero
Recital lirico
Ayako Kuro, Shoko Nakai, Masami Kaneda, Saori Gong, Tomomi Himamura
Kin Uchida, violoncello
Niioka Sachiko e Nanako Koizumi, pianoforte
Linda Campanella: Soprano lirico coloratura
Giudicata una delle più belle ed eclettiche voci del panorama lirico italiano (“...voce estesissima e incredibilmente sicura nel registro acuto e sovracuto, musicalmente impeccabile, espressiva e scenicamente deliziosa....” A. Merli) Savonese, si è diplomata brillantemente sia in pianoforte, sotto la guida del Maestro Walter Ferrato presso il Conservatorio di Genova, che in canto sotto la guida del mezzosoprano Franca Mattiucci presso il Conservatorio di Alessandria. Ha perfezionato lo studio del suo repertorio seguendo corsi con Renata Scotto, Rockwell Blake, Robert Kettelson. Ha iniziato la sua carriera professionistica nel 1998 che la ha portata a cantare in alcuni dei principali teatri ed Enti lirici e per prestigiose Istituzioni musicali italiane e all'estero in teatri europei ed extra europei, dove ha interpretato i principali ruoli del suo repertorio che corrisponde a quello del soprano lirico-leggero di coloratura. Intensa l’attività d’incisione discografica soprattutto in ambito barocco con prime esecuzioni di Paisiello (il Socrate immaginario), Vivaldi (Il Giustino), Scarlatti (Oratorio della Santissima Trinità), Galuppi (L’amante di tutte), Stradella (La Doriclea).
Notevole il suo repertorio nell’ambito della liederistica: dai lieder mozartiani a Berg passando per i romantici e tardo romantici tedeschi , spagnoli, francesi. E' apprezzatissima anche nel repertorio sacro e in quello della musica contemporanea per la quale ha inciso parecchio (Sturm und Drang: liederistica contemporanea) ed alcuni importanti compositori (Possio, Correggia, Morricone, Acker, Yanov-Yanovsky ...) viste le sue qualita' virtuosistiche hanno scritto per lei alcune pagine o ruoli di opere. In questo ambito sono da segnalare le sue collaborazioni con Settembre Musica e con il Filarmonico di Verona. Applauditissima protagonista nella Figlia del Reggimento al Coccia di Novara, e Adina nell’Elisir d’amore a Toledo in Spagna, Sofia nel Signor Bruschino a Torino sotto la direzione di Desderi. E’ stata scelta protagonista dell’esecuzione e incisione in prima mondiale della ”Agnese” di Paer insieme ai “Barocchisti” diretti da DiegoFasolis.Nel2009è stataJuliettenell’operadiGounodaNovaraeSusannanelleNozzediFigaroaSaragoza.Al Politeama di Lecce è già stata applaudita Rosina nel Barbiere di Siviglia.
Nella stagione 2010/11 è stata Gilda nel Rigoletto a Bergamo, al Giglio di Lucca, a Sassari e al Verdi di Pisa. Molto apprezzata la sua Norina nel Don Pasquale a Bergamo e Novara. Da ricordare anche le sue interpretazioni rossiniane in collaborazione con l’Opera Giocosa di Savona come protagonista nel Signor Bruschino, Cambiale di matrimonio e nell’Italiana in Algeri. Ha già cantato con successo il ruolo di Adina nell’Elisir d’amore al Festival Donizettiano di Bergamo, a Tokyo, Yokohama, Morioka, Nagoya,

Chihiro Yamanaka (2012) al Blue Note - Milano

Chihiro Yamanaka (2012)


29/04/2012 21.00

Prezzo Advance: € 25,00

Prezzo Door: € 30,00

Chihiro Yamanaka piano
Mauro Gargano 
contrabbasso
Mikey Salgarello 
batteria

Dodici dischi all'attivo sulla prestigiosa Verve Records, Chihiro Yamanaka si e' imposta come tra le pianiste piu' importanti  della scena jazz contemporanea. Nativa di Tokyo ma residente a New York, negli ultimi anni ha effettuato concerti in PIANO SOLO, in trio e con Orchestra in jazz festival e venue tra i piu' importanti al mondo. Swing, ritmo, fender rhodes sparsi tra le pieghe dei suoi brani. Una giostra infinita di soluzioni musicali mai scontate, sorprendenti. Il tutto condito da una tecnica pianistica invidiabile e da uno stile impeccabile. Altro particolare non trascurabile, è il senso della melodia, frutto di un suo prolungato soggiorno in Brasile, che le ha aperto le porte alla bossanova ed in particolare alla musica di Jobim. Non è un caso che sia una dei giovani musicisti più richieste dal ghota deljazz internazionale. Si è esibita con importanti nomi  del jazz, tra cui Clark Terry, Gary Burton, George Russell, George Benson ed Herbie Hancock.

