News & Curiosità dal Giappone: Cosa ci invidiano i giapponesi?

Per le News & Curiosità dal Giappone: Cosa ci invidiano i giapponesi?
Noi italiani ci troviamo spesso ad invidiare ciò che hanno in Giappone… ma dal Giappone che cosa ci invidiano?


Photo Credit: https://twitter.com/hydro_homies/

Secondo alcune ricerche e l’articolo di excite i giapponesi dicono:
“L’Italia ha fontane che servono acqua frizzante e acqua fredda…” le fontane sono definite strutture pubbliche invidiabili per i giapponesi!

A noi sembrano normali, ma per i giapponesi è qualcosa di unico avere l’acqua gratis che possa essere raccolta nelle bottigliette. Così dicono, che “l’Italia ha l’acqua gratis e ci sono vari rubinetti, uno per l’acqua frizzante, uno per l’acqua fredda e uno per l’acqua semplice, tutti gratuiti.”

trovano bellissimo poter bere acqua frizzante o fredda in una giornata calda e che siano in tutta Italia! Non solo in una parte del paese!

Esistono strutture chiamate “Case dell’acqua”. Per noi sono cose normali, per i giapponesi sono invece qualcosa di unico! Sembra una grandissima fortuna poter portare la propria bottiglia e riempirla con acqua locale di buona qualità con un buon retrogusto! L’acqua è gratuita e l’acqua frizzante invece costa solamente 0,05 € al litro. È un ottimo modo per risparmiare denaro e non sprecare bottiglie di plastica.

Excite ha raccolto vari commenti di giapponesi in visita in Italia, sorpresi dalla presenza queste fontane e dalla possibilità che offrono.

“Nei ristoranti le acque frizzanti vengono presentate addirittura come i vini! Ognuna di loro ha le sue caratteristiche!”

“Addirittura ci sono acque frizzanti naturali, com’è possibile?”

Il segreto è l’effervescenza naturale: con l’attività vulcanica, l’anidride carbonica si dissolve in acqua sotto pressione nelle profondità del sottosuolo. L’acqua effervescente sale naturalmente attraverso le sorgenti calde.

Per i giapponesi, la possibilità di avere l’acqua a disposizione in fontane pubbliche è qualcosa di unico. E l’Italia sembra l’unico Paese che possa servire acqua davvero di buona qualità, perchè, se per loro andate negli Stati Uniti, le tre scelte potrebbero essere “acqua arrugginita”, “acqua calcarea” oppure “niente acqua”. Insomma, abbastanza diverso dalla scelta tra “acqua fredda” , “acqua naturale” e “acqua frizzante”

Insomma, quando vi capiterà di vedere una fontana pubblica o una casetta dell’acqua, prestatele un po’ di attenzione e sappiate che per qualcuno, dall’altra parte del mondo, quella struttura è un miracolo!

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TRATTI DI RICORDO - mostra di Kazuto Takegami presso Takeda Katsuya Design

TRATTI DI RICORDO è la mostra di Kazuto Takegami presso Takeda Katsuya Design a Milano.

L'artista Kazuto Takegami ci sorprende ancora con i suoi quadri ad olio e tecnica mista, oltre ai suoi famosi disegni ad inchiostro di china, con la tecnica giapponese Sumi-e.

Nato in Giappone nel 1970, Kazuto Takegami si laurea in pittura presso la Musashina Art University di Tokyo.
Per alcuni anni svolge il lavoro di professore d'arte e in seguito decide di dedicare la sua vita alla pittura.
Arriva in Italia nel 1998 con la vincita di una borsa di studio presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.
Vanta esposizioni personali e collettive in Italia, in Giappone e nei Paesi Bassi.
Le sue opere sono espresse in un linguaggio universale dai tratti semplici e profondi, come fossero istantanee di ricordi vicini e lontani.

TAKEDA KATSUYA DESIGN, che ospita la mostra TRATTI DI RICORDO, si occupa di Interior Design e architettura ed è il luogo perfetto per trovare la giusta atmosfera che i quadri di Kazuto Takegami regalano.

Giappone in Italia è orgogliosa di presentare questa mostra e vi invita caldamente ad andare a visitarla, per rendersi conto di cosa davvero significhi avere la tradizione del Giappone davanti agli occhi anche grazie all'antica tecnica sumi-e di cui potrete vedere anche gli strumenti utilizzati per crearla.

