Event Type Evento
Aprile
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Luogo dell’evento: Centro di Cultura Giapponese di Milano Data dell’evento: - Da settembre 2023 a giugno 2024: Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva un sabato al mese - Corso
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Luogo dell’evento: Centro di Cultura Giapponese di Milano
Data dell’evento:
– Da settembre 2023 a giugno 2024: Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva un sabato al mese
– Corso autunno 2023: Watoji – Legatoria giapponese con Luca Cisternino
Orari:
– Dalle ore 11:00 alle 18:00: Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva
– Dalle 10.30 alle 13.00: Watoji – Legatoria giapponese con Luca Cisternino
Scadenze e Prenotazione:
– Per info e prenotazioni sul corso Shodo – Arte della scrittura scrivete direttamente a katia@shodo.it
– Per info e prenotazione sul corso Watoji – Legatoria giapponese scrivete direttamente a Luca alla mail lucacister@gmail.com
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Il Centro di Cultura Giapponese è pronto per ripartire con corsi e attività nel Programma 2023/2024.
Non mancate di visitare le sezioni dedicate ad ogni corso sul sito, nelle quali ci sono informazioni e contatti.
Inoltre vi segnaliamo che sono in partenza questi due corsi, per i quali c’è ancora qualche posto disponibile:
Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva
Corso di Calligrafia in kanji e in kana di 10 lezioni, da settembre 2023 a giugno 2024 – un sabato al mese dalle ore 11:00 alle 18:00
Date:
30 settembre 2023
28 ottobre,
18 novembre,
9 dicembre,
13 gennaio 2024
10 febbraio,
9 marzo,
6 aprile,
11 maggio,
15 giugno
Per info e prenotazioni scrivete direttamente a katia@shodo.it
Watoji – Legatoria giapponese
Corso autunno 2023 con Luca Cisternino
Date:
07-14-21 ottobre
04-11-25 novembre
Dalle 10.30 alle 13.00
Per info e prenotazione scrivete direttamente a Luca alla mail lucacister@gmail.com
Info link: www.centrodiculturagiapponese.org
Ora
Settembre 30 (Sabato) 11:00 - Giugno 15 (Sabato) 18:00
Luogo
Centro di Cultura Giapponese di Milano
via Sandro Sandri 2 (MM Turati)
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Luogo dell’evento: CELSO Istituto di Studi Orientali Data dell’evento: DA OTTOBRE 2023 A GIUGNO 2024 (incontri con cadenza mensile) Orari: Date e orari: http://www.celso.org/corso_stage_shudao.html Scadenze e Prenotazione: Lo Stage-Laboratorio è
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Luogo dell’evento: CELSO Istituto di Studi Orientali
Data dell’evento: DA OTTOBRE 2023 A GIUGNO 2024 (incontri con cadenza mensile)
Orari: Date e orari: http://www.celso.org/corso_stage_shudao.html
Scadenze e Prenotazione: Lo Stage-Laboratorio è AD ISCRIZIONE (fino ad esaurimento posti)
Richieste di informazioni e prenotazioni possono essere inviate a questo indirizzo elettronico : info@celso.org
Per le prenotazioni è necessario segnalare : Nome, Cognome, indirizzo, telefono, e-mail. Le iscrizioni possono essere formalizzate online o in Segreteria.
La Segreteria è aperta al pubblico su appuntamento ed è possibile fissare un appuntamento inviando richiesta a : info@celso.org
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STAGE-LABORATORIO PER LIVELLO
Livelli : 1 – 2 – 3 – 4 – Avanzato
Le forme della scrittura, i materiali, le tecniche, l’estetica
In un Laboratorio allestito alla maniera tradizionale cinese-giapponese
SHUDAO – SHODÔ
Arte della calligrafia cinese-giapponese
Contenuti del corso:
– Introduzione all’arte della calligrafia cinese-giapponese
– La ‘via della scrittura’
– I ‘quattro tesori’
– Il tratto e la forma
– Pittogrammi, ideogrammi e composti
– La ‘pratica’ del corpo e della mente
– Dinamica del gesto ed elaborazione della forma
– Ritmo e controllo
– Strutture ed equilibri nella composizione
– Forme e stili calligrafici
– Tecnica ed estetica
– Tradizione e creativita’ nell’arte della calligrafia
L’arte della calligrafia in Cina come in Giappone è una delle forme più alte di espressione artistica che da sempre ha legato indissolubilmente la pittura alla filosofia.Lontana dalle forme di abbellimento della scrittura che connotano la tradizione calligrafica in Occidente, la Calligrafia in Cina come in Giappone è così intimamente legata alla pittura che ne costituisce il fondamento nell’apprendimento come nella pratica, così intimamente legata alla filosofia che ogni opera eseguita nel giusto spirito è considerata uno stadio della riflessione filosofica, al pari di un trattato, da ‘leggere’ e sulla quale meditare.
Un buon pittore è prima un buon calligrafo, in grado di controllare nella continuità del ritmo e nella rapidità dell’esecuzione ogni variazione nell’azione del pennello, la cui tecnica si fonda sulla capacità di muovere la propria mano in consonanza con il proprio spirito.
Un buon calligrafo è prima un buon filosofo che prova ad esprimere attraverso la pratica e la tecnica la dimensione più profonda della propria ricerca filosofica.
Ora
Ottobre 4 (Mercoledì) 15:00 - Aprile 14 (Domenica) 17:30
Luogo
Celso Istituto di Studi Orientali
Galleria Mazzini 7 – Genova
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Luogo dell’evento: MAO - Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino Data e ora dell’evento: fino a domenica 5 maggio 2024, dal martedì alla domenica 10:00-18:00,
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Luogo dell’evento: MAO – Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino
Data e ora dell’evento: fino a domenica 5 maggio 2024, dal martedì alla domenica 10:00-18:00, lunedì chiuso
Un delicato kesa, il mantello rituale buddhista, accanto a un minimale kimono fatto di corda annodata; la struttura imponente delle armature dei samurai di fianco ai video delle performance Umbrella dance e In the garden; le stampe lignee ottocentesche in dialogo con le fotografie che raffigurano attori kabuki: nel nuovo riallestimento della galleria giapponese del MAO, che accosta opere delle collezioni permanenti e lavori dell’artista giapponese Kazuko Miyamoto (Tokyo, 1942), convivono epoche e linguaggi diversi, che offrono punti di vista distanti ma collaterali su tematiche e simboli ricorrenti e stratificati.
Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi, che apre al pubblico il 13 dicembre, a cura del direttore Davide Quadrio insieme allo staff del MAO e realizzato in stretto dialogo con la direttrice del Museo Madre di Napoli, Eva Fabbris, propone un’esplorazione della pratica artistica di Kazuko Miyamoto in dialogo con gli spazi e le opere esposte al secondo piano della galleria giapponese del MAO.In questo progetto espositivo il presente si infiltra in una costellazione composta di oggetti provenienti dal passato che, grazie alla contaminazione, trovano nuova vita e nuove possibilità di significato.
Il riallestimento si apre con l’opera di Miyamoto Kimono/corde (2003), una sagoma di kimono stilizzata realizzata in corda, materiale povero emblema dell’essenzialità del minimalismo, posta in contrasto con la matericità serica e raffinata dei kesa delle collezioni permanenti del museo, tre esemplari del XIX secolo decorati con elaborazioni astratte e geometriche di motivi ispirati al mondo naturale, quali fiori e nuvole.
L’accostamento fa riferimento ai metodi di produzione artigianali dei due indumenti: analogamente ai mantelli rituali buddhisti infatti, anche i kimono sono tradizionalmente realizzati assemblando rettangoli di seta. La loro forma non è destinata ad assecondare le curve del corpo, ma ad avvolgerle, nascondendole. Attraverso il processo creativo, Miyamoto scarnifica l’originale struttura del kimono, uno dei simboli più potenti e universali del Giappone, e, attraverso un estremo gesto di sottrazione, la trasforma in un soggetto anatomico, uno scheletro che, però, del soggetto originale conserva l’essenza profonda.
Il tema ricorrente del kimono, essenziale della pratica performativa di Miyamoto quanto quelli delle corde, degli ombrelli e della natura, torna anche nello sketchbook dell’artista, che riunisce fotografie e riproduzioni di 22 opere, e nei disegni qui organizzati in forma di quadreria: attraverso il disegno, linguaggio prediletto dall’artista per la sua immediatezza, prende vita un alfabeto simbolico con cui tratteggiare una narrazione che unisce in un intrico indissolubile cultura tradizionale giapponese, vita quotidiana, identità diasporica.
Nell’opera di Miyamoto il recupero della memoria e delle tradizioni nipponiche torna anche nei video In the garden (2014) e Umbrella Dance (2004), che rileggono alcuni degli elementi più caratteristici dell’iconografia tradizionale giapponese. Le due opere sono accostate alla presenza imponente delle armature dei samurai e alla delicatezza delle fotografie di fine ‘800 che raffigurano attori di teatro kabuki, beltà femminili (bijin) immerse in colorati giardini e fanciulle intente a comporre ikebana.
Accanto a queste ultime è collocata l’opera Ladder and Branches (2010), un’effimera struttura dalle forme organiche e archetipiche – un po’ scala, un po’ nido, chiaro riferimento alle shimenawa, le corde utilizzate nei rituali di purificazioni shintoisti – che sottolinea la costante attitudine dell’artista a connettere, collegare, sanare le fratture fra l’arte e la vita, fra tempi e spazi distanti con ironia e spontaneità.
Proseguendo idealmente con la narrazione avviata nella sala principale, il corridoio dedicato agli ukiyo-e ospita un’ampia selezione di stampe appartenenti alle collezioni del museo e raffiguranti attori kabuki, in cui riecheggiano le tematiche e i gesti del teatro, della danza, della performance che emergono come risorgive sotterranee anche in numerose opere di Miyamoto.
Come in un ritorno all’origine, un percorso à rebours, nella sala da tè che chiude la sezione giapponese del MAO è collocata l’opera Kimono con corde e bastoni (2004): il dialogo fra pieno e vuoto che caratterizza la prima parte del progetto espositivo torna qui a manifestarsi con nuova forza, sottolineando anche il valore simbolico della circolarità legata al ki, il soffio vitale che permea spazio e corpo ed è al centro della ricerca espressiva di Kazuko Miyamoto.
La sintassi espositiva scelta per il progetto Contemporary Monogatari, fondata sul rapporto dialogico fra le opere delle collezioni e lo sguardo laterale di un’artista donna della diaspora giapponese del secondo dopoguerra, si inserisce all’interno di un rinnovamento radicale del MAO, che ambisce a creare una tensione dinamica fra passato e presente con l’obiettivo di generare narrazioni che non si ripiegano su sé stesse, ma che aprono possibili declinazioni del futuro e inedite occasioni di comprensione della storia e delle sue manifestazioni in ambito artistico e creativo.
Con un approccio analogo verranno affrontati nei prossimi mesi anche i riallestimenti delle gallerie dell’Himalaya e della Cina, previste per i primi mesi del 2024.
Ingresso incluso nel biglietto delle collezioni permanenti.
Info link: https://www.maotorino.it/it/evento/contemporary-monogatari-nuove-narrazioni-giapponesi/
Ora
Dicembre 13 (Mercoledì) 10:00 - Maggio 5 (Domenica) 18:00
Luogo
MAO Museo d'Arte Orientale
Via San Domenico 11
15Dicallday16GiualldayPremio poesia Haiku(Tutto il giorno)
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I ========== COMUNICATO STAMPA PREMIO DI POESIA HAIKU LA LUNA E IL VIGNETO (Rovescala, PV. X edizione, 2023-2024) La X edizione
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I
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COMUNICATO STAMPA
PREMIO DI POESIA HAIKU
LA LUNA E IL VIGNETO
(Rovescala, PV. X edizione, 2023-2024)
La X edizione del Premio Nazionale di Poesia Haiku (in lingua italiana) “La Luna e il Vigneto” è aperta a concorrenti di ogni regione e Paese, senza limiti di età e senza tassa di iscrizione. L’unico requisito richiesto è il compimento del diciottesimo anno di età.
Il tema scelto per la X edizione è il seguente: INVERNO.In allegato, il bando e la locandina del concorso.Grazie dell’attenzione, e cordiali saluti.La luna e il vigneto
Il bando del concorso appare sulla seguente pagina facebook alla voce Informazioni-Dettagli su di te, visibile a tutti: https://www.facebook.com/lalunaeilvigneto/
In alternativa, il bando può essere richiesto inviando una mail al seguente indirizzo di posta elettronica:ozu60@yahoo.it
Ora
Dicembre 15 (Venerdì) - Giugno 16 (Domenica)
Luogo
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Luogo dell’evento: MAO Museo d’Arte Orientale, Torino Data dell’evento: dal 12/12/2023 al 05/05/2024 Titolo mostra: "Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi" ========== La testata giornalistica
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Luogo dell’evento: MAO Museo d’Arte Orientale, Torino
Data dell’evento: dal 12/12/2023 al 05/05/2024
Titolo mostra: “Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi”
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La testata giornalistica “Finestre sull’Arte” che si occupa di arte antica e contemporanea propone la mostra dell’artista giapponese Kazuko Miyamoto nel seguente articolo.
Il Museo d’Arte Orientale di Torino riallestisce la galleria giapponese e per l’occasione accosta le opere della sua raccolta a quelle dell’artista contemporaneo giapponese Kazuko Miyamoto, per offrire punti di vista inediti sulle opere della collezione.
Un delicato kesa, il mantello rituale buddhista, accanto a un minimale kimono fatto di corda annodata; la struttura imponente delle armature dei samurai di fianco ai video delle performance Umbrella dance e In the garden; le stampe lignee ottocentesche in dialogo con le fotografie che raffigurano attori kabuki: nel nuovo riallestimento della galleria giapponese del MAO, che accosta opere delle collezioni permanenti e lavori dell’artista giapponese Kazuko Miyamoto (Tokyo, 1942), convivono epoche e linguaggi diversi, che offrono punti di vista distanti ma collaterali su tematiche e simboli ricorrenti e stratificati. Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi, che apre al pubblico il 12 dicembre, a cura del direttore Davide Quadrio insieme allo staff del MAO e realizzato in stretto dialogo con la direttrice del Museo Madre di Napoli, Eva Fabbris, propone un’esplorazione della pratica artistica di Kazuko Miyamoto in dialogo con gli spazi e le opere esposte al secondo piano della galleria giapponese del MAO. In questo progetto espositivo il presente si infiltra in una costellazione composta di oggetti provenienti dal passato che, grazie alla contaminazione, trovano nuova vita e nuove possibilità di significato.
Il riallestimento si apre con l’opera di Miyamoto Kimono/corde (2003), una sagoma di kimono stilizzata realizzata in corda, materiale povero emblema dell’essenzialità del minimalismo, posta in contrasto con la matericità serica e raffinata dei kesa delle collezioni permanenti del museo, tre esemplari del XIX secolo decorati con elaborazioni astratte e geometriche di motivi ispirati al mondo naturale, quali fiori e nuvole.
L’accostamento fa riferimento ai metodi di produzione artigianali dei due indumenti: analogamente ai mantelli rituali buddhisti infatti, anche i kimono sono tradizionalmente realizzati assemblando rettangoli di seta. La loro forma non è destinata ad assecondare le curve del corpo, ma ad avvolgerle, nascondendole. Attraverso il processo creativo, Miyamoto scarnifica l’originale struttura del kimono, uno dei simboli più potenti e universali del Giappone, e, attraverso un estremo gesto di sottrazione, la trasforma in un soggetto anatomico, uno scheletro che, però, del soggetto originale conserva l’essenza profonda. Il tema ricorrente del kimono, essenziale della pratica performativa di Miyamoto quanto quelli delle corde, degli ombrelli e della natura, torna anche nello sketchbook dell’artista, che riunisce fotografie e riproduzioni di 22 opere, e nei disegni qui organizzati in forma di quadreria: attraverso il disegno, linguaggio prediletto dall’artista per la sua immediatezza, prende vita un alfabeto simbolico con cui tratteggiare una narrazione che unisce in un intrico indissolubile cultura tradizionale giapponese, vita quotidiana, identità diasporica.
Nell’opera di Miyamoto il recupero della memoria e delle tradizioni nipponiche torna anche nei video In the garden (2014) e Umbrella Dance (2004), che rileggono alcuni degli elementi più caratteristici dell’iconografia tradizionale giapponese. Le due opere sono accostate alla presenza imponente delle armature dei samurai e alla delicatezza delle fotografie di fine ‘800 che raffigurano attori di teatro kabuki, beltà femminili (bijin) immerse in colorati giardini e fanciulle intente a comporre ikebana.
Accanto a queste ultime è collocata l’opera Ladder and Branches (2010), un’effimera struttura dalle forme organiche e archetipiche – un po’ scala, un po’ nido, chiaro riferimento alle shimenawa, le corde utilizzate nei rituali di purificazioni shintoisti – che sottolinea la costante attitudine dell’artista a connettere, collegare, sanare le fratture fra l’arte e la vita, fra tempi e spazi distanti con ironia e spontaneità.
Proseguendo idealmente con la narrazione avviata nella sala principale, il corridoio dedicato agli ukiyo-e ospita un’ampia selezione di stampe appartenenti alle collezioni del museo e raffiguranti attori kabuki, in cui riecheggiano le tematiche e i gesti del teatro, della danza, della performance che emergono come risorgive sotterranee anche in numerose opere di Miyamoto. Infine, nella sala da tè che chiude la sezione giapponese del MAO è collocata l’opera Kimono con corde e bastoni (2004): il dialogo fra pieno e vuoto che caratterizza la prima parte del progetto espositivo torna qui a manifestarsi con nuova forza, sottolineando anche il valore simbolico della circolarità legata al ki, il soffio vitale che permea spazio e corpo ed è al centro della ricerca espressiva di Kazuko Miyamoto.
Per maggiori informazioni: https://www.maotorino.it/it/
Link articolo: https://www.finestresullarte.info/mostre/torino-mao-mostra-contemporary-monogatari-nuove-narrazioni-giapponesi
Ora
Gennaio 18 (Giovedì) - Maggio 5 (Domenica)
Luogo
MAO Museo d'Arte Orientale Torino
Via San Domenico, 11
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Luogo dell’evento: Biblioteca Civica "Giovanni Canna", via Mameli, 10 - Casale Monferrato (AL) Data e ora dell’evento: dal 20 gennaio al 20 aprile 2024, ogni TERZO SABATO
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Luogo dell’evento: Biblioteca Civica “Giovanni Canna”, via Mameli, 10 – Casale Monferrato (AL)
Data e ora dell’evento: dal 20 gennaio al 20 aprile 2024, ogni TERZO SABATO DEL MESE alle ore 11:00
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PASSIONE GIAPPONE, un viaggio tra libri e tè è una rassegna libraria con degustazione di tè, alla scoperta dell’affascinante mondo nipponico. Ogni appuntamento sarà aperto da una degustazione guidata di tè giapponese a tema, a cura della tea sommelier Silvia Miglietta (offerto dall’associazione Yamato con il supporto di sponsor).
Le autrici, esperte e studiose in campi differenti della cultura nipponica, porteranno i partecipanti in viaggio tra le varie prospettive della tradizione e cultura giapponese, lontano dagli stereotipi ed indagando aspetti inediti.
GLI APPUNTAMENTI VERRANNO PROPOSTI IL TERZO SABATO DEL MESE, da gennaio 2024:
20 GENNAIO 2024
Marianna Zanetta – Tra canti e montagne Diario di campo tra le sciamane del Tōhoku.
Tra canti e montagne_ Un percorso tra parole e illustrazioni, un diario di campo per scoprire il Giappone
segreto e le sciamane del Nord del Tohoku, tra templi, spiriti ancestrali e montagne sacre.
Marianna Zanetta, antropologa con specializzazione in religioni e studi sull’Estremo Oriente ed innamorata
del Giappone. Dopo il dottorato e periodi di ricerca sul campo in Giappone, con particolare attenzione alle
pratiche religiose popolari, le figure sciamaniche e i culti dedicati ai defunti, ha fondato Inari: libreria,
associazione culturale e piccola casa editrice a Torino, dedicata alla cultura nipponica e dell’Asia Orientale.
Continua a svolgere ricerche antropologiche su diversi aspetti del Giappone contemporaneo, e collaborare
con diverse realtà culturali.
17 FEBBRAIO 2024
Ornella Civardi – Haiku. Poesie giapponesi delle quattro stagioni.
Haiku Un’opera essenziale ed elegante come uno “haiku”, il genere poetico più breve, conosciuto e praticato
al mondo. Il libro è arricchito dalle suggestive illustrazioni di un’affermata artista giapponese (per la
presentazione è previsto un reading a due voci).
Ornella Civardi laureata in Lingue e Letterature Orientali all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, nel 1987 ha
vinto la borsa di studio dell’Università Keio di Tokyo. Ha tradotto e curato testi di svariati autori giapponesi
tra i quali Yukio Mishima, Yasunari Kawabata e Ikkyu Sojun. Per Racconti in un palmo di mano di Kawabata
ha vinto, nel 2005, il Premio Alcantara per la traduzione. Per la casa editrice NuiNui ha pubblicato, fra gli
altri, Miyamoto Musashi – Opere complete tradotte dall’originale – Il libro dei cinque anelli e altri scritti.
16 MARZO 2024
Elisabetta Scantamburlo – Shunga, immagini del desiderio nell’arte erotica del Giappone di ieri e di
oggi. Shunga è un percorso nel mondo dell’erotismo giapponese. Un volume, che trasporta in un mondo utopico,
fatto di fantasie, desiderio e piacere. Ricco di spunti interessanti, che offrono una nuova prospettiva per
comprendere l’arte nipponica.
Elisabetta Scantamburlo è ricercatrice nel campo delle arti giapponesi, traduttrice e curatrice di
volumi sull’argomento. Dopo la laurea in Lingua e Letteratura Giapponese con indirizzo artistico
presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia ha ottenuto un dottorato in Civiltà dell’India e dell’Asia Orientale,
indagando le influenze dello zen sulle arti occidentali del XX secolo e svolgendo ricerche anche
presso l’Università Keio di Tokyo. Oltre ad aver curato numerose esposizioni di arte contemporanea e
design, collaborando con diverse gallerie, ha partecipato all’organizzazione di alcune tra le più
importanti mostre sull’arte giapponese tenutesi a Palazzo Reale a Milano: Hokusai (1999), Ukiyo-e. Il mondo
fluttuante (2004) e Giappone. L’arte del mutamento (2005). Ha scritto vari articoli sull’arte sia
giapponese sia occidentale contemporanea ed è co-autrice del volume L’arte del manifesto giapponese
(2021). Ha un master per l’insegnamento e la promozione della lingua italiana. Traduce anche libri per
bambini.
20 APRILE 2024
Rossella Marangoni – Onibaba, Il mostruoso femminile nell’immaginario giapponese.
Onibaba Un viaggio nel mondo dei miti, delle fiabe e delle tradizioni teatrali giapponesi alla ricerca di
qualche risposta, ma soprattutto di personaggi femminili inquietanti, ribelli, marginali.
Rossella Marangoni laureata in Lingua e letteratura giapponese è una ricercatrice indipendente e insegna
cultura giapponese da oltre vent’anni, collaborando con numerose istituzioni culturali e tenendo corsi,
seminari e conferenze in particolare su tematiche collegate all’esperienza del sacro in Giappone, alla
cultura teatrale ed estetica del periodo Edo e alla storia delle donne. È membro dell’Associazione Italiana
per gli Studi Giapponesi (AISTUGIA) e fondatrice e membro della direzione scientifica di “AsiaTeatro”, prima
rivista online in lingua italiana sui teatri asiatici. Ha curato esposizioni e festival sul Giappone ed è autrice di
svariati saggi e libri.
Link: https://alessandria.today/2024/01/15/passione-giappone-un-viaggio-tra-libri-e-te/
Ora
Gennaio 20 (Sabato) 11:00 - Aprile 20 (Sabato) 11:00
Luogo
Biblioteca Civica "Giovanni Canna"
Via Mameli, 10 - Casale Monferrato (AL)
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Luogo dell’evento: Palazzo della Ragione, Piazza Vecchia, 8A - Bergamo Data dell’evento: ATTUALMENTE APERTA fino al 21 Aprile 2024 ==========
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Luogo dell’evento: Palazzo della Ragione, Piazza Vecchia, 8A – Bergamo
Data dell’evento: ATTUALMENTE APERTA fino al 21 Aprile 2024
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Un grande successo sta caratterizzando la mostra, “YAYOI KUSAMA. Infinito Presente” a Palazzo della Ragione a Bergamo.
In virtù della continua richiesta di biglietti, The Blank Contemporary Art, che ha promosso l’iniziativa in intesa culturale con il Comune di Bergamo, è riuscita a ottenere dal Whitney Museum of American Art di New York, proprietario dell’opera dell’artista giapponese, una ulteriore proroga fino al 21 aprile 2024.
NUOVI BIGLIETTI
Dal 19 gennaio 2024, sarà quindi messo in vendita un ultimo nucleo di 15.000 ingressi, che andranno a sommarsi ai 70.000 già venduti, portando un totale di 85.000 visitatori. Inoltre, sui canali Instagram e Facebook di The Blank, si potrà accedere a contenuti esclusivi sulla mostra a disposizione di tutti gli interessati.
LA MOSTRA
La rassegna, nata in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, curata da Stefano Raimondi con un allestimento curato da Maria Marzia Minelli, si snoda lungo un itinerario che approfondisce la ricerca di Yayoi Kusama attraverso poesie, filmati, libri e documentazioni, creando infine uno spazio di condivisione fisica dell’esperienza vissuta e permettendo di entrare da più punti di vista nell’immaginario della celebre artista giapponese.
Il fulcro della mostra è Fireflies on the Water, una installazione dalle dimensioni di una stanza pensata per essere vista in solitudine, una persona alla volta.
L’opera consiste in un ambiente buio, le cui pareti sono rivestite di specchi; al centro, si trova una pozza d’acqua, che trasmette un senso di quiete, in cui sporge una piattaforma panoramica simile a un molo e 150 piccole luci appese al soffitto che, come suggerisce il titolo, sembrano lucciole.
Grazie al progetto The Blank LISten Project la mostra Yayoi Kusama. Infinito Presente è completamente accessibile alle persone sorde.
Accompagna l’esposizione un catalogo esclusivo, realizzato e pubblicato da Skira.
L’ARTISTA
L’arte e la vita per Kusama sono indissolubilmente legate: Yayoi Kusama è nata in Giappone, a Matsumoto, nel 1929, da una famiglia agiata che aveva previsto per lei una precisa posizione nella società. Fin da bambina però Kusama comincia ad avere delle allucinazioni uditive e visive. Come la stessa artista ha raccontato è iniziato tutto in un campo di fiori: “C’era una luce accecante, ero accecata dai fiori, guardandomi intorno c’era quell’immagine persistente, mi sembrava di sprofondare come se quei fiori volessero annientarmi”.
L’arte si rivela fin da subito un elemento necessario e terapeutico, con la quale gestisce le sue allucinazioni. I suoi genitori, tuttavia, non accettano la sua passione, tanto che sua madre distrugge i suoi disegni prima che lei riesca a terminarli. È proprio per questo motivo che una delle prime forme d’arte di Yayoi Kusama sono i pois, elementi veloci da disegnare.
Dedicandosi con grande dedizione allo studio dell’arte, nonostante il parere contrario della famiglia, rimase colpita dai dipinti dell’artista Georgia O’Keeffe, moglie di Alfred Stieglitz, e decise di scriverle. Fu proprio dopo aver ricevuto la sua risposta che Yayoi Kusama si trasferì nel 1958 negli Stati Uniti, prima a Seattle e poi a New York. Qui all’inizio trova notevoli difficoltà nell’ambiente artistico, sia perché fortemente maschilista, sia per le sue origini giapponesi, ma ben presto comincia a farsi notare con le sue opere. Già negli anni sessanta Kusama consolida la sua posizione nell’avanguardia newyorkese e viene considerata una rivoluzionaria per l’epoca.
Dopo aver raggiunto la fama in tutto il mondo, nel 1973 Yayoi Kusama torna in Giappone e nel 1977 si fa ricoverare spontaneamente in un istituto psichiatrico dove vive ancora oggi. Ma questo non le ha in alcun modo impedito di affittare un atelier davanti all’ospedale, in cui si reca ogni giorno per dipingere. In questi anni infatti ha continuato a lavorare, collaborando anche con celebri marchi di moda, e a dedicarsi completamente alla sua ricerca, dipingendo quadri e scrivendo romanzi e poesie.
Orari e informazioni: www.theblank.it
Ora
Gennaio 26 (Venerdì) - Aprile 21 (Domenica)
Luogo
Palazzo della Ragione
Piazza Vecchia, 8A - Bergamo
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Luogo dell’evento: Triennale Milano, Viale Emilio Alemagna, 6 Data dell’evento: dall'8 febbraio al 7 maggio 2024 ==========
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Luogo dell’evento: Triennale Milano, Viale Emilio Alemagna, 6
Data dell’evento: dall’8 febbraio al 7 maggio 2024
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Un tour nella città di Milano come non l’avete forse mai neanche immaginato!
In occasione di “FOG 2024, il festival di performing arts di Triennale Milano”, la sorprendente creatività degli orangcosong sviluppa il progetto Engeki Quest in Milan, raccogliendo in un libro interattivo i lati nascosti e i misteri della città.
Il pubblico viene invitato a ritirare il proprio “libro delle avventure” in Triennale, e, leggendo delle semplici istruzioni, si perderà come un moderno flâneur alla scoperta di viali nebbiosi, vecchie linee del tram e quartieri nascosti, guidandovi alla scoperta di una Milano inedita e originale, perché a volte un punto di vista diverso di ciò che da sempre si conosce, fa riscoprire ciò che ci circonda e nel contempo se stessi.orangcosong è un collettivo fondato nel 2019 da Fujiwara Chikara e Sumiyoshiyama Minori, con sede a Yokohama (Giappone). Le loro attività si basano sull’esperienza delle arti performative, trascendendo una distinzione tra generi, spesso allontanandosi dal palcoscenico.