www.chihiroyamanaka.com
www.myspace.com/chihiroyamanaka.com

Blue Note Milano vi aspetta in via Borsieri 37, quartiere Isola, a Milano.


Thermae Romae - Far East Film Festival di Udine

Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Sabato 21 Aprile, ore 20:15
Regia:
TAKEUCHI Hideki
Anno:
2012
Durata:
108'
Stato:
Japan
La cultura giapponese del bagno, dalle semplici vasche di casa ai resort termali di lusso, è la più sviluppata nel mondo, come molti giapponesi saranno felici di dirvi. Per Lucius, un progettista di terme dell’antica Roma nell’epoca di massimo splendore che viaggia nel tempo, le terme giapponesi sono un’infinita fonte di meraviglia e di ispirazione - oltre che di frustrazione. Lucius è il protagonista del fumetto di Yamazaki Mari Thermae Romae (“Le Terme di Roma”), che ha venduto oltre cinque milioni di copie in quattro edizioni tascabili, e del nuovo film di Takeuchi Hideki ad esso ispirato. Ma Lucius, interpretato da Abe Hiroshi (perfetto per la parte), ha ragione di essere sbalordito: arrivato attraverso un tunnel nel tempo in un bagno pubblico giapponese vecchio stile, come una divinità nuda che emerge dalle onde, egli vede un mondo e un popolo completamente diversi dal suo. Pur pensando che gli anziani che fanno il bagno siano “schiavi dalla faccia piatta”, Lucius si stupisce delle meraviglie che la loro cultura ha prodotto, che si tratti di un latte al profumo di frutta (così rinfrescante dopo essere stati a lungo in ammollo!) alle ceste di vimini per gli abiti (così leggere e pratiche!). Poi si risveglia di nuovo nella sua epoca, ma con una bottiglia di latte vuota, a testimonianza che la sua breve visita nel Giappone odierno non è stata un sogno. Licenziato da un lavoro di architettura poco tempo prima perché troppo rigido e conservatore, Lucius inserisce le innovazioni che il Giappone gli ha ispirato in un nuovo impianto termale - e ben presto si ritrova fra le mani un successo. Nel frattempo viene notato dall’anziano imperatore Adriano (Ichimura Masachika), che ne richiede i servigi. Sembrerebbe proprio che Lucius ce l’abbia fatta. Ma siccome è un perfezionista ostinato, entra in contrasto con un futuro imperatore designato che fa il galletto con le donne (Kazuki Kitamura) e si sente in colpa per aver imbrogliato gli “schiavi”. Così, quando l’acqua del tunnel del tempo lo ributta diverse volte nel paese degli schiavi dalle terme meravigliose, Lucius scopre altre idee da sfruttare e comincia a fare amicizia con gli indigeni, compresa una disegnatrice di manga molto carina (Ueto Aya) che adora disegnare le sue forme classiche e scolpite. Lucius, invece, è molto più interessato ai bagni e ai water che lei vende come secondo lavoro. Thermae Romae fa qualche immersione occasionale nelle torbide acque delle guerre e degli intrighi politici dell’antica Roma, ma rimane saggiamente ancorato ai suoi esordi comici, evitando invece di strombazzare con urgenza sciovinista il contrasto tra il Giappone “progredito” e l’ “arretratezza” di Roma. Al contrario, il film evidenzia aspetti della cultura giapponese tradizionale del bagno collettivo che possono essere visti come irrimediabilmente antiquati dalle giovani generazioni nipponiche, abituate ad immergersi in un solitario e antisettico sfarzo, ma che agli occhi del neofita Lucius recuperano il loro originale splendore. Inoltre, invece di ricalcare gli ammuffiti esempi di Hollywood e servirsi di attori inglesi dall’aspetto elegante nei ruoli degli antichi romani, i produttori hanno astutamente utilizzato attori giapponesi con tratti Nihonjinbanare (“non nipponici”), a cominciare da Abe, che trascorre gran parte del film parzialmente o completamente svestito, e sembra sia appena uscito da una delle sezioni del Louvre dedicate alle statue romane, ma con tutti gli arti intatti. Il film ne guadagna in comicità, anche se Abe e colleghi non sono romani da fumetto, mentre invece la loro presenza sottolinea il messaggio “in acqua-siamo-tutti-fratelli” che il film vuole trasmettere. Infine, proprio mentre la storiella di Lucius come “ viaggiatore nel tempo e sott’acqua” inizia a stancare, arrivano nuove complicazioni, tra il serio e lo sciocco, che mantengono viva l’attenzione senza far sconfinare la trama nel melodrammatico. Inoltre, i miracoli della computer graphics, uniti ai set dell’epoca romana dei teatri di posa di Cinecittà, popolati da ben duemila comparse, portano vita e vivacità al mondo di Lucius e dei suoi contemporanei. Cecil B. DeMille, il re dei peplum hollywoodiani affollati di migliaia di comparse, avrebbe sicuramente approvato.
Mark Schilling