Non perdete questa occasione, porterete a casa un bagaglio di esperienza (giapponese!) che ricorderete anche con foto come quelle che vedete in questo articolo, scattate direttamente da noi. Lo stesso artista vi accompagnerà in questo viaggio rispondendo e risolvendo tutti i vostri dubbi.

Vi ricordiamo che TRATTI DI RICORDO è visitabile presso Takeda Katsuya, in Via del Torchio 5/7 a Milano dal 15 al 24 ottobre per farvi fare un salto in Giappone senza prendere l'aereo.
TRATTI DI RICORDO, una moistra che merita di essere vista e vissuta.


MILANO SUSHI FESTIVAL – seconda edizione

MILANO SUSHI FESTIVAL – seconda edizione

Il MILANO SUSHI FESTIVAL arriva a Milano con la sua seconda edizione! Da giovedì 21 a domenica 24 ottobre la Piazza Città di Lombardia a Milano è dedicata completamente al piatto simbolo della cucina giapponese, con spettacoli, cooking show e incontri culturali.

Dopo il successo della prima edizione che si è tenuta nel giugno del 2019, torna alla grande dopo la pandemia
il festival milanese che celebra la tradizione giapponese che l’Unesco ha addirittura dichiarato patrimonio immateriale dell’umanità.

Saranno quattro giorni gustosissimi e pieni di sorprese legate al Giappone, con assaggi, appuntamenti culturali e di intrattenimento organizzati dall’AIRG (l’Associazione Italiana dei Ristoratori Giapponesi).
Stiamo parlando di cerimonia del tè, vestizione del kimono con la partecipazione di Tomoko Hoashi, performance artistiche di Yoshiko Kubota, i concerti del quartetto Shinobu Kikuchi & Friends, e i live cooking show di Claudio Sadler e Roberto Okabe.
Non mancheranno anche le presentazioni di libri e guide sulla gastronomia giapponese e sul sake, incontri sul cibo nel Manga, dj set tutto giapponese.

Arte del Vino è l'organizzatore dell'evento che vedrà la partecipazione di alcuni ristoranti giapponesi di riferimento in città che proporranno le loro specialità:

Finger’s Garden proporrà al pubblico una ricca e variegata selezione di sushi e rolls
Osaka presenta bento e onigiri
Gamy Robata & More fornisce barbecue in stile nipponico
Pop Dog Street Food prepara i famosi takoyaki
Maido è fiera dei suoi okonomiyaki
Sushita propone i suoi uramaki
Karē No Kuruma vi fa provare il riso e curry in stile giapponese
Gong Express presenta i ravioli al vapore.

Inoltre, per chi vorrà scoprire tutti i segreti della cucina asiatica, sarà disponibile un corner di SuiteFood, startup e community di esploratori del gusto.

Cosa chiedere di più? Bevande che possano essere all'altezza! La famosissima Asahi Super Dry, la birra giapponese numero uno al mondo e birra ufficiale del Festival, l’ottimo sake made in Italy di Firenze Sake e un’importante selezione di vini italiani grazie all’enoteca realizzata da D3 Architetti Associati per Arte del Vino.

Marco Ramunno, founder di Arte del Vino, commenta: “Sono molto felice di poter realizzare la seconda edizione di Milano Sushi Festival. Ringrazio tutti i ristoratori che hanno aderito con entusiasmo, gli espositori e i partner che ci sostengono, Kyoko Higuma, socio fondatore di AIRG, e Annalena De Bortoli per la preziosa collaborazione sul programma culturale. Finalmente dopo questo lungo periodo di fermo forzato, ritorniamo a organizzare eventi in presenza: aspettiamo tutti i fan della cucina e della cultura nipponica per trascorrere quattro giorni all’insegna delle affascinanti tradizioni del Sol Levante”.

Amanti del Giappone, del suo cibo e delle sue tradizioni? Non potete mancare a questo appuntamento!
L'inaugurazione ufficiale sarà il 21 ottobre con il Kagamibiraki, l’apertura della botte di sake a opera di chef Shiro, Presidente di AIRG, alla presenza del Console giapponese di Milano, per un brindisi di buon auspicio!