Il libro in italiano, inglese e giapponese è acquistabile esclusivamente presso la biglietteria di Triennale dall’8 febbraio al 7 maggio 2024 (da martedì a domenica, dalle ore 11.00 alle 19.00)
Iniziativa patrocinata del Consolato: (https://www.milano.it.emb-japan.go.jp/itpr_ja/2024_sponsorship.html )
Per maggiori info: https://triennale.org/eventi/enkegi-quest-orangcosong
Ora
Febbraio 8 (Giovedì) - Maggio 7 (Martedì)
Luogo
Triennale Milano
Viale Emilio Alemagna, 6
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Luogo dell’evento: Museo Civico P.A. Garda, Piazza Ottinetti Ivrea (TO) Data dell’evento: Da sabato 17 febbraio 2024 a domenica
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Luogo dell’evento: Museo Civico P.A. Garda, Piazza Ottinetti Ivrea (TO)
Data dell’evento: Da sabato 17 febbraio 2024 a domenica 14 luglio 2024
Orari: da martedì a domenica | 9,00-13,00 e 15,00-18,00
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Il Museo Civico P.A. Garda inaugura la mostra “Elogio della fragilità” in occasione del decennale della sua riapertura. La mostra è un viaggio attraverso il tempo realizzato utilizzando l’argilla, materiale duttile e trasformista: dalla terracotta delle tegole dei tetti ai servizi da tè e caffè della collezione Guelpa-Croff; dalla collezione permanente di ceramica orientale (studiata e restaurata per la mostra) all’esposizione di importanti opere, prestiti di fondazioni, musei e collezioni private, con un focus sulla ceramica di Castellamonte.
Il filo comune della mostra è la fragilità della materia, la ceramica, che si rompe facilmente ma che, attraverso le mani dei restauratori, può tornare a nuova vita. Così come accade con il restauro Kintsugi, che dona una nuova bellezza.
La mostra Elogio della fragilità è stata ideata e coordinata da Paola Mantovani e realizzata grazie allo studio e alla curatela di importanti studiosi come Raffaella Ausenda e Marco Guglielminotti nonché di Alessia Porpiglia e Luca Diotto e dall’esperienza artistica di Sandra Baruzzi, Guglielmo Marthyn e Chiara Lorenzetti.
Costo: Intero 7 euro | Ridotto 5 euro
Gratuito per possessori Abbonamento Musei Torino PiemonteInfo link: https://www.museogardaivrea.it/nuova-mostra
Ora
Febbraio 17 (Sabato) 09:00 - Luglio 14 (Domenica) 18:00
Luogo
Museo Civico P.A. Garda
Piazza Ottinetti Ivrea (TO)
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Luogo dell’evento: CINEMA VISIONARIO, via Asquini 33 - Udine Data e ora dell’evento: domenica 18 Febbraio 2024, ore 10.30 ==========
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Luogo dell’evento: CINEMA VISIONARIO, via Asquini 33 – Udine
Data e ora dell’evento: domenica 18 Febbraio 2024, ore 10.30
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Ecco qui i vari appuntamenti che coinvolgeranno diverse città per portare sugli schermi “Il padiglione sull’acqua”, il film documentario sulla figura dell’architetto veneziano Carlo Scarpa.
Il primo appuntamento sarà domenica 18 Febbraio 2024, alle ore 10.30 presso il CINEMA VISIONARIO di Udine, alla presenza dei registi Stefano Croci e Silvia Siberini, introdotti da Michela Urban (Ordine degli Architetti) e Flavio Menici e in collaborazione con Altreforme.
Nel pomeriggio, dalle 14.00 alle 17.00 Clara Piovesana, Andrea De Luca, Michela Urban e Flavio Menici condurranno le visite guidate alle due dimore udinesi progettate da Carlo Scarpa: Villa Veritti e Casa Zilio, gentilmente aperte dai proprietari.
Ciascuna visita, gruppi di 10 persone, avrà una durata di 30’.Per prenotarsi scrivere mail a formazione.oappcud@yahoo.it
Biglietti per la proiezione su www.visionario.movie e in cassa al Visionario.
PROSSIME DATE
20-02-2024 | Proiezione al Cinema Postmodernissimo, ore 21:00 – Perugia
22-02-2024 | Proiezione al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, ore 18.00 Roma
26-02-2024 | Proiezione al Cinema Odeon – ore 20:30 – Vicenza
27-02-2024 | Proiezione al Cinema Mignon Cerea – ore 20:30 – Cerea (VR)
29-02-2024 | Proiezione allo Spazio Alfieri – ore 21:30 – Firenze
01-03-2024 | Proiezione al Cinema Duomo – Rovigo
06-03-2024 | Proiezione all’Auditorium di Piazza Libertà – ore 21:00 – Bergamo
13-03-2024 | Proiezione all’Università degli Studi di Trento – ore 17:30 – Trento
21-03-2024 | Proiezione al Cinema Lux – ore 20:30 – Padova
25-03-2024 | Proiezione al Cinema Lux – ore 20:30 – Padova
06-04-2024 | Proiezione al Filmmuseum – Monaco di Baviera, Germany
09-04-2024 | Proiezione al Cinema Capitol – Bergamo
Maggiori info: https://www.caucaso.info/
Ora
Febbraio 18 (Domenica) - Aprile 9 (Martedì)
Luogo
CINEMA VISIONARIO
Via Asquini 33 - Udine
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Luogo dell’evento: Museo di Roma, Palazzo Braschi, Piazza di San Pantaleo, 10 Data dell’evento: dal 21 febbraio al 23 giugno 2024 Orari dell'evento: dal martedì alla domenica dalle
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Luogo dell’evento: Museo di Roma, Palazzo Braschi, Piazza di San Pantaleo, 10
Data dell’evento: dal 21 febbraio al 23 giugno 2024
Orari dell’evento: dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:00
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“Ukiyo-e. Il mondo fluttuante” è il nome della mostra che sarà ospitata, a partire dal 21 febbraio 2024, negli spazi del settecentesco Palazzo Braschi. Il termine Ukiyo-e si riferisce ad un genere di stampa artistica – su blocchi di legno – che si diffuse in Giappone durante il cosiddetto periodo Edo (1603 – 1868). Questa particolare tecnica tipografica, nota anche come xilografia, permetteva di creare numerose copie di una stessa illustrazione, ad un costo ridotto, rendendole così accessibili anche agli strati più poveri della popolazione che generalmente non si potevano permettere di acquistare dipinti. A contribuire al successo internazionale della corrente artistica Ukiyo-e è stata, senza dubbio, la leggendaria opera denominata “La grande onda di Kanagawa” (1830) che porta la firma dell’artista Katsushika Hokusai. Essa fa parte di una serie di trentasei vedute del monte Fuji e raffigura, in primo piano, un’onda impetuosa che si infrange sull’oceano, minacciando alcune imbarcazioni di pescatori. Si tratta di una delle immagini più conosciute della storia ed attualmente è possibile trovarne circa cento esemplari che sono conservate nei più importanti musei del mondo.
La mostra “Ukiyo-e. Il mondo fluttuante” presenta una selezione di centocinquanta capolavori che vanno dai dipinti alle stampe fino ad arrivare ad oggetti tradizionali della cultura del Sol Levante (come kimono, ventagli e strumenti musicali).
Inoltre, i visitatori avranno l’opportunità di ammirare alcune opere provenienti dalle collezioni private di due viaggiatori italiani (Edoardo Chiossone e Vincenzo Ragusa) che hanno vissuto in Giappone nella seconda metà dell’Ottocento e sono stati, quindi, diretti testimoni di quel grande fermento artistico e culturale che si respirava durante l’epoca Edo.
La mostra ripercorre, quindi, la produzione artistica di quel periodo fino ad arrivare ai lavori di Utagawa Kunyioshi che è considerato uno degli ultimi grandi maestri della pittura e della xilografia giapponese.
Link: https://abitarearoma.it/ukiyo-e-il-mondo-fluttuante-approda-a-palazzo-braschi/
Ora
Febbraio 21 (Mercoledì) - Giugno 23 (Domenica)
Luogo
Museo di Roma, Palazzo Braschi
Piazza di San Pantaleo, 10
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Luogo dell’evento: Sala di Arte Orientale del Museo di Palazzo Poggi, Via Zamboni 33 - Bologna Data dell’evento: dal 24 febbraio al 23
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Luogo dell’evento: Sala di Arte Orientale del Museo di Palazzo Poggi, Via Zamboni 33 – Bologna
Data dell’evento: dal 24 febbraio al 23 giugno 2024
Visita guidata di apertura: sabato 24 febbraio, alle 15:30
Scadenze e Prenotazione: https://ticket.midaticket.it/universitadibologna/Event/1/Date/20240224/Shift/276515/Ticket
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Il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale, in collaborazione con il Museo di Palazzo Poggi, vi invitano ad una mostra per scoprire la creazione artistica giapponese attraverso i kimono.
I kimono, veri capolavori dell’arte tessile e tintoria, sono una tra le manifestazioni più apprezzate dell’inventiva artistica giapponese e vantano una lunga storia, scandita da continue innovazioni nei disegni, nelle tecniche di stampa, ricamo e tintura. Questo sviluppo è avvenuto grazie alla fantasia e alla dedizione di generazioni di anonimi artigiani, ma anche di celebri pittori del passato.Nelle stampe ukiyo-e i kimono dei personaggi raffigurati sono molto spesso ciò che più attira l’attenzione di chi le guarda; è proprio lì che si rivela appieno la creatività degli artisti e la straordinaria perizia degli incisori e degli stampatori.
Nelle stampe in mostra si possono ammirare i fastosi e coloratissimi kimono delle grandi cortigiane e degli attori del teatro kabuki e nô, ma anche i più semplici e sobri kimono indossati nella vita quotidiana e nella torrida stagione estiva.
Info link: http://www.csaeo.it/it-IT/News%20ed%20eventi.aspx
Ora
Febbraio 24 (Sabato) - Giugno 23 (Domenica)
Luogo
Sala di Arte Orientale del Museo di Palazzo Poggi
Via Zamboni 33 - Bologna
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Luogo dell’evento: Museo di Palazzo Poggi, Via Zamboni, 33 - Bologna Data dell’evento: DAL 2 MARZO AL 1° APRILE 2024 ========== La cultura
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Luogo dell’evento: Museo di Palazzo Poggi, Via Zamboni, 33 – Bologna
Data dell’evento: DAL 2 MARZO AL 1° APRILE 2024
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La cultura giapponese non finisce mai di affascinare e simboli come kimono, cerimonia del te, cucina tradizionale, stampe d’arte, colpiscono sempre dritto al cuore, i bolognesi.
Ecco quindi che Caleidoscopio Giappone 2024, manifestazione di mostre, workshop e incontri nata per diffondere la cultura, l’arte e le tradizioni del Sol Levante e per valorizzare la collezione d’Arte Estremo-Orientale conservata ed esposta a Palazzo Poggi, si presenta come momento irresistibile per una scoperta suggestiva. In particolare si potranno visitare due mostre, Fasto e fantasia. I kimono nelle stampe giapponesi ukiyo-e, aperta fino al 23 giugno, e Yamagata, città creativa che si inaugura oggi e che vuole raccontare la storia di questa città dal XVII secolo fino ai giorni nostri.
La serie di incontri proposti già da oggi è un’ottima occasione di approfondimento e scoperta, per capire meglio il rituale ma anche il simbolismo insiti in questa cultura. Ad esempio, il kimono è un bellissimo abito, ma ancor di più è un vestimento benaugurale, decorato con motivi dal senso forte. Si dà molta importanza alla consistenza del tessuto, al colore, alle stampe scelte che riflettono aspetti della vita quotidiana: animali, piante, paesaggi, strumenti. Ma per saperne di più sarà interessante seguire oggi 8 marzo alle 17, al dipartimento di Scienze Biologiche in via Irnerio 42 il workshop “Indossa un kimono!”. Quattro fortunati saranno protagonisti di una vestizione.
Ancora posti per il laboratorio per bambini sulle poesie haiku il 9 marzo.
Per info e prenotazioni: https://sma.unibo.it/it/agenda/caleidoscopio-giappone-2024
Ora
Marzo 2 (Sabato) - Aprile 1 (Lunedì)
Luogo
Museo di Palazzo Poggi
Via Zamboni, 33 - Bologna
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Luogo dell’evento: Palazzo Barolo (via delle Orfane 7/A - Torino) Data dell’evento: dall’8 Marzo al 30 Giugno 2024 Orari dell'evento: Martedì – mercoledì – giovedì –
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Luogo dell’evento: Palazzo Barolo (via delle Orfane 7/A – Torino)
Data dell’evento: dall’8 Marzo al 30 Giugno 2024
Orari dell’evento: Martedì – mercoledì – giovedì – venerdì: 10:00 – 19:00
Sabato – domenica: 10:00 – 20:00
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Vertigo Syndrome con il patrocinio del Comune di Torino e del Consolato Generale del Giappone a Milano, è orgogliosa di presentare “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi”, la prima mostra mai realizzata in Italia sull’arte degli shinhanga, a cura Paola Scrolavezza, che si terrà a Torino, a Palazzo Barolo, dall’8 Marzo al 30 Giugno 2024.
“Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi”, attraverso l’esposizione di opere magistrali mai viste in Italia, provenienti da collezioni private e dalla Japanese Gallery Kensington di Londra, ma anche preziosi kimono, fotografie storiche e oggetti d’arredo, celebra la continuità e l’evoluzione della tradizione artistica giapponese, mostrando come il movimento shinhanga abbia saputo preservare le tecniche secolari dell’incisione su legno pur introducendo prospettive innovative e influenze d’oltreoceano.
UN VIAGGIO VERSO LA MODERNITA’
Dai grandi soggetti dell’ukiyoe ai paesaggi suburbani e ai nuovi modelli femminili
Pigmenti brillanti, atmosfere malinconiche e silenziose, sospese tra un legame profondo con la tradizione e l’avanzare inesorabile del progresso. Questo è lo shinhanga, letteralmente “la nuova xilografia”, movimento nato ufficialmente nel 1916 grazie all’opera di artisti come Itō Shinsui e Kawase Hasui, che allontanandosi dai soggetti della corrente dell’ukiyoe – iconici paesaggi raffiguranti località celebri, famose geisha o personaggi legati al mondo dei teatri più in voga – prediligono invece scorci caratteristici della provincia rurale o dei sobborghi cittadini, non ancora raggiunti dalla modernizzazione, quali rovine, templi antichi, immagini campestri, scene notturne illuminate dalla luna piena e dalle luci dei lampioni. A queste vedute impressionistiche si aggiungono ben presto nuovi tipi di bijinga, i ritratti femminili, adesso non più dedicati a modelli celebri e irraggiungibili, ma alle donne dei tempi moderni, ritratte nella loro quotidianità, mentre si acconciano i capelli o si applicano il trucco, giovani dai cui occhi trapelano emozioni, sogni e rimpianti.
UN SISMA NELL’ARTE
Le stampe prima e dopo il grande terremoto del 1923: un nuovo Giappone, un nuovo shinhanga
Il percorso espositivo, pensato per appassionare e incuriosire il più vasto pubblico, procede proprio attraverso l’abbinamento di paesaggi e bijinga, e trova il suo fulcro centrale e punto di snodo nel grande terremoto del Kantō del 1° settembre 1923, il peggiore nella storia del Giappone. Seguito da violenti incendi che divamparono per ben due giorni, alimentati dai venti di un tifone, causò oltre 100.000 morti e rase completamente al suolo una vasta area attorno alla capitale: dalle ceneri nasceva una nuova Tokyo, sempre più proiettata verso il futuro, e con lei una società all’avanguardia e aperta allo stile di vita occidentale.
Dopo il sisma, la produzione delle incisioni shinhanga si intensifica al ritmo frenetico della ricostruzione urbana, assorbe la nuova atmosfera e la racconta in una produzione sempre più diversificata. Agli scorci caratteristici si aggiungono angoli metropolitani con strade deserte, case dalle cui finestre filtra un’illuminazione densa e artificiale; nelle opere si nota adesso l’assenza di figure umane, prevalgono pioggia e neve a simboleggiare la lotta dell’umanità con gli elementi naturali. Tutto, nelle xilografie prodotte dopo il disastro, racconta il senso di smarrimento e la solitudine dell’individuo di fronte alla fragilità dell’esistenza. Allo stesso modo, nei bijinga si affievolisce ulteriormente, fino a scomparire del tutto, il nesso con il mondo dell’intrattenimento notturno tipico dell’ukiyoe. Le ragazze immortalate nelle illustrazioni non soltanto sono donne comuni, ma iniziano a muoversi anche al di fuori delle mura domestiche, nelle vie o nei locali dei quartieri alla moda: sono cameriere, insegnanti, infermiere e dattilografe, giovani indipendenti e istruite, emancipate, pronte a cogliere le numerose opportunità che il nuovo Giappone offre loro.
L’EPOCA DELLO SHINHANGA
Tra urbanizzazione e fermento culturale
Affermatosi all’inizio della democrazia Taishō (1912-1926) e proseguito fino agli anni Quaranta del Novecento, lo shinhanga è il riflesso artistico di un periodo straordinario del Giappone contemporaneo, che sulla scia del rinnovamento già avviato in epoca Meiji è caratterizzato da un’atmosfera di estrema libertà e fermento culturale. Sullo sfondo dell’urbanizzazione, le principali città divengono i centri di un’arte e di una cultura sempre più alla portata di tutti, aperte alla nuova borghesia e al nuovo pubblico che dalla provincia affluisce nelle metropoli, attratto dalla prospettiva dell’ascesa economica e sociale e dallo stile di vita anticonformista e moderno. È in questo contesto che alcuni editori e stampatori illuminati, tra i quali spicca la figura emblematica di Watanabe Shōzaburō, danno impulso allo sviluppo del movimento, intenzionati a produrre un’arte autoctona e innovativa servendosi però del processo tradizionale dello hanmoto, ovvero l’“atelier” – lo stesso utilizzato dai maestri dell’ukiyoe – che vede l’artista occuparsi dell’ideazione e del disegno, affidando all’incisore, al tipografo e all’editore le fasi successive della produzione e diffusione delle stampe.
IL VENTO BORGHESE DEL CAMBIAMENTO
La seduzione del fascino dell’estremo, esotico oriente
Con l’aiuto di scatti, video e riviste d’epoca, abiti femminili che ricordano la tradizione giapponese ma nei quali già si intravede l’influenza modernizzatrice d’oltreoceano, “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi” ricrea l’atmosfera densa di aspettativa e nostalgia di inizio secolo e presenta al pubblico un’incredibile corrente artistica ancora sconosciuta in Italia, raccontandola in maniera affascinante e coinvolgente e dipingendo, attraverso di essa, uno spaccato vivido e intenso del Giappone tra le due guerre.
Dalle stampe dominate dai toni più cupi del blu – dove l’unica nota di luce è la luna – alle marine bagnate dal sole al tramonto o dalla luce delle lanterne delle imbarcazioni, fino alle pagode che svettano sui ciliegi in piena fioritura, quello che viene alla luce è un paesaggio ideale, emozionale e simbolico, uno sfondo sul quale spiccano le silhouettes femminili, icone malinconiche e inquiete della conquista della modernità.
La mostra “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi” è curata da Paola Scrolavezza, esperta di Cultura e Letteratura Giapponese e docente presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna, con la consulenza artistica di Marco Fagioli, collezionista, storica autorità dell’arte giapponese e autore di numerose pubblicazioni, che l’ha affiancata nella selezione di ogni opera esposta per guidare i visitatori in un viaggio attraverso la bellezza e la trasformazione del paesaggio e della cultura giapponese nei primi decenni del Novecento.
La mostra è corredata da un catalogo edito da Skira Editore a cura di Paola Scrolavezza.
Per tutto il periodo di apertura la mostra proporrà un fitto calendario di eventi collaterali, tra laboratori, conferenze, presentazioni di libri e molti altri incontri dedicati al tema dell’esposizione.
Costo: Intero 14,50 € / Ridotto (minori di 18 anni, over 65, accompagnatori di persone disabili con certificazione di disabilità pari o superiore al 75%) 13,00 € / Ridotto per possessori di Torino + Piemonte Card, Abbonamento Musei e Card Cultura 12,00 € / Ridotto SPECIALE bambini (dai 6 ai 12 anni) 5,00 €
Ridotto OPEN 16,00 €
Informazioni e prevendita sul sito http://www.shinhanga.it
Ora
Marzo 8 (Venerdì) - Giugno 30 (Domenica)
Luogo
Palazzo Barolo
Via delle Orfane 7/A
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Luogo dell’evento: Galleria Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili (via Marsala, 4 - Milano) Data e ora dell’evento: dal 12 marzo al 6 aprile, con inaugurazione domenica 24
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Luogo dell’evento: Galleria Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili (via Marsala, 4 – Milano)
Data e ora dell’evento: dal 12 marzo al 6 aprile, con inaugurazione domenica 24 marzo alle ore 18.00
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Cari amici, la Galleria Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili (via Marsala, 4 – Milano) presenta la mostra L’ Uomo Scatola, incentrata sul libro d’artista di Cristian Boffelli e Maura Cantamessa. Questa esposizione trae ispirazione dall’omonimo romanzo di Kōbō Abe (Tokyo 1924 – 1993) (nella traduzione di Antonietta Pastore), e rappresenta l’esito di una lunga collaborazione artistica tra Boffelli e Cantamessa.
“La mostra si propone di esplorare le intricate connessioni tra testo e immagine, evidenziando la riflessione degli artisti sull’incisione e le relazioni feconde tra segno e significato. Attraverso l’uso di tecniche xilografiche, serigrafiche e calcografiche, Boffelli e Cantamessa traducono le suggestioni e le stratificazioni del romanzo di Abe in linguaggio visivo.
La mostra non si limita inoltre a una mera trasposizione del racconto in figurazione, ma si pone l’obiettivo di offrire un’interpretazione poetica, evocativa e sinestetica dei temi trattati nel testo. Cantamessa e Boffelli, attraverso una ricerca formale che privilegia la sintesi estetica e simbolica, affidano le tavole al lettore che, pur non avendo necessariamente familiarità con l’opera di Abe, si immerge in un’interpretazione personale dei tratti grafici, i quali, intrinsecamente polisemici, permettono una molteplicità di letture e riflessioni. Le tavole esposte insorgono come rappresentazioni di un paesaggio interiore frammentario in continua trasformazione, dove si riflettono le tensioni e le contraddizioni dell’uomo contemporaneo. L’opera, concepita come un insieme composito di matrici e stampe a simulare l’idea di pagine di un libro sparpagliate casualmente, è pensata nell’allestimento sospeso a parete. Questa ci invita a un viaggio sensoriale e concettuale attraverso le mutevoli identità degli spazi espositivi che hanno accolto e accoglieranno l’esibizione itinerante del libro d’ artista in varie sedi”.
La mostra è visitabile a partire dal 12 marzo, ma l’inaugurazione si terrà domenica 24 marzo 2024 alle ore 18.00.
Info link: https://www.paraventigiapponesi.com/luomo-scatola/
Ora
Marzo 12 (Martedì) - Aprile 6 (Sabato)
Luogo
Galleria Paraventi giapponesi - Galleria Nobili
via Marsala, 4 - Milano
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Luogo dell’evento: Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1 - Roma Data dell’evento: Dal 15 marzo all'8 settembre 2024 ========== In occasione della mostra
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Luogo dell’evento: Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1 – Roma
Data dell’evento: Dal 15 marzo all’8 settembre 2024
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In occasione della mostra sul collezionismo in Italia di arte giapponese tra XIX e XX sec., il Museo Napoleonico propone una mostra tematica sull’interesse del conte Giuseppe Primoli per l’arte del Giappone e, più in generale del continente asiatico.
Saranno esposti 14 kakemono – dipinti tradizionali giapponesi – a lui appartenuti: un nucleo dall’importante valore documentario, oltreché storico artistico, la cui peculiarità risiede anche nell’abitudine del conte Primoli di chiedere ai frequentatori del suo salotto di utilizzare gli spazi non dipinti dei kakemono per inserirvi composizioni scritte. Nei kakemono compaiono quindi componimenti autografi, firme e dediche di letterati francesi – tra cui Zola, Claudel, Valery, Loti, Anatole France – di poeti provenzali, di autori e interpreti di opere teatrali, o di esponenti delle case reali d’Europa.
Tra i manufatti anche il ventaglio con scene giapponesi dipinto da Giuseppe de Nittis a Parigi intorno al 1880 per la principessa Mathilde Bonaparte.
Evento gratuito.
Info link: https://www.museonapoleonico.it/it/mostra-evento/giuseppe-primoli-e-il-fascino-delloriente
Ora
Marzo 15 (Venerdì) - Settembre 8 (Domenica)
Luogo
Museo Napoleonico
Piazza di Ponte Umberto I, 1 - Roma
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Luogo dell’evento: ADI Design Museum, Piazza Compasso d'Oro 1 - Milano Data dell’evento: da sabato 23 marzo a domenica 9 giugno Ora dell'evento: Lunedì/Domenica dalle 10:30 alle 20:00
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Luogo dell’evento: ADI Design Museum, Piazza Compasso d’Oro 1 – Milano
Data dell’evento: da sabato 23 marzo a domenica 9 giugno
Ora dell’evento: Lunedì/Domenica dalle 10:30 alle 20:00 (ultimo ingresso 19:15, chiuso tutti i venerdì)
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L’essenzialità delle forme, la cura estrema dei particolari, l’originalità di ciascun pezzo pur nella continuità della tradizione, coniugate oggi a una ricerca tecnologica e ingegneristica che sviluppa nuovi materiali e il riciclo di quelli di scarto, sono peculiarità che rendono il design giapponese un’icona internazionale.
La mostra “ORIGIN of SIMPLICITY. 20 Visions of Japanese Design” è uno sguardo trasversale tra design e artigianato per comprendere le origini del concetto di semplicità, ora declinabile come vuoto (ku), spazio o silenzio (ma), talvolta leggibile come povertà (wabi) e consunzione legata all’uso nel tempo (sabi), altre come asimmetria, non definitezza e imperfezione, concetti che hanno radice in diversi pensieri filosofici appartenenti a questa cultura: dal buddhismo zen al pensiero animista shintoista, quasi opposti alla razionalità occidentale.
Una ricerca inedita ideata dalla curatrice Rossella Menegazzo, esperta di storia dell’arte e cultura giapponese dell’Università degli Studi di Milano, con progetto grafico e di allestimento del designer e curatore nipponico Kenya Hara, che ha concepito il percorso di mostra come una foresta dove passeggiare. Ogni albero raggruppa le opere che sono espressione di una stessa qualità, accostamenti inediti di lavori di diversi designer e artigiani, attraverso cui il tema della semplicità viene declinato attribuendo parole chiave che aiutano la lettura.
In mostra sono presenti oltre 150 opere, molte mai presentate prima in Italia,progettate dai nomi più rappresentativi del design moderno e contemporaneo, che hanno segnato la storia del design giapponese a partire dagli anni Sessanta del Novecento, ma anche esponenti delle ultime generazioni, meno note al pubblico internazionale. Tutti gli oggetti scelti sottolineano la sapienza artigianale, che al design ha tradizionalmente unito tecniche, materiali e forme tramandate di generazione in generazione, attraverso botteghe, laboratori storici e maestri considerati “tesori nazionali viventi”, intangible heritage.
Una sapienza secolare che rivela una predilezione per i materiali naturali – legno, carta, metallo, ceramica e tessile – e una sensibilità verso le caratteristiche di ciascuno di questi, rendendo fluida la distinzione tra prodotto di design o d’arte, “la semplicità nasce proprio da una profonda aderenza delle forme alla natura, quasi un tentativo di preservare quella sacralità insita in ogni elemento che il pensiero animistico shintoista porta con sé, gettando le basi della cultura giapponese” commenta la curatrice Rossella Menegazzo.
Approccio che intende sottolineare lo stretto legame tra design e artigianalità e l’equilibrio sempre sottile tra materia e uomo, tecnica e tecnologia, che sottende alla produzione giapponese.
Costo: INTERO 15,00 EURO – RIDOTTO 12,00 EURO https://ticket.adidesignmuseum.org/
Info link: https://www.adidesignmuseum.org/mostra/origin-of-simplicity/
Ora
Marzo 23 (Sabato) - Giugno 9 (Domenica)
Luogo
ADI Design Museum
Piazza Compasso d'Oro 1 - Milano
23Marallday03ApralldayParliamo giapponese?(Tutto il giorno)
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Luogo dell’evento: Online su Skype, Arconate - Biblioteca (Via Turati 1, Milano), Inveruno - Biblioteca (Largo Pertini 2, Milano) Data e ora dell’evento: diverse date riportate
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Luogo dell’evento: Online su Skype, Arconate – Biblioteca (Via Turati 1, Milano), Inveruno – Biblioteca (Largo Pertini 2, Milano)
Data e ora dell’evento: diverse date riportate
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La Natura è in fermento! Ai primi raggi di sole le gemme si dischiudono e ogni più piccolo angolo di verde si veste dei colori della primavera! Dai fiori più piccoli e discreti, a quelli più grandi e appariscenti, ognuno di noi trova il “suo” fiore, quello che cattura lo sguardo e illumina il cuore. Anche per noi l’attività è particolarmente intensa!
Il 18 marzo aprono le iscrizioni ai Corsi nel Cassetto di giapponese:
1. Intermedio online da venerdì 26 aprile ore 21.00
Costo: € 80,00
Per informazioni e iscrizioni: https://www.corsinelcassetto.net/corsi/parliamo-giapponese-modulo-base-completamento/?_gl=1*1igg8ic*_up*MQ..*_ga*NjIyMzgwMDA2LjE3MTA4MzczNDE.*_ga_V2MQDPYMMV*MTcxMDgzNzM0MC4xLjAuMTcxMDgzNzM0MC4wLjAuNDkwMzcyNDc32. Intermedio presso Biblioteca Inveruno (Largo Pertini 2, Milano) da venerdì 5 aprile ore 18.00
Costo: € 150,00
Per informazioni e iscrizioni: https://www.corsinelcassetto.net/corsi/parliamo-giapponese-modulo-intermedio-inveruno/?_gl=1*1ya7o6i*_up*MQ..*_ga*NjIyMzgwMDA2LjE3MTA4MzczNDE.*_ga_V2MQDPYMMV*MTcxMDgzNzM0MC4xLjAuMTcxMDgzNzM0MC4wLjAuNDkwMzcyNDc33. Avanzato presso Biblioteca Arconate (Via Turati 1, Milano) da giovedì 4 aprile ore 20.30
Costo: € 150,00
Per informazioni e iscrizioni: https://www.corsinelcassetto.net/corsi/parliamo-giapponese-corso-avanzato/?_gl=1*1igg8ic*_up*MQ..*_ga*NjIyMzgwMDA2LjE3MTA4MzczNDE.*_ga_V2MQDPYMMV*MTcxMDgzNzM0MC4xLjAuMTcxMDgzNzM0MC4wLjAuNDkwMzcyNDc3In collaborazione con Fondazione per Leggere, presto partiremo per godere la primavera giapponese, ma nel frattempo stiamo già raccogliendo le iscrizioni per il prossimo viaggio di agosto.