Music for Japan - Siena

Paesaggi di cultura giapponese

MUSIC FOR JAPAN

Martedì 24 aprile approda a Siena il tour europeo di Chihiro Yamanaka Trio

Martedì 24 aprile alle ore 21.00 in Sala San Pio, Complesso Museale Santa Maria della Scala, si terrà il concerto del CHIHIRO YAMANAKA TRIO dal titolo Music for Japan, con Chihiro Yamanaka, Mauro Gargano, Mickey Salgarello, e la direzione artistica di Michela D'Alessandro.

La serata è inserita all'interno di Paesaggi di cultura Giapponese, l'evento è organizzato dal Comune di Siena e da Neverland l'isola che non c'è, in collaborazione con diverse realtà del territorio.

Un’ anteprima a Siena, in cui Chihiro Yamanaka presenta il suo ultimo lavoro REMINISCENCE. La serata fa parte di un tour europeo tra Italia, Francia, Austria e Germania, che rappresenta un omaggio al Giappone nel primo anniversario della catastrofe dello tsunami.

Una giostra infinita di soluzioni musicali mai scontate, il tutto condito da una tecnica pianistica invidiabile e da uno stile impeccabile, quello di Chihiro Yamanaka, pianista tra le più importanti della scena jazz contemporanea, o, come la definisce il New York Times: ‘Tra le pianiste più importanti e geniali del 21° secolo’.

Nata a Tokyo e residente a New York, negli ultimi anni ha presentato concerti in piano solo, in trio e con Orchestra in jazz festival e venue tra i più importanti al mondo. Swing, ritmo, fender rhodes sparsi tra le pieghe dei suoi brani e le influenze di sonorità tipiche della bossanova.

In questo lavoro è accompagnata al contrabbasso da Mauro Gargano e alla batteria Mikey Salgarello, tra i musicisti più innovativi del panorama jazz internazionale.

Ingresso a pagamento 10€ fino ad esaurimento posti

Informazioni e prenotazioni:
Complesso Mussale santa Maria della Scala
Piazza Duomo, 1 – 53100 Siena


La Fotografia del Giappone (1860-1910). I capolavori - Napoli

Villa Pignatelli - Casa della fotografia

Sede Riviera di Chiaia 200, Napoli 80121 -  Mappa
Informazioni Tel             +39 081 669675       | sspsae-na.pignatelli@beniculturali.it

Da  sabato 21 aprile 2012 a domenica 03 giugno 2012

La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il Polo museale della città di Napoli e gli Incontri Internazionali d’Arte, nell’ambito del progetto Villa Pignatelli – Casa della fotografia, presentano una selezione di circa 150 stampe fotografiche originali realizzate tra il 1860 e i primissimi anni del Novecento dai grandi interpreti giapponesi ed europei di quest’arte.