Potete trovare il programma completo su:
https://facebook.com/events/s/fiera-del-giappone-milano-sush/913028362615465/

MILANO SUSHI FESTIVAL
21-24 ottobre 2021
Piazza Città di Lombardia, Milano
Ingresso € 5 (è richiesto il Green Pass)

Orari:
giovedì 21 ottobre dalle 15:00 alle 24:00
venerdì 22 e sabato 23 ottobre dalle 12:00 alle 24:00
domenica 24 ottobre dalle 12:00 alle 22:00

Grazie a:
Marco Ramunno
Mercalia - Arte del Vino srl

Ufficio stampa MILANO SUSHI FESTIVAL
MCS &Partners
t. +39 02 66985471 | press@mcsweb.it


NON PERDETEVI IL NUOVO NUMERO DI PAGINE ZEN!

É uscito il nuovo numero di PAGINE ZEN, ricco come sempre di approfondimenti e curiosità!

Ecco quali saranno gli argomenti che PAGINE ZEN andrà ad approfondire nel numero 125:

 

- Il Giappone Asuka e Nara
Quando l’estero divenne mainstream, influenze cinesi e coreane
Carla Ruscazio
Con approfondimento al link:
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/il-giappone-asuka-e-nara-quando-l-estero-divenne-mainstream-influenze-cinesi-e-coreane

- 天地人轉 (転)
Ten-Chi-Jin-Ten (marobashi) - Cielo / terra / persona / adattarsi
Calligrafia di Bruno Riva - shodo.ch

- Giappone: disegno e design
Dai libri illustrati Meiji ai manifesti d'arte contemporanea
Eleonora Lanza
Con approfondimento al link:
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/giappone-disegno-e-design-dai-libri-illustrati-meiji-ai-manifesti-d-arte-contemporanea

- Il Tè
Dalla Cina: storia, leggenda, estetica (prima parte)
Isabella Doniselli Eramo - www.icooitalia.it
Con approfondimento al link:
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/il-te-dalla-cina-storia-leggenda-estetica-prima-parte

- Prezioso verde
La collezione di giade del Museo d’Arte Orientale di Venezia
Elena Riu - https://orientalevenezia.beniculturali.it/
Con approfondimento al link:
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/prezioso-verde-la-collezione-di-giade-del-museo-d-arte-orientale-di-venezia

- Corea
Fondazione dalle Origini Celesti
Dalila Bruno
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/corea-fondazione-dalle-origini-celesti

- I pirati dei mari orientali
Veronica Gambilare
Con approfondimento al link:
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/i-pirati-dei-mari-orientali

- Kusari-Dō
Percorrendo la Via Guerriera della Catena
Christian Russo - www.yoshinryu.com
Con approfondimento al link:
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/kusari-do-la-via-guerriera-della-catena

- La Neve di Yuzawa
Immagini dal Giappone
Recensione di Anna Lisa Somma - www.bibliotecagiapponese.it

 

--- Questo il link all'intero numero 125 di Pagine Zen
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/archivio/pagine-zen-125

zen

 


“Un Anno a Tokyo” - un libro di Marzio Broda

“Un Anno a Tokyo – Diario sentimentale di viaggio”, edito da scritturapura.it, è un libro di Marzio Broda, uno scrittore che si è scoperto scrittore proprio grazie a questa esperienza che si chiama Giappone.

Marzio è un ingegnere che per lavoro viaggia molto, quelli che fa sono viaggi professionali e veloci quindi non ha modo di abituarsi alle realtà straniere che lo circondano, ma riesce comunque a viverli con il fascino di chi ha lo spirito di avventura.
É sempre il lavoro che per un anno lo manda in missione a Tokyo, da solo senza la sua famiglia, che rimane in Italia, e senza i suoi colleghi.

“E adesso cosa farai, dipingerai anche a Tokyo?”, il libro comincia con questa domanda, perchè Marzio è anche un artista, così riflette sul fatto che probabilmente non ci sarà molto spazio ne tempo per dedicarsi alla sua passione. Ma durante la sua permanenza a Tokyo si accorge che può esprimere la sua sensibilità artistica tramite la fotografia e la scrittura. Una scrittura che scopre nel piacere di raccontare mentre messaggia su Whatsapp con i suoi amici e familiari.
Si accorge che tramite i messaggini si sta creando una narrazione, un racconto, un diario di viaggio.