Info link: https://www.corsinelcassetto.net/tutti-i-corsi/
Ora
Marzo 23 (Sabato) - Aprile 3 (Mercoledì)
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Luogo dell’evento: Museo d'Arte Orientale Chiossone, Piazzale Giuseppe Mazzini 4 - Genova Data dell’evento: da giovedì 28 Marzo a domenica 6 Ottobre ========== Inaugura oggi,
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Luogo dell’evento: Museo d’Arte Orientale Chiossone, Piazzale Giuseppe Mazzini 4 – Genova
Data dell’evento: da giovedì 28 Marzo a domenica 6 Ottobre
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Inaugura oggi, giovedì 28 marzo – alle 17, al Museo d’Arte Orientale E. Chiossone (Piazzale Giuseppe Mazzini 4 – Genova) la mostra Poeti ed eroi. Dal pennello alla spada, a cura di Aurora Canepari. L’evento è aperto al pubblico.
La rassegna, che sarà visitabile fino al 6 ottobre, presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’arte giapponese partendo da due figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari.
La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.
A partire dal secolo XII infatti si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi sette secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo capo militare, lo shōgun. Nell’anno in cui Genova guarda al suo Medioevo, risulta di particolare interesse osservare quali siano state le dinamiche dell’equivalente periodo storico in Giappone e stimolare un confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere.
L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta con i ritratti dei poeti classici, realizzati dal celebre Hokusai, affiancati dai preziosi oggetti da scrittura che popolavano la scrivania del letterato e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’aristocrazia militare (buke), elmi kabuto, dipinti e stampe di guerrieri (mushae).
Oltre al confronto tra il mondo del letterato e del guerriero e i loro punti di contatto e identità, il percorso mette in luce la straordinaria capacità narrativa dell’arte figurativa giapponese: dalle opere che ritraggono gli attori di teatro kabuki mentre recitano le gesta di samurai ed eroi del popolo, alla famosissima serie di stampe di Utagawa Kuniyoshi, nota come Suikoden e i cui protagonisti sono i più fulgidi esempi di coraggio e valore fino alle battaglie della guerra Genpei (1180-1185) che hanno ispirato il più famoso poema epico cavalleresco giapponese, lo Heike Monogatari, narrato in mostra attraverso una straordinaria coppia di paraventi dipinti.
Ora
Marzo 28 (Giovedì) - Ottobre 6 (Domenica)
Luogo
Museo d'Arte Orientale Chiossone
Piazzale Giuseppe Mazzini 4 - Genova
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Luogo dell’evento: Museo d’Arte Orientale di Venezia - Santa Croce Data e ora dell’evento: Marzo-aprile 2024 ========== Le vie commerciali sono strade attraverso le quali
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Luogo dell’evento: Museo d’Arte Orientale di Venezia – Santa Croce
Data e ora dell’evento: Marzo-aprile 2024
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Le vie commerciali sono strade attraverso le quali viaggiano non solo merci e materie, ma anche idee, tecniche, saperi. Il viaggio è complemento dell’immaginazione così come l’immaginazione è complemento del viaggio: dove non arriva la presenza fisica arriva la riflessione, la fantasia, lo studio; viceversa, l’esperienza del viaggio ha consentito di indagare, esperire, verificare miti e credenze, promuovendo l’avanzamento culturale dei popoli.
Questo è accaduto naturalmente anche per quegli europei che lungo le vie della seta hanno contribuito ad accrescere la conoscenza dei luoghi, a narrarla, a promuovere scambi e contatti. Dal XIII secolo e fino all’Ottocento inoltrato, per la sua posizione geografica, per sistema politico e tessuto sociale ed economico, Venezia ha avuto un ruolo chiave nella promozione dei contatti, nell’organizzazione degli itinerari, nel sistema di importazione ed esportazione di beni pregiati ed esotici e di sapere.
Il ciclo di conferenze organizzato dal Museo d’Arte Orientale di Venezia, grazie alla generosa adesione degli studiosi coinvolti, indaga gli itinerari e le rotte, investiga gli scambi, racconta una visione del mondo e analizza la sua narrazione a partire dai viaggiatori del XIII secolo. Dopo la caduta della Serenissima, nel XIX secolo, i contatti con l’Asia orientale hanno continuato ad essere forieri di innovazione e crescita per tutti i paesi coinvolti, con particolare attenzione per il settore del tessile.
28 marzo 2024, ore 16.30: Luca Molà, Sulle orme di Marco Polo: mercanti italiani in Asia al tempo della Pax Mongolica
4 aprile 2024 ore 17.00: Lydia Manavello, Europa-Giappone andata e ritorno. Storia e vita quotidiana raccontate attraverso i kimono
12 aprile 2024 ore 17.00: Piero Falchetta, Il mappamondo di Fra’ Mauro: un’immagine del mondo fra tradizione e innovazione
18 aprile 2024, ore 17.00: Eugenio Burgio, Le Asie di Marco Polo
23 aprile 2024, ore 17.00: Elisa Bellato, Viaggi sul filo della seta. Storie ottocentesche di bachi e cavalieri tra Veneto e Asia
L’accesso alle conferenze è gratuito su invito che vi sarà inviato una settimana prima dell’evento. Non è possibile prenotare. Per info 041-5241173.
Ora
Marzo 28 (Giovedì) 16:30 - Aprile 23 (Martedì) 17:00
Luogo
Museo d'Arte Orientale
Santa Croce - Venezia
04Aprallday16GiualldayUKIYOE: IMMERSIVE ART(Tutto il giorno) Via Vigevano, 18 - Milano
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Luogo dell’evento: TENOHA (Via Vigevano, 18 - Milano) Data dell’evento: da giovedì 4 aprile a domenica 16 giugno ========== Dopo il grande successo arriva a
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Luogo dell’evento: TENOHA (Via Vigevano, 18 – Milano)
Data dell’evento: da giovedì 4 aprile a domenica 16 giugno
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Dopo il grande successo arriva a Milano UKIYOE: IMMERSIVE ART, la mostra immersiva che ti catapulta nel fantastico mondo nipponico, un viaggio sensoriale unico che trasporta i visitatori nei mondi fluttuanti del Giappone attraverso uno spazio visivo tridimensionale. L’evento sarà ospitato da Tenoha, un luogo multifunzionale giapponese di oltre 2500 mq. Noto per essere specializzato nella cultura nipponica. Luogo perfetto per questa mostra.
Questa eccezionale esposizione, approda a Milano, presentando animazioni in 3DCG e mapping di proiezione di altissima qualità: opere d’arte digitali grafiche di elevato livello, fruibili sia dai più piccoli che dagli adulti, basate su oltre 300 opere di rinomati artisti ukiyo-e. Del calibro di Katsushika Hokusai, Utagawa Kuniyoshi, Utagawa Hiroshige, Kitagawa Utamaro e altri.
Oltre a intraprendere un viaggio in Giappone senza spostarsi da Milano, l’esposizione UKIYOE: IMMERSIVE ART, offre un’esperienza immersiva esplorando capolavori dinamici dell’ukiyo-e. Il percorso immersivo attraversa 9 stanze sensoriali arricchite da installazioni che richiamano icone del Giappone, come il Monte Fuji, il torii (鳥居) il tradizionale portale rosso shintoista, ed esplorano vari temi dell’ukiyo-e. Un’opera iconica è la Grande Onda per esempio.
Ma cosa s’intende con questo termine? Ukiyo-e è il nome con cui si identifica un preciso stile d’arte tipico giapponese. Il termine si può tradurre come “immagini del mondo fluttuante”. Anticamente questo genere di opere venivano realizzate su matrici di legno bianco e nero, in seguito si cominciarono a utilizzare i colori rappresentando principalmente soggetti tradizionali per passare poi a scene e personaggi del mondo contemporaneo, della vita quotidiana, degli attori del teatro Kabuki e dei quartieri di piacere.
L’evento è adatto a tutti, grandi e piccini, e permetterà di viaggiare in un mondo meraviglioso. UKIYOE: IMMERSIVE ART aprirà le sue porta dal 4 aprile 2024. I biglietti li potete trovare qui: https://feverup.com/m/156548?utm_content=ukiyoe-immersive-art-tenoha-milano&utm_source=milanosegreta&utm_medium=post&utm_term=cta3&utm_campaign=156548_mxp
Per rendere ancora più curiosa la tua visita potrai indossare un kimono.
Info link: https://ukiyoe.tenoha.it/pages/la-mostra
Ora
Aprile 4 (Giovedì) - Giugno 16 (Domenica)
Luogo
TENOHA
Via Vigevano, 18 - Milano
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Luogo dell’evento: Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Via Antonio Gramsci 74 Data dell’evento: dal 4 aprile al 31 luglio ========== Padiglione Giappone all’EXPO di
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Luogo dell’evento: Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Via Antonio Gramsci 74
Data dell’evento: dal 4 aprile al 31 luglio
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Padiglione Giappone all’EXPO di Milano 2015: The Japan Foundation ne raccoglie l’eredità – e parte degli oggetti esposti nella sezione LEGACY – presentando la colorata vita alimentare del longevo popolo giapponese. In mostra pannelli e piatti in replica, teche e display sulle stagioni del cibo e il cibo delle stagioni, modalità conservative e comportamentali legate al mondo del WASHOKU, lo stile alimentare del Giappone, in lista UNESCO dal 2013. Le sezioni sono introdotte da riproduzioni di stampe nishikie aventi per tema cibi in scene classiche o parodistiche o in divertenti battaglie tra cibi e sake, tutte risalenti alla seconda metà del XIX secolo.
La mostra si compone di cinque sezioni:
Il re della tavola. Sua Maestà il RISO
Tra densità e trasparenza BRODI E ZUPPE
Deuteragonisti della tavola giapponese: PESCE E VERDURE
Fagioli magici, mondo LEGUMI
WAGASHI, l’invasione degli ultraDOLCIIngresso libero
Info link: https://jfroma.it/washoku-la-colorata-vita-alimentare-dei-giapponesi-4-aprile-31-luglio-2024/
Ora
Aprile 4 (Giovedì) - Luglio 31 (Mercoledì)
Luogo
Istituto giapponese di cultura in Roma
Via Antonio Gramsci 74 - Roma
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Luogo dell’evento: BUILDING (Via Monte di Pietà, 23 Milano), Galleria Moshe Tabibnia (Via Brera, 3, 20121 Milano MI), Casa degli Artisti (Via Tommaso da Cazzaniga,
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Luogo dell’evento:
BUILDING (Via Monte di Pietà, 23 Milano), Galleria Moshe Tabibnia (Via Brera, 3, 20121 Milano MI), Casa degli Artisti (Via Tommaso da Cazzaniga, Corso Garibaldi, 89/A Milano)
Data e ora dell’evento: diverse sedi con inerenti date e orari, consultare descrizione
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Cari amici,
- BUILDING presenta, dal 4 aprile al 20 luglio 2024, Hidetoshi Nagasawa. 1969-2018, una grande retrospettiva a cura di Giorgio Verzotti, dedicata a uno dei più grandi artisti operanti in Italia dalla fine degli anni Sessanta, dislocata in tre sedi espositive della città di Milano: BUILDING, Galleria Moshe Tabibnia, Casa degli Artisti. L’inaugurazione si terrà in data odierna dalle 15.00 alle 20.00. “Attraverso una selezione di circa 40 opere, l’esposizione intende documentare in sintesi l’intero arco dell’attività dell’artista: dai video che testimoniano le sue performances degli inizi (per certi versi affini alle operazioni delle coeve Land e Body Art), passando per le prime sculture, dove il gesto è sempre implicato come prima matrice, fino ad approdare alle sculture di grandi dimensioni spesso giocate su equilibri arditi – che sono state la cifra più tipica di Nagasawa. (martedì – sabato, 10 – 19)
- Galleria Moshe Tabibnia, dal 4 aprile al 25 maggio 2024, ospita l’opera Barca (1983-1985, ottone e carta), costituita da un sottile tubo di ottone rivestito di carta giapponese che, in accordo con il luogo che di volta in volta la accoglie, sfrutta nuove dimensioni spaziali, salendo sui muri, sui soffitti o adagiandosi al suolo. Il profilo dell’imbarcazione, con una linea bianca e sottile, rivela una struttura immateriale e aperta che naviga con leggerezza nello spazio. La barca diventa così una metafora del viaggio vissuto e sognato, mitico e spirituale; così come nel mondo tessile, per le culture antiche e nell’immaginario, il tappeto diventa per eccellenza un veicolo in grado di trasportare in un’atmosfera sacra che esprime elevazione, purezza e unicità. L’opera trova dunque la sua naturale collocazione nella Sala Brera al piano terra di Galleria Moshe Tabibnia, dedicata allo straordinario allestimento di cinque tappeti Ushak a piccolo medaglione del XVI secolo, noti come “Tintoretto”, che deposti a terra per ospitare il fedele in preghiera, fungono da raccordo figurativo tra mondo sensibile e sovrasensibile. (martedì – sabato, 10 – 19)
- Un ulteriore approfondimento della mostra Hidetoshi Nagasawa. 1969-2018 si svolge presso Casa degli Artisti, che in collaborazione con BUILDING, dall’8 maggio al 4 giugno 2024, apre le porte di quello che fu lo studio di Nagasawa dal 1978 al 2007, proponendo una raccolta di opere che intendono restituire la dimensione più progettuale del lavoro quotidiano dell’artista. In occasione dell’inaugurazione, l’8 maggio 2024, l’atelier al primo piano verrà intitolato alla memoria dell’artista con una cerimonia ufficiale aperta al pubblico”. (martedì – domenica 12.30 – 19.00)
Hidetoshi Nagasawa (1940-2018), giapponese di origine benché nato in Manciuria (Repubblica Popolare Cinese) ma italiano d’adozione, visse in Italia per più di cinquant’anni, arrivando a Milano nel 1967. Entrò in contatto con artisti quali Enrico Castellani, Antonio Trotta, Mario Nigro e soprattutto Luciano Fabro, con cui fondò a Milano la Casa degli Artisti. In quei primi anni partecipò alle ricerche più radicali dell’epoca, per poi dedicarsi al linguaggio specificamente scultoreo, ma sempre con un intento innovativo. Il maggior contributo di Nagasawa ai linguaggi dell’arte occidentale è stato il tentativo di fusione fra la nostra cultura e quella orientale, tentativo assolutamente riuscito e produttivo di opere di grande valore formale.
Le opere presentate da BUILDING sono state concepite e realizzate dall’artista in base al principio del “Ma”, un concetto che appartiene alla filosofia Zen e che si può identificare col nostro concetto di intervallo o di vuoto – un vuoto non inerte, bensì generativo di energia e di forma. È il caso di Colonna (1972), opera in marmo sviluppata a pavimento e costituita da segmenti di colore diverso, provenienti da luoghi diversi, inframmezzati da minimi ma visibili spazi vuoti. “In quel piccolo spazio” – ha scritto l’artista – “si chiude la distanza dei loro viaggi e la loro storia”.
Proprio in relazione al tema del viaggio, centrale nella poetica e nella vicenda biografica di Nagasawa – basti pensare che l’artista è arrivato nel nostro paese dal Giappone in bicicletta –, in BUILDING è proposta anche un’altra versione di Barca (1980-1981, marmo, terra, albero), composta da una base monolitica in marmo bianco che accoglie al suo interno una pianta. L’opera affonda le sue radici nella tradizione shintoista secondo cui ogni elemento naturale, dalle pietre alle piante, possiede una dimensione sacra ed è tramite di preghiera agli dei.
Infine, l’esposizione comprende anche una scelta fra i numerosi lavori su carta dell’artista e due sculture inedite in marmo, esposte al pubblico per la prima volta in assoluto: Cubo e Nastro, entrambe datate 2012.
Attraverso questa selezione di opere, l’esposizione intende sottolineare in particolare due caratteristiche distintive di Nagasawa: la sua attenzione verso i rapporti fra l’opera e l’architettura e la sua visione quasi utopistica di una scultura apparentemente priva di peso, al punto da stare sospesa nello spazio e sembrare leggera anche quando raggiunge dimensioni monumentali.
In collaborazione con Galleria Moshe Tabibnia e Casa degli Artisti
Info link: https://building-gallery.com/exhibitions/hidetoshi-nagasawa-1969-2018/
Ora
Aprile 4 (Giovedì) - Luglio 20 (Sabato)
Luogo
BUILDING
Via Monte di Pietà 23, 20121 Milano
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Luogo dell’evento: Viale Emilio Caldara 51 - Milano Data e ora dell’evento: stasera 4 aprile inaugurazione con opening cocktail dalle 18.00 alle 21.00, la mostra
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Luogo dell’evento: Viale Emilio Caldara 51 – Milano
Data e ora dell’evento: stasera 4 aprile inaugurazione con opening cocktail dalle 18.00 alle 21.00, la mostra si terrà da giovedì 4 aprile a domenica 2 giugno dalle 11:00 alle 18:30
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Cari amici, inaugura in data odierna, giovedì 4 aprile, dalle ore 18.00 presso presso Numero 51 Concept Gallery la mostra “trilogy”. Numero 51 nasce in collaborazione con Eunoia Gallery di Osaka e vuole essere un’esplorazione del dinamismo artistico femminile contemporaneo.
“Le opere di Jazz Szu-Ying Chen, Yuka Mori e Yuka Nishihisamatsu, seppur radicate nelle tradizioni dei rispettivi paesi di origine (Taiwan e Giappone), trascendono i confini geografici per esplorare temi universali come la superstizione, l’ identità, la religione e il ciclo vitale. Jazz Chen, intreccia immagini relative a studi anatomici, al folklore nordico europeo e taiwanese, ci porta in un viaggio attraverso il grottesco e il sublime, dove mostri mitologici e dissezioni anatomiche si fondono con armonia su sfondi dorati ispirati alle pale d’altare quattrocentesche.
Yuka Mori, attraverso la sua ricerca pittorica prevede una rilettura contemporanea di concetti tradizionali giapponesi, creando un mondo fluido in cui il soggetto e lo sfondo sfumano in un gioco costante tra percepito e reale.
Yuka Nishihisamatsu, infine, ci invita a riflettere sul significato di normali oggetti di uso quotidiano uniti ad oggetti tradizionali giapponesi, assemblandoli tra loro in sculture delicate e profonde, che affrontano e creano nuovi legami tra vita, morte e rinascita.
Trovate spesso nelle sue composizioni il loto, fiore simbolo di purezza ma anche di rigenerazione.
“Trilogy” vuole quindi essere un’ esposizione che celebra la diversità e la connessione tra culture, ma anche la loro storia e la sua reinterpretazione”
Info link: https://www.numerocinquantuno.com/
Ora
Aprile 4 (Giovedì) 18:00 - Giugno 2 (Domenica) 18:30
Luogo
Viale Emilio Caldara 51
Milano
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Per data, ora, luogo e prenotazione dell’evento confronta i link indicati ========== Dopo il successo della prima esposizione italiana, le bambole di carta giapponese del maestro
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Per data, ora, luogo e prenotazione dell’evento confronta i link indicati
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Dopo il successo della prima esposizione italiana, le bambole di carta giapponese del maestro Maruyama tornano ad essere protagoniste in Italia con un intero mese di eventi dedicati.
A partire dal 5 aprile sarà possibile partecipare a workshop per imparare a realizzare le bambole di carta giapponese, ma anche incontrare il maestro durante l’inaugurazione delle due mostre dedicate a quest’arte. Per i corsi in Italia, tutti tenuti dal maestro Maruyama in persona, sono previste 8 date e 5 diversi design in 6 città: Casale Monferrato, Alessandria, Milano, Ome, Brescia e Genova. Poiché sono diversi gli enti e le associazioni ospitanti, per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile contattarle direttamente. Per la partecipazione è obbligatoria l’iscrizione poiché i posti sono limitati.
1. CASALE MONFERRATO (AL), Associazione Yamato – Via Giuseppe Garibaldi, 18
sabato 6 e domenica 7 Aprile (mattina e pomeriggio)
per info e prenotazioni: yamato.casale@gmail.com
2. ALESSANDRIA, Museo Etnografico “C’era una volta” – Piazza della Gambarina, 1
mercoledì 10 Aprile (pomeriggio)
per info e prenotazioni: yamato.casale@gmail.com
3. MILANO, Centro di Cultura Giapponese di Milano – Via Sandro Sandri, 2
sabato 13 (mattina e pomeriggio)
per info e prenotazioni: marinaleoni1959@gmail.com
4. OME (BS), Biblioteca comunale di Ome – Via Maestrini, 1
domenica 14 Aprile (pomeriggio)
per info e prenotazioni: biblioteca@comune.ome.bs.it
5. BRESCIA, Punto Incontro Young – Corso Bazoli, 17 a Sanpolino
lunedì 15 Aprile (sera)
per info e prenotazioni: chado@fujikai.it
6. GENOVA, Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone – Piazzale Giuseppe Mazzini, 4
giovedì 25 Aprile (doppia sessione pomeridiana)
per info e prenotazioni: museochiossone@comune.genova.it
7. GENOVA, Associazione Jakukai – Via Fieschi, 20
sabato 27 Aprile (mattina e pomeriggio)
per info e prenotazioni: info@jakukai.it
La prima delle due mostre previste per l’occasione, si svolgerà al Castello di Casale Monferrato. L’evento organizzato da Associazione Yamato, esporrà la collezione curata da Juliet in Zena con un percorso di oltre 30 opere (2D e 3D) create dalle sapienti mani del maestro Akio Maruyama e della madre Noriko Maruyama. Il tutto parte del più completo WASHI-NINGYŌ PROJECT nato per tutelare e far conoscere quest’arte oggi a rischio. Tutte le opere della collezione in mostra sono corredate di QR-Code attraverso il quale è possibile accedere alle pagine di approfondimento.
Se per la lontananza non potrete visitare personalmente la mostra, il contenuto degli approfondimenti potrà comunque essere consultato in qualsiasi momento (anche da casa) a questo link: https://julietinzena.it/categoria/speciale-giappone/
All’inaugurazione che avrà luogo il giorno 5 aprile, sarà presente il maestro Maruyama. Per info e prenotazioni: yamato.casale@gmail.com
Info link: https://julietinzena.it/washi-ningyou/workshop/corsi-italia/
Ora
Aprile 5 (Venerdì) - 27 (Sabato)
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Luogo dell’evento: Colonnato del Palazzo della Città metropolitana di Bari Data e ora dell’evento: da sabato 6 Aprile a sabato 20 Aprile, dalle 9 alle 18:30 ad
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Luogo dell’evento: Colonnato del Palazzo della Città metropolitana di Bari
Data e ora dell’evento: da sabato 6 Aprile a sabato 20 Aprile, dalle 9 alle 18:30 ad eccezione della domenica, quando sarà visitabile dalle 9 alle 13.00
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Sabato 6 aprile, alle ore 16.00, nella sala del Colonnato del Palazzo della Città metropolitana di Bari, si inaugura la mostra “La Via dei Ciliegi”, un’esposizione che porta nel capoluogo pugliese l’affascinante mondo dell’arte giapponese, a cura del critico d’arte, Pasquale Di Matteo e di Rosa Didonna, gallerista e artista. In esposizione di 44 opere di artisti giapponesi contemporanei selezionati dalla società culturale nipponica Reijinsha di Osaka (che divulga la cultura e l’arte del Paese del Sol Levante nel mondo), in collaborazione con lo stesso Di Matteo.
L’iniziativa, organizzata in occasione del XVIII Festival Internazionale d’Arte Globalart, è patrocinata dal Comune, dalla Città metropolitana di Bari e dall’ Ambasciata del Giappone.
La mostra “La Via dei Ciliegi” rappresenta un momento di incontro e di scambio culturale unico nel suo genere. Il titolo si ispira alla bellezza simbolica dei fiori di ciliegio (sakura) e alla cultura giapponese che incarna la purezza, l’eleganza e l’effimero della vita. Le opere esposte sono 88, una collezione diversificata e rappresentativa dell’eccellenza artistica del Giappone.
Gli artisti che espongono le loro creazioni sono: Tomoko Oshima, Michiko Uematsu, Sekka Abe, Taisei Okamura, Tamiko Aida, Koji Kakihara, Hisako Kakimi, Kazz Morishita, Kyoko Kaneko, Mieko Kanematsu, Shusui Kamio, Mutsuro Kimura, Makiko Kudo, KOSHO, Akishige Sai, Saori Tribe, Hisato Shida, Akiko Shinmura, Hiroko Suehiro, Noriko Sugiyama, Chika Senga, Keiko Taguchi, Masami Tanno, Fuga Tsuji, Keisui Tsuda, Kenji Naiki, Norio Nakajima, Yoshio Nakabayashi, Ryuko Hirase, Masako Fukuyama, Yasuaki Fujii, Etsuko Horiuchi, Mitsunori Makino, Hosho Makimoto, Shunkei Matsumura, Yoshihiro Matsumura, mariri, Yoko Mizuno, Mito Igarashi, Kishu Miyata, Sakiko Yanagisawa, Yuko Yamada, Eiko Yoshida, Suiyoh Watanabe.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni fino al 20 aprile, dalle 9 alle 18:30 ad eccezione della domenica, quando sarà visitabile dalle 9 alle 13.00.
Ora
6 (Sabato) 09:00 - 20 (Sabato) 18:30
Luogo
Colonnato del Palazzo
Bari
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Luogo dell’evento: PAD. 20, Noz - Nuove Officine Zisa, Via Paolo Gili 4 - Palermo Data e ora dell’evento: da sabato 06 Aprile a
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Luogo dell’evento: PAD. 20, Noz – Nuove Officine Zisa, Via Paolo Gili 4 – Palermo
Data e ora dell’evento: da sabato 06 Aprile a domenica 07 Aprile dalle ore 10 alle 22
Costo: Evento gratuito
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Dopo anni di attesa, “La Sicilia Abbraccia il Giappone” fa il suo ritorno a Palermo con la sua nona edizione. Un’immersione nella cultura giapponese, un viaggio tra tradizione e modernità. L’ingresso è gratuito e l’evento si terrà il 6 e 7 aprile presso il NOZ, ai Cantieri Culturali della Zisa (Pad. 20, Via Paolo Gili 4), dalle 10:00 alle 22:00.
Un programma ricco di emozioni vi aspetta: dimostrazioni di ken (spada) in armatura samurai, maestri di aikidō e aiki-jō, vestizione del kimono, cerimonia del tè, ikebana, mostra fotografica, laboratori di cucina e tanto altro! Esplorate sia il lato tradizionale che quello moderno del Giappone attraverso stand e associazioni. Non perdetevi i laboratori di cucina e origami, esperienze uniche per tutti. La colonna sonora dell’evento spazierà da concerti a tema anime con la straordinaria Harumi, a performance tradizionali con Salvatore Tona (clarinettista e compositore), Mattina Camuti (pianista e compositrice) ed Edoardo Ardizzone (compositore).
E per concludere in bellezza, l’8 aprile alle 20:30, l’evento speciale di apertura di i-Fest International Film Festival 24 – Palermo. In collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura, la proiezione di “Oshin” (おしん), capolavoro del 2013 del regista Shin Togashi. Il film sarà in lingua originale con sottotitoli in italiano (ingresso libero fino ad esaurimento posti).
I visitatori potranno inoltre godere della deliziosa cucina giapponese preparata dai cuochi del Noz. L’evento è patrocinato dal Comune di Palermo e offerto in collaborazione con l’iFest International, Mu – Creative Space, AyumiLab, Show Games e il NOZ (Nuove Officine della Zisa). Un tuffo nella cultura giapponese vi aspetta, non mancate.
Info link: https://www.palermotoday.it/eventi/la-sicilia-abbraccia-giappone-noz.html
Ora
6 (Sabato) 10:00 - 7 (Domenica) 22:00
Luogo
PAD. 20, Noz - Nuove Officine Zisa
Via Paolo Gili 4 - Palermo
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Luogo dell’evento: Metroquadro, C.so San Maurizio 73/F - Torino Data e ora dell’evento: inaugurazione 6 aprile 2024 ore 16 – 19 e fino al 22 giugno 2024
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Luogo dell’evento: Metroquadro, C.so San Maurizio 73/F – Torino
Data e ora dell’evento: inaugurazione 6 aprile 2024 ore 16 – 19 e fino al 22 giugno 2024
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L’esposizione “marks and traces” segna una ricorrenza nel percorso dell’artista giapponese Shinya Sakurai (Hiroshima, 1981), conosciuto per il suo linguaggio iconico, ermetico ed astratto: vent’anni dal suo arrivo a Torino, città in cui dal 2004, con Osaka, divide vita e lavoro.
In queste sue ultime tele, i segni fluidi e le composizioni geometrizzanti lasciano scie che, come impronte, tracciano un percorso personale, pregno di nuovi indizi.
L’artista abbandona le colorate ed iridescenti geometrie per dedicarsi a differenti giochi di luce, sembianze profonde e cupe, rivelatrici di una contemporaneità in continuo mutamento. Gli avvenimenti degli ultimi tempi hanno infatti lasciato sulle sue tele tracce e segni inequivocabilmente e indelebilmente densi e carichi, simboli rivelatori della complessità del presente.L’artista ha scelto come supporto per tutte le opere esposte il velluto, ad esprimere appunto la serietà dei tempi, ma anche base elegante ed essenziale.
Su queste superfici monocrome emergono però pennellate fluide, realizzate con colori ad olio, resine e colle traslucide, a formare squarci di luce e stelle abbaglianti, che illuminano ed evocano armoniose simmetrie, simboli di fiducia e speranza per il futuro.Le composizioni di Shinya Sakurai fluttuano in uno spazio profondo animato da segni e tratti simbolici, tracce e strutture ipnotiche in grado di evocare atmosfere tese tra il reale e l’immaginario, sempre emotivamente e visivamente coinvolgenti.
Potrete scoprirlo al Metroquadro (C.so San Maurizio 73/F – Torino), dal 6 aprile fino al 22 giugno (giovedì, venerdì, sabato – su appuntamento). L’inaugurazione si terrà sabato 6 Aprile dalle 16 alle 19.
