dal 12/10/2020 al 16/10/2020

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 12/10/2020 al 16/10/2020

 

PIÙ DI 700 BAMBINI SONO VOLONTARIAMENTE ASSENTI DA SCUOLA A CAUSA DELL’ANSIA PER IL COVID-19

Molti bambini sono volontariamente assenti da scuola per paura del contagio. NHK ha indagato nelle città a maggiore autonomia amministrativa per decreto governativo e ai 23 quartieri di Tokyo: è emerso che in 16 comuni un totale di 730 studenti delle scuole elementari e medie erano assenti da scuola; i bambini affetti da malattie croniche come l’asma o quelli che l’hanno in famiglia erano assenti da scuola, alcuni da circa 4 mesi. Questi bambini studiavano a casa facendo i compiti, guardando video e seguendo le lezioni online. In alcuni casi, l’insegnante andava a casa loro o insegnava a scuola dopo il ritorno di altri bambini. Gli esperti però temono che I numeri reali siano diversi e spingono per un’indagine più dettagliata.

 

È ARRIVATO IL VEICOLO DELLA METROPOLITANA DI FABBRICAZIONE GIAPPONESE A HO CHI MINH, VIETNAM

In Vietnam stanno costruendo una metropolitana con la collaborazione del Giappone poiché le strade a Ho Chi Minh sono molto trafficate, e sarà lunga circa 20 km dal centro città a fuori città. Il 13 ottobre, si è tenuta una cerimonia per commemorare l’arrivo nella capitale vietnamita del veicolo realizzato in Giappone. La popolazione vietnamita vede questa come un’occasione per rafforzare la relazione tra Giappone e Vietnam. Il veicolo sarebbe dovuto arrivare ad aprile di quest’anno ma è stato ritardato di 6 mesi a causa del Covid-19. La metropolitana dovrebbe aprire alla fine del prossimo anno.

 

È MORTO IZUMI MATSUMOTO, IL FUMETTISTA DI “KIMAGURE ORANGE⭐ROAD”

Il 13 ottobre, sul sito ufficiale è stato annunciata la morte di Izumi Matsumoto, un fumettista noto per “Kimagure Orange Road”. Stava combattendo contro un’ipovolemia del liquido cerebrospinale ma è morto il 6 ottobre in un ospedale in cui era ricoverato. Aveva 61 anni. Il funerale è stato tenuto dai parenti stretti. Originario della prefettura di Toyama ha debuttato nel 1982 con “Milk⭐Report︎” pubblicato su “Fresh Jump”, ma il successo è arrivato con “Kimagure Orange⭐Road”, un fumetto a puntate su Weekly Shonen Jump dal 1984, che negli anni ha superato le 20 milioni di copie. A renderlo uno dei manga più amati di sempre è stata la rappresentazione peculiare, spesso comica, dell’amore di un ragazzo nato in una famiglia con poteri soprannaturali, Kyōsuke, per una ragazza della sua classe, Madoka. Una trasposizione animata è andata in onda a partire dal 1987. Era in procinto di iniziare un nuovo fumetto a puntate nel 1999, ma l’attività è stata sospesa a causa di sintomi inspiegabili, come dolori alla testa e altri malori. A seguito dell’esame, è stata diagnosticata l’ipovolemia del liquido cerebrospinale, che sembra essere stata causata da un incidente stradale della sua infanzia. Il suo necrologico ha ricevuto moltissime risposte e messaggi di condoglianza da parte di altri fumettisti e i suoi fan.

 

AUMENTATI I CASI DI “DEPRESSIONE POSTPARTUM”

Un gruppo dell’Università Tsukuba ha indagato lo stato d’animo delle madri che hanno dato alla luce bambini nella situazione del Covid-19, insieme ad un’azienda che fornisce app legate alla crescita dei figli. È emerso che il 24% delle 2132 madri che hanno partorito da meno di un anno soffrono di depressione, probabilmente a causa della situazione del Covid-19, in cui hanno meno possibilita di parlare con gli altri e di uscire, o anche perché il loro reddito è diventato più precario. Secondo gli studiosi, più del 60% delle madri che potrebbero essere depresse non ne erano consapevoli.