Tokyo con la sua atmosfera magica, sospesa tra tecnologia e tradizione, e le sue persone gli rivela ogni giorno sempre di più un mondo straordinario e totalmente diverso da quello che Marzio è abituato a conoscere.
Ecco che così nasce un libro che è un diario, ma che è anche una guida pratica e spirituale, dedicato a chiunque voglia andare in Giappone e che voglia non solo scoprirlo ma anche farne un po' parte.

 

 

Intervista all'autore

D. Perchè hai scelto il kanji del cuore come copertina per il tuo libro e cosa significa per te?

R. La copertina, è stata una proposta dell'editore.
Quando me l'hanno proposto non ne conoscevo il significato ma mi piaceva molto graficamente.
Poi ho parlato con il mio amico giapponese e gli ho chiesto cosa ne pensasse di quel kanji e lui mi ha detto che letteralmente significava cuore , ma il significato più esteso è quello di “spirito giapponese”.
Così ho pensato che ben si adattava a questo “diario sentimentale di viaggio”
Poi per un po' di tempo ho iniziato ad avere qualche dubbio su quello che mi aveva detto il mio amico giapponese, perchè lui è un ragazzo molto spiritoso, così ho pensato: “magari in realtà significa che Marzio è un pollo”, ma per fortuna non era così! (ride)

D. Come hai vissuto la città di Tokyo e la cultura giapponese?

R. Ho avuto l'opportunità di vivere la città di Tokyo non come turista ma come cittadino.
Ho condiviso i lunghi orari in ufficio con i colleghi e dopo il lavoro insieme a loro e ai responsabili andavamo tutti in qualche locale a passare la serata. I giapponesi chiamano questo momento “nomikai”, un momento di relax e di svago dopo una lunga giornata di lavoro.
Ovviamente ho sfruttato l'occasione anche per viverla da turista, musei, parchi, zone ecc,
Nel periodo primaverile ho avuto l'occasione di andare a vedere con gli amici giapponesi i ciliegi in fiore, i “Sakura”, e di apprezzarne la bellezza.
Posso dire che più che il jogging nei bellissimi parchi ho apprezzato tantissimo la cucina giapponese, che mi manca veramente moltissimo!
Ho potuto apprezzare dei giapponesi il loro profondo rispetto delle regole, la programmazione di ogni loro attività e la loro organizzazione.
Ma soprattutto mi è piaciuto molto il grande senso di appartenenza di quanto è pubblico, perchè ciò che è pubblico appartiene a tutti e quindi va rispettato. Una cosa fondamentale che manca in Italia, perchè la percezione che si ha da noi è che ciò che è pubblico non appartiene a nessuno e quindi può anche essere trattato male.

D. Perchè hai deciso di scrivere questo libro?

R. Ho iniziato a scrivere questo libro innanzi tutto per me, per tracciare... per non dimenticare.
Volevo registrare le cose che vedevo per non perderle una volta che sarei poi tornato in Italia
Devo dire che ho avuto la fortuna di viaggiare molto per lavoro in giro per il mondo, però sono sempre stati viaggi mordi e fuggi, nel senso vai per una riunione rimani poco e torni presto. Diciamo, viaggi grazie ai quali riesci a sentirti cittadino del mondo ma non sufficienti per capirci qualcosa.
Invece a Tokyo ci sono stato un anno e quindi ho avuto modo di viverla e di avere un'esperienza vera.
Poi devo aggiungere che il Giappone è davvero molto diverso dalla nostra Europa.
È diverso per regole sociali, cultura, gastronomia, tradizioni, quindi c'erano gli elementi per scrivere un libro. Diciamo che scrivere “un anno a Cilavegna” sarebbe stato più difficile! (ridiamo perchè poco prima avevo raccontato all'autore di essere di questo piccolo paesino che sia chiama Cilavegna)

D. Che consiglio vuoi dare ai tuoi lettori?

R. Mi sento di dare tre consigli ai lettori!
Il primo è che un viaggio in Giappone è un'esperienza che dovrebbero fare tutti nella propria vita, perchè è un mondo così diverso che bisogna vederlo con i propri occhi per capire.