Stesso giorno ed ora, inaugura negli spazi di Tomdesign, attigui alla galleria, in Corso San Maurizio 73, la mostra “Piccola scatola di cristalli” della giapponese Yoshiko Suzuran.info@metroquadroarte.com 328 4820897
Info link: https://www.metroquadroarte.com/mostre/shinya-sakurai-marks-and-traces/
Ora
Aprile 6 (Sabato) 16:00 - Giugno 22 (Sabato) 19:00
Luogo
Metroquadro
C.so San Maurizio 73/F - Torino
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Luogo dell’evento: Locali Ex- pretura di San Gregorio, Via Giuseppe Garibaldi - Sacile (PN) Data e ora dell’evento: Sabato 06 aprile dalle 17:30 alle 20:00, domenica
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Luogo dell’evento: Locali Ex- pretura di San Gregorio, Via Giuseppe Garibaldi – Sacile (PN)
Data e ora dell’evento: Sabato 06 aprile dalle 17:30 alle 20:00, domenica 07 aprile 2024 dalle 9:00 alle 20:00
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Cari amici, l’Associazione Gruppo Bonsai Giardino della Serenissima, in occasione del 36° anno dalla fondazione, organizza nel weekend 6 e 7 aprile il 33° Trofeo Bonsai – Città di Sacile e 36° Concorso Club Bonsai.
Sabato 6 aprile sarà il giorno dell’inaugurazione alle ore 17,30, che proseguirà fino alle 20,00 dello stesso giorno con l’apertura al pubblico dei due locali della mostra: un’esposizione di esemplari di collezionisti di bonsai nella cornice di un’ambientazione caratteristica giapponese.
Il giorno 7 aprile, con apertura alle ore 9,00, si svolgeranno tutte le attività didattiche previste per l’intera giornata (dettagliate nella locandina sotto a destra), con Conferenze e laboratori esterni (quest’ultimi tempo permettendo), e a seguire la visita dei locali della mostra con le votazioni da parte del pubblico, che potrà assistere al procedimento, attraverso i vari passaggi previsti, di una pianta da trasformare e l’elaborazione in disegno della futura trasformazione, perché l’arte bonsai è un intervento che richiede molto tempo e cura…successivamente gli esemplari passerranno al giudizio di una giuria formata da un rappresentante per ogni club presente, e dalla dirigenza del gruppo organizzatore, al fine di identificare il bonsai meritevole dell’assegnazione del 33° Trofeo Città di Sacile, e di decretarlo vincitore!
La mostra chiuderà le due giornate di manifestazione, nella serata di domenica 7 aprile alle ore 20,00.
Ingresso libero
Info link: https://www.milano.it.emb-japan.go.jp/itpr_ja/2024_sponsorship.html
Ora
6 (Sabato) 17:30 - 7 (Domenica) 20:00
Luogo
Locali Ex- pretura di San Gregorio
Via Giuseppe Garibaldi - Sacile (PN)
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Luogo dell’evento: Centro di Cultura Giapponese, Via Sandro Sandri 2 - Milano Data e ora dell’evento: Domenica 7 aprile - Calligrafia al mattino
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Luogo dell’evento: Centro di Cultura Giapponese, Via Sandro Sandri 2 – Milano
Data e ora dell’evento: Domenica 7 aprile – Calligrafia al mattino (ore 10.00/12.30) e Legatoria nel pomeriggio (ore 14.00/17.00)
Costo: 85,00 per i soci e euro 115,00 per i non soci del Centro di Cultura Giapponese
Prenotazioni: entro martedì 2 aprile o fino ad esaurimento dei posti.
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Siamo lieti di invitarvi al Laboratorio di Calligrafia e Legatoria giapponese ‘Haiku in fiore’ che si terrà Domenica 7 aprile 2024 presso il Centro di Cultura giapponese di Milano (Via Sandro Sandri 2).
L’incontro prevede una lezione di Calligrafia al mattino (ore 10.00/12.30) con Morena Mauri e una di Legatoria nel pomeriggio (ore 14.00/17.00) con Luca Cisternino.
Il tema sono i fiori, nell’iconografia pittorica e negli haiku giapponesi.
Si realizzerà un piccolo album a fisarmonica attraverso la piegatura e l’incollaggio delle pagine con un particolare effetto a onda (Nori-ire gajō). La copertina sarà personalizzata con una propria calligrafia giapponese.Il costo è di euro 85,00 per i soci e euro 115,00 (€85,00 + €30,00 quota associativa) per i non soci. I materiali sono compresi.
I posti sono limitati, chi volesse partecipare può rispondere a Luca a questo indirizzo mail lucacister@gmail.com entro e non oltre martedì 2 aprile o fino ad esaurimento dei posti.
Costo: 85,00 per i soci e euro 115,00 per i non soci
Info link: https://www.centrodiculturagiapponese.org/
Ora
(Domenica) 10:00
Luogo
Centro di Cultura Giapponese
Via Sandro Sandri 2 - Milano
10Aprallday17allday21° ASIAN FILM FESTIVAL(Tutto il giorno) Piazza Campo De' Fiori 56, Roma
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Luogo dell’evento: Cinema Farnese Arthouse, Piazza Campo De’ Fiori 56 – Roma Data e ora dell’evento: dal 10 al 17 aprile 2024, programma sul sito https://www.asianfilmfestival.info/programma-aff21/
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Luogo dell’evento: Cinema Farnese Arthouse, Piazza Campo De’ Fiori 56 – Roma
Data e ora dell’evento: dal 10 al 17 aprile 2024, programma sul sito https://www.asianfilmfestival.info/programma-aff21/
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Al Cinema Farnese Arthouse di Roma torna il tradizionale appuntamento con Asian Film Festival, la rassegna cinematografica che rivolge lo sguardo alle migliori nuove produzioni dell’Estremo Oriente, ideata da Cineforum Robert Bresson con la direzione artistica di Antonio Termenini. Dal 10 al 17 aprile 2024 saranno numerosi gli appuntamenti in sala per la ventunesima edizione, in programma dal primo pomeriggio alla sera tardi, che vedranno proiettare, accanto ai nuovi film di grandi registi, anche molte opere prime di alto livello – assolute sorprese – distribuite tra la sezione Newcomers, Concorso e Fuori Concorso.
La giuria dell’edizione 2024 sarà presieduta dal giornalista, scrittore ed editorialista Antonio Polito che, insieme al regista Christian Carmosino e alla giornalista e docente di linguaggio audiovisivo Angelica Alemanno, giudicheranno le opere in concorso mentre per la sezione dei talenti emergenti del cinema asiatico sarà creata un’apposita giuria di studenti presieduta dal prof. Antonio Falduto della UNINT.
Le nazioni coinvolte quest’anno sono Corea del Sud, Giappone, Cina, Taiwan, Hong Kong, Malesia, Singapore, Indonesia, Vietnam, Thailandia, Filippine e Nepal, quest’ultimo presente per la prima volta al festival.
Tornano le giornate a tema, dedicate ai Paesi che meglio si sono distinti per l’originalità e il dinamismo delle proprie cinematografie, organizzate grazie al sostegno e al coordinamento imprescindibile di Ambasciate, Istituti di Cultura, Film Commission e Agenzie governative dei paesi dell’Estremo Oriente: realtà che in questo anno hanno rinforzato a vario titolo la loro partnership strategica con il Festival. In ordine cronologico, si succederanno il Thailand Day (12 aprile), Korean Day (13 aprile), Japan day (14 aprile) e Vietnam Day (16 aprile).
Tre i temi trainanti di questa edizione spiccano argomenti di scottante attualità, quali la condizione della donna, l’entrata nella maggiore età attraverso racconti adolescenziali e la violenza declinata nelle sue diverse forme.
Nel ricco programma del festival spiccano numerose anteprime internazionali, come il ventaglio di film giapponesi After the fever di Yamamoto Akira, Ripples di Ogigami Naoko, One second ahead, one second behind di Nobuhiro Yamashita e Sana di Takashi Shimizu. Uno sguardo particolare è rivolto al film nepalese A road to village di Nabin Subbe e ai lungometraggi che hanno già trovato distribuzione italiana: Shadow of fire di Shinya Tsukamotosono (Minerva Pictures), film della cerimonia di apertura del festival, Sleep di Jason Yu (Tucker Film) e Only the river flows di Wei Shujun (Wanted).
Sono stati selezionati anche alcuni vincitori di prestigiosi festival internazionali: tra questi l’indonesiano Monisme di Riar Rizaldi, miglior film al Bucharest International Experimental Film Festival 2023, il thailandese Solids by the seashore di Patiparn Boontarig, miglior lungometraggio asiatico al British Irish Film Fest 2023, il cinese The cord of life di Qiao Sixue, Premio Migliore Attrice allo Shanghai International Film Festival 2023; i taiwanesi Love is a gun di Lee Hong-Chi (Hong Kong, Taiwan), Premio Leone del Futuro alla 80° Mostra del Cinema di Venezia e Fish memories di Hung-I Chen, Premio alla miglior fotografia al Golden Horse Film Festival, e il vietnamita Inside the yellow cocoon shell di Pham Thien An, Vincitore della Camera d’or, miglior opera prima, al 76° Festival di Cannes.
Tre gli ospiti internazionali in arrivo sono attesi il regista giapponese Shinpei Yamasaki per The guilt and the other stories, la vietnamita Nguyen Thi Truc Quynh, protagonista di Inside the yellow cocoon shell e il regista di Lesson, Kim Kyung-rae, primo ospite coreano nella storia dell’Asian Film Festival.
Per chi vorrà godere appieno dell’articolato calendario del festival, è prevista inoltre una serie di formule abbonamento che offriranno la possibilità di partecipare ad un’estrazione con premi in luxury bags e un viaggio in crociera in Thailandia.
Si ricorda che tutti i film verranno proiettati in versione in lingua originale con sottotitoli in italiano.
La XXIesima edizione di Asian Film Festival è realizzata con il contributo di: Ministero della Cultura (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo), Regione Lazio, Roma Lazio Film Commission, Istituto Culturale Coreano in Italia, Ambasciata della Repubblica Socialista del Vietnam in Italia.
Un’iniziativa in collaborazione con: Ministero degli Affari Esteri, Elephant Pictures, UNINT Università degli Studi Internazionali di Roma, 25th Shanghai International Film Festival, Cinema Farnese Arthouse, Ho Chi Mnh City International Film Festival, Oltre lo specchio Film Festival, Associazione Italia Asean, Ambasciata della Thailandia in Italia, Amazing Thailand Ente del Turismo thailandese, Associazione Italia-Filippine, Fabio Truffa, Danang Asian Film Festival.
La manifestazione gode del patrocinio di Roma Capitale.
Il Japan Day gode del patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura.
Media partner: Long take, Linkinmovies.it, Sentieri Selvaggi, Taxidrivers.it, Sonatine.
Biglietti e abbonamenti sul sito https://www.asianfilmfestival.info/biglietti-e-abbonamenti-aff21/
Info link: https://www.asianfilmfestival.info/
Ora
Aprile 10 (Mercoledì) - 17 (Mercoledì)
Luogo
Cinema Farnese Arthouse
Piazza Campo De' Fiori 56, Roma
10Apr19:00Arcipelago Giappone: miti, demoni e spirito zen19:00 Via Lomellina 35
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Luogo dell’evento: Libreria del Convegno (via Lomellina 35, Milano) Data e ora dell’evento: mercoledì 10 aprile alle ore 19 ========== Un
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Luogo dell’evento: Libreria del Convegno (via Lomellina 35, Milano)
Data e ora dell’evento: mercoledì 10 aprile alle ore 19
Un dialogo tra due libri:
Wabi-Sabi di Beb-Deum (O barra O) e Shimaguni. Atlante narrato delle isole del Giappone di Francesca Scotti (Bompiani)
Un percorso tra testi e immagini alla scoperta di un arcipelago, quello Giapponese, dalle molteplici sfumature.
Un mondo chiarissimo e occulto nel quale perdersi e ritrovarsi.
Intervengono:
Francesca Scotti (scrittrice ed esperta di Giappone)
Silvia Tomasi (studiosa di letteratura e arte)
Info link: https://www.obarrao.com/news/286/arcipelago-giappone-miti-demoni-e-spirito-zen
Ora
(Mercoledì) 19:00
Luogo
Libreria del Convegno
Via Lomellina 35
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Luogo dell’evento: ESH Gallery, Via Forcella 7 (Zona Tortona), Milano Data e ora dell’evento: 11 aprile – 17 maggio 2024 11-20 aprile (domenica chiusura): h 11-19 21 aprile –
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Luogo dell’evento: ESH Gallery, Via Forcella 7 (Zona Tortona), Milano
Data e ora dell’evento: 11 aprile – 17 maggio 2024
11-20 aprile (domenica chiusura): h 11-19
21 aprile – 17 maggio: su appuntamento
Cari amici,
siamo lieti di segnalarvi che ha inaugurato presso ESH Gallery di Milano la mostra Vessel (no) Vessel.
Sono esposte le opere di diversi artisti giapponesi tra cui:
Fuku Fukumoto, Akio Niisato, Oki Izumi, Ryo Sekino, Hanako Gejo, Shinya Tanoe.
La mostra Vessel (no) Vessel, è un evento inserito nel programma ufficiale della Milano Art Week e nel circuito della Design Week. L’esposizione, che rimarrà in programmazione fino al 17 maggio, presenta opere di artisti che con le rispettive ricerche formali su ceramica e vetro tracciano nuove rotte espressive e ridefiniscono il tema archetipo del vaso, una delle più antiche forme d’arte presente in ogni cultura.
Per info:
t: + 39 0256568164
t: +39 0294159572
enquiries@eshgallery.com
www.eshgallery.com
Info link: https://www.eshgallery.com/exhibition/vessel-no-vessel-eshgallery/
Ora
Aprile 11 (Giovedì) - 17 (Mercoledì)
Luogo
"Esh Gallery"
Via Forcella 7
11Apr21:00Focus Ozu | "Crepuscolo di Tokyo"21:00 Via Nino Bixio, 9
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Luogo dell’evento: Cinema Nuovo Eden in via Nino Bixio 9, Brescia Data e ora dell’evento: giovedì 11 aprile, ore 21:00 ========== Giovedì 11 aprile,
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Luogo dell’evento: Cinema Nuovo Eden in via Nino Bixio 9, Brescia
Data e ora dell’evento: giovedì 11 aprile, ore 21:00
Info link: https://www.bresciamusei.com/evento/crepuscolo-di-tokyo/
Ora
(Giovedì) 21:00
Luogo
Cinema Nuovo Eden
Via Nino Bixio, 9
12Aprallday05LugalldayAl via la 18ma Edizione di JAPAN INTERNATIONAL MANGA AWARD!(Tutto il giorno)
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Cari amici mangaka, siamo felici di annunciare che siamo pronti ad accogliere a braccia aperte le vostre candidature alla 18ma Edizione del Premio Internazionale del Manga “MANGA AWARD”. Le iscrizioni sono aperte
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Cari amici mangaka,
siamo felici di annunciare che siamo pronti ad accogliere a braccia aperte le vostre candidature alla 18ma Edizione del Premio Internazionale del Manga “MANGA AWARD”.
Le iscrizioni sono aperte da venerdì scorso 12 aprile fino a venerdì 5 luglio 2024; avete quindi tutto il tempo per spolverare il vostro fumetto nel cassetto, o già pubblicato, e volare in Giappone prima con la fantasia che l’ha ispirato, e poi, se vincerete, anche di persona.
Potete portare o inoltrare al Consolato le opere (in versione cartacea o pdf), unitamente all’Application Form (al link sotto), compilato secondo le indicazioni che trovate nelle linee guida in allegato e sul sito ufficiale del concorso.
Info link: https://www.manga-award.mofa.go.jp/en/application/18/index.html
https://www.facebook.com/manga.award
Ora
Aprile 12 (Venerdì) - Luglio 5 (Venerdì)
14Apr14:00Laboratorio di calligrafia giapponese14:00 C.so Roma, 15
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Luogo dell’evento: presso la biblioteca di GravellonaToce Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile, in tre turni da un'ora (alle 14:00, alle 15:30 e alle 17:00)
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Luogo dell’evento: presso la biblioteca di GravellonaToce
Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile, in tre turni da un’ora (alle 14:00, alle 15:30 e alle 17:00)
Shodō 書道 significa letteralmente la via della scrittura (書 sho = scrittura 道 dō = via). Il carattere 道 dō è lo stesso di bushidō (arte marziale), kendō (l’arte della spada dei samurai), chadō (cerimonia del tè) e altre arti tradizionali giapponesi, e indica un percorso di ricerca e crescita personale.
Ecco allora che ogni segno diventa l’espressione dell’interiorità del calligrafo.
Durante il laboratorio i partecipanti sperimenteranno le basi per tracciare i diversi segni e potranno dipingere un kanji (ideogramma) su un ventaglio tradizionale giapponese (団扇 uchiwa).
La partecipazione è aperta a tutti a partire da 8 anni.
È richiesto un contributo di 25 euro per il materiale.
Info link: https://www.verbanianotizie.it/n1966108-laboratorio-di-calligrafia-giapponese.htm
Ora
(Domenica) 14:00
Luogo
Biblioteca di Gravellona Toce
C.so Roma, 15
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Luogo dell’evento: Casa Verdi, Piazza Buonarroti 29, Milano (domenica 14 aprile) | Palazzo Bianco Speroni Nuvolera, Brescia (lunedì 15 aprile) Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile
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Luogo dell’evento: Casa Verdi, Piazza Buonarroti 29, Milano (domenica 14 aprile) | Palazzo Bianco Speroni Nuvolera, Brescia (lunedì 15 aprile)
Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile ore 15:30 (ingresso alle ore 15) | lunedì 15 aprile alle ore 18:30 (ingresso alle ore 18)
Scadenze e Prenotazione: domenica 14 aprile ingresso libero con prenotazione obbligatoria, lunedì 15 aprile evento su inviti.
Per infomazioni:
Oasi giapponese,
Tel: 351 5410343
oasimilano@yahoo.co.jp
musicsatoh.com
La maestra Rie con il suo ensemble si esibirà in un secondo concerto il giorno successivo, lunedì 15 aprile, a Nuvolera, in provincia di Brescia (questo secondo evento è solo su inviti).
Il Consolato ha conferito il patrocinio a entrambe le iniziative (cfr. https://www.milano.it.emb-japan.go.jp/itpr_ja/2024_sponsorship.html)
Gli eventi sono organizzati da KOBE International Music Competition Executive Committee, istituito nel ’96, un anno dopo il disastro del terremoto di Kobe allo scopo di sostenere la ricostruzione delle zone colpite dal disastro del terremoto di Hanshin/Awaji. Il comitato si fa promotore di una nuova cultura che proviene da quelle zone terremotate.
Il ruolo esercitato dalla musica in quei luoghi di dolore e di ricostruzione è molto importante; per questa ragione il Comitato Organizzativo intende diffondere nel mondo la musica di quelle aree per promuoverla e nel contempo trasmettere un messaggio di pace.
Info link: https://www.milano.it.emb-japan.go.jp/itpr_ja/2024_sponsorship.html
Ora
14 (Domenica) 15:30 - 15 (Lunedì) 18:30
Luogo
Casa Verdi, Piazza Buonarroti 29 Milano
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Luogo dell’evento: Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile, ore 16:00 ========== Nell’ambito di Lunaria a Levante 2024, domenica
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Luogo dell’evento: Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone
Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile, ore 16:00
Nell’ambito di Lunaria a Levante 2024, domenica 14 aprile alle ore 16, un’immersione nelle atmosfere del Giappone ospitata dal Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone a Villetta Di Negro: “Ryoju o l’amore che non si può” è un reading musicale liberamente tratto da “Il fucile da caccia” di Yasushi Inoue con protagoniste tre donne – interpretate da Raffaella Azim, Mariella Fenoglio e Sara Mennella – e le loro tre lettere, tutte destinate allo stesso uomo, Josuke.
A scriverle sono la moglie, Midori, l’amante, Saiko, e la figlia ventenne di quest’ultima, Shoko: un equilibrio difficile ha tenuto legati per anni i loro destini, grazie a un velo di silenzio e di menzogna reciproci. Ma un avvenimento inatteso sconvolgerà le loro vite, rompendo questo equilibrio.
Lo spettacolo sarà diretto da Daniela Ardini. Seguirà una visita guidata al museo. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare i numeri di telefono 0102477045 e 3737894978, scrivere via e-mail a info@lunariateatro.it o consultare il sito web lunariateatro.it.
Info link: https://lunariateatro.it/programmazione/stagione-lunaria-a-levante/
Ora
(Domenica) 16:00
Luogo
Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone”
Piazzale Giuseppe Mazzini, 4
14Apr16:30La compagnia del BelCanto presenta "Madama Butterfly"16:30 Via Pezzotti, 53
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Luogo dell’evento: Teatro Stella (via Pezzotti 53, Milano) Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile, ore 16:30 ========== Cari amici, La Compagnia del BelCanto vi
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Luogo dell’evento: Teatro Stella (via Pezzotti 53, Milano)
Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile, ore 16:30
Cari amici,
La Compagnia del BelCanto vi invita al prossimo appuntamento al Teatro Stella (Via Pezzotti 53, Milano – zona Tibaldi) per la Stagione Lirica 2023/24! Domenica 14 aprile 2024, alle ore 16:30 il sipario si apre su “MADAMA BUTTERFLY’ dramma lirico in tre atti – Musica di Giacomo Puccini (segue il programma sotto la locandina con i contatti per info).
“MADAMA BUTTERFLY’
dramma lirico in tre atti
Musica di Giacomo Puccini
PERSONAGGI e INTERPRETI :
Personaggi e interpreti:
CioCio San: Hiroko Morita
Suzuk:: SeonHyeong Kim*
Pinkerton: Alessandro Mundula
Sharpless: Leonardo Cremona*
Goro: Yuan Shan*
Yamadori: Bolin Zhu*
Bonzo: Angelo Lodetti
Kate: Anastasia Ganina
Commissario Imperiale: Gianluca Alfano
Regia di Pierluigi Cassano
Al pianoforte M.a Minami Mashio
* Vincitori del ruolo o finalisti al Concorso Lirico Internazionale “A Ruoli d’Opera” 2023
***** ***** *****
INFO e BIGLIETTERIA : www.compagniadelbelcanto.it
INFO : Patrizia tel. 333 2223570 – chiamare dalle 15 alle 17
***** ***** *****
LA TRAMA
In una grande città del Giappone, una geisha di soli 15 anni viene venduta come sposa a un ufficiale della marina americana, Pinkerton.
La ragazza, di nome CioCioSan ma soprannominata “Madama Butterfly” per la sua fragile bellezza, è profondamente innamorata e per adeguarsi al suo sposo, rinuncia alla sua religione e alla sua famiglia, ma ignora che per l’uomo quel matrimonio è soltanto un gioco.
Dopo un breve periodo felice, CioCioSan si ritrova sola e con un figlio da allevare, ma il suo amore è tenace: lui ha promesso che tornerà e lei lo aspetta con fiducia, scrutando l’orizzonte dalla sua casa sulla collina.
Dopo tre lunghi anni, Pinkerton si ripresenta in Giappone con una vera moglie americana e Butterfly, schiacciata dal disinganno, consegna il figlio alla coppia e si toglie la vita.
BRANI CELEBRI:
Amore o grillo
Ancora un passo… Spira sul mare
Viene la sera…. Bimba dagli occhi pieni di malia
Un bel dì vedremo
Che tua madre dovrà prenderti in braccio
Scuoti quella fronda
Coro a bocca chiusa
Addio, fiorito asil
Tu, tu, piccolo Iddio
NOTE
Edizione non integrale dell’opera di G. Puccini.
Spettacolo in tre atti
Durata: 2 ore e 15 minuti, più due brevi intervalli.
Info link: https://www.compagniadelbelcanto.it/
Ora
(Domenica) 16:30
Luogo
Teatro Stella
Via Pezzotti, 53
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Luogo dell’evento: Teatro Traetta. Via Tommaso Traetta, 17 Bitonto Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile, ore 19:00 ========== La rassegna di danza contemporanea
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Luogo dell’evento: Teatro Traetta. Via Tommaso Traetta, 17 Bitonto
Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile, ore 19:00
La rassegna di danza contemporanea L’Arte dello Spettatore del Network Internazionale Danza Puglia, sostenuta da Comune di Bitonto e Teatro Pubblico Pugliese, programma lo spettacolo Restep, domenica 14 aprile, ore 19:00, al Teatro Traetta di Bitonto firmato dalla coreografa giapponese Emi Miyoshi e interpretato dallo Shibui Collective (info asso.riesco@gmail.com, 3516749330, ticket online su vivaticket).
Emi Miyoshi ha lavorato nella compagnia di danza PrettyUglyTanzKöln sotto la direzione di Amanda Miller, dal 2014 produce a Friburgo SHIBUI KOLLEKTIV. SHIBUI è una parola giapponese che si riferisce all’estetica della bellezza semplice, umile e rara, una bellezza che può offendere e lasciare un retrogusto amaro. Negli ultimi anni, Emi Miyoshi ha esplorato i sentimenti di solitudine e connessione in vari modi. Il suo lavoro artistico affronta in modo toccante il sentimento di alienazione sociale ed emotiva.
Domenica 14 aprile è la giornata dedicata al progetto Network Students, gli allievi incontreranno la coreografa Emi Miyoshi con la quale lavoreranno in un workshop focalizzatosu tecniche e linguaggi strettamente connessi allo spettacolo che sarà in scena al Teatro Traetta. La giornata di formazione proseguirà con il progetto Carta Bianca Students in cui Loredana Savino approfondirà il ruolo della voce e della musica in dialogo con l’arte coreutica.
RESTEP
Direzione artistica e coreografia: Emi Miyoshi
Interpreti: Anna Kempin, Katharina Ludwig, Marcella Centenero, Davide Degano, GiorgosMichelakis
Tamburi e percussioni: Konrad Wiemann
Costumi: Charlotte Morache
Drammaturgia: Monica Gillette
Assistente coregrafa: Unita Gay Galiluyo
Luci: Natalie Stark
Suono: Martin Kölker-Heinrich, Jan Geuer
Lo spettacolo è sostenuto dal NATIONALES PERFORMANCE NETZ International Guest Performance Fund for Dance, which is funded by the Federal Government Commissioner for Culture and the Media
INFO E BOTTEGHINO
+39 351 674 9330
asso.riesco@gmail.com
www.networkdanzapuglia.it
Ticket online https://www.vivaticket.com/it/ticket/breathe-with-me-a-moment/226653
Info link: https://www.dabitonto.com/cronaca/lo-shibui-collective-ospite-della-rassegna-di-danza-contemporanea-l-arte-dello-spettatore.htm
Ora
(Domenica) 19:00
Luogo
Teatro Traetta
Via Tommaso Traetta 17
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Luogo dell’evento: Palazzo Litta - Corso Magenta, 24, 20121 Milano Data e ora dell’evento: dal 15 al 21 aprile ========== L’azienda, che
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Luogo dell’evento: Palazzo Litta – Corso Magenta, 24, 20121 Milano
Data e ora dell’evento: dal 15 al 21 aprile
L’azienda, che da sempre si contraddistingue per la vocazione sperimentale e l’approccio pioneristico al design, torna al Fuorisalone con un intervento dello studio di design giapponese we+, in uno dei luoghi più iconici di Milano, il cortile di Palazzo Litta, nel cuore del distretto culturale delle 5 vie, da lunedì 15 a domenica 21 aprile. Stiamo parlando di Elica, azienda italiana con sede a Fabriano, leader globale da oltre 50 anni nel design e nella produzione di elettrodomestici dedicati al cooking come le cappe per la cucina che, in collaborazione con la Fondazione Ermanno Casoli, presenta un’iconica installazione dal titolo Straordinaria.
we+ è uno studio di design contemporaneo fondato nel 2013 da Toshiya Hayashi e Hokuto Ando che, grazie a una costante ricerca, condotta sia in Giappone che all’estero, dà vita a forme inedite. Lo studio ha sviluppato progetti indipendenti e auto-produzioni che hanno dato origine a numerose collaborazioni con aziende e organizzazioni, sviluppando progetti di R&D, installazioni e opere su commissione, branding, design spaziale e art direction. Hanno ricevuto numerosi premi, tra cui il FRAME Awards 2023 / Furniture of the Year, Dezeen Awards 2022 / Emerging Design Studio of the Year Public Vote, Wallpaper* Design Awards 2022 / Best Elements of Surprise, EDIDA 2019 / Young Designer of the Year. Il loro lavoro fa parte della collezione del Vitra Design Museum in Germania.
In occasione della Milano Design Week, il duo ha realizzato nel cortile di Palazzo Litta – esempio altissimo di barocchetto lombardo – un’opera immersiva, in cui vivere un’esperienza sensoriale a 360°, che si ispira alla leggerezza delle nuvole, creando un flusso continuo nell’alternanza di toni che evocano l’aria e il calore, elementi naturali e fortemente identitari per Elica. “Ci siamo lasciati ispirare dagli elementi naturali, dal luogo e dal concept Straordinaria per dare vita a un’installazione dove natura, bellezza e colore si fondono per offrire al pubblico un viaggio sensoriale incentrato sul tema dell’aria. L’essenza del brand ci ha spinto a ricercare una prospettiva d’interpretazione autentica dei suoi valori”, affermano gli artisti Toshiya Hayashi e Hokuto Ando. “Il rapporto e il contatto con le forme, i materiali, le tonalità e la profondità trasportano il visitatore in una dimensione unica di connessione con l’elemento”.
Info link: https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2024/04/arte-scienza-fuorisalone-milano-we/
Ora
Aprile 15 (Lunedì) - 21 (Domenica)
Luogo
Palazzo Litta
Corso Magenta, 24
15Aprallday21alldayIl GIAPPONE vi aspetta al FUORISALONE / Milano Design Week 2024(Tutto il giorno)
Dettagli evento
Luogo dell’evento: diverse location, per maggiori info https://www.fuorisalone.it/ Data e ora dell’evento: dal 15 al 21 aprile ========== Cari amici, il Giappone
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Luogo dell’evento: diverse location, per maggiori info https://www.fuorisalone.it/
Data e ora dell’evento: dal 15 al 21 aprile
Cari amici, il Giappone vi aspetta come ogni anno al Fuorisalone per la consueta Milano Design Week che vi farà compagnia dal 15 al 21 aprile!