La mostra, dal titolo “La fotografia del Giappone (1860-1910). I capolavori”, a cura di Francesco Paolo Campione e di Marco Fagioli, è realizzata in collaborazione con il Museo delle Culture di Lugano e Giunti Arte mostre musei e si avvale del patrocinio di Regione Campania, Provincia di Napoli e Fondazione Italia Giappone.In Giappone, agli albori della storia della fotografia, la tecnica occidentale della stampa all’albumina si unì alla tradizionale abilità dei pittori locali, capaci di applicare il colore anche su piccolissime superfici, a volte con pennelli dotati di un solo pelo. I risultati artistici furono di sorprendente bellezza e i soggetti rappresentati risultarono così verosimili da non riuscire a distinguere,in alcuni casi, le opere dalle moderne fotografie a colori.

Le immagini - profondamente caratterizzate dalla ricerca di un’armonia sottile fra le cose: paesaggi, edifici, architetture d’interni, scene di vita quotidiana, ritratti di uomini e donne - erano destinate prevalentemente ai viaggiatori stranieri e offrivano rappresentazioni del paesaggio e della cultura giapponese con la funzione di produrre souvenir di viaggio e della memoria esotica.

Sono esposte le opere di alcuni grandi fotografi delle origini, primo fra tutti Felice Beato (1833 - 1907) che, immediatamente seguito da artisti giapponesi, diede vita a uno stile, chiamato Scuola di Yokohama. Il percorso espositivo, organizzato per sezioni, indaga la rappresentazione del paesaggio e la natura “educata” dalla cultura, il gusto dell’esotismo e il profondo rapporto tra la fotografia e le stampe dell’ukiyo-e. L’immagine della donna è colta nei molteplici aspetti della bellezza e della vita quotidiana, in casa, al lavoro nelle botteghe e nei campi, nei quartieri a luci rosse chiamati “città senza notte”. O ancora, attenta e curata è la proposta degli stereotipi dell’immagine maschile, dai samurai ai bonzi, dai lottatori di sumo a tutti gli interpreti quotidiani di una realtà ideale che, talvolta, declina anche verso l'«anormalità» e il capriccio.

La relazione fra il sacro e il profano viene esaminata attraverso una serie di fotografie che ritraggono le attività lavorative e altre scene di vita comune, i templi, le cerimonie e le feste.
La mostra si snoda con le opere dei grandi interpreti della fotografia giapponese, come Kusakabe Kimbei, considerato da molti il più eccellente interprete della Scuola di Yokohama.

L’esposizione è accompagnata da un catalogo a cura di Francesco Paolo Campione e Marco Fagioli
edito GAmm Giunti, che affronta con il contributo di diversi specialisti i differenti aspetti della
fotografia in Giappone.

In occasione della mostra l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale ha organizzato un ciclo di conferenze a cura del professor Giorgio Amitrano, che si terranno ogni sabato mattina nella sala delle conferenze del museo per tutta la durata dell’esposizione.

INAUGURAZIONE SABATO 21 APRILE, ORE 11

21 aprile - 3 giugno 2012

Orario: 8.30-14.00; chiuso martedì

Ingresso: € 2.00

Informazioni: Tel.             081 7612356       – Fax 081 669675 sspsae-na.pignatelli@beniculturali.it
www.polomusealenapoli.beniculturali.it; facebook.com/villapignatellicasadellafotografia

Ufficio Stampa
Soprintendenza - Simona Golia, tel. 081.2294478, sspsae-na.uffstampa@beniculturali.it
Incontri Internazionali d’Arte,tel. 06.68804009, fax. 06.68803993,incontriinternazionalidarte@gmail.com

CONFERENZE
Organizzate dall’Università degli Studi di Napoli L’Orientale,a cura del professor Giorgio Amitrano.
Sabato mattina nella sala delle conferenze del museo per tutta la durata dell’esposizione.

Sabato 28 aprile ore 11
Francesco Paolo Campione
(Direttore del Museo delle Culture di Lugano)
La scuola di Yokohama

Sabato 5 maggio ore 11
Lucia Caterina
(Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”)
L’arte giapponese incontra l’Occidente

Sabato 12 maggio ore 11
Silvana de Maio
(Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”)
La città giapponese dall’epoca Meiji ai nostri giorni, tra continuità e nuovi inizi.

Sabato 19 maggio ore 11
Giorgio Amitrano
(Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”)
La malinconia e la bellezza. Riflessioni sul sentire giapponese.