Come secondo consiglio è che non bisogna organizzare questo viaggio come semplice vacanza estiva, anche perchè da giugno ad agosto il clima è molto umido e piove spesso, dunque non è piacevole girare per la città.
Mentre raccomando di programmare il viaggio nei mesi invernali, oltretutto Tokyo da dicembre fino a metà febbraio è tutta illuminata da miliardi di luci, lampadine led avvolgono le chiome degli alberi, tronchi e monumenti , è uno spettacolo nello spettacolo, poi l'aria è più frizzante e fresca e il cielo è blu, quasi greco direi.

Il terzo è che il viaggio in Giappone non deve essere un mordi e fuggi, ma qualcosa a cui dedichiamo del tempo. Una settimana a Tokyo, che è quello che generalmente riusciamo a fare, non basta per coglierne lo spirito e la bellezza.
Innanzi tutto ci sono otto ore di fuso orario che pesano molto e se non ci si è abituati è facile sentirsi frastornati, anche da tutta la differenza che la città impone.
Dunque l'ideale sarebbe un viaggio lento che dia modo di entrare dentro la modalità giapponese e che possa far apprezzare queste differenze.
Io la prima volta che sono stato a Tokyo, appunto solo per una settimana, non mi era piaciuta. Ero rimasto frastornato da tutta quella diversità, ma il diverso non è brutto è solo diverso e Tokyo è una città bellissima tutta da scoprire!

Cristina Solano

 

Un Anno a Tokyo - sito web: unannoatokyo.it

Instagram: @un.anno.a.tokyo

 


Kimono Experience con Giappone in Italia e Milano Kimono

Kimono Experience con Giappone in Italia e Milano Kimono.

Kimono Experience si inserisce all'interno dei progetti voluti da Giappone in Italia per promuovere la cultura giapponese in Italia. Il kimono è indubbiamente uno dei simboli più riconoscibili dell'immagine internazionale che si ha del Sol Levante. Ma è proprio su questa parola “internazionale” che Giappone in Italia punta il focus.

La mostra allestita dal 15 al 30 giugno, oltre ai kimono esposti, lo spazio sarà allestito con la speciale serie di fotografia di Alberto Moro, Presidente di Giappone in Italia e autore del libro "il Mio Giappone". Esposti tutti i ritratti di chi senza essere giapponese, ha provato ad indossarlo per una passeggiata in città e l'ha fatto proprio.

 

Kimono Experience dà infatti a chiunque la possibilità di provare, letteralmente sulla propria pelle, un tocco di Sol Levante.

Non ci si vuole fermare alla pura esperienza folkloristica del kimono come espressione di tradizione e alterità. Al contrario. L'obiettivo di Giappone in Italia in collaborazione con Milano Kimono, è quello di superare il rigore di un kimono indossato solo in Giappone e solo da giapponesi. La bellezza della moltitudine di volti e colori, di sguardi ed espressioni che ognuno, avvolto da un kimono, può sentire, mostrano come questo indumento trasporti ogni singolo individuo in un' esperienza unica. Chi ha ricordi, chi desideri, chi curiosità... ognuno di noi lega il kimono a qualcosa di proprio, e si lascia trasportare in Giappone da uno spirito diverso.

TENOHA Milano è il luogo perfetto dunque per iniziare questo percorso, regalando ai visitatori un angolo di vero Giappone a Milano.

Non solo dunque i volti e i colori dei soggetti ritratti, ma quelli degli stessi visitatori! E' possibile infatti prenotarsi per la propria Kimono Experience.

Tra le vibrazioni di un'estate giapponese da TENOHA Milano, avvolti in un fresco yukata, come in un matsuri di Kyoto o Tokyo, in una città che vuole sempre con più energia ridisegnare i confini e le distanze. Anche grazie all'abile lavoro della Maestra Yurie Sugiyama, avrete la possibilità di provare il vero Giappone qui a Milano.

Alla vestizione seguirà lo shooting fotografico a cura di Alberto Moro, Presidente di Giappone in Italia e autore del libro "il Mio Giappone", sempre nella bellissima location di TENOHA Milano.

La mostra è visitabile dal 15 al 30 giugno, dalle 10 alle 20, allo spazio Pop-up di TENOHA Milano, in Via Vigevano 18.

I giorni di vestizione sono dal 17 al 20 e dal 24 al 27 giugno, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.00. La vestizione sarà gratuita: nel form da compilare verrà richiesta una caparra di prenotazione che sarà restituita all'evento.

Kimono Experience con Giappone in Italia e Milano Kimono. PRENOTA ORA LA TUA KIMONO EXPERIENCE. 