Gli appuntamenti sono così numerosi che non possiamo comprenderli tutti, e ci limitiamo a presentarvene alcuni; potete scoprire gli altri, passeggiando sul sito dedicato alle variate centinaia di eventi …per cui più che una passeggiata sarà una maratona: https://www.fuorisalone.it/
Vi aspettano tante novità del design giapponese, dalla sofisticata costruzione di ben 6 metri in bilico tra progetto e arte di : (霊) , nella tradizione nipponica uno spirito che abita le foreste,
ai mobili nati in una regione remota di Okhotsk, in Hokkaido, e realizzati con legno considerato senza pregio, che ridefiniscono la bellezza di perché il legno cosiddetto “di scarto” può rinascere a nuova vita e diventare un valore che dura nel tempo.
I designer vincitori del contest del brand giapponese sono protagonisti con i loro prototipi della mostra in programma in via Tortona per ridisegnare il futuri design e formare una nuova generazione di designer giapponesi.
Con il brand , scoprirete opere sul tema della neve, un bel contrasto e non solo di colori con la stagione in corso!
Incontrerete la bellezza e la maestria di , tutta racchiusa nei mobili in ferro Lines, creati con gli abili processi di “taglio”, “piegatura”, “martellatura”, “saldatura” e “levigatura”.
Mentre nello Spazio di potrete vivere un’esperienza avvolgente: in un’area della location, sarà possibile provare lo Shinrin-yoku, una celebre tecnica di meditazione giapponese resa possibile grazie alla riproduzione di una reale foresta da cui passerete poi a una “foresta urbana”, teatro in cui la materia trova la sua trasformazione grazie all’intervento dell’uomo. Il tutto, naturalmente, scandito dal ticchettìo degli orologi Grand Seiko.
“Il rapporto e il contatto con le forme, i materiali, le tonalità e la profondità trasportano il visitatore in una dimensione unica di connessione con l’elemento”, afferma il duo + (Toshiya Hayashi & Hokuto Ando).
Un’antologia tessile evoca ricordi di tempi passati, gesti e antichi rituali nei toni della terra, con materiali naturali e un senso di calma eleganza nell’installazione ‘ ’, progetto realizzato da & in collaborazione con il Politecnico di Milano, al fine di favorire l’incontro di due culture tessili antiche, quella italiana e quella giapponese, rilette e riadattate in chiave contemporanea. & Design vi introdurrà al mondo di compensato di design, che produce utilizzando impiallacciature di legno naturale per mobili e applicazioni interne.
“Timeless Innovation” presso lo showroom vi presenta la nuova collezione di arredi “Brace” nella nuova versione scura, creata in collaborazione con l’azienda tatehiko, in uno spazio espositivo che sarà arricchito dal tatami perché l’immersione nello spazio abitativo giapponese sia completa…. Continua naturalmente qui: https://www.fuorisalone.it/
Buona design week a tutti!
Info link: https://www.fuorisalone.it/
Ora
Aprile 15 (Lunedì) - 21 (Domenica)
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Luogo dell’evento: Galleria Antonio Battaglia, Milano Data e ora dell’evento: da lunedì 15 a sabato 20 aprile, exhibition dalle ore 10:00 alle 19:00 ==========
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Luogo dell’evento: Galleria Antonio Battaglia, Milano
Data e ora dell’evento: da lunedì 15 a sabato 20 aprile, exhibition dalle ore 10:00 alle 19:00
SUGIYAMA presenta la seconda exhibition al Fuorisalone di Milano.
“The Beauty of Lines iron furniture—created with the skillful processes of
“cutting,” “bending,” “hammering,” “welding,” and “sanding.”
Each SUGIYAMA product is carefully brought to completion by the craftsmen who make it.
The iron, which at first is just a bar or a plate, is transformed into warm iron furniture.
The delicate finish applied by the iron craftsmen brings out the unique look and texture.
This is SUGIYAMA’s craftsmanship.
By “cutting,” “bending,” “hammering,” “welding,” and “sanding,”
The Beauty of Lines iron furniture, with its “thinness” in pursuit of minimalism, is created.
We would like to introduce some chairs we will show this year.
Enjoy such attractive iron furniture in your daily life.”
SHIN SERIES
CRANK SERIES
FELICE SERIES
Per info: info@sugiyama.furniture
Info link: http://www.galleriaantoniobattaglia.com/?p=7542
Ora
15 (Lunedì) 10:00 - 20 (Sabato) 19:00
Luogo
Galleria Antonio Battaglia
Via Ciovasso, 5
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Luogo dell’evento: Milano - showroom ALBED, via Gonzaga 7 (M1 Duomo, M3 Missori) Data e ora dell’evento: dal 15 al 21 aprile 2024 | 10:00 - 18:00
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Luogo dell’evento: Milano – showroom ALBED, via Gonzaga 7 (M1 Duomo, M3 Missori)
Data e ora dell’evento: dal 15 al 21 aprile 2024 | 10:00 – 18:00
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Kengo Kuma, fondatore dello studio KKAA, approda al Fuorisalone 2024 con una mostra che tributa la cultura giapponese attraverso Kodama, una sofisticata costruzione in bilico tra progetto e arte. L’esposizione, aperta al pubblico durante la settimana del design di Milano, presenta le fasi di concept e costruzione della monumentale scultura e delle sue successive varianti, frutto di una continua ricerca dell’architetto giapponese.
Kodama (木霊, 木魂 or 木魑) sono spiriti del folklore giapponese che abitano gli alberi, o alberi stessi in cui si pensa risieda un kodama. Come altri grandi portavoce della cultura giapponese nel mondo, anche Kengo Kuma reinterpreta il concetto di kodama. Prima di lui era toccato a Hayao Miyazaki che nel suo anime Principessa Mononoke (1997) aveva rappresentato gli spiriti della foresta come piccole figure bianche.
Kuma da architetto costruisce quest’archetipa entità nipponica attingendo alla materia stessa degli alberi (in questo caso in essenza di larice) per creare un’imponente struttura (6 m di diametro) di forma pressoché sferica.
L’evento di Albed e KKAA, a cura di Marco Imperadori (Dipartimento DABC), è patrocinato da Politecnico di Milano e Artesella, realizzato in collaborazione con SEKISUI HOUSE – KUMA LAB at The University of Tokyo, MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, ACP – Art Capital Partners e Bundeskunsthalle. Partnership tecnica D3Wood e SCM.
Costituita da 335 unità in legno massello, raggruppate in 154 tipologie di elementi kodama è al contempo una sintesi di un gioco tradizionale giapponese (Chidori) fatto di incastri e moduli ripetuti e del sistema strutturale a telaio ligneo delle case tradizionali.
In occasione dell’inaugurazione della mostra “Kodama. Lo Spirito della Foresta” lo showroom Albed ospiterà anche un talk moderato da Marco Imperadori (DABC – Politecnico di Milano), curatore dell’evento. Sarà presente Kengo Kuma e Taichi Kuma, presidente di KKAA – Kengo Kuma & Associates, Domitilla Dardi, storica e curatrice di design, Rosa Zambelli, Associazione Arte Sella e Davide Quadrio, MAO Museo d’Arte Orientale di Torino.
Quando: domenica 14 aprile alle ore 16:30
Dove: showroom Albed, in via Gonzaga 7 (MM3 Missori).RSVP obbligatorio: design@albed.it
posti limitati: una volta raggiunta la capienza massima non saranno accettati ulteriori accrediti.
Ora
15 (Lunedì) 10:00 - 21 (Domenica) 18:00
Luogo
Showroom ALBED
via Gonzaga 7 - Milano (M1 Duomo, M3 Missori)
16Aprallday21alldaySetsu & Shinobu Ito alla Milan Design Week 2024(Tutto il giorno)
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Luogo dell’evento: diverse location (per maggiori dettagli guardare foto) Data e ora dell’evento: dal 16 al 21 aprile (per maggiori dettagli guardare foto) ==========
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Luogo dell’evento: diverse location (per maggiori dettagli guardare foto)
Data e ora dell’evento: dal 16 al 21 aprile (per maggiori dettagli guardare foto)
Setsu & Shinobu Ito presenteranno diverse opere al Salone e al Fuori Salone di Milano 2024.
Coppia nella vita e nel lavoro, spaziano dal design di architettura a quello di interni e industriale, all’artigianalità, al packaging, all’elettronica fondendo cultura nipponica e italiana.
FUORISALONE
Info link: http://www.studioito.com/salone2024.html
Ora
Aprile 16 (Martedì) - 21 (Domenica)
16Aprallday21alldaynendo : whispers of nature(Tutto il giorno) Via Giovanni Bovio, 28
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Luogo dell’evento: Paola Lenti Milano, Via Giovanni Bovio 28 Data e ora dell’evento: dal 16 al 21 aprile | dal 16 al 20 ore 10-22,
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Luogo dell’evento: Paola Lenti Milano, Via Giovanni Bovio 28
Data e ora dell’evento: dal 16 al 21 aprile | dal 16 al 20 ore 10-22, il 21 aprile ore 10-19
In occasione della Milano Design Week 2024, nendo presenterà una mostra personale intitolata “nendo : whispers of nature”. La sede dell’evento sarà il complesso di via Bovio 28 trasformato da Paola Lenti in un sito architettonico bioecologico con diversi spazi, come uffici, showroom, spazi per gallerie e un ristorante, tutti disposti intorno a un grande cortile centrale. “nendo : whispers of nature” avrà luogo in un piccolo edificio in disuso destinato ad essere convertito in un boutique hotel nel 2026.
Con questa mostra, nendo si pone l’obiettivo di catturare l’ambiguità delle nuvole, esplorando l’interazione tra luce ed ombra, e indagando il fluire del tempo e le sensazioni provate stando sotto la pioggia.
Dall’osservazione di questi “sussurri della natura”, nascono cinque collezioni che si inseriscono nel racconto iniziato vent’anni fa da nendo, proprio in occasione della prima partecipazione dello studio al Salone del Mobile nel 2004. nendo, continua infatti a proporre oggetti di design fortemente ispirati dalla natura, la cui eleganza distintiva svela l’estetica tipica giapponese.
All’interno dello spazio, verrà inoltre presentato “hana-arashi”, progettato in collaborazione con Paola Lenti.
passing rain – Cristallizzare il momento di una pioggia passeggera
Una serie di cinque contenitori scultorei raffigura la bellezza effimera della pioggia. Le gocce scendono delicatamente, trasformandosi in una pioggerellina leggera; le nuvole si dissolvono, lasciando il bel tempo. Questa immagine dipinta dalle sfumature delle gocce e dai riflessi del cielo cattura la fugacità degli istanti, rappresentata da contenitori rotondi sostenuti da sottili steli di acciaio inossidabile. Le “linee di pioggia” sono realizzate tramite steli di 2 mm di diametro che si fondono sul basso con la base riflettente, sagomata con cura e saldata a temperature controllate per preservarne l’integrità. L’intero oggetto, nonostante l’aspetto minimale e sospeso, gode di una stabilità impeccabile grazie a viti ed adesivi che integrano perfettamente con il design.
La bacinella delle “prime gocce” emerge come la più sfidante da realizzare per via del minor numero di sostegni utilizzati. Un capolavoro di ingegneria che cattura la fugacità della pioggia, immortalando un istante nel tempo.
clustered clouds – sistema di mensole traslucide a forma di nuvole raggruppate
In lontananza, le nuvole nel cielo appaiono come bianche entità sospese; dall’alto di un aereo o dalla vetta di una montagna, l’esperienza cambia: le nuvole si trasformano in un paesaggio sfocato e traslucido.
nendo si è ispirato alle forme delle nuvole per creare il suo sistema di mensole “clustered cloud”, realizzate con metallo perforato in acciaio inossidabile. La scelta del materiale e la disposizione dei fori sono calibrati per rendere la materia quasi impercettibile: il pannello posteriore è inclinato di 30 gradi per aggiungere profondità al design e al tempo stesso mitigare il motivo moirè presente dove il metallo si sovrappone. Le forme geometriche all’interno dei volumi creano spazi vuoti, dando vita a un “volume di vuoto” che evoca l’essenza delle nuvole.
Info link: https://www.fuorisalone.it/it/2024/eventi/4951/nendo-whispers-of-nature
Ora
Aprile 16 (Martedì) - 21 (Domenica)
Luogo
Paola Lenti Milano
Via Giovanni Bovio, 28
17Apr17:0018:00Webinar "Esplorando il lavoro in Giappone"17:00 - 18:00
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Data e ora dell’evento: mercoledì 17 aprile dalle 17:00 alle 18:00 ========== Mercoledì 17 Aprile dalle ore 17:00 alle ore 18:00, nella cornice dell'Education
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Data e ora dell’evento: mercoledì 17 aprile dalle 17:00 alle 18:00
Mercoledì 17 Aprile dalle ore 17:00 alle ore 18:00, nella cornice dell’Education Week di 24ORE Business School, avrai l’opportunità di partecipare al Webinar “Esplorando il lavoro in Giappone”.
Le aziende giapponesi sono generalmente conosciute per la forte cultura lavorativa, l’attenzione al dettaglio e la focalizzazione sulla qualità. Il Webinar sarà dedicato all’approfondimento di alcuni temi che contraddistinguono le aziende e il modo di lavorare in Giappone: dai modelli gerarchici all’azienda come “seconda famiglia”, dalla preminenza del proprio gruppo al rispetto delle regole e delle norme sociali, dalla pianificazione all’ossessione per il controllo e molto altro. La partecipazione al Webinar è gratuita, previa registrazione.
Ti aspettiamo, in Live Streaming!
Info link: https://www.24orebs.com/eventi/esplorando-il-lavoro-in-giappone-live-streaming-2024-04-17
Ora
(Mercoledì) 17:00 - 18:00
19ApralldayLa Via degli Occhi Limpidi, l’arte di manifestarsi senza rumore(Tutto il giorno: venerdì)
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Data e ora dell’evento: dal 19 aprile in libreria ========== È usanza in Giappone versare un mestolo d’acqua di buon augurio sulla soglia di case, negozi,
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Data e ora dell’evento: dal 19 aprile in libreria
È usanza in Giappone versare un mestolo d’acqua di buon augurio sulla soglia di case, negozi, templi e scacciare così le cattive influenze. Un gesto, un rito che suggerisce l’opportunità di creare un mondo migliore.
Di questa elementare, disarmata verità, a tutti accessibile, ci parla Annamaria Gyoetsu Epifanìa e ogni tradizione sapienziale.
Prenderne coscienza può darci la forza di sperimentare nella fede una dimensione inesprimibile di beneficio utile a tutti gli esseri.
La Via degli Occhi Limpidi mostra, insieme a tutti i grandi maestri convocati, cosa è veramente «reale»: oltre le illusioni, le proiezioni, le fantasie soltanto la relazione resta, il mutamento, la condivisione.
La Via degli Occhi Limpidi si compone di sette capitoli, «sette petali» di un anemone bianco selvatico simbolo di grazia e forza. «Sette petali» che scandiscono un percorso di Illuminazione.
Ciascuno è diviso in cinque passi dai titoli evocativi, grazie ai quali il lettore viene accompagnato e accolto sulla Via che porta alla scoperta del buddhismo zen.
«In una felice combinazione di prosa e poesia, ricordi, aforismi, brevi dialoghi, apologhi della tradizione e poemetti, il ritmo della scrittura si raccorda al ritmo segreto delle cose: le pause, gli spazi tra le parole a mimare il silenzio, le frasi o i versi che durano quanto un respiro umano, come le frasi di un sassofonista jazz.
Si compone così un mosaico che si avvicina più alla poesia che alla letteratura perché prima ancora di trasmettere idee suscita emozioni.» – Filippo La Porta
Prefazione di Guglielmo Doryu Cappelli
Postfazione di Filippo La Porta
a cura di Katia Paoletti
pag. 256 – euro 23,00 – ebook euro 15,99
Info link: https://www.lindau.it/Autori/Annamaria-Gyoetsu-Epifania
Ora
Tutto il giorno (Venerdì)
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Data e ora dell’evento: venerdì 19 aprile e domenica 28 aprile, 19 aprile ore 19:45 | 28 aprile ore 17:00
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Data e ora dell’evento: venerdì 19 aprile e domenica 28 aprile, 19 aprile ore 19:45 | 28 aprile ore 17:00
Cari amici, siete pronti per un’esperienza unica che unisce le tradizioni musicali giapponesi con l’eleganza delle musiche occidentali?
Siete attesi nei giorni 19 e 28 aprile rispettivamente a Milano e a Cernusco sul Naviglio al concerto “OTODAMA – L’anima dei suoni”, un progetto che cattura l’essenza del suono, della vibrazione dell’anima al richiamo dei desideri.
Con la voce incantevole della lingua nipponica e l’armonioso suono del violoncello e dello strumento a corde tradizionale San-shin.
Un’opportunità per immergervi nel viaggio sonoro che unisce culture ed emozioni. Il 28 aprile (presso la Casa delle Arti) , oltre alla musica tradizionale giapponese di Otodama, si svolgerà la Vestizione del Kimono con Tomoko Hoashi.
– 19 aprile 2024 ore 19:45
Organizzato da Milano Classica
Presso Pime Museo popoli e culture
Via Monte Rosa 81, Milano
Info link: https://www.milanoclassica.it/eventi/otodama/
“OTODAMA 音霊 L’Anima dei suoni”
voce e Sanshin Shinobu Kikuchi
violoncello Yuriko Mikami
– 28 aprile 2024 ore 17:00
Rassegna per centenario Pucciniano
“A te Giacomo Puccini”
Presso Casa delle Arti
Via Alcide De Gasperi 5, Cernusco sul Naviglio
Info link: https://comune.cernuscosulnaviglio.mi.it/37126-puccini-100/
“OTODAMA 音霊 L’Anima dei suoni”
voce e Sanshin Shinobu Kikuchi
violoncello Yuriko Mikami
Vestizione di Kimono con Tomoko Hoashi
Intervento di Edoardo Rescigno
Ora
19 (Venerdì) 19:30 - 28 (Domenica) 17:00
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Luogo dell’evento: Sede espositiva Giardini. Biennale di Venezia Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124 Venezia Data e ora dell’evento: 20 aprile - 24 novembre 2024 Pre-apertura 17-18-19
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Luogo dell’evento: Sede espositiva Giardini. Biennale di Venezia
Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124 Venezia
Data e ora dell’evento: 20 aprile – 24 novembre 2024
Pre-apertura 17-18-19 aprile
Nota per le sue installazioni e sculture incentrate su “eventi” che cambiano in base alle condizioni ambientali, Yuko Mohri propone una mostra, curata da Sook-Kyung Lee, che riempie il padiglione di suoni, luci, movimenti e odori.
Ispirandosi agli espedienti-tampone visti nelle stazioni della metropolitana di Tokyo per fermare le perdite d’acqua, Moré Moré (Leaky) creerà artificialmente una falla e poi cercherà di ripararla, improvvisando con una varietà di oggetti domestici disponibili a Venezia per dare vita a sculture cinetiche. In un mondo in cui le inondazioni funestano sempre più spesso l’ambiente, e soprattutto a Venezia, città colpita da un’alluvione a cinquantennio – l’ultimo nel 2019 – Moré Moré acquisisce molteplici accezioni.
Decomposition genera suoni e luci inserendo elettrodi in alcuni frutti, convertendone lo stato di umidità in continuo cambiamento in impulsi elettrici. Le condizioni interne della polpa mutano costantemente, modulando il tono del suono continuo e l’intensità della luce, mentre la frutta profonde l’odore della decomposizione, dissolvendosi o appassendo. Con un titolo la cui etimologia implica il “porre insieme (con+porre)”, la mostra si interroga sul significato di essere e lavorare insieme nella società post-pandemica. Paradossalmente, la crisi acuisce la creatività e ispira l’opera di Mohri, che prende spunto dalle misure ingegnose dei lavoratori della metropolitana contro le perdite d’acqua.
Compose
Commissario: The Japan Foundation
Curatore: Sook-Kyung Lee
Espositore: Yuko Mohri
Sede: Giardini
Info link: https://venezia-biennale-japan.jpf.go.jp/e/
Ora
Aprile 20 (Sabato) - Novembre 24 (Domenica)
Luogo
Sede espositiva Giardini, Biennale di Venezia
Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124
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Luogo dell’evento: Parco del Lago dell'EUR (Passeggiata del Giappone, Roma) e Giardino Giapponese dell’Orto Botanico (Psg Gianicolo/Villa Corsini - Roma) Data e ora dell’evento: sabato 20 e
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Luogo dell’evento: Parco del Lago dell’EUR (Passeggiata del Giappone, Roma) e Giardino Giapponese dell’Orto Botanico (Psg Gianicolo/Villa Corsini – Roma)
Data e ora dell’evento: sabato 20 e domenica 21 aprile, dalle 9 alle 18.30
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La fioritura dei ciliegi è un evento irrinunciabile della primavera romana. A Roma l’hanami dei sakura è gratis al laghetto dell’Eur (Passeggiata del Giappone, Roma) e nel Giardino Giapponese dell’Orto Botanico (Psg Gianicolo/Villa Corsini – Roma), visitabile il 20 e il 21 aprile 2024, dalle 9 alle 18.30, il biglietto costa 10 euro.
Il significato profondo della fioritura dei boccioli di ciliegio giapponese è quello della ‘rinascita’, appunto del risveglio della natura. Il termine giapponese hanami significa proprio ‘osservare i fiori’ e a fiorire sono i sakura, i ciliegi che con i loro petali nel vento creano un’atmosfera davvero suggestiva, che ricorda gli anime. A Roma i luoghi in cui si può ammirare la fioritura dei ciliegi facendo una passeggiata sono il laghetto dell’Eur e l’Orto Botanico dell’Università di Roma La Sapienza, dove c’è anche il Giardino giapponese. La visita ai ciliegi del laghetto dell’Eur è gratuita, mentre l’ingresso all’Orto Botanico e al Giardino giapponese è a pagamento e il biglietto costa 10 euro. Il periodo di fioritura dei ciliegi va solitamente dalla seconda metà di marzo alla prima metà di aprile, ma varia a seconda di come si sviluppa la primavera.
Il laghetto dell’Eur è un luogo molto gettonato per osservare la fioritura dei ciliegi a Roma. Si possono fare passeggiate anche con i cani al guinzaglio e picnic sul prato, visitarlo è gratuito. Un bacino d’acqua artificiale che si trova al centro delle due carreggiate di via Cristoforo Colombo, ai cui lati si trovano i 2500 sakura, che in primavera, con i loro fiori bianchi o di un rosa pallidissimo, creano uno scenario meraviglioso, tipico dei manga. Il viale principale, che si snoda con un vialetto e una pista ciclabile si chiama, con un nome altamente evocativo, ‘Passeggiata del Giappone’. L’omaggio è al dono ricevuto dal primo ministro del Paese del Sol Levante nel suo viaggio in Italia nel 1959.
Oltre al laghetto dell’Eur, la fioritura dei ciliegi in città si può ammirare in un altro luogo molto suggestivo, un museo a cielo aperto, l’Orto Botanico di Roma dell’Università La Sapienza. Per la primavera 2024 le date in cui vedere l’hanami sono sabato 20 e domenica 21 aprile. I biglietti sono acquistabili sul sito web dell’Orto Botanico, l’ingresso costa 10 euro, i bambini fino ad 11 anni entrano gratuitamente. L’orario d’apertura va dalle 9 alle 18.30. Tra gli altri alberi e piante d’interesse, c’è il Giardino Giapponese, realizzato secondo un modello di giardino orientale con bellissimi giochi d’acqua, piccole cascate e due laghetti.
Ora
20 (Sabato) 09:00 - 21 (Domenica) 18:30
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Luogo dell’evento: Palazzo Barolo, Via delle Orfane 7/A, 10122, Torino Data e ora dell’evento: 20 aprile ore 17:30 ========== Nell’immaginario collettivo d’oltreoceano
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Luogo dell’evento: Palazzo Barolo, Via delle Orfane 7/A, 10122, Torino
Data e ora dell’evento: 20 aprile ore 17:30
Nell’immaginario collettivo d’oltreoceano la figura della geisha è ancora oggi il simbolo di una femminilità unica e assoluta, nella quale la raffinatezza e l’eleganza si tingono di erotismo.
Un’immagine di matrice romantica, formatasi sulla base dei racconti dei primi viaggiatori che alla metà dell’Ottocento dall’Europa approdano in Giappone a seguito dell’apertura del paese dopo quasi due secoli di chiusura, e rafforzata dai ritratti delle stampe ukiyoe di Kitagawa Utamaro (1753-1806), che invadono rapidamente i paesi d’oltreoceano influenzando molti artisti, tra cui Van Gogh, Pissarro, Beardsley.
La fascinazione diffusa per questa figura si origina nell’idea ben radicata che la geisha viva un’esistenza votata alla ricerca della bellezza e della perfezione in campo artistico, al cui centro è l’aspirazione a fare di se stessa un’opera d’arte vivente.
Tuttavia a catturare lo sguardo e a titillare il desiderio dell’osservatore straniero non è tanto l’abilità nelle arti tradizionali – la danza, la musica, il canto – quanto l’estetica di cui la geisha sembra farsi interprete: la grazia delle movenze e della postura, l’armonia dei colori e dei drappeggi, la complessità dell’acconciatura, la sensualità della nuca candida lasciata volutamente scoperta.
Il richiamo e la seduzione di un esotismo che ha trovato la sua miglior espressione in opere quali Madame Chrysanthème di Pierre Loti, o Madama Butterfly di Giacomo Puccini, ma che si può ritrovare ancora oggi nel cinema, dalla commedia sofisticata hollywoodiana degli anni ’60 a Memoirs of a geisha, il discusso film di Rob Marshall tratto dal best seller di Arthur Golden.
Un incontro per tutti gli appassionati e curiosi.
Info link: https://shinhanga.it/
Ora
(Sabato) 17:30
Luogo
Palazzo Barolo
Via delle Orfane 7/A
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Luogo dell’evento: MAO Museo d’Arte Orientale, Torino Data e ora dell’evento: domenica 21 aprile 2024, ore 11 e ore 16 Scadenze e Prenotazione: Prenotazione obbligatoria alla
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Luogo dell’evento: MAO Museo d’Arte Orientale, Torino
Data e ora dell’evento: domenica 21 aprile 2024, ore 11 e ore 16
Scadenze e Prenotazione: Prenotazione obbligatoria alla mail maodidattica@fondazionetorinomusei.it o al numero 0114436927. Posti limitati.
Pagamento con bonifico €30 a persona (i dettagli verranno forniti al momento della prenotazione).
Il MAO è lieto di ospitare nelle sue sale un’esperienza sensoriale e creativa ispirata al testo di Munari Disegnare un albero.
L’evento, a cura di Marta Grespan, si propone di esplorare come ciascuno di noi osserva e presta attenzione al mondo circostante, scoprendone leggi e paradigmi, e come utilizza fantasia e creatività per riprodurlo o ricrearlo.
Durante il workshop al MAO i partecipanti andranno quindi alla ricerca degli alberi e delle loro raffigurazioni in museo e, trovata un’opera a loro congeniale, la riprodurranno con un carboncino su un cartoncino delle dimensioni delle stampe surimono.
Seguirà un’introduzione alla mostra di chasen di Tanimura Tango e la dimostrazione di cerimonia a cura di Leaves, powder and…, liberamente ispirata alle cerimonie del tè giapponesi (senchado e sado) e cinese (chayi).
Marta Grespan è nata e cresciuta in provincia di Treviso da genitori trevigiani. A diciassette anni si è trasferita in Cina e quindi a Londra, Milano e Taiwan. Vive in Giappone dal gennaio del 2020. È appassionata di tè da anni, e dopo essersi trasferita in Giappone, ha cominciato a praticare diversi tipi di cerimonia: senchadō, sadō e chayi. A gennaio del 2023 ha fondato Leaves, powder and… Progetta e realizza chakai tea experiences che mettono in relazione le persone attraverso culture e discipline diverse. Per lei la diversità è una ricchezza da condividere, ancora meglio se attorno ad un buon tè.
Info link: https://www.maotorino.it/it/
Ora
Tutto il giorno (Domenica)
Luogo
MAO Museo d'Arte Orientale
Via San Domenico 11
24Aprallday24MagalldayMostra “VIBRAZIONI DELLA MATERIA”(Tutto il giorno) Via Senato, 15
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Luogo dell’evento: Lattuada Gallery Via Senato 15, Milano Data e ora dell’evento: dal 24 aprile al 24 maggio 2024, con inaugurazione il 23 aprile alle ore 19.00
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Luogo dell’evento: Lattuada Gallery
Via Senato 15, Milano
Data e ora dell’evento: dal 24 aprile al 24 maggio 2024, con inaugurazione il 23 aprile alle ore 19.00
Lattuada Gallery è lieta di presentare al pubblico la mostra VIBRAZIONI DELLA MATERIA, che si terrà dal 24 Aprile al 24 Maggio 2024, con inaugurazione il 23 Aprile alle ore 19.00
La mostra intende esplorare la pratica materica e superficiale di due artisti dal Giappone, pressochè coetanei ma con due esiti di ricerca di grande divergenza: Tetsuro Shimizu (Tokyo, 1958) e Ōki Izumi (Tokyo, 1956).
Se Ōki Izumi raggiunge l’Italia per lo studio dello Spazialismo, per poi scoprire la dialettica del vetro in lastra, sua materia identificativa, quella di Tetsuro Shimizu è invece un’inesausta riflessione sulla pittura come processo, e quindi liberata di alcuni canoni di metodo e di supporto a favore di una sua interpretazione spaziale.
Modelli di paesaggi urbani, anzi veri e propri prospetti parametrici in lastre di vetro verranno posti in dialogo con piattaforme pittoriche non ortogonali, e anzi generate dalla massima libertà di sagoma, e quindi di interazione con il vuoto. All’inaugurazione della mostra, che vede il patrocinio del Consolato Giapponese, verrà presentato un catalogo edito da Lattuada Gallery.
VIBRAZIONI DELLA MATERIA è l’ultima mostra proposta da Lattuada Gallery, storica galleria milanese inaugurata da Fiorella La Lumia nel 1963. Al giorno d’oggi, la galleria ha sede a Milano e New York e prosegue l’attività di ricerca storica con particolare attenzione al Futurismo, senza mai dimenticare esperienze artistiche contemporanee, sotto la guida di Flavio e Leonardo Lattuada.