 

IL RACCOLTO ABBONDANTE DI MATSUTAKE A IWAIZUMI-CHO , NELLA PREFETTURA DI IWATE

In autunno a Iwaizumi-cho, nella prefettura di Iwate, si può raccogliere Matsutake in quantità. un fungo che si gusta soprattutto godendosi il suo buon profumo. A Iwaizumi-cho si vende con il nome “Iwaizumi Matsutake”. Secondo le società cooperative di Matsutake la temperature estiva e la quantità di pioggia di quest’anno erano adatte alla crescita di Matsutake, e ne hanno favorito il raccolto abbondante. Questa specialità è venduta nella “Michi no Eki (lett. la stazione della via)” una struttura per il riposo sulla strada principale in cui è presente una sezione speciale di prodotti nella zona, e tanta gente l’ha comprato fin dalla mattina. Il più grande Matsutake della “Michi no Eki” di quella zona è stato di circa 20 cm. Il prezzo di un Matsutake adesso varia da circa1500 a 2000 yen, la metà degli anni precedenti. Secondo le società cooperative, il raccolto autunnale di Matsutake di solito termina intorno al 10 ottobre, ma quest’anno sta proseguendo.

 

Fonti:

PIÙ DI 700 BAMBINI SONO VOLONTARIAMENTE ASSENTI DA SCUOLA A CAUSA DELL’ANSIA PER IL COVID-19

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20201009/k10012656901000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012656901000/k10012656901000.html

 

È ARRIVATO IL VEICOLO DELLA METROPOLITANA DI FABBRICAZIONE GIAPPONESE A HO CHI MINH, VIETNAM

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20201013/k10012661031000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012661031000/k10012661031000.html

 

È MORTO IZUMI MATSUMOTO, IL FUMETTISTA DI “KIMAGURE ORANGE⭐ROAD”

https://news.yahoo.co.jp/articles/0d468f846c8269909caefaef602d138f4150e2dc

https://www.nikkansports.com/entertainment/news/202010130000130.html

 

AUMENTATI I CASI DI “DEPRESSIONE POSTPARTUM”  

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20201014/k10012662971000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012662971000/k10012662971000.html

 

 

IL RACCOLTO ABBONDANTE DI MATSUTAKE A IWAIZUMI-CHO , NELLA PREFETTURA DI IWATE

 

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20201014/k10012662711000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012662711000/k10012662711000.html


Penne del Sol Levante - Battle Royale di Koushun Takami

Bentornati alla rubrica letteraria del fine settimana! Oggi parliamo di un bestseller, un caso letterario più unico che raro. In Giappone pare che sia il libro più letto di sempre, vi presento Battle Royale di Koushun Takami.
La Repubblica della Grande Asia dell’Est ogni anno indice un Programma, organizzato dall’Esercito e dal Governo interno. Vengono estratte a sorte varie classi di terza media e gli studenti prescelti sono destinati a una fine orribile. Nel nostro caso i ragazzi, usciti per quella che sembrava una banale gita scolastica, si risvegliano in un’aula sconosciuta, su un’isola deserta; al collo portano tutti un collare-radio elettronico. Qui un uomo spiega loro che sono stati scelti per partecipare al Programma e fa chiarezza sulle pochissime regole che dovranno rispettare. In realtà ce ne sarà una soltanto, molto semplice: uccidersi l’un l’altro finché non ne rimarrà uno solo. Il fortunato è destinato a vincere un vitalizio in denaro e un foglio autografato dal Grande Dittatore.
Agli studenti viene consegnata una borsa con cibo, acqua e un’arma a caso, da quel momento sono obbligati a uscire dall’edifico e la battaglia ha inizio, senza esclusione di colpi.


Con una scrittura affilata, cruda, sintetica Takami è riuscito a stravolgere il modo di guardare al durissimo sistema scolastico giapponese, alle estenuanti sessioni di studio, agli esami massacranti, alle alte prestazioni richieste anche a livello sociale. In molti hanno voluto vedere nel libro una forte disapprovazione verso questo metodo d’insegnamento, è stata una delle interpretazioni maggior mente condivise sul significato intrinseco della storia.
L’opera di Takami, osannata o fortemente biasimata, ha diviso l’opinione pubblica in Giappone e si è trasformata in un fenomeno di culto. Lo stesso autore ne ha poi tratto un manga, disegnato da Masayuki Taguchi e sono state prodotte serie televisive e film.
Se le mie parole vi hanno incuriosito, ecco a voi la recensione completa di Battle Royale su Penne d’Oriente. Alla prossima settimana e buona lettura!


Le regole scolastiche

Nelle scuole giapponesi le regole cui sottostare sono numerosissime ed è quindi inevitabile che lo siano anche le occasioni di violarle.