Miki Midori l'artista giapponese del "Kawaii"

Miki Midori è una giovane artista giapponese che sviluppa la sua ricerca artistica all'interno della cultura “Kawaii”(可愛い o かわいい) . Quel mondo fatto di tutto ciò che può essere considerato grazioso, carino, adorabile, buffo e genuino. E' una parte significativa del mondo giapponese che spesso diventa un vero e proprio stile di vita.

In Giappone “Kawaii” è un termine che viene utilizzato come aggettivo. Nel corso dell'epoca moderna il suo significato ha creato una vera e propria subcultura, rafforzata anche dalle opere manga, anime e dai video game oltre che dagli oggetti loro collegati. Si sviluppa soprattutto nei contesti giovanili in cui diventa una forma di espressione fatta di modi di vestirsi, di adornarsi, di parlare, di scrivere, di comportarsi. Il “Kawaii” dunque diventa un modo di essere e di pensare, un gusto estetico della cultura pop contemporanea giapponese.

Si possono ritrovare molti artisti, nell'arte contemporanea giapponese, che hanno fatto del “Kawaii” la loro ricerca artistica. Si possono fare esempi come Takashi Murakami con i suoi iconici allegri fiorellini e i suoi irriverenti personaggi manga, oppure Yoshitomo Nara con i suoi carinissimi bimbi imbronciati. Miki Midori invece ci propone un delicato mondo femminile fatto di un gusto minimal ma estremamente “Kawaii”. Un mondo dove il cioccolato, i popcorn e il colore rosa sono protagonisti.

Con la sua sensibilità, l'artista giapponese Miki Midori vuole mettere in luce tanto una profonda dolcezza quanto la forza di una giovane donna che insegue i suoi sogni. Allo stesso modo incoraggia il pubblico a seguire il suo esempio, andandogli incontro e invitandolo a far parte della sua dimensione anche solo per un piccolo istante. Una dimensione che vuole riscaldare l'animo di chi ne viene accolto e che vuole regalare fiducia e speranza, senza però pretendere di nascondere la realtà, a volte anche amara, della vita.

 

 

GIFT-Ordinary Special things

La mostra “GIFT-Ordinary Special things”, tenuta nella prefettura di Tokushima presso il Clement Plaza Tokushima fino allo scorso febbraio 2021 è un percorso surreale disposto in vari ambienti del palazzo che accoglie lo spettatore trasportandolo in un gentile paese dei balocchi.
Attraverso l'ideale estetico del Kawaii, l'artista giapponese Miki Midori, concepisce le opere presenti come doni con lo scopo di rendere un po' più libero e leggero il cuore di ogni persona.
Nella sua mostra è dunque presente il desiderio di poter scacciare anche per poco il pensiero di un mondo profondamente scosso dalle difficoltà che spesso si trova ad affrontare, così come è accaduto negli ultimi tempi con la pandemia che ancora oggi ci rende difficile tornare alla normalità.

Nel pian terreno dell'edificio troviamo “Pink Chocolate GIFT” una grande installazione alta 2 metri composta da 1300 barrette di cioccolato rosa. Le barrette sono create con resine, alluminio e carta stampata con la classica grafica utilizzata per il famoso cioccolato giapponese Meiji. L'artista giapponese le posiziona per formare un grosso regalo avvolto da un luccicante nastro dorato.
“Strawberry Popcorns Gift”, un'enorme busta regalo di plastica dorata e trasparente piena di popcorn rosa accuratamente fatti a mano dall'artista.
Infine “Chocolate sprinkles” una serie di dipinti a olio rappresentanti cioccolatini colorati mischiati a “oggettini carini”. Tra queste tele troviamo “Chocolate Sprinkles Gift - Pink Party” un dipinto a olio di 1m x 1m che posizionato orizzontalmente su un supporto quadrato e dorato trasmette allo spettatore la voglia di immergersi in una dimensione decisamente "Kawaii".

Il complesso di installazioni sono posizionate affinchè il visitatore possa avere anche una suggestiva visione dall'alto man mano che sale verso i piani superiori del palazzo, tramite l'utilizzo di scale mobili che si affacciano sul pian terreno.
Proseguendo al secondo piano ci si imbatte in un altro “Pink Chocolate GIFT” questa volta con il cioccolato rosa composto a formare una grossa barretta, sempre rilegata dal solito luccicante nastro d'oro.
Anche le entrate principali del Clement Plaza Tokushima vengono curate dal gusto e dal design della giovane artista, preparando così lo spettatore ad essere accolto dalla calda e dolce atmosfera del fantastico mondo “Kawaii” di Miki Midori.