Info link: https://www.lattuadagallery.com/it
Ora
Aprile 24 (Mercoledì) - Maggio 24 (Venerdì)
Luogo
Lattuada Gallery
Via Senato, 15
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Luogo dell’evento: Accademia Filarmonica di Casale Monferrato, Palazzo Gozzani di Treville Via Goffredo Mameli 29, Casale Monferrato (AL) Data e ora dell’evento: dal 25 aprile al
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Luogo dell’evento: Accademia Filarmonica di Casale Monferrato, Palazzo Gozzani di Treville
Via Goffredo Mameli 29, Casale Monferrato (AL)
Data e ora dell’evento: dal 25 aprile al 12 maggio (inaugurazione 24 aprile ore 18:30)
dal lunedì alla domenica 11:00-15.30 | 18:00-21:00, chiuso il mercoledì
Dopo la prima mostra primaverile tenutasi nel Castello del Monferrato dal 6 al 14 aprile, le bambole di carta giapponese del maestro Maruyama tornano ad essere protagoniste nella prestigiosa cornice di Palazzo Gozzani di Treville a Casale Monferrato (AL) dal 25 aprile al 12 maggio.
L’esposizione organizzata da Associazione Yamato con la collaborazione dell’Accademia Filarmonica, esporrà la collezione curata da Juliet in Zena con un percorso di oltre 30 opere create dal maestro Akio Maruyama e della madre Noriko Maruyama. Il tutto parte del più completo WASHI-NINGYŌ PROJECT nato per tutelare e far conoscere quest’arte oggi a rischio e patrocinato dal Consolato del Giappone di Milano.
Tutte le opere della collezione in mostra sono corredate di QR-Code attraverso il quale è possibile accedere alle pagine di approfondimento.
Se per la lontananza non potrete visitare personalmente la mostra, il contenuto degli approfondimenti potrà comunque essere consultato in qualsiasi momento (anche da casa) a questo link: https://julietinzena.it/categoria/speciale-giappone/
All’inaugurazione, che avrà luogo il giorno 24 aprile alle ore 18.30, sarà presente il maestro Maruyama che, in dialogo con Lisa Capettini, racconterà la sua esperienza nel mondo dell’artigianato tradizionale giapponese e illustrerà il progetto che lo ha portato in Italia.
Per informazioni:
Associazione Yamato: yamato.casale@gmail.com
Info link: https://julietinzena.it/washi-ningyou/esposizioni/
Ora
Aprile 25 (Giovedì) - Maggio 12 (Domenica)
Luogo
Accademia Filarmonica di Casale Monferrato
Via Goffredo Mameli 29
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Luogo dell’evento: COMICON, Mostra d’Oltremare, Viale John Fitzgerald Kennedy 54 - Napoli Data e ora dell’evento: da giovedì 25 a domenica 28 aprile, dalle 10:00 alle 19:00
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Luogo dell’evento: COMICON, Mostra d’Oltremare, Viale John Fitzgerald Kennedy 54 – Napoli
Data e ora dell’evento: da giovedì 25 a domenica 28 aprile, dalle 10:00 alle 19:00
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Manca davvero poco a Comicon Napoli 2024, evento che si conferma ancora una volta come una delle fiere più importanti d’Italia dedicate al mondo del fumetto, dell’illustrazione, dei videogiochi e del mondo ludico. Giunta alla XXIV edizione, anche quest’anno la kermesse promette di essere epicentro di un dialogo vivace e stimolante tra artisti e appassionati, consolidando il suo ruolo di catalizzatore culturale e punto di riferimento imperdibile per chi desidera immergersi a pieno titolo nella cultura pop.
In questo clima di grande attesa ed entusiasmo, Star Comics annuncia la sua partecipazione con la presenza di un ospite d’eccezione che promette di lasciare il segno e di rappresentare le nuove frontiere del manga: Katsuya Iwamuro. Il mangaka, una delle nuove promesse del panorama fumettistico giapponese, sarà presente a Comicon dal 25 al 28 aprile 2024 per celebrare l’uscita in Italia di Shibatarian, la sua prima opera serializzata che ha conquistato i lettori di tutto il mondo fin dal primo capitolo pubblicato su Shōnen Jump+, la rivista digitale di Shūeisha.
Shibatarian narra la storia di due ragazzi, Hajime Sato e Hajime Shibata, uniti da un’amicizia insolita e dalla passione per il cinema. Ma quando la passione si trasforma in ossessione, il confine tra il reale e l’irreale si sgretola dando vita ad una narrazione che oscilla tra luce e ombra e che dimostra l’incredibile talento grafico di Iwamuro. La sua capacità di creare atmosfere dense di tensione e suspense, grazie a un uso sapiente del contrasto tra tenebre e dettagli luminosi, rende ogni pagina un’opera d’arte capace di catturare l’attenzione del lettore e di trascinarlo lentamente all’interno del suo universo psichedelico e dissonante, dove il terrore e il grottesco si intrecciano grazie al contrasto tra la violenza narrativa e la leggerezza caratteriale di Shibata. Le illustrazioni, delicate ma potenti, rimarcano ancora di più l’elemento disturbante nella storia, affermando Iwamuro come una delle matite più selvaggiamente brillanti degli ultimi anni.
L’opera di Katsuya Iwamuro ha raggiunto immediatamente la cima delle classifiche, riscuotendo in breve tempo un successo straordinario: 1.121.154 visualizzazioni su Shonen Jump+ dopo una sola settimana dall’uscita.
Questo impatto ha inaugurato un nuovo fenomeno che ha superato ogni aspettativa, proponendo ai lettori un’esperienza narrativa che si avventura in un universo avvincente e inquietante. L’edizione cartacea, curata da Star Comics e in uscita in Italia il 24 aprile 2024, arriverà proprio alla vigilia di Comicon Napoli anche in edizione Variant Cover, offrendo ai fan e ai nuovi lettori l’opportunità di immergersi completamente nell’universo di Iwamuro e di condividere questa esperienza direttamente con l’autore durante i giorni dell’evento. Durante la manifestazione, il mangaka parteciperà a incontri con i fan e a diverse sessioni di autografi, oltre a panel e talk dove approfondirà i temi e le ispirazioni dietro la creazione di Shibatarian. Sarà un’occasione unica per gli appassionati di manga e di narrativa horror di interagire direttamente con uno degli autori più promettenti del panorama internazionale.
Biglietti: https://ticket.comicon.it/acquista-biglietti/evento.aspx?ID=3771
Info link: https://napoli.comicon.it/
Ora
25 (Giovedì) 10:00 - 28 (Domenica) 19:00
Luogo
COMICON, Mostra d’Oltremare
Viale John Fitzgerald Kennedy 54 - Napoli
Maggio
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Luogo dell’evento: Centro di Cultura Giapponese di Milano Data dell’evento: - Da settembre 2023 a giugno 2024: Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva un sabato al mese - Corso
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Luogo dell’evento: Centro di Cultura Giapponese di Milano
Data dell’evento:
– Da settembre 2023 a giugno 2024: Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva un sabato al mese
– Corso autunno 2023: Watoji – Legatoria giapponese con Luca Cisternino
Orari:
– Dalle ore 11:00 alle 18:00: Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva
– Dalle 10.30 alle 13.00: Watoji – Legatoria giapponese con Luca Cisternino
Scadenze e Prenotazione:
– Per info e prenotazioni sul corso Shodo – Arte della scrittura scrivete direttamente a katia@shodo.it
– Per info e prenotazione sul corso Watoji – Legatoria giapponese scrivete direttamente a Luca alla mail lucacister@gmail.com
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Il Centro di Cultura Giapponese è pronto per ripartire con corsi e attività nel Programma 2023/2024.
Non mancate di visitare le sezioni dedicate ad ogni corso sul sito, nelle quali ci sono informazioni e contatti.
Inoltre vi segnaliamo che sono in partenza questi due corsi, per i quali c’è ancora qualche posto disponibile:
Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva
Corso di Calligrafia in kanji e in kana di 10 lezioni, da settembre 2023 a giugno 2024 – un sabato al mese dalle ore 11:00 alle 18:00
Date:
30 settembre 2023
28 ottobre,
18 novembre,
9 dicembre,
13 gennaio 2024
10 febbraio,
9 marzo,
6 aprile,
11 maggio,
15 giugno
Per info e prenotazioni scrivete direttamente a katia@shodo.it
Watoji – Legatoria giapponese
Corso autunno 2023 con Luca Cisternino
Date:
07-14-21 ottobre
04-11-25 novembre
Dalle 10.30 alle 13.00
Per info e prenotazione scrivete direttamente a Luca alla mail lucacister@gmail.com
Info link: www.centrodiculturagiapponese.org
Ora
Settembre 30 (Sabato) 11:00 - Giugno 15 (Sabato) 18:00
Luogo
Centro di Cultura Giapponese di Milano
via Sandro Sandri 2 (MM Turati)
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Luogo dell’evento: MAO - Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino Data e ora dell’evento: fino a domenica 5 maggio 2024, dal martedì alla domenica 10:00-18:00,
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Luogo dell’evento: MAO – Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino
Data e ora dell’evento: fino a domenica 5 maggio 2024, dal martedì alla domenica 10:00-18:00, lunedì chiuso
Un delicato kesa, il mantello rituale buddhista, accanto a un minimale kimono fatto di corda annodata; la struttura imponente delle armature dei samurai di fianco ai video delle performance Umbrella dance e In the garden; le stampe lignee ottocentesche in dialogo con le fotografie che raffigurano attori kabuki: nel nuovo riallestimento della galleria giapponese del MAO, che accosta opere delle collezioni permanenti e lavori dell’artista giapponese Kazuko Miyamoto (Tokyo, 1942), convivono epoche e linguaggi diversi, che offrono punti di vista distanti ma collaterali su tematiche e simboli ricorrenti e stratificati.
Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi, che apre al pubblico il 13 dicembre, a cura del direttore Davide Quadrio insieme allo staff del MAO e realizzato in stretto dialogo con la direttrice del Museo Madre di Napoli, Eva Fabbris, propone un’esplorazione della pratica artistica di Kazuko Miyamoto in dialogo con gli spazi e le opere esposte al secondo piano della galleria giapponese del MAO.In questo progetto espositivo il presente si infiltra in una costellazione composta di oggetti provenienti dal passato che, grazie alla contaminazione, trovano nuova vita e nuove possibilità di significato.
Il riallestimento si apre con l’opera di Miyamoto Kimono/corde (2003), una sagoma di kimono stilizzata realizzata in corda, materiale povero emblema dell’essenzialità del minimalismo, posta in contrasto con la matericità serica e raffinata dei kesa delle collezioni permanenti del museo, tre esemplari del XIX secolo decorati con elaborazioni astratte e geometriche di motivi ispirati al mondo naturale, quali fiori e nuvole.
L’accostamento fa riferimento ai metodi di produzione artigianali dei due indumenti: analogamente ai mantelli rituali buddhisti infatti, anche i kimono sono tradizionalmente realizzati assemblando rettangoli di seta. La loro forma non è destinata ad assecondare le curve del corpo, ma ad avvolgerle, nascondendole. Attraverso il processo creativo, Miyamoto scarnifica l’originale struttura del kimono, uno dei simboli più potenti e universali del Giappone, e, attraverso un estremo gesto di sottrazione, la trasforma in un soggetto anatomico, uno scheletro che, però, del soggetto originale conserva l’essenza profonda.
Il tema ricorrente del kimono, essenziale della pratica performativa di Miyamoto quanto quelli delle corde, degli ombrelli e della natura, torna anche nello sketchbook dell’artista, che riunisce fotografie e riproduzioni di 22 opere, e nei disegni qui organizzati in forma di quadreria: attraverso il disegno, linguaggio prediletto dall’artista per la sua immediatezza, prende vita un alfabeto simbolico con cui tratteggiare una narrazione che unisce in un intrico indissolubile cultura tradizionale giapponese, vita quotidiana, identità diasporica.
Nell’opera di Miyamoto il recupero della memoria e delle tradizioni nipponiche torna anche nei video In the garden (2014) e Umbrella Dance (2004), che rileggono alcuni degli elementi più caratteristici dell’iconografia tradizionale giapponese. Le due opere sono accostate alla presenza imponente delle armature dei samurai e alla delicatezza delle fotografie di fine ‘800 che raffigurano attori di teatro kabuki, beltà femminili (bijin) immerse in colorati giardini e fanciulle intente a comporre ikebana.
Accanto a queste ultime è collocata l’opera Ladder and Branches (2010), un’effimera struttura dalle forme organiche e archetipiche – un po’ scala, un po’ nido, chiaro riferimento alle shimenawa, le corde utilizzate nei rituali di purificazioni shintoisti – che sottolinea la costante attitudine dell’artista a connettere, collegare, sanare le fratture fra l’arte e la vita, fra tempi e spazi distanti con ironia e spontaneità.
Proseguendo idealmente con la narrazione avviata nella sala principale, il corridoio dedicato agli ukiyo-e ospita un’ampia selezione di stampe appartenenti alle collezioni del museo e raffiguranti attori kabuki, in cui riecheggiano le tematiche e i gesti del teatro, della danza, della performance che emergono come risorgive sotterranee anche in numerose opere di Miyamoto.
Come in un ritorno all’origine, un percorso à rebours, nella sala da tè che chiude la sezione giapponese del MAO è collocata l’opera Kimono con corde e bastoni (2004): il dialogo fra pieno e vuoto che caratterizza la prima parte del progetto espositivo torna qui a manifestarsi con nuova forza, sottolineando anche il valore simbolico della circolarità legata al ki, il soffio vitale che permea spazio e corpo ed è al centro della ricerca espressiva di Kazuko Miyamoto.
La sintassi espositiva scelta per il progetto Contemporary Monogatari, fondata sul rapporto dialogico fra le opere delle collezioni e lo sguardo laterale di un’artista donna della diaspora giapponese del secondo dopoguerra, si inserisce all’interno di un rinnovamento radicale del MAO, che ambisce a creare una tensione dinamica fra passato e presente con l’obiettivo di generare narrazioni che non si ripiegano su sé stesse, ma che aprono possibili declinazioni del futuro e inedite occasioni di comprensione della storia e delle sue manifestazioni in ambito artistico e creativo.
Con un approccio analogo verranno affrontati nei prossimi mesi anche i riallestimenti delle gallerie dell’Himalaya e della Cina, previste per i primi mesi del 2024.
Ingresso incluso nel biglietto delle collezioni permanenti.
Info link: https://www.maotorino.it/it/evento/contemporary-monogatari-nuove-narrazioni-giapponesi/
Ora
Dicembre 13 (Mercoledì) 10:00 - Maggio 5 (Domenica) 18:00
Luogo
MAO Museo d'Arte Orientale
Via San Domenico 11
15Dicallday16GiualldayPremio poesia Haiku(Tutto il giorno)
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I ========== COMUNICATO STAMPA PREMIO DI POESIA HAIKU LA LUNA E IL VIGNETO (Rovescala, PV. X edizione, 2023-2024) La X edizione
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I
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COMUNICATO STAMPA
PREMIO DI POESIA HAIKU
LA LUNA E IL VIGNETO
(Rovescala, PV. X edizione, 2023-2024)
La X edizione del Premio Nazionale di Poesia Haiku (in lingua italiana) “La Luna e il Vigneto” è aperta a concorrenti di ogni regione e Paese, senza limiti di età e senza tassa di iscrizione. L’unico requisito richiesto è il compimento del diciottesimo anno di età.
Il tema scelto per la X edizione è il seguente: INVERNO.In allegato, il bando e la locandina del concorso.Grazie dell’attenzione, e cordiali saluti.La luna e il vigneto
Il bando del concorso appare sulla seguente pagina facebook alla voce Informazioni-Dettagli su di te, visibile a tutti: https://www.facebook.com/lalunaeilvigneto/
In alternativa, il bando può essere richiesto inviando una mail al seguente indirizzo di posta elettronica:ozu60@yahoo.it
Ora
Dicembre 15 (Venerdì) - Giugno 16 (Domenica)
Luogo
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Luogo dell’evento: MAO Museo d’Arte Orientale, Torino Data dell’evento: dal 12/12/2023 al 05/05/2024 Titolo mostra: "Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi" ========== La testata giornalistica
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Luogo dell’evento: MAO Museo d’Arte Orientale, Torino
Data dell’evento: dal 12/12/2023 al 05/05/2024
Titolo mostra: “Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi”
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La testata giornalistica “Finestre sull’Arte” che si occupa di arte antica e contemporanea propone la mostra dell’artista giapponese Kazuko Miyamoto nel seguente articolo.
Il Museo d’Arte Orientale di Torino riallestisce la galleria giapponese e per l’occasione accosta le opere della sua raccolta a quelle dell’artista contemporaneo giapponese Kazuko Miyamoto, per offrire punti di vista inediti sulle opere della collezione.
Un delicato kesa, il mantello rituale buddhista, accanto a un minimale kimono fatto di corda annodata; la struttura imponente delle armature dei samurai di fianco ai video delle performance Umbrella dance e In the garden; le stampe lignee ottocentesche in dialogo con le fotografie che raffigurano attori kabuki: nel nuovo riallestimento della galleria giapponese del MAO, che accosta opere delle collezioni permanenti e lavori dell’artista giapponese Kazuko Miyamoto (Tokyo, 1942), convivono epoche e linguaggi diversi, che offrono punti di vista distanti ma collaterali su tematiche e simboli ricorrenti e stratificati. Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi, che apre al pubblico il 12 dicembre, a cura del direttore Davide Quadrio insieme allo staff del MAO e realizzato in stretto dialogo con la direttrice del Museo Madre di Napoli, Eva Fabbris, propone un’esplorazione della pratica artistica di Kazuko Miyamoto in dialogo con gli spazi e le opere esposte al secondo piano della galleria giapponese del MAO. In questo progetto espositivo il presente si infiltra in una costellazione composta di oggetti provenienti dal passato che, grazie alla contaminazione, trovano nuova vita e nuove possibilità di significato.
Il riallestimento si apre con l’opera di Miyamoto Kimono/corde (2003), una sagoma di kimono stilizzata realizzata in corda, materiale povero emblema dell’essenzialità del minimalismo, posta in contrasto con la matericità serica e raffinata dei kesa delle collezioni permanenti del museo, tre esemplari del XIX secolo decorati con elaborazioni astratte e geometriche di motivi ispirati al mondo naturale, quali fiori e nuvole.
L’accostamento fa riferimento ai metodi di produzione artigianali dei due indumenti: analogamente ai mantelli rituali buddhisti infatti, anche i kimono sono tradizionalmente realizzati assemblando rettangoli di seta. La loro forma non è destinata ad assecondare le curve del corpo, ma ad avvolgerle, nascondendole. Attraverso il processo creativo, Miyamoto scarnifica l’originale struttura del kimono, uno dei simboli più potenti e universali del Giappone, e, attraverso un estremo gesto di sottrazione, la trasforma in un soggetto anatomico, uno scheletro che, però, del soggetto originale conserva l’essenza profonda. Il tema ricorrente del kimono, essenziale della pratica performativa di Miyamoto quanto quelli delle corde, degli ombrelli e della natura, torna anche nello sketchbook dell’artista, che riunisce fotografie e riproduzioni di 22 opere, e nei disegni qui organizzati in forma di quadreria: attraverso il disegno, linguaggio prediletto dall’artista per la sua immediatezza, prende vita un alfabeto simbolico con cui tratteggiare una narrazione che unisce in un intrico indissolubile cultura tradizionale giapponese, vita quotidiana, identità diasporica.
Nell’opera di Miyamoto il recupero della memoria e delle tradizioni nipponiche torna anche nei video In the garden (2014) e Umbrella Dance (2004), che rileggono alcuni degli elementi più caratteristici dell’iconografia tradizionale giapponese. Le due opere sono accostate alla presenza imponente delle armature dei samurai e alla delicatezza delle fotografie di fine ‘800 che raffigurano attori di teatro kabuki, beltà femminili (bijin) immerse in colorati giardini e fanciulle intente a comporre ikebana.
Accanto a queste ultime è collocata l’opera Ladder and Branches (2010), un’effimera struttura dalle forme organiche e archetipiche – un po’ scala, un po’ nido, chiaro riferimento alle shimenawa, le corde utilizzate nei rituali di purificazioni shintoisti – che sottolinea la costante attitudine dell’artista a connettere, collegare, sanare le fratture fra l’arte e la vita, fra tempi e spazi distanti con ironia e spontaneità.
Proseguendo idealmente con la narrazione avviata nella sala principale, il corridoio dedicato agli ukiyo-e ospita un’ampia selezione di stampe appartenenti alle collezioni del museo e raffiguranti attori kabuki, in cui riecheggiano le tematiche e i gesti del teatro, della danza, della performance che emergono come risorgive sotterranee anche in numerose opere di Miyamoto. Infine, nella sala da tè che chiude la sezione giapponese del MAO è collocata l’opera Kimono con corde e bastoni (2004): il dialogo fra pieno e vuoto che caratterizza la prima parte del progetto espositivo torna qui a manifestarsi con nuova forza, sottolineando anche il valore simbolico della circolarità legata al ki, il soffio vitale che permea spazio e corpo ed è al centro della ricerca espressiva di Kazuko Miyamoto.
Per maggiori informazioni: https://www.maotorino.it/it/
Link articolo: https://www.finestresullarte.info/mostre/torino-mao-mostra-contemporary-monogatari-nuove-narrazioni-giapponesi
Ora
Gennaio 18 (Giovedì) - Maggio 5 (Domenica)
Luogo
MAO Museo d'Arte Orientale Torino
Via San Domenico, 11
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Luogo dell’evento: Triennale Milano, Viale Emilio Alemagna, 6 Data dell’evento: dall'8 febbraio al 7 maggio 2024 ==========
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Luogo dell’evento: Triennale Milano, Viale Emilio Alemagna, 6
Data dell’evento: dall’8 febbraio al 7 maggio 2024
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Un tour nella città di Milano come non l’avete forse mai neanche immaginato!
In occasione di “FOG 2024, il festival di performing arts di Triennale Milano”, la sorprendente creatività degli orangcosong sviluppa il progetto Engeki Quest in Milan, raccogliendo in un libro interattivo i lati nascosti e i misteri della città.
Il pubblico viene invitato a ritirare il proprio “libro delle avventure” in Triennale, e, leggendo delle semplici istruzioni, si perderà come un moderno flâneur alla scoperta di viali nebbiosi, vecchie linee del tram e quartieri nascosti, guidandovi alla scoperta di una Milano inedita e originale, perché a volte un punto di vista diverso di ciò che da sempre si conosce, fa riscoprire ciò che ci circonda e nel contempo se stessi.orangcosong è un collettivo fondato nel 2019 da Fujiwara Chikara e Sumiyoshiyama Minori, con sede a Yokohama (Giappone). Le loro attività si basano sull’esperienza delle arti performative, trascendendo una distinzione tra generi, spesso allontanandosi dal palcoscenico.
Il libro in italiano, inglese e giapponese è acquistabile esclusivamente presso la biglietteria di Triennale dall’8 febbraio al 7 maggio 2024 (da martedì a domenica, dalle ore 11.00 alle 19.00)
Iniziativa patrocinata del Consolato: (https://www.milano.it.emb-japan.go.jp/itpr_ja/2024_sponsorship.html )
Per maggiori info: https://triennale.org/eventi/enkegi-quest-orangcosong
Ora
Febbraio 8 (Giovedì) - Maggio 7 (Martedì)
Luogo
Triennale Milano
Viale Emilio Alemagna, 6
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Luogo dell’evento: Museo Civico P.A. Garda, Piazza Ottinetti Ivrea (TO) Data dell’evento: Da sabato 17 febbraio 2024 a domenica
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Luogo dell’evento: Museo Civico P.A. Garda, Piazza Ottinetti Ivrea (TO)
Data dell’evento: Da sabato 17 febbraio 2024 a domenica 14 luglio 2024
Orari: da martedì a domenica | 9,00-13,00 e 15,00-18,00
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Il Museo Civico P.A. Garda inaugura la mostra “Elogio della fragilità” in occasione del decennale della sua riapertura. La mostra è un viaggio attraverso il tempo realizzato utilizzando l’argilla, materiale duttile e trasformista: dalla terracotta delle tegole dei tetti ai servizi da tè e caffè della collezione Guelpa-Croff; dalla collezione permanente di ceramica orientale (studiata e restaurata per la mostra) all’esposizione di importanti opere, prestiti di fondazioni, musei e collezioni private, con un focus sulla ceramica di Castellamonte.
Il filo comune della mostra è la fragilità della materia, la ceramica, che si rompe facilmente ma che, attraverso le mani dei restauratori, può tornare a nuova vita. Così come accade con il restauro Kintsugi, che dona una nuova bellezza.
La mostra Elogio della fragilità è stata ideata e coordinata da Paola Mantovani e realizzata grazie allo studio e alla curatela di importanti studiosi come Raffaella Ausenda e Marco Guglielminotti nonché di Alessia Porpiglia e Luca Diotto e dall’esperienza artistica di Sandra Baruzzi, Guglielmo Marthyn e Chiara Lorenzetti.
Costo: Intero 7 euro | Ridotto 5 euro
Gratuito per possessori Abbonamento Musei Torino PiemonteInfo link: https://www.museogardaivrea.it/nuova-mostra
Ora
Febbraio 17 (Sabato) 09:00 - Luglio 14 (Domenica) 18:00
Luogo
Museo Civico P.A. Garda
Piazza Ottinetti Ivrea (TO)
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Luogo dell’evento: Museo di Roma, Palazzo Braschi, Piazza di San Pantaleo, 10 Data dell’evento: dal 21 febbraio al 23 giugno 2024 Orari dell'evento: dal martedì alla domenica dalle
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Luogo dell’evento: Museo di Roma, Palazzo Braschi, Piazza di San Pantaleo, 10
Data dell’evento: dal 21 febbraio al 23 giugno 2024
Orari dell’evento: dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:00
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“Ukiyo-e. Il mondo fluttuante” è il nome della mostra che sarà ospitata, a partire dal 21 febbraio 2024, negli spazi del settecentesco Palazzo Braschi. Il termine Ukiyo-e si riferisce ad un genere di stampa artistica – su blocchi di legno – che si diffuse in Giappone durante il cosiddetto periodo Edo (1603 – 1868). Questa particolare tecnica tipografica, nota anche come xilografia, permetteva di creare numerose copie di una stessa illustrazione, ad un costo ridotto, rendendole così accessibili anche agli strati più poveri della popolazione che generalmente non si potevano permettere di acquistare dipinti. A contribuire al successo internazionale della corrente artistica Ukiyo-e è stata, senza dubbio, la leggendaria opera denominata “La grande onda di Kanagawa” (1830) che porta la firma dell’artista Katsushika Hokusai. Essa fa parte di una serie di trentasei vedute del monte Fuji e raffigura, in primo piano, un’onda impetuosa che si infrange sull’oceano, minacciando alcune imbarcazioni di pescatori. Si tratta di una delle immagini più conosciute della storia ed attualmente è possibile trovarne circa cento esemplari che sono conservate nei più importanti musei del mondo.
La mostra “Ukiyo-e. Il mondo fluttuante” presenta una selezione di centocinquanta capolavori che vanno dai dipinti alle stampe fino ad arrivare ad oggetti tradizionali della cultura del Sol Levante (come kimono, ventagli e strumenti musicali).
Inoltre, i visitatori avranno l’opportunità di ammirare alcune opere provenienti dalle collezioni private di due viaggiatori italiani (Edoardo Chiossone e Vincenzo Ragusa) che hanno vissuto in Giappone nella seconda metà dell’Ottocento e sono stati, quindi, diretti testimoni di quel grande fermento artistico e culturale che si respirava durante l’epoca Edo.
La mostra ripercorre, quindi, la produzione artistica di quel periodo fino ad arrivare ai lavori di Utagawa Kunyioshi che è considerato uno degli ultimi grandi maestri della pittura e della xilografia giapponese.
Link: https://abitarearoma.it/ukiyo-e-il-mondo-fluttuante-approda-a-palazzo-braschi/
Ora
Febbraio 21 (Mercoledì) - Giugno 23 (Domenica)
Luogo
Museo di Roma, Palazzo Braschi
Piazza di San Pantaleo, 10
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Luogo dell’evento: Sala di Arte Orientale del Museo di Palazzo Poggi, Via Zamboni 33 - Bologna Data dell’evento: dal 24 febbraio al 23
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Luogo dell’evento: Sala di Arte Orientale del Museo di Palazzo Poggi, Via Zamboni 33 – Bologna
Data dell’evento: dal 24 febbraio al 23 giugno 2024
Visita guidata di apertura: sabato 24 febbraio, alle 15:30
Scadenze e Prenotazione: https://ticket.midaticket.it/universitadibologna/Event/1/Date/20240224/Shift/276515/Ticket
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Il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale, in collaborazione con il Museo di Palazzo Poggi, vi invitano ad una mostra per scoprire la creazione artistica giapponese attraverso i kimono.
I kimono, veri capolavori dell’arte tessile e tintoria, sono una tra le manifestazioni più apprezzate dell’inventiva artistica giapponese e vantano una lunga storia, scandita da continue innovazioni nei disegni, nelle tecniche di stampa, ricamo e tintura. Questo sviluppo è avvenuto grazie alla fantasia e alla dedizione di generazioni di anonimi artigiani, ma anche di celebri pittori del passato.Nelle stampe ukiyo-e i kimono dei personaggi raffigurati sono molto spesso ciò che più attira l’attenzione di chi le guarda; è proprio lì che si rivela appieno la creatività degli artisti e la straordinaria perizia degli incisori e degli stampatori.
Nelle stampe in mostra si possono ammirare i fastosi e coloratissimi kimono delle grandi cortigiane e degli attori del teatro kabuki e nô, ma anche i più semplici e sobri kimono indossati nella vita quotidiana e nella torrida stagione estiva.