Sabato 26 maggio ore 11
Franco Mazzei
(Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”)
Il Giappone dalla tradizione al postmoderno.

Con il Patrocinio della Fondazione Italia Giappone (www.italiagiappone.it)


Nobuyoshi Araki Photos and Polas - Milano


NOBUYOSHI ARAKI
Photos and Polas

15 marzo – 21 aprile 2012
Inaugurazione: giovedì 15 marzo 2012 dalle ore 19.00
Durata: 15 marzo – 21 aprile 2012
Orari: 10.30 – 13.00 / 15.30 – 19.30 da lunedì a sabato
Organizzazione: Elena Zonca e Tiziana Castelluzzo

La galleria Zonca e Zonca è lieta di annunciare la nuova mostra personale di Nobuyoshi Araki.

Artista tra i più controversi e rappresentativi della contemporaneità, Araki usa la fotografia come mezzo per testimoniare il tempo e per ritrarre, senza filtro, il mondo che lo circonda con tutte le sue contraddizioni. L’atto del fotografare è uno strumento per mostrare tutto, per estrarre l'essenza delle cose e, nel caso delle donne, ciò che esse sono, il loro vivere quotidiano o la loro sensualità. l suoi scatti sono una sorta di diario esistenziale, dove il
fluire della vita è segnato dalle immagini.
Guidato da una grande passione per la vita, Araki crea sempre una tensione emotiva tra due opposti: bene e male, ironia e mistero, desiderio erotico ed espressione ludica. L’eros, le donne e tutto ciò che si trasforma nel tempo, come i suoi fiori, sensuali e potenti, o i cieli dove spazio e tempo svaniscono nel nulla sono i protagonisti delle sue opere.
Ritratte nude, in atteggiamenti provocanti e sensuali, lascivamente abbandonate a terra, sedute o coricate su letti disfatti, le sue donne appaiono complici e consapevoli del gioco di seduzione ma allo stesso tempo esibiscono ed offrono la loro bellezza e sensualità con una naturalezza disarmante e con un abbandono assoluto.
L’esposizione si compone di fotografie di grande e medio formato e di polaroid.

Via Ciovasso 4 – 20121 Milano
info@zoncaezonca.com | www.zoncaezonca.com
T +39 0272003377 | F +39 0272003369


L’immaginario femminile si tramanda: dalla tradizione dell’ukiyoe all’avvento del nuovo medium fotografico in Giappone - Venezia

GIOVEDI’ 8 MARZO 2012 – FESTA DELLA DONNA

AL MUSEO D’ARTE ORIENTALE DI VENEZIA

Il Museo d’Arte Orientale di Venezia, in occasione della festa della Donna, il giorno 8 marzo 2012 alle ore 15:30 propone la conferenza

L’immaginario femminile si tramanda: dalla tradizione dell’ukiyoe all’avvento del nuovo medium fotografico in Giappone

a cura di Rossella Menegazzo

docente di Storia dell’arte giapponese e specializzata in Storia della fotografia giapponese.

Un incontro dedicato alla bellezza e alla seduzione femminile quale soggetto tra i più apprezzati e popolari nella pittura del Mondo Fluttuante come nella fotografia giapponese dell’Ottocento.

Dalle silografie di Utamaro, Hokusai, Toyokuni alle foto di Beato, Farsari, Kinbei un percorso attraverso gli scatti colorati a mano dei primi fotografi giapponesi e occidentali in Giappone, per scoprire come questi seppero accogliere e rinnovare il soggetto classico della beltà proposto dai maestri dell’ukiyoe attraverso il moderno mezzo fotografico.

Una sintesi di eleganza orientale e tecnica occidentale ineguagliata.

A seguire, visita guidata del museo con particolare attenzione agli oggetti della vita quotidiana rappresentati nelle fotografie proposte durante la conferenza a cura della Direttrice Dott.ssa Fiorella Spadavecchia.

L’ingresso al Museo è gratuito per tutte le donne.