 

Cristina Solano

 

Miki Midori sito web: http://www.mikimidori.com/

Miki Midori Instagram: https://www.instagram.com/miki_midori/?hl=it

 


CHALLENGE FOTOGRAFICA "L'Estate giapponese"

Il 2021 sarà l'anno in cui l'impegno di Giappone in Italia volgerà soprattutto verso una nuova idea di community! I nostri soci, che ogni anno gentilmente ci forniscono il loro supporto tesserandosi e partecipando alle nostre attività (anche virtuali!), saranno sempre più coinvolti nella costruzione e nell'arricchimento dei contenuti dell'Associazione, con articoli, immagini, esperienze.

La challenge dedicata alla Primavera ha riscosso un successo inaspettato! Gli scatti che ci avete inviato (potete vedere qui quelli selezionati dalla nostra redazione) raccontano in modi originali e ricchi di fascino una vostra particolare Primavera. Proseguiamo con la successiva delle challenge 2021, "L'Estate giapponese"

Una volta selezionate dalla redazione, in questa pagina saranno pubblicate le foto che andranno a far parte delle nostre pagine social!

Scaricate qui il bando di partecipazione.


Il Giappone e lo sport - challenge editoriale

Articolo selezionato per la challenge editoriale "Il Giappone e lo sport" - autrice Nadia Loro .

Parlando di sport vengono subito in mente le imminenti Olimpiadi di Tokyo. Si faranno? Dalle notizie si deduce che la maggior parte dei giapponesi sia contraria, vista la situazione sanitaria attuale, anche se dispiaciuti per gli atleti e le aziende coinvolte. I giapponesi amano lo sport, fa parte della loro cultura e le vecchie generazioni ricordano ancora con entusiasmo Tomba alle Olimpiadi invernali di Nagano del 1998.

Agli appassionati di lettura, questo argomento farà ricordare il recente romanzo Il guardiano della collina dei ciliegi di Franco Faggiani, in cui si raccontano i fatti storici legati al maratoneta Shizo Kanakuri alle Olimpiadi di Stoccolma del 1912 e la centralità dello sport è messa in relazione con il senso dell'onore e l'impegno nei confronti dell'Imperatore.

Un'emblematica disciplina del panorama sportivo nipponico è l'Ekiden, nata intorno al 1917. Si tratta di una gara a staffetta a squadre su un percorso di lunghezza pari a quello della maratona (42,195 km) suddiviso tra un gruppo composto da 5 a 7 staffettisti e che riflette la vera passione dei giapponesi per la corsa e per il lavoro di squadra.

Parlando di sport e giochi paralimpici, come anche spiegato su Olympic Channel (https://www.olympicchannel.com/en/video/detail/make-them-run-with-the-wind-prosthetist-fumio-usui/ ), sicuramente dobbiamo ricordare il grande esperto in protesi, il dottor Fumio Usui. Di recente anche una fotografa italiana, Silvia Alessi, ha ritratto in pose artistiche dei lottatori di sumo e delle persone senza arti che indossavano le protesi create dal medico giapponese.
Lo sport in Giappone può coinvolgere anche i più pigri con il brivido della velocità della Formula 1 e i circuiti di corsa nel Sol Levante che negli anni hanno ospitato importanti e prestigiose gare automobilistiche.

Il Giappone sicuramente incentiva le attività sportive e vi investe più di altre nazioni. In generale, su incoraggiamento del Ministero dell'Istruzione, le scuole elementari e medie hanno palestre e campi da gioco. Capita spesso di vedere scuole affiancate da ampi campi da gioco ben attrezzati. Gli studenti devono praticare attività fisica durante le ore scolastiche e vengono incoraggiati a proseguire anche dopo la scuola. Alle scuole superiori è obbligatorio. Il culmine delle attività sportive scolastiche è rappresentato dal Taiku no Hi, il giorno dello sport, una festa nazionale. Nata in origine con le Olimpiadi del 1964, oggi viene celebrata il secondo lunedì di ottobre: ogni scuola organizza gare scolastiche a cui tutti gli studenti sono chiamati a partecipare per mostrate ai genitori e amici i risultati raggiunti nelle varie discipline sportive.