Info link: http://www.csaeo.it/it-IT/News%20ed%20eventi.aspx
Ora
Febbraio 24 (Sabato) - Giugno 23 (Domenica)
Luogo
Sala di Arte Orientale del Museo di Palazzo Poggi
Via Zamboni 33 - Bologna
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Luogo dell’evento: Palazzo Barolo (via delle Orfane 7/A - Torino) Data dell’evento: dall’8 Marzo al 30 Giugno 2024 Orari dell'evento: Martedì – mercoledì – giovedì –
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Luogo dell’evento: Palazzo Barolo (via delle Orfane 7/A – Torino)
Data dell’evento: dall’8 Marzo al 30 Giugno 2024
Orari dell’evento: Martedì – mercoledì – giovedì – venerdì: 10:00 – 19:00
Sabato – domenica: 10:00 – 20:00
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Vertigo Syndrome con il patrocinio del Comune di Torino e del Consolato Generale del Giappone a Milano, è orgogliosa di presentare “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi”, la prima mostra mai realizzata in Italia sull’arte degli shinhanga, a cura Paola Scrolavezza, che si terrà a Torino, a Palazzo Barolo, dall’8 Marzo al 30 Giugno 2024.
“Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi”, attraverso l’esposizione di opere magistrali mai viste in Italia, provenienti da collezioni private e dalla Japanese Gallery Kensington di Londra, ma anche preziosi kimono, fotografie storiche e oggetti d’arredo, celebra la continuità e l’evoluzione della tradizione artistica giapponese, mostrando come il movimento shinhanga abbia saputo preservare le tecniche secolari dell’incisione su legno pur introducendo prospettive innovative e influenze d’oltreoceano.
UN VIAGGIO VERSO LA MODERNITA’
Dai grandi soggetti dell’ukiyoe ai paesaggi suburbani e ai nuovi modelli femminili
Pigmenti brillanti, atmosfere malinconiche e silenziose, sospese tra un legame profondo con la tradizione e l’avanzare inesorabile del progresso. Questo è lo shinhanga, letteralmente “la nuova xilografia”, movimento nato ufficialmente nel 1916 grazie all’opera di artisti come Itō Shinsui e Kawase Hasui, che allontanandosi dai soggetti della corrente dell’ukiyoe – iconici paesaggi raffiguranti località celebri, famose geisha o personaggi legati al mondo dei teatri più in voga – prediligono invece scorci caratteristici della provincia rurale o dei sobborghi cittadini, non ancora raggiunti dalla modernizzazione, quali rovine, templi antichi, immagini campestri, scene notturne illuminate dalla luna piena e dalle luci dei lampioni. A queste vedute impressionistiche si aggiungono ben presto nuovi tipi di bijinga, i ritratti femminili, adesso non più dedicati a modelli celebri e irraggiungibili, ma alle donne dei tempi moderni, ritratte nella loro quotidianità, mentre si acconciano i capelli o si applicano il trucco, giovani dai cui occhi trapelano emozioni, sogni e rimpianti.
UN SISMA NELL’ARTE
Le stampe prima e dopo il grande terremoto del 1923: un nuovo Giappone, un nuovo shinhanga
Il percorso espositivo, pensato per appassionare e incuriosire il più vasto pubblico, procede proprio attraverso l’abbinamento di paesaggi e bijinga, e trova il suo fulcro centrale e punto di snodo nel grande terremoto del Kantō del 1° settembre 1923, il peggiore nella storia del Giappone. Seguito da violenti incendi che divamparono per ben due giorni, alimentati dai venti di un tifone, causò oltre 100.000 morti e rase completamente al suolo una vasta area attorno alla capitale: dalle ceneri nasceva una nuova Tokyo, sempre più proiettata verso il futuro, e con lei una società all’avanguardia e aperta allo stile di vita occidentale.
Dopo il sisma, la produzione delle incisioni shinhanga si intensifica al ritmo frenetico della ricostruzione urbana, assorbe la nuova atmosfera e la racconta in una produzione sempre più diversificata. Agli scorci caratteristici si aggiungono angoli metropolitani con strade deserte, case dalle cui finestre filtra un’illuminazione densa e artificiale; nelle opere si nota adesso l’assenza di figure umane, prevalgono pioggia e neve a simboleggiare la lotta dell’umanità con gli elementi naturali. Tutto, nelle xilografie prodotte dopo il disastro, racconta il senso di smarrimento e la solitudine dell’individuo di fronte alla fragilità dell’esistenza. Allo stesso modo, nei bijinga si affievolisce ulteriormente, fino a scomparire del tutto, il nesso con il mondo dell’intrattenimento notturno tipico dell’ukiyoe. Le ragazze immortalate nelle illustrazioni non soltanto sono donne comuni, ma iniziano a muoversi anche al di fuori delle mura domestiche, nelle vie o nei locali dei quartieri alla moda: sono cameriere, insegnanti, infermiere e dattilografe, giovani indipendenti e istruite, emancipate, pronte a cogliere le numerose opportunità che il nuovo Giappone offre loro.
L’EPOCA DELLO SHINHANGA
Tra urbanizzazione e fermento culturale
Affermatosi all’inizio della democrazia Taishō (1912-1926) e proseguito fino agli anni Quaranta del Novecento, lo shinhanga è il riflesso artistico di un periodo straordinario del Giappone contemporaneo, che sulla scia del rinnovamento già avviato in epoca Meiji è caratterizzato da un’atmosfera di estrema libertà e fermento culturale. Sullo sfondo dell’urbanizzazione, le principali città divengono i centri di un’arte e di una cultura sempre più alla portata di tutti, aperte alla nuova borghesia e al nuovo pubblico che dalla provincia affluisce nelle metropoli, attratto dalla prospettiva dell’ascesa economica e sociale e dallo stile di vita anticonformista e moderno. È in questo contesto che alcuni editori e stampatori illuminati, tra i quali spicca la figura emblematica di Watanabe Shōzaburō, danno impulso allo sviluppo del movimento, intenzionati a produrre un’arte autoctona e innovativa servendosi però del processo tradizionale dello hanmoto, ovvero l’“atelier” – lo stesso utilizzato dai maestri dell’ukiyoe – che vede l’artista occuparsi dell’ideazione e del disegno, affidando all’incisore, al tipografo e all’editore le fasi successive della produzione e diffusione delle stampe.
IL VENTO BORGHESE DEL CAMBIAMENTO
La seduzione del fascino dell’estremo, esotico oriente
Con l’aiuto di scatti, video e riviste d’epoca, abiti femminili che ricordano la tradizione giapponese ma nei quali già si intravede l’influenza modernizzatrice d’oltreoceano, “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi” ricrea l’atmosfera densa di aspettativa e nostalgia di inizio secolo e presenta al pubblico un’incredibile corrente artistica ancora sconosciuta in Italia, raccontandola in maniera affascinante e coinvolgente e dipingendo, attraverso di essa, uno spaccato vivido e intenso del Giappone tra le due guerre.
Dalle stampe dominate dai toni più cupi del blu – dove l’unica nota di luce è la luna – alle marine bagnate dal sole al tramonto o dalla luce delle lanterne delle imbarcazioni, fino alle pagode che svettano sui ciliegi in piena fioritura, quello che viene alla luce è un paesaggio ideale, emozionale e simbolico, uno sfondo sul quale spiccano le silhouettes femminili, icone malinconiche e inquiete della conquista della modernità.
La mostra “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi” è curata da Paola Scrolavezza, esperta di Cultura e Letteratura Giapponese e docente presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna, con la consulenza artistica di Marco Fagioli, collezionista, storica autorità dell’arte giapponese e autore di numerose pubblicazioni, che l’ha affiancata nella selezione di ogni opera esposta per guidare i visitatori in un viaggio attraverso la bellezza e la trasformazione del paesaggio e della cultura giapponese nei primi decenni del Novecento.
La mostra è corredata da un catalogo edito da Skira Editore a cura di Paola Scrolavezza.
Per tutto il periodo di apertura la mostra proporrà un fitto calendario di eventi collaterali, tra laboratori, conferenze, presentazioni di libri e molti altri incontri dedicati al tema dell’esposizione.
Costo: Intero 14,50 € / Ridotto (minori di 18 anni, over 65, accompagnatori di persone disabili con certificazione di disabilità pari o superiore al 75%) 13,00 € / Ridotto per possessori di Torino + Piemonte Card, Abbonamento Musei e Card Cultura 12,00 € / Ridotto SPECIALE bambini (dai 6 ai 12 anni) 5,00 €
Ridotto OPEN 16,00 €
Informazioni e prevendita sul sito http://www.shinhanga.it
Ora
Marzo 8 (Venerdì) - Giugno 30 (Domenica)
Luogo
Palazzo Barolo
Via delle Orfane 7/A
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Luogo dell’evento: Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1 - Roma Data dell’evento: Dal 15 marzo all'8 settembre 2024 ========== In occasione della mostra
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Luogo dell’evento: Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1 – Roma
Data dell’evento: Dal 15 marzo all’8 settembre 2024
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In occasione della mostra sul collezionismo in Italia di arte giapponese tra XIX e XX sec., il Museo Napoleonico propone una mostra tematica sull’interesse del conte Giuseppe Primoli per l’arte del Giappone e, più in generale del continente asiatico.
Saranno esposti 14 kakemono – dipinti tradizionali giapponesi – a lui appartenuti: un nucleo dall’importante valore documentario, oltreché storico artistico, la cui peculiarità risiede anche nell’abitudine del conte Primoli di chiedere ai frequentatori del suo salotto di utilizzare gli spazi non dipinti dei kakemono per inserirvi composizioni scritte. Nei kakemono compaiono quindi componimenti autografi, firme e dediche di letterati francesi – tra cui Zola, Claudel, Valery, Loti, Anatole France – di poeti provenzali, di autori e interpreti di opere teatrali, o di esponenti delle case reali d’Europa.
Tra i manufatti anche il ventaglio con scene giapponesi dipinto da Giuseppe de Nittis a Parigi intorno al 1880 per la principessa Mathilde Bonaparte.
Evento gratuito.
Info link: https://www.museonapoleonico.it/it/mostra-evento/giuseppe-primoli-e-il-fascino-delloriente
Ora
Marzo 15 (Venerdì) - Settembre 8 (Domenica)
Luogo
Museo Napoleonico
Piazza di Ponte Umberto I, 1 - Roma
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Luogo dell’evento: ADI Design Museum, Piazza Compasso d'Oro 1 - Milano Data dell’evento: da sabato 23 marzo a domenica 9 giugno Ora dell'evento: Lunedì/Domenica dalle 10:30 alle 20:00
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Luogo dell’evento: ADI Design Museum, Piazza Compasso d’Oro 1 – Milano
Data dell’evento: da sabato 23 marzo a domenica 9 giugno
Ora dell’evento: Lunedì/Domenica dalle 10:30 alle 20:00 (ultimo ingresso 19:15, chiuso tutti i venerdì)
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L’essenzialità delle forme, la cura estrema dei particolari, l’originalità di ciascun pezzo pur nella continuità della tradizione, coniugate oggi a una ricerca tecnologica e ingegneristica che sviluppa nuovi materiali e il riciclo di quelli di scarto, sono peculiarità che rendono il design giapponese un’icona internazionale.
La mostra “ORIGIN of SIMPLICITY. 20 Visions of Japanese Design” è uno sguardo trasversale tra design e artigianato per comprendere le origini del concetto di semplicità, ora declinabile come vuoto (ku), spazio o silenzio (ma), talvolta leggibile come povertà (wabi) e consunzione legata all’uso nel tempo (sabi), altre come asimmetria, non definitezza e imperfezione, concetti che hanno radice in diversi pensieri filosofici appartenenti a questa cultura: dal buddhismo zen al pensiero animista shintoista, quasi opposti alla razionalità occidentale.
Una ricerca inedita ideata dalla curatrice Rossella Menegazzo, esperta di storia dell’arte e cultura giapponese dell’Università degli Studi di Milano, con progetto grafico e di allestimento del designer e curatore nipponico Kenya Hara, che ha concepito il percorso di mostra come una foresta dove passeggiare. Ogni albero raggruppa le opere che sono espressione di una stessa qualità, accostamenti inediti di lavori di diversi designer e artigiani, attraverso cui il tema della semplicità viene declinato attribuendo parole chiave che aiutano la lettura.
In mostra sono presenti oltre 150 opere, molte mai presentate prima in Italia,progettate dai nomi più rappresentativi del design moderno e contemporaneo, che hanno segnato la storia del design giapponese a partire dagli anni Sessanta del Novecento, ma anche esponenti delle ultime generazioni, meno note al pubblico internazionale. Tutti gli oggetti scelti sottolineano la sapienza artigianale, che al design ha tradizionalmente unito tecniche, materiali e forme tramandate di generazione in generazione, attraverso botteghe, laboratori storici e maestri considerati “tesori nazionali viventi”, intangible heritage.
Una sapienza secolare che rivela una predilezione per i materiali naturali – legno, carta, metallo, ceramica e tessile – e una sensibilità verso le caratteristiche di ciascuno di questi, rendendo fluida la distinzione tra prodotto di design o d’arte, “la semplicità nasce proprio da una profonda aderenza delle forme alla natura, quasi un tentativo di preservare quella sacralità insita in ogni elemento che il pensiero animistico shintoista porta con sé, gettando le basi della cultura giapponese” commenta la curatrice Rossella Menegazzo.
Approccio che intende sottolineare lo stretto legame tra design e artigianalità e l’equilibrio sempre sottile tra materia e uomo, tecnica e tecnologia, che sottende alla produzione giapponese.
Costo: INTERO 15,00 EURO – RIDOTTO 12,00 EURO https://ticket.adidesignmuseum.org/
Info link: https://www.adidesignmuseum.org/mostra/origin-of-simplicity/
Ora
Marzo 23 (Sabato) - Giugno 9 (Domenica)
Luogo
ADI Design Museum
Piazza Compasso d'Oro 1 - Milano
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Luogo dell’evento: Museo d'Arte Orientale Chiossone, Piazzale Giuseppe Mazzini 4 - Genova Data dell’evento: da giovedì 28 Marzo a domenica 6 Ottobre ========== Inaugura oggi,
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Luogo dell’evento: Museo d’Arte Orientale Chiossone, Piazzale Giuseppe Mazzini 4 – Genova
Data dell’evento: da giovedì 28 Marzo a domenica 6 Ottobre
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Inaugura oggi, giovedì 28 marzo – alle 17, al Museo d’Arte Orientale E. Chiossone (Piazzale Giuseppe Mazzini 4 – Genova) la mostra Poeti ed eroi. Dal pennello alla spada, a cura di Aurora Canepari. L’evento è aperto al pubblico.
La rassegna, che sarà visitabile fino al 6 ottobre, presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’arte giapponese partendo da due figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari.
La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.
A partire dal secolo XII infatti si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi sette secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo capo militare, lo shōgun. Nell’anno in cui Genova guarda al suo Medioevo, risulta di particolare interesse osservare quali siano state le dinamiche dell’equivalente periodo storico in Giappone e stimolare un confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere.
L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta con i ritratti dei poeti classici, realizzati dal celebre Hokusai, affiancati dai preziosi oggetti da scrittura che popolavano la scrivania del letterato e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’aristocrazia militare (buke), elmi kabuto, dipinti e stampe di guerrieri (mushae).
Oltre al confronto tra il mondo del letterato e del guerriero e i loro punti di contatto e identità, il percorso mette in luce la straordinaria capacità narrativa dell’arte figurativa giapponese: dalle opere che ritraggono gli attori di teatro kabuki mentre recitano le gesta di samurai ed eroi del popolo, alla famosissima serie di stampe di Utagawa Kuniyoshi, nota come Suikoden e i cui protagonisti sono i più fulgidi esempi di coraggio e valore fino alle battaglie della guerra Genpei (1180-1185) che hanno ispirato il più famoso poema epico cavalleresco giapponese, lo Heike Monogatari, narrato in mostra attraverso una straordinaria coppia di paraventi dipinti.
Ora
Marzo 28 (Giovedì) - Ottobre 6 (Domenica)
Luogo
Museo d'Arte Orientale Chiossone
Piazzale Giuseppe Mazzini 4 - Genova
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Luogo dell’evento: BUILDING (Via Monte di Pietà, 23 Milano), Galleria Moshe Tabibnia (Via Brera, 3, 20121 Milano MI), Casa degli Artisti (Via Tommaso da Cazzaniga,
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Luogo dell’evento:
BUILDING (Via Monte di Pietà, 23 Milano), Galleria Moshe Tabibnia (Via Brera, 3, 20121 Milano MI), Casa degli Artisti (Via Tommaso da Cazzaniga, Corso Garibaldi, 89/A Milano)
Data e ora dell’evento: diverse sedi con inerenti date e orari, consultare descrizione
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Cari amici,
- BUILDING presenta, dal 4 aprile al 20 luglio 2024, Hidetoshi Nagasawa. 1969-2018, una grande retrospettiva a cura di Giorgio Verzotti, dedicata a uno dei più grandi artisti operanti in Italia dalla fine degli anni Sessanta, dislocata in tre sedi espositive della città di Milano: BUILDING, Galleria Moshe Tabibnia, Casa degli Artisti. L’inaugurazione si terrà in data odierna dalle 15.00 alle 20.00. “Attraverso una selezione di circa 40 opere, l’esposizione intende documentare in sintesi l’intero arco dell’attività dell’artista: dai video che testimoniano le sue performances degli inizi (per certi versi affini alle operazioni delle coeve Land e Body Art), passando per le prime sculture, dove il gesto è sempre implicato come prima matrice, fino ad approdare alle sculture di grandi dimensioni spesso giocate su equilibri arditi – che sono state la cifra più tipica di Nagasawa. (martedì – sabato, 10 – 19)
- Galleria Moshe Tabibnia, dal 4 aprile al 25 maggio 2024, ospita l’opera Barca (1983-1985, ottone e carta), costituita da un sottile tubo di ottone rivestito di carta giapponese che, in accordo con il luogo che di volta in volta la accoglie, sfrutta nuove dimensioni spaziali, salendo sui muri, sui soffitti o adagiandosi al suolo. Il profilo dell’imbarcazione, con una linea bianca e sottile, rivela una struttura immateriale e aperta che naviga con leggerezza nello spazio. La barca diventa così una metafora del viaggio vissuto e sognato, mitico e spirituale; così come nel mondo tessile, per le culture antiche e nell’immaginario, il tappeto diventa per eccellenza un veicolo in grado di trasportare in un’atmosfera sacra che esprime elevazione, purezza e unicità. L’opera trova dunque la sua naturale collocazione nella Sala Brera al piano terra di Galleria Moshe Tabibnia, dedicata allo straordinario allestimento di cinque tappeti Ushak a piccolo medaglione del XVI secolo, noti come “Tintoretto”, che deposti a terra per ospitare il fedele in preghiera, fungono da raccordo figurativo tra mondo sensibile e sovrasensibile. (martedì – sabato, 10 – 19)
- Un ulteriore approfondimento della mostra Hidetoshi Nagasawa. 1969-2018 si svolge presso Casa degli Artisti, che in collaborazione con BUILDING, dall’8 maggio al 4 giugno 2024, apre le porte di quello che fu lo studio di Nagasawa dal 1978 al 2007, proponendo una raccolta di opere che intendono restituire la dimensione più progettuale del lavoro quotidiano dell’artista. In occasione dell’inaugurazione, l’8 maggio 2024, l’atelier al primo piano verrà intitolato alla memoria dell’artista con una cerimonia ufficiale aperta al pubblico”. (martedì – domenica 12.30 – 19.00)
Hidetoshi Nagasawa (1940-2018), giapponese di origine benché nato in Manciuria (Repubblica Popolare Cinese) ma italiano d’adozione, visse in Italia per più di cinquant’anni, arrivando a Milano nel 1967. Entrò in contatto con artisti quali Enrico Castellani, Antonio Trotta, Mario Nigro e soprattutto Luciano Fabro, con cui fondò a Milano la Casa degli Artisti. In quei primi anni partecipò alle ricerche più radicali dell’epoca, per poi dedicarsi al linguaggio specificamente scultoreo, ma sempre con un intento innovativo. Il maggior contributo di Nagasawa ai linguaggi dell’arte occidentale è stato il tentativo di fusione fra la nostra cultura e quella orientale, tentativo assolutamente riuscito e produttivo di opere di grande valore formale.
Le opere presentate da BUILDING sono state concepite e realizzate dall’artista in base al principio del “Ma”, un concetto che appartiene alla filosofia Zen e che si può identificare col nostro concetto di intervallo o di vuoto – un vuoto non inerte, bensì generativo di energia e di forma. È il caso di Colonna (1972), opera in marmo sviluppata a pavimento e costituita da segmenti di colore diverso, provenienti da luoghi diversi, inframmezzati da minimi ma visibili spazi vuoti. “In quel piccolo spazio” – ha scritto l’artista – “si chiude la distanza dei loro viaggi e la loro storia”.
Proprio in relazione al tema del viaggio, centrale nella poetica e nella vicenda biografica di Nagasawa – basti pensare che l’artista è arrivato nel nostro paese dal Giappone in bicicletta –, in BUILDING è proposta anche un’altra versione di Barca (1980-1981, marmo, terra, albero), composta da una base monolitica in marmo bianco che accoglie al suo interno una pianta. L’opera affonda le sue radici nella tradizione shintoista secondo cui ogni elemento naturale, dalle pietre alle piante, possiede una dimensione sacra ed è tramite di preghiera agli dei.
Infine, l’esposizione comprende anche una scelta fra i numerosi lavori su carta dell’artista e due sculture inedite in marmo, esposte al pubblico per la prima volta in assoluto: Cubo e Nastro, entrambe datate 2012.
Attraverso questa selezione di opere, l’esposizione intende sottolineare in particolare due caratteristiche distintive di Nagasawa: la sua attenzione verso i rapporti fra l’opera e l’architettura e la sua visione quasi utopistica di una scultura apparentemente priva di peso, al punto da stare sospesa nello spazio e sembrare leggera anche quando raggiunge dimensioni monumentali.
In collaborazione con Galleria Moshe Tabibnia e Casa degli Artisti
Info link: https://building-gallery.com/exhibitions/hidetoshi-nagasawa-1969-2018/
Ora
Aprile 4 (Giovedì) - Luglio 20 (Sabato)
Luogo
BUILDING
Via Monte di Pietà 23, 20121 Milano
04Aprallday16GiualldayUKIYOE: IMMERSIVE ART(Tutto il giorno) Via Vigevano, 18 - Milano
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Luogo dell’evento: TENOHA (Via Vigevano, 18 - Milano) Data dell’evento: da giovedì 4 aprile a domenica 16 giugno ========== Dopo il grande successo arriva a
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Luogo dell’evento: TENOHA (Via Vigevano, 18 – Milano)
Data dell’evento: da giovedì 4 aprile a domenica 16 giugno
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Dopo il grande successo arriva a Milano UKIYOE: IMMERSIVE ART, la mostra immersiva che ti catapulta nel fantastico mondo nipponico, un viaggio sensoriale unico che trasporta i visitatori nei mondi fluttuanti del Giappone attraverso uno spazio visivo tridimensionale. L’evento sarà ospitato da Tenoha, un luogo multifunzionale giapponese di oltre 2500 mq. Noto per essere specializzato nella cultura nipponica. Luogo perfetto per questa mostra.
Questa eccezionale esposizione, approda a Milano, presentando animazioni in 3DCG e mapping di proiezione di altissima qualità: opere d’arte digitali grafiche di elevato livello, fruibili sia dai più piccoli che dagli adulti, basate su oltre 300 opere di rinomati artisti ukiyo-e. Del calibro di Katsushika Hokusai, Utagawa Kuniyoshi, Utagawa Hiroshige, Kitagawa Utamaro e altri.
Oltre a intraprendere un viaggio in Giappone senza spostarsi da Milano, l’esposizione UKIYOE: IMMERSIVE ART, offre un’esperienza immersiva esplorando capolavori dinamici dell’ukiyo-e. Il percorso immersivo attraversa 9 stanze sensoriali arricchite da installazioni che richiamano icone del Giappone, come il Monte Fuji, il torii (鳥居) il tradizionale portale rosso shintoista, ed esplorano vari temi dell’ukiyo-e. Un’opera iconica è la Grande Onda per esempio.
Ma cosa s’intende con questo termine? Ukiyo-e è il nome con cui si identifica un preciso stile d’arte tipico giapponese. Il termine si può tradurre come “immagini del mondo fluttuante”. Anticamente questo genere di opere venivano realizzate su matrici di legno bianco e nero, in seguito si cominciarono a utilizzare i colori rappresentando principalmente soggetti tradizionali per passare poi a scene e personaggi del mondo contemporaneo, della vita quotidiana, degli attori del teatro Kabuki e dei quartieri di piacere.
L’evento è adatto a tutti, grandi e piccini, e permetterà di viaggiare in un mondo meraviglioso. UKIYOE: IMMERSIVE ART aprirà le sue porta dal 4 aprile 2024. I biglietti li potete trovare qui: https://feverup.com/m/156548?utm_content=ukiyoe-immersive-art-tenoha-milano&utm_source=milanosegreta&utm_medium=post&utm_term=cta3&utm_campaign=156548_mxp
Per rendere ancora più curiosa la tua visita potrai indossare un kimono.
Info link: https://ukiyoe.tenoha.it/pages/la-mostra
Ora
Aprile 4 (Giovedì) - Giugno 16 (Domenica)
Luogo
TENOHA
Via Vigevano, 18 - Milano
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Luogo dell’evento: Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Via Antonio Gramsci 74 Data dell’evento: dal 4 aprile al 31 luglio ========== Padiglione Giappone all’EXPO di
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Luogo dell’evento: Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Via Antonio Gramsci 74
Data dell’evento: dal 4 aprile al 31 luglio
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Padiglione Giappone all’EXPO di Milano 2015: The Japan Foundation ne raccoglie l’eredità – e parte degli oggetti esposti nella sezione LEGACY – presentando la colorata vita alimentare del longevo popolo giapponese. In mostra pannelli e piatti in replica, teche e display sulle stagioni del cibo e il cibo delle stagioni, modalità conservative e comportamentali legate al mondo del WASHOKU, lo stile alimentare del Giappone, in lista UNESCO dal 2013. Le sezioni sono introdotte da riproduzioni di stampe nishikie aventi per tema cibi in scene classiche o parodistiche o in divertenti battaglie tra cibi e sake, tutte risalenti alla seconda metà del XIX secolo.
La mostra si compone di cinque sezioni:
Il re della tavola. Sua Maestà il RISO
Tra densità e trasparenza BRODI E ZUPPE
Deuteragonisti della tavola giapponese: PESCE E VERDURE
Fagioli magici, mondo LEGUMI
WAGASHI, l’invasione degli ultraDOLCIIngresso libero
Info link: https://jfroma.it/washoku-la-colorata-vita-alimentare-dei-giapponesi-4-aprile-31-luglio-2024/
Ora
Aprile 4 (Giovedì) - Luglio 31 (Mercoledì)
Luogo
Istituto giapponese di cultura in Roma
Via Antonio Gramsci 74 - Roma
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Luogo dell’evento: Viale Emilio Caldara 51 - Milano Data e ora dell’evento: stasera 4 aprile inaugurazione con opening cocktail dalle 18.00 alle 21.00, la mostra
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Luogo dell’evento: Viale Emilio Caldara 51 – Milano
Data e ora dell’evento: stasera 4 aprile inaugurazione con opening cocktail dalle 18.00 alle 21.00, la mostra si terrà da giovedì 4 aprile a domenica 2 giugno dalle 11:00 alle 18:30
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Cari amici, inaugura in data odierna, giovedì 4 aprile, dalle ore 18.00 presso presso Numero 51 Concept Gallery la mostra “trilogy”. Numero 51 nasce in collaborazione con Eunoia Gallery di Osaka e vuole essere un’esplorazione del dinamismo artistico femminile contemporaneo.
“Le opere di Jazz Szu-Ying Chen, Yuka Mori e Yuka Nishihisamatsu, seppur radicate nelle tradizioni dei rispettivi paesi di origine (Taiwan e Giappone), trascendono i confini geografici per esplorare temi universali come la superstizione, l’ identità, la religione e il ciclo vitale. Jazz Chen, intreccia immagini relative a studi anatomici, al folklore nordico europeo e taiwanese, ci porta in un viaggio attraverso il grottesco e il sublime, dove mostri mitologici e dissezioni anatomiche si fondono con armonia su sfondi dorati ispirati alle pale d’altare quattrocentesche.
Yuka Mori, attraverso la sua ricerca pittorica prevede una rilettura contemporanea di concetti tradizionali giapponesi, creando un mondo fluido in cui il soggetto e lo sfondo sfumano in un gioco costante tra percepito e reale.
Yuka Nishihisamatsu, infine, ci invita a riflettere sul significato di normali oggetti di uso quotidiano uniti ad oggetti tradizionali giapponesi, assemblandoli tra loro in sculture delicate e profonde, che affrontano e creano nuovi legami tra vita, morte e rinascita.
Trovate spesso nelle sue composizioni il loto, fiore simbolo di purezza ma anche di rigenerazione.
“Trilogy” vuole quindi essere un’ esposizione che celebra la diversità e la connessione tra culture, ma anche la loro storia e la sua reinterpretazione”
Info link: https://www.numerocinquantuno.com/
Ora
Aprile 4 (Giovedì) 18:00 - Giugno 2 (Domenica) 18:30
Luogo
Viale Emilio Caldara 51
Milano
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Luogo dell’evento: Metroquadro, C.so San Maurizio 73/F - Torino Data e ora dell’evento: inaugurazione 6 aprile 2024 ore 16 – 19 e fino al 22 giugno 2024
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Luogo dell’evento: Metroquadro, C.so San Maurizio 73/F – Torino
Data e ora dell’evento: inaugurazione 6 aprile 2024 ore 16 – 19 e fino al 22 giugno 2024
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L’esposizione “marks and traces” segna una ricorrenza nel percorso dell’artista giapponese Shinya Sakurai (Hiroshima, 1981), conosciuto per il suo linguaggio iconico, ermetico ed astratto: vent’anni dal suo arrivo a Torino, città in cui dal 2004, con Osaka, divide vita e lavoro.
In queste sue ultime tele, i segni fluidi e le composizioni geometrizzanti lasciano scie che, come impronte, tracciano un percorso personale, pregno di nuovi indizi.
L’artista abbandona le colorate ed iridescenti geometrie per dedicarsi a differenti giochi di luce, sembianze profonde e cupe, rivelatrici di una contemporaneità in continuo mutamento. Gli avvenimenti degli ultimi tempi hanno infatti lasciato sulle sue tele tracce e segni inequivocabilmente e indelebilmente densi e carichi, simboli rivelatori della complessità del presente.L’artista ha scelto come supporto per tutte le opere esposte il velluto, ad esprimere appunto la serietà dei tempi, ma anche base elegante ed essenziale.