Fino a non molto tempo fa esistevano dei veri e propri manuali di regole, emanati da ogni istituto, sul quale vi era il “codice comportamentale” da seguire. Tali libretti esistono ancora oggi, anche se utilizzati a discrezione dell’istituto. Tra le più universali e banali vi sono la lunghezza dei capelli che non deve superare una certa misura (e, in tal caso, l’obbligo di raccoglierli per le bambine), la lunghezza delle gonne, il colore dei calzini, la grandezza degli zainetti, l’obbligo dell’uniforme, l’assoluto divieto di usare cosmetici per le ragazze e di raggiungere l’edificio scolastico in moto.

Il fatto che a partire dalle scuole elementari le norme educative e comportamentali siano così numerose, fa sì che a casa i bambini al di sotto dei 5 anni siano lasciati abbastanza liberi, in quanto dovranno sottostare ad altre rigide limitazioni, imposte dagli istituti scolastici che frequenteranno.

Elena Ghilardi


Lo studio della lingua inglese in Giappone

Foto di Alessio Guarino
www.alessioguarino.it

Considerando l’enorme crescita economica negli ultimi decenni, si è sentita l’esigenza di una componente educativa che sviluppasse un senso di internazionalizzazione – kokusai ka – per poter comunicare con i Paesi esteri, senza dover utilizzare il complicato sistema di lettura e scrittura giapponese.

Furono suggerite svariate proposte già nel 1984 dal Comitato per lo Sviluppo Economico del Giappone – Keizai Doyuka -, tra cui corsi di lingua e cultura inglese nelle scuole, uno slittamento dell’inizio delle lezioni da aprile a settembre per permettere agli insegnanti, professori e studenti di partecipare a scambi internazionali ed interculturali, ed infine l’apertura ad un numero maggiore di studenti stranieri nelle università giapponesi.

Fin dall’era Meiji (1868-1912) gli studi inglesi erano considerati essenziali per importare la tecnologia europea e statunitense necessaria per la modernizzazioni del Paese, soprattutto dopo il lungo periodo d’isolamento che lo portò a chiudersi in se stesso.

Oggi l’inglese è la lingua straniera più studiata e diffusa nell’arcipelago; tuttavia continuano ad esserci ampie carenze di comunicazione ed è difficile trovare un cittadino giapponese che conosca perfettamente tale lingua. A questo proposito alcuni colpevolizzano l’utilizzo del sillabario katakana giapponese, col quale la popolazione del Sol Levante trascrive tutti i termini straneri: questo potrebbe essere uno dei motivi per cui risulta difficile entrare nell’ottica dello studio di una lingua straniera.

Elena Ghilardi


Il sistema scolastico educativo nel Giappone contemporaneo

Comprendere l’organizzazione del sistema scolastico-educativo del Giappone contemporaneo è possibile solo facendo ricordo ad un’immagine strutturale del complesso della società nipponica.

L’analisi e la comprensione del comportamento individuale e delle relazioni interpersonali sono indispensabili per la decifrazione sia dell’organizzazione del gruppo, sia delle tendenze strutturali che determinano lo sviluppo della società stessa.

Linguisticamente ed etnicamente il Giappone risulta essere una Nazione omogenea, con un forte senso d’identità culturale e di unità nazionale. Ma la società giapponese non è monolitica, poiché in essa viene dato spazio anche all’individualità del soggetto. Diligenza, auto-critica, rispetto per la collettività, impegno tenace e disciplinato dell’apprendimento, interesse al conseguimento di un fine collettivo più che individuale sono tutti tratti considerati fondamentali per un’adeguata conduzione della propria vita. La società giapponese enfatizza inoltre il valore dell’armonia nelle relazioni interpersonali e della cooperazione con gli altri; ponendo alla base questi principi, diventa naturale essere membro di un gruppo unito e ben organizzato, che lavora tenacemente per il raggiungimento di un obiettivo comune. E la scuola giapponese riflette questa priorità culturale. L’eredità più antica dell’impegno educativo giace nella tradizione confuciana e buddhista, in cui lo strumento educativo più marcato per la valorizzazione del personale nel sociale è il precetto del rispetto per l’altro. Il risultato è che, ancora oggi, è evidente un diffuso consenso nel considerare l’istruzione essenziale sia per lo sviluppo individuale che nazionale. Genitori e figli considerano molto seriamente l’excursus scolastico fin dai primi anni educativi in quanto il successo raggiunto a scuola è determinante per definire lo status sociale ed economico del proprio futuro.

Elena Ghilardi