L’appuntamento proseguirà venerdì 23 marzo alle ore 15 presso Villa Contarini (Piazzola sul Brenta, PD) con una visita guidata gratuita a cura della Prof.ssa Rossella Menegazzo alla mostra

EAST ZONE. ANTONIO BEATO, FELICE BEATO E ADOLFO FARSARI. Fotografi veneti attraverso l’Oriente dell’Ottocento.

a cui si potrà partecipare prenotando allo 041 5241173 o scrivendo

a sspsae-ve.orientale@beniculturali.it

 

 

 


Petali d'Oriente - Gallarate

Nell’ambito di Filosofarti 2012, il cui tema sarà “Il corpo, i sensi”, il Sestante propone la mostra Petali d’Oriente. La mostra presenta 21 nudi femminili scattati da Yoshie Nishikawa, una fotografa che si muove tra le origini giapponesi e l’adozione italiana.Nelle sue immagini, dove ritroviamo tutto il sapore del sistema simbolico giapponese, le forme femminili appaiono come un ritorno all’ordine esteticoscavalcato da autori come Nobuyoshi Araki o troppo interiorizzato da un’autrice come Daido Moriyama. Non vuole mostrare i lati più oscuri della vita urbana e le parti meno visto delle città o l’industria del sesso giapponese: quella di Yoshie Nishikawa è una fabbricazione estetica dove il b/n è talmente regolato e modulato da apparire di una qualità pura che ci riporta alla trasformazione delle cortigiane in sovrane della bellezza tipiche del lontano ukiyoe.

Yoshie Nishigawa nasce a Sapporo, in Giappone. Dopo la laurea presso l’università d’arte Ootani di Sapporo, nel 1982, si trasferisce a San Francisco dove si specializza in “the fine art of Photography” presso la San Francisco Academy of Art College. Nel 1983 comincia la sua carriera fotografica come free–lance, lavorando tra Tokio, New York, Londra e Milano. Nel 1996 decide di trasferirsi a Milano, continuando la sua collaborazione professionale con alcune case editrici, aziende e agenzie fotografiche di Tokio. Ha pubblicato servizi fotografici su varie riviste di importanti case editrici come Conde Nast, Rizzoli, Mondadori, Hachette, Kodan–sha, Shuei–sha, Shogakkan. Nel 2009 ha vinto il primo premio assoluto e il primo premio in ambito Moda al Premio della qualità creativa in fotografia professionale, organizzato dall’ Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual. Nel 2010, sempre per il Premio della qualità in fotografia professionale, ha vinto il primo premio nella categoria “Glamour”. Yoshie ha sempre alternato alla sua attività professionale una ricerca e uno studio personali. Le sue opere sono state esposte in numerose gallerie d’arte in Giappone e Italia; attualmente svolge la sua attività professionale ed artistica tra Milano, Londra, Parigi e Tokio.

A causa della ben nota inagibilità della sede del Fotoclub, la mostra sarà ambientata nella suggestiva cornice del Museo degli Studi Patri in Via Borgo Antico, 4  a Gallarate.

Domenica 4 marzo 2012 alle ore 17.30 si terrà l’inaugurazione della mostra, alla presenza dell’autore.

Venerdì 9 marzo 2012, alle ore 21.15 si terrà l’incontro con l’autore.

Il programma completo di Filosofarti è disponibile al link www.fotoclubilsestante/pdf/FILOSOFARTI2012.pdf

 


Made in Japan L'estetica del fare - Milano

 

Invito inaugurazione del 2 marzo 2012 alle ore 19.00 presso la Triennale di Milano. L'inaugurazione è a ingresso libero.

 

Tasselli d’arte – Oltre il Cinema, la sezione espositiva  della XIX edizione di Sguardi Altrove Film Festival con la collettiva Made in Japan - L'estetica del fare chiude idealmente la trilogia che ha avuto come obiettivo la riflessione artistico, sociale e politica sui paesi, oggi, al centro dell’attenzione internazionale.

La terza edizione di Tasselli d’Arte – Oltre il Cinema affronta le tendenze dell’arte e della cultura nipponica con uno sguardo su artisti di nuova generazione, ma anche con antesignani della tradizione, grazie ai quali le due anime dello zen e del manga si ibridano in una suggestiva rete di rimandi tra costumi, arte, cinema, video e fotografia.

La mostra si configura come una collettiva che interseca sguardi, linguaggi e punti di vista differenti relativamente al paese del Sol Levante.