Se fossimo nati in Giappone che sport potremmo scegliere? Sport individuale o di gruppo? Sport tradizionale o "importato"?

Il Giappone offre un'ampia scelta perché considera lo sport come elemento di benessere fisico e spirituale. Inoltre, viene ad esso riconosciuto un ruolo fondamentale di socializzazione e partecipazione.

Sport occidentali, come il baseball arrivato in Giappone nel 1870, il golf o il tennis e il calcio sono molto apprezzati. Anche il rugby ultimamente ha riscosso maggiore successo rispetto ad alcuni anni fa, forse anche merito della Rugby World Cup del 2019, svoltasi proprio in terra nipponica.

A fianco di questi sport “importati”, troviamo quello che potremmo definire l'emblema della disciplina nazionale tradizionale giapponese: il sumo. Con radici che affondano nei riti scintoisti e nelle preghiere per raccolti abbondanti, definito sport giapponese per eccellenza è quello che viene maggiormente seguito. I lottatori di sumo attualmente sono considerati delle vere star! Ci sono poi molte arti marziali tradizionali che spesso sono state classificate e definite come discipline sportive. Le più praticate sono il kendo (la via della spada), il karatedo (la via della mano vuota), l'aikido (la via dell'armonia dello spirito), il kyudo (la via dell'arco) e il judo (la via della gentilezza). Ad accomunarle è la parola e ideogramma di Via/Strada (do), che sottolinea come si tratti di un percorso dell'anima, di avanzamento spirituale, oltre che fisico e mentale. Sono arti praticate per raggiungere il controllo, l'equilibrio, la precisione, la concentrazione e la strategia.

Nonostante il senso di competizione per un giapponese è importante partecipare dando il meglio di sé per il gruppo, inteso come squadra, ma anche per dimostrare il proprio rispetto agli avversari e al team che ha contribuito alla preparazione atletica. Vincere o perdere sarà il problema eventualmente successivo.

Nadia Loro


Il giorno della Fondazione in Giappone

L’11 febbraio in Giappone si celebra il Giorno della Fondazione (Kenkoku kinen no hi): una ricorrenza nazionale che commemora la creazione della Nazione nel 660 a. C da parte dell’imperatore Jinmu, figura al confine tra mito e realtà.

Secondo il Kojiki e il Nihon-Shoki, antichi testi sulla storia giapponese, Jinmu sarebbe, infatti, diretto discendente della dea del sole Amaterasu, la quale avrebbe inviato sulla Terra quelle che ancora oggi sono considerate le tre insegne del potere imperiale: lo specchio sacro (yata no kagami), la spada del paradiso (kusanagi) e la gemma della dea (yasanaki no magatama), che rappresentano la saggezza, il valore e la benevolenza.

Tali testimonianze hanno avuto la funzione, oltre che di raccontare la mitologia e gli accadimenti storici giapponesi, di legittimare la famiglia imperiale e di riconoscere la figura dell’imperatore come tennō, sovrano celeste, considerato a tutti gli effetti una divinità.

Nonostante fosse celebrato da sempre, il Kenkoku kinen no hi, è divenuta una festività ufficiale solo nel 1873, con l’introduzione del calendario gregoriano durante il periodo Meiji.

Dopo la Seconda guerra mondiale e l’occupazione degli Stati Uniti sul suolo giapponese, la festa fu abolita e contemporaneamente venne promossa una campagna di “umanizzazione” della figura dell’Imperatore.

Ad oggi, infatti, egli non possiede alcun potere, ma il suo ruolo rimane altamente simbolico per la Nazione giapponese, rappresentando l’unità del suo popolo.

Il giorno della fondazione fu ristabilito nel 1966, ma con un diverso spirito celebrativo.

In questa nuova versione i riferimenti espliciti all’Imperatore e al patriottismo sono stati parzialmente rimossi, mentre si cerca di porre l’attenzione sul significato di essere cittadini giapponesi.

I festeggiamenti consistono nello sfoggio di bandiere con il simbolo del Giappone (hi no maru), parate, rituali shintoisti, fuochi d’artificio e discorsi e saluti da parte di diverse figure politiche, tra cui anche l’Imperatore.

 

Amanda De Luca