 Nell’ambito di Made in Japan. L’estetica del fare il pubblico potrà fare delle donazioni libere finalizzate alla raccolta fondi per la ricostruzione del Giappone. Questi due momenti benefici sono connessi all’esposizione delle Charity Box, il progetto de L’Isola della Speranza Associazione No profit fondata dai giapponesi residenti a Milano a sostegno delle vittime del terremoto e dello tuznami a cui hanno partecipato oltre cinquanta designer di paesi differenti con opere firmate tra gli altri da Naoto Fukasawa, Kaori Shiina, Kazuyo Komoda. Le Box  create per l’occasione diventano dei veri e propri salvadanai in cui i visitatori, se vogliono, possono inserire la loro donazione.

In mostra, in ricordo di Fukushima anche una selezione di video che documentano il disastro ambientale, opere fotografiche e videoistallazioni di artisti che amplieranno lo sguardo e porteranno la loro riflessione estetica sul tema dell’ambiente, in rapporto alla Natura Madre.

Tra i nomi degli artisti giapponesi selezionati quello di Yayoi Kusama, artista nota a livello internazionale di cui sarà presentata una installazione "Walking Piece" del 1966, inedita per Milano e delle foto del grande Nobuyoshi Araki, per gentile concessione della Galleria Guenzani di Milano e una inedita istallazione, ‘Asutomorrow’della designer nipponica Kaori Shiina, ‘Hyouriittai’, opera fotografica di Yoshie Nishikawa, fotografa di grande sensibilità e spessore artistico a cui si aggiungono gli oggetti di Naoto Fukasawa, firma riconosciuta nel panorama del design, a livello internazionale. A rappresentare i giovani artisti giapponesi invece, oltre ai designer inseriti nella collettiva Charity box, Takane Ezoe, anche protagonista della performance (nel ruolo della pittrice) della  coreografia di Sisina Augusta, che inaugurerà la manifestazione, di cui sarà presentata ‘Kizuna’, una istallazione ispirata a Fukushima.

Tra gli italiani Eliana Lorena, già ospite nella precedente edizione Made in Africa, quest’anno con il progetto ‘My room’, inteso come un punto di arrivo dove depositare oggetti e pensieri creati , nel  lungo attraversamento delle terre orientali; Sergio Calatroni, noto artista milanese da anni residente a Tokyo che propone ‘Impertubabile necessario’, una serie fotografica sulle suggestioni ispirategli dal paese del Sol Levante; le giovani artiste Sara Scaramuzza e Clara Rota con ‘Kimono quotidiano - il sapore della polvere nel buio’, un’opera che evoca più temi; dal ruolo della donna nella cultura estetizzante giapponese alla rimozione dell’esperienza di Hiroshima nella politica giapponese; e Clara Rota con ‘Epifaine’, istallazione sugli antichi teatrini giapponesi. Ad essi si aggiunge ‘Ferita’, installazione di Stefania Scattina in omaggio alla forza d’animo, alla resilienza e alla civiltà del popolo giapponese;  e un’opera realizzata specificatamente in occasione della mostra da Ludmilla Radchenco.

La panoramica sulla cultura e sull’arte giapponese si completa con Itamy la performance  coreografica dell'artista italiana Sisina Augusta, che aprirà e inaugurerà la mostra, che vedrà in scena Takane Ezoe e il ballerino Lorenzo Pagani. La performance è un connubio tra gesto, colore e musica ed è ispirata al tema del dolore; a essa si aggiungeranno l’esibizione di un’artista giapponese che proporrà La vestizione del kimono, a cura della maestra  Tomoko Hoashi, con un commento di Rossella Marangoni; una lezione aperta di Calligrafia a cura dell’associazione Yuemo; e la ‘Cerimonia del Te’, proposta dall’artista giapponese Saito Watanabe nell’ambito del progetto di ‘umanizzazione’  Cha - No - Yu - L’acqua calda per il te,  responsabile il dottor Sergio Marsicano e prodotto dell’associazione ‘Amo la vita Onlus‘.

Il progetto che ha portato l’arte giapponese nell’ospedale San Carlo è finalizzato a migliorare le condizioni di vita dei degenti e si prende cura delle esigenza psico socio antropologiche dei malati incurabili, dei loro familiari e del personale sanitario.

Leggi il programma completo