Su queste superfici monocrome emergono però pennellate fluide, realizzate con colori ad olio, resine e colle traslucide, a formare squarci di luce e stelle abbaglianti, che illuminano ed evocano armoniose simmetrie, simboli di fiducia e speranza per il futuro.Le composizioni di Shinya Sakurai fluttuano in uno spazio profondo animato da segni e tratti simbolici, tracce e strutture ipnotiche in grado di evocare atmosfere tese tra il reale e l’immaginario, sempre emotivamente e visivamente coinvolgenti.
Potrete scoprirlo al Metroquadro (C.so San Maurizio 73/F – Torino), dal 6 aprile fino al 22 giugno (giovedì, venerdì, sabato – su appuntamento). L’inaugurazione si terrà sabato 6 Aprile dalle 16 alle 19.
Stesso giorno ed ora, inaugura negli spazi di Tomdesign, attigui alla galleria, in Corso San Maurizio 73, la mostra “Piccola scatola di cristalli” della giapponese Yoshiko Suzuran.info@metroquadroarte.com 328 4820897
Info link: https://www.metroquadroarte.com/mostre/shinya-sakurai-marks-and-traces/
Ora
Aprile 6 (Sabato) 16:00 - Giugno 22 (Sabato) 19:00
Luogo
Metroquadro
C.so San Maurizio 73/F - Torino
12Aprallday05LugalldayAl via la 18ma Edizione di JAPAN INTERNATIONAL MANGA AWARD!(Tutto il giorno)
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Cari amici mangaka, siamo felici di annunciare che siamo pronti ad accogliere a braccia aperte le vostre candidature alla 18ma Edizione del Premio Internazionale del Manga “MANGA AWARD”. Le iscrizioni sono aperte
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Cari amici mangaka,
siamo felici di annunciare che siamo pronti ad accogliere a braccia aperte le vostre candidature alla 18ma Edizione del Premio Internazionale del Manga “MANGA AWARD”.
Le iscrizioni sono aperte da venerdì scorso 12 aprile fino a venerdì 5 luglio 2024; avete quindi tutto il tempo per spolverare il vostro fumetto nel cassetto, o già pubblicato, e volare in Giappone prima con la fantasia che l’ha ispirato, e poi, se vincerete, anche di persona.
Potete portare o inoltrare al Consolato le opere (in versione cartacea o pdf), unitamente all’Application Form (al link sotto), compilato secondo le indicazioni che trovate nelle linee guida in allegato e sul sito ufficiale del concorso.
Info link: https://www.manga-award.mofa.go.jp/en/application/18/index.html
https://www.facebook.com/manga.award
Ora
Aprile 12 (Venerdì) - Luglio 5 (Venerdì)
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Luogo dell’evento: Sede espositiva Giardini. Biennale di Venezia Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124 Venezia Data e ora dell’evento: 20 aprile - 24 novembre 2024 Pre-apertura 17-18-19
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Luogo dell’evento: Sede espositiva Giardini. Biennale di Venezia
Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124 Venezia
Data e ora dell’evento: 20 aprile – 24 novembre 2024
Pre-apertura 17-18-19 aprile
Nota per le sue installazioni e sculture incentrate su “eventi” che cambiano in base alle condizioni ambientali, Yuko Mohri propone una mostra, curata da Sook-Kyung Lee, che riempie il padiglione di suoni, luci, movimenti e odori.
Ispirandosi agli espedienti-tampone visti nelle stazioni della metropolitana di Tokyo per fermare le perdite d’acqua, Moré Moré (Leaky) creerà artificialmente una falla e poi cercherà di ripararla, improvvisando con una varietà di oggetti domestici disponibili a Venezia per dare vita a sculture cinetiche. In un mondo in cui le inondazioni funestano sempre più spesso l’ambiente, e soprattutto a Venezia, città colpita da un’alluvione a cinquantennio – l’ultimo nel 2019 – Moré Moré acquisisce molteplici accezioni.
Decomposition genera suoni e luci inserendo elettrodi in alcuni frutti, convertendone lo stato di umidità in continuo cambiamento in impulsi elettrici. Le condizioni interne della polpa mutano costantemente, modulando il tono del suono continuo e l’intensità della luce, mentre la frutta profonde l’odore della decomposizione, dissolvendosi o appassendo. Con un titolo la cui etimologia implica il “porre insieme (con+porre)”, la mostra si interroga sul significato di essere e lavorare insieme nella società post-pandemica. Paradossalmente, la crisi acuisce la creatività e ispira l’opera di Mohri, che prende spunto dalle misure ingegnose dei lavoratori della metropolitana contro le perdite d’acqua.
Compose
Commissario: The Japan Foundation
Curatore: Sook-Kyung Lee
Espositore: Yuko Mohri
Sede: Giardini
Info link: https://venezia-biennale-japan.jpf.go.jp/e/
Ora
Aprile 20 (Sabato) - Novembre 24 (Domenica)
Luogo
Sede espositiva Giardini, Biennale di Venezia
Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124
24Aprallday24MagalldayMostra “VIBRAZIONI DELLA MATERIA”(Tutto il giorno) Via Senato, 15
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Luogo dell’evento: Lattuada Gallery Via Senato 15, Milano Data e ora dell’evento: dal 24 aprile al 24 maggio 2024, con inaugurazione il 23 aprile alle ore 19.00
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Luogo dell’evento: Lattuada Gallery
Via Senato 15, Milano
Data e ora dell’evento: dal 24 aprile al 24 maggio 2024, con inaugurazione il 23 aprile alle ore 19.00
Lattuada Gallery è lieta di presentare al pubblico la mostra VIBRAZIONI DELLA MATERIA, che si terrà dal 24 Aprile al 24 Maggio 2024, con inaugurazione il 23 Aprile alle ore 19.00
La mostra intende esplorare la pratica materica e superficiale di due artisti dal Giappone, pressochè coetanei ma con due esiti di ricerca di grande divergenza: Tetsuro Shimizu (Tokyo, 1958) e Ōki Izumi (Tokyo, 1956).
Se Ōki Izumi raggiunge l’Italia per lo studio dello Spazialismo, per poi scoprire la dialettica del vetro in lastra, sua materia identificativa, quella di Tetsuro Shimizu è invece un’inesausta riflessione sulla pittura come processo, e quindi liberata di alcuni canoni di metodo e di supporto a favore di una sua interpretazione spaziale.
Modelli di paesaggi urbani, anzi veri e propri prospetti parametrici in lastre di vetro verranno posti in dialogo con piattaforme pittoriche non ortogonali, e anzi generate dalla massima libertà di sagoma, e quindi di interazione con il vuoto. All’inaugurazione della mostra, che vede il patrocinio del Consolato Giapponese, verrà presentato un catalogo edito da Lattuada Gallery.
VIBRAZIONI DELLA MATERIA è l’ultima mostra proposta da Lattuada Gallery, storica galleria milanese inaugurata da Fiorella La Lumia nel 1963. Al giorno d’oggi, la galleria ha sede a Milano e New York e prosegue l’attività di ricerca storica con particolare attenzione al Futurismo, senza mai dimenticare esperienze artistiche contemporanee, sotto la guida di Flavio e Leonardo Lattuada.
Info link: https://www.lattuadagallery.com/it
Ora
Aprile 24 (Mercoledì) - Maggio 24 (Venerdì)
Luogo
Lattuada Gallery
Via Senato, 15
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Luogo dell’evento: Accademia Filarmonica di Casale Monferrato, Palazzo Gozzani di Treville Via Goffredo Mameli 29, Casale Monferrato (AL) Data e ora dell’evento: dal 25 aprile al
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Luogo dell’evento: Accademia Filarmonica di Casale Monferrato, Palazzo Gozzani di Treville
Via Goffredo Mameli 29, Casale Monferrato (AL)
Data e ora dell’evento: dal 25 aprile al 12 maggio (inaugurazione 24 aprile ore 18:30)
dal lunedì alla domenica 11:00-15.30 | 18:00-21:00, chiuso il mercoledì
Dopo la prima mostra primaverile tenutasi nel Castello del Monferrato dal 6 al 14 aprile, le bambole di carta giapponese del maestro Maruyama tornano ad essere protagoniste nella prestigiosa cornice di Palazzo Gozzani di Treville a Casale Monferrato (AL) dal 25 aprile al 12 maggio.
L’esposizione organizzata da Associazione Yamato con la collaborazione dell’Accademia Filarmonica, esporrà la collezione curata da Juliet in Zena con un percorso di oltre 30 opere create dal maestro Akio Maruyama e della madre Noriko Maruyama. Il tutto parte del più completo WASHI-NINGYŌ PROJECT nato per tutelare e far conoscere quest’arte oggi a rischio e patrocinato dal Consolato del Giappone di Milano.
Tutte le opere della collezione in mostra sono corredate di QR-Code attraverso il quale è possibile accedere alle pagine di approfondimento.
Se per la lontananza non potrete visitare personalmente la mostra, il contenuto degli approfondimenti potrà comunque essere consultato in qualsiasi momento (anche da casa) a questo link: https://julietinzena.it/categoria/speciale-giappone/
All’inaugurazione, che avrà luogo il giorno 24 aprile alle ore 18.30, sarà presente il maestro Maruyama che, in dialogo con Lisa Capettini, racconterà la sua esperienza nel mondo dell’artigianato tradizionale giapponese e illustrerà il progetto che lo ha portato in Italia.
Per informazioni:
Associazione Yamato: yamato.casale@gmail.com
Info link: https://julietinzena.it/washi-ningyou/esposizioni/
Ora
Aprile 25 (Giovedì) - Maggio 12 (Domenica)
Luogo
Accademia Filarmonica di Casale Monferrato
Via Goffredo Mameli 29
10Magallday01GiualldayYumi Karasumaru. Yumi’s new school(Tutto il giorno) Via Santo Stefano 43
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Luogo dell’evento: ALCHEMILLA Palazzo Vizzani - Via Santo Stefano 43 Bologna Data e ora dell’evento: dal 10 maggio al 1 giugno ========== Palazzo Vizzani,
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Luogo dell’evento: ALCHEMILLA
Palazzo Vizzani – Via Santo Stefano 43
Bologna
Data e ora dell’evento: dal 10 maggio al 1 giugno
Palazzo Vizzani, sede dell’associazione bolognese Alchemilla, apre al pubblico Yumi’s New School, mostra personale di Yumi Karasumaru, a cura di Roberto Pinto.
Il progetto Yumi’s New School, è stato cucito su misura sulla figura dell’artista Yumi Karasumaru, per svelare alcuni degli aspetti piu` significativi del suo lavoro. Nel percorso artistico di Yumi Karasumaru si intrecciano la relazione con le sue radici, il Giappone, e il suo approdo in Italia. Proprio questa distanza con la sua cultura di provenienza le ha permesso di ripercorrere ricordi, memorie, drammi personali e collettivi, riti e abitudini del Paese del Sol Levante, senza cadere nella trappola della retorica o del celebrativo, ma con uno sguardo interrogativo e conoscitivo. Nelle sue opere – sia nei quadri e nei disegni, sia nelle performance — troviamo la necessita` di creare un dialogo con gli spettatori attraverso una contaminazione tra “Storia” e storie personali, tra collettivo, pubblico, e l’intimo, il privato.
Con Yumi’s New School, l’artista vuole ulteriormente assottigliare la distanza con il pubblico costruendo un’esperienza condivisa sia attraverso due distinte performance sia trasformando una parte dello spazio espositivo in un suo studio temporaneo in cui i visitatori saranno invitati a lavorare accanto a lei per tutta la durata della mostra, condividendo i processi ideativi e realizzativi.
La performance inedita che si potrà vedere in occasione dell’inaugurazione del 10 maggio, Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai, si incentra sull’incredibile esperienza di Hiroo Onoda, soldato giapponese, rimasto per quasi trenta anni nella giungla di una sperduta isola nell’arcipelago delle Filippine, credendo che la seconda guerra mondiale non fosse finita. La performance che sarà presentata il 22 maggio, The Double Pop Songs, è frutto di una selezione di canzoni pop giapponesi, denudate dalla musica, le cui parole saranno proiettate sul corpo dell’artista in kimono bianco, come fosse uno schermo.
Due sale verranno allestite con una serie di dipinti: la prima comprendera` una decina di lavori selezionati dalla vastissima serie “Facing Histories” realizzata nel 2015, in occasione dell’anniversario dell’esplosione atomica di Hiroshimae e Nagasaki; nella seconda sala troveranno spazio alcuni lavori di medie dimensioni su tela e su carta della nuova serie “Learning from the past”, ispirata all’arte giapponese del periodo Edo. Una terza sala sarà dedicata alla proiezione dei video delle performance realizzate dall’artista durante la sua carriera.
Una quarta sala, infine, ospiterà il suo atelier temporaneo, un laboratorio aperto a tutti il cui l’obiettivo è di lavorare insieme, discutere, offrire il proprio sguardo e accogliere lo sguardo altrui. Si potrà, dunque, assistere al processo di realizzazione di un’opera dell’artista, per capire dall’interno la sua poetica, e anche provare a disegnare accanto a lei.
Performance:
10 maggio, ore 21
Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai
22 maggio, ore 20 e 21 (necessaria la prenotazione)
The Storyteller – il narratore, The Double Pop Songs
Incontri:
16 maggio, ore 18, con Roberto pinto
23 maggio, ore 18, con Uliana Zanetti
30 maggio, ore 18, con Igort
Inaugurazione
Venerdì 10 maggio 2024 alle ore 19
Immagine in evidenza
Yumi Karasumaru, Learning From The Past n.6 – with Van Eyck, 2023, 35×25 cm (part.)
Info link: https://www.arte.go.it/event/yumi-karasumaru-yumis-new-school/
Ora
Maggio 10 (Venerdì) - Giugno 1 (Sabato)
Luogo
ALCHEMILLA | Palazzo Vizzani
Via Santo Stefano 43
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Luogo dell’evento: Libreria Punto Einaudi Milano - ORTI LETTERARI, Via Orti 19 Milano Data e ora dell’evento: sabato 18 maggio alle 16.00 ==========
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Luogo dell’evento: Libreria Punto Einaudi Milano – ORTI LETTERARI, Via Orti 19 Milano
Data e ora dell’evento: sabato 18 maggio alle 16.00
Siamo felici di annunciare che Giappone in Italia e la Libreria Punto Einaudi Milano – ORTI LETTERARI di Via Orti 19 a Milano, daranno inizio a un book club dedicato alla letteratura giapponese, con cadenza trimestrale.
Se ne leggeranno davvero di tutte!
Il primo incontro si svolgerà sabato 18 maggio alle 16.00 in via Orti 19.
Discuteremo il libro intitolato La voce dell’acqua di Kawakami Hiromi, pubblicato da Einaudi nel 2022 e tradotto da Antonietta Pastore.
Non vogliamo anticiparvi nulla, vi diremo solo che racconta di come la vita riesca a farsi strada al di là delle catastrofi e di come la memoria, anzi le memorie, rendano possibile superare le barriere del tempo.
Potete acquistare il libro presso la Libreria Punto Einaudi Milano – ORTI LETTERARI.
Vi lasciamo il link alla pagina Instagram della libreria: https://www.instagram.com/puntoeinaudimilano/, e anche il profilo di Facebook: https://m.facebook.com/punto.milano
Vi chiediamo inoltre di farci sapere tramite chat chi parteciperà all’evento entro e non oltre mercoledì 15 maggio! Invitate chi volete. Sarà un momento di condivisione per chi già conosce la letteratura giapponese, e per chi vuole iniziare a conoscerla.
Ora
(Sabato) 16:00
Luogo
Libreria Punto Einaudi Milano - ORTI LETTERARI
Via Orti 19
Giugno
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Luogo dell’evento: Centro di Cultura Giapponese di Milano Data dell’evento: - Da settembre 2023 a giugno 2024: Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva un sabato al mese - Corso
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Luogo dell’evento: Centro di Cultura Giapponese di Milano
Data dell’evento:
– Da settembre 2023 a giugno 2024: Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva un sabato al mese
– Corso autunno 2023: Watoji – Legatoria giapponese con Luca Cisternino
Orari:
– Dalle ore 11:00 alle 18:00: Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva
– Dalle 10.30 alle 13.00: Watoji – Legatoria giapponese con Luca Cisternino
Scadenze e Prenotazione:
– Per info e prenotazioni sul corso Shodo – Arte della scrittura scrivete direttamente a katia@shodo.it
– Per info e prenotazione sul corso Watoji – Legatoria giapponese scrivete direttamente a Luca alla mail lucacister@gmail.com
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Il Centro di Cultura Giapponese è pronto per ripartire con corsi e attività nel Programma 2023/2024.
Non mancate di visitare le sezioni dedicate ad ogni corso sul sito, nelle quali ci sono informazioni e contatti.
Inoltre vi segnaliamo che sono in partenza questi due corsi, per i quali c’è ancora qualche posto disponibile:
Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva
Corso di Calligrafia in kanji e in kana di 10 lezioni, da settembre 2023 a giugno 2024 – un sabato al mese dalle ore 11:00 alle 18:00
Date:
30 settembre 2023
28 ottobre,
18 novembre,
9 dicembre,
13 gennaio 2024
10 febbraio,
9 marzo,
6 aprile,
11 maggio,
15 giugno
Per info e prenotazioni scrivete direttamente a katia@shodo.it
Watoji – Legatoria giapponese
Corso autunno 2023 con Luca Cisternino
Date:
07-14-21 ottobre
04-11-25 novembre
Dalle 10.30 alle 13.00
Per info e prenotazione scrivete direttamente a Luca alla mail lucacister@gmail.com
Info link: www.centrodiculturagiapponese.org
Ora
Settembre 30 (Sabato) 11:00 - Giugno 15 (Sabato) 18:00
Luogo
Centro di Cultura Giapponese di Milano
via Sandro Sandri 2 (MM Turati)
15Dicallday16GiualldayPremio poesia Haiku(Tutto il giorno)
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I ========== COMUNICATO STAMPA PREMIO DI POESIA HAIKU LA LUNA E IL VIGNETO (Rovescala, PV. X edizione, 2023-2024) La X edizione
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I
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COMUNICATO STAMPA
PREMIO DI POESIA HAIKU
LA LUNA E IL VIGNETO
(Rovescala, PV. X edizione, 2023-2024)
La X edizione del Premio Nazionale di Poesia Haiku (in lingua italiana) “La Luna e il Vigneto” è aperta a concorrenti di ogni regione e Paese, senza limiti di età e senza tassa di iscrizione. L’unico requisito richiesto è il compimento del diciottesimo anno di età.
Il tema scelto per la X edizione è il seguente: INVERNO.In allegato, il bando e la locandina del concorso.Grazie dell’attenzione, e cordiali saluti.La luna e il vigneto
Il bando del concorso appare sulla seguente pagina facebook alla voce Informazioni-Dettagli su di te, visibile a tutti: https://www.facebook.com/lalunaeilvigneto/
In alternativa, il bando può essere richiesto inviando una mail al seguente indirizzo di posta elettronica:ozu60@yahoo.it
Ora
Dicembre 15 (Venerdì) - Giugno 16 (Domenica)
Luogo
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Luogo dell’evento: Museo Civico P.A. Garda, Piazza Ottinetti Ivrea (TO) Data dell’evento: Da sabato 17 febbraio 2024 a domenica
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Luogo dell’evento: Museo Civico P.A. Garda, Piazza Ottinetti Ivrea (TO)
Data dell’evento: Da sabato 17 febbraio 2024 a domenica 14 luglio 2024
Orari: da martedì a domenica | 9,00-13,00 e 15,00-18,00
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Il Museo Civico P.A. Garda inaugura la mostra “Elogio della fragilità” in occasione del decennale della sua riapertura. La mostra è un viaggio attraverso il tempo realizzato utilizzando l’argilla, materiale duttile e trasformista: dalla terracotta delle tegole dei tetti ai servizi da tè e caffè della collezione Guelpa-Croff; dalla collezione permanente di ceramica orientale (studiata e restaurata per la mostra) all’esposizione di importanti opere, prestiti di fondazioni, musei e collezioni private, con un focus sulla ceramica di Castellamonte.
Il filo comune della mostra è la fragilità della materia, la ceramica, che si rompe facilmente ma che, attraverso le mani dei restauratori, può tornare a nuova vita. Così come accade con il restauro Kintsugi, che dona una nuova bellezza.
La mostra Elogio della fragilità è stata ideata e coordinata da Paola Mantovani e realizzata grazie allo studio e alla curatela di importanti studiosi come Raffaella Ausenda e Marco Guglielminotti nonché di Alessia Porpiglia e Luca Diotto e dall’esperienza artistica di Sandra Baruzzi, Guglielmo Marthyn e Chiara Lorenzetti.
Costo: Intero 7 euro | Ridotto 5 euro
Gratuito per possessori Abbonamento Musei Torino PiemonteInfo link: https://www.museogardaivrea.it/nuova-mostra
Ora
Febbraio 17 (Sabato) 09:00 - Luglio 14 (Domenica) 18:00
Luogo
Museo Civico P.A. Garda
Piazza Ottinetti Ivrea (TO)
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Luogo dell’evento: Museo di Roma, Palazzo Braschi, Piazza di San Pantaleo, 10 Data dell’evento: dal 21 febbraio al 23 giugno 2024 Orari dell'evento: dal martedì alla domenica dalle
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Luogo dell’evento: Museo di Roma, Palazzo Braschi, Piazza di San Pantaleo, 10
Data dell’evento: dal 21 febbraio al 23 giugno 2024
Orari dell’evento: dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:00
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“Ukiyo-e. Il mondo fluttuante” è il nome della mostra che sarà ospitata, a partire dal 21 febbraio 2024, negli spazi del settecentesco Palazzo Braschi. Il termine Ukiyo-e si riferisce ad un genere di stampa artistica – su blocchi di legno – che si diffuse in Giappone durante il cosiddetto periodo Edo (1603 – 1868). Questa particolare tecnica tipografica, nota anche come xilografia, permetteva di creare numerose copie di una stessa illustrazione, ad un costo ridotto, rendendole così accessibili anche agli strati più poveri della popolazione che generalmente non si potevano permettere di acquistare dipinti. A contribuire al successo internazionale della corrente artistica Ukiyo-e è stata, senza dubbio, la leggendaria opera denominata “La grande onda di Kanagawa” (1830) che porta la firma dell’artista Katsushika Hokusai. Essa fa parte di una serie di trentasei vedute del monte Fuji e raffigura, in primo piano, un’onda impetuosa che si infrange sull’oceano, minacciando alcune imbarcazioni di pescatori. Si tratta di una delle immagini più conosciute della storia ed attualmente è possibile trovarne circa cento esemplari che sono conservate nei più importanti musei del mondo.
La mostra “Ukiyo-e. Il mondo fluttuante” presenta una selezione di centocinquanta capolavori che vanno dai dipinti alle stampe fino ad arrivare ad oggetti tradizionali della cultura del Sol Levante (come kimono, ventagli e strumenti musicali).
Inoltre, i visitatori avranno l’opportunità di ammirare alcune opere provenienti dalle collezioni private di due viaggiatori italiani (Edoardo Chiossone e Vincenzo Ragusa) che hanno vissuto in Giappone nella seconda metà dell’Ottocento e sono stati, quindi, diretti testimoni di quel grande fermento artistico e culturale che si respirava durante l’epoca Edo.
La mostra ripercorre, quindi, la produzione artistica di quel periodo fino ad arrivare ai lavori di Utagawa Kunyioshi che è considerato uno degli ultimi grandi maestri della pittura e della xilografia giapponese.
Link: https://abitarearoma.it/ukiyo-e-il-mondo-fluttuante-approda-a-palazzo-braschi/
Ora
Febbraio 21 (Mercoledì) - Giugno 23 (Domenica)
Luogo
Museo di Roma, Palazzo Braschi
Piazza di San Pantaleo, 10
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Luogo dell’evento: Sala di Arte Orientale del Museo di Palazzo Poggi, Via Zamboni 33 - Bologna Data dell’evento: dal 24 febbraio al 23
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Luogo dell’evento: Sala di Arte Orientale del Museo di Palazzo Poggi, Via Zamboni 33 – Bologna
Data dell’evento: dal 24 febbraio al 23 giugno 2024
Visita guidata di apertura: sabato 24 febbraio, alle 15:30
Scadenze e Prenotazione: https://ticket.midaticket.it/universitadibologna/Event/1/Date/20240224/Shift/276515/Ticket
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Il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale, in collaborazione con il Museo di Palazzo Poggi, vi invitano ad una mostra per scoprire la creazione artistica giapponese attraverso i kimono.
I kimono, veri capolavori dell’arte tessile e tintoria, sono una tra le manifestazioni più apprezzate dell’inventiva artistica giapponese e vantano una lunga storia, scandita da continue innovazioni nei disegni, nelle tecniche di stampa, ricamo e tintura. Questo sviluppo è avvenuto grazie alla fantasia e alla dedizione di generazioni di anonimi artigiani, ma anche di celebri pittori del passato.Nelle stampe ukiyo-e i kimono dei personaggi raffigurati sono molto spesso ciò che più attira l’attenzione di chi le guarda; è proprio lì che si rivela appieno la creatività degli artisti e la straordinaria perizia degli incisori e degli stampatori.
Nelle stampe in mostra si possono ammirare i fastosi e coloratissimi kimono delle grandi cortigiane e degli attori del teatro kabuki e nô, ma anche i più semplici e sobri kimono indossati nella vita quotidiana e nella torrida stagione estiva.
Info link: http://www.csaeo.it/it-IT/News%20ed%20eventi.aspx
Ora
Febbraio 24 (Sabato) - Giugno 23 (Domenica)
Luogo
Sala di Arte Orientale del Museo di Palazzo Poggi
Via Zamboni 33 - Bologna
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Luogo dell’evento: Palazzo Barolo (via delle Orfane 7/A - Torino) Data dell’evento: dall’8 Marzo al 30 Giugno 2024 Orari dell'evento: Martedì – mercoledì – giovedì –
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Luogo dell’evento: Palazzo Barolo (via delle Orfane 7/A – Torino)
Data dell’evento: dall’8 Marzo al 30 Giugno 2024
Orari dell’evento: Martedì – mercoledì – giovedì – venerdì: 10:00 – 19:00
Sabato – domenica: 10:00 – 20:00
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Vertigo Syndrome con il patrocinio del Comune di Torino e del Consolato Generale del Giappone a Milano, è orgogliosa di presentare “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi”, la prima mostra mai realizzata in Italia sull’arte degli shinhanga, a cura Paola Scrolavezza, che si terrà a Torino, a Palazzo Barolo, dall’8 Marzo al 30 Giugno 2024.
“Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi”, attraverso l’esposizione di opere magistrali mai viste in Italia, provenienti da collezioni private e dalla Japanese Gallery Kensington di Londra, ma anche preziosi kimono, fotografie storiche e oggetti d’arredo, celebra la continuità e l’evoluzione della tradizione artistica giapponese, mostrando come il movimento shinhanga abbia saputo preservare le tecniche secolari dell’incisione su legno pur introducendo prospettive innovative e influenze d’oltreoceano.
UN VIAGGIO VERSO LA MODERNITA’
Dai grandi soggetti dell’ukiyoe ai paesaggi suburbani e ai nuovi modelli femminili
Pigmenti brillanti, atmosfere malinconiche e silenziose, sospese tra un legame profondo con la tradizione e l’avanzare inesorabile del progresso. Questo è lo shinhanga, letteralmente “la nuova xilografia”, movimento nato ufficialmente nel 1916 grazie all’opera di artisti come Itō Shinsui e Kawase Hasui, che allontanandosi dai soggetti della corrente dell’ukiyoe – iconici paesaggi raffiguranti località celebri, famose geisha o personaggi legati al mondo dei teatri più in voga – prediligono invece scorci caratteristici della provincia rurale o dei sobborghi cittadini, non ancora raggiunti dalla modernizzazione, quali rovine, templi antichi, immagini campestri, scene notturne illuminate dalla luna piena e dalle luci dei lampioni. A queste vedute impressionistiche si aggiungono ben presto nuovi tipi di bijinga, i ritratti femminili, adesso non più dedicati a modelli celebri e irraggiungibili, ma alle donne dei tempi moderni, ritratte nella loro quotidianità, mentre si acconciano i capelli o si applicano il trucco, giovani dai cui occhi trapelano emozioni, sogni e rimpianti.
UN SISMA NELL’ARTE
Le stampe prima e dopo il grande terremoto del 1923: un nuovo Giappone, un nuovo shinhanga
Il percorso espositivo, pensato per appassionare e incuriosire il più vasto pubblico, procede proprio attraverso l’abbinamento di paesaggi e bijinga, e trova il suo fulcro centrale e punto di snodo nel grande terremoto del Kantō del 1° settembre 1923, il peggiore nella storia del Giappone. Seguito da violenti incendi che divamparono per ben due giorni, alimentati dai venti di un tifone, causò oltre 100.000 morti e rase completamente al suolo una vasta area attorno alla capitale: dalle ceneri nasceva una nuova Tokyo, sempre più proiettata verso il futuro, e con lei una società all’avanguardia e aperta allo stile di vita occidentale.
Dopo il sisma, la produzione delle incisioni shinhanga si intensifica al ritmo frenetico della ricostruzione urbana, assorbe la nuova atmosfera e la racconta in una produzione sempre più diversificata. Agli scorci caratteristici si aggiungono angoli metropolitani con strade deserte, case dalle cui finestre filtra un’illuminazione densa e artificiale; nelle opere si nota adesso l’assenza di figure umane, prevalgono pioggia e neve a simboleggiare la lotta dell’umanità con gli elementi naturali. Tutto, nelle xilografie prodotte dopo il disastro, racconta il senso di smarrimento e la solitudine dell’individuo di fronte alla fragilità dell’esistenza. Allo stesso modo, nei bijinga si affievolisce ulteriormente, fino a scomparire del tutto, il nesso con il mondo dell’intrattenimento notturno tipico dell’ukiyoe. Le ragazze immortalate nelle illustrazioni non soltanto sono donne comuni, ma iniziano a muoversi anche al di fuori delle mura domestiche, nelle vie o nei locali dei quartieri alla moda: sono cameriere, insegnanti, infermiere e dattilografe, giovani indipendenti e istruite, emancipate, pronte a cogliere le numerose opportunità che il nuovo Giappone offre loro.
L’EPOCA DELLO SHINHANGA
Tra urbanizzazione e fermento culturale
Affermatosi all’inizio della democrazia Taishō (1912-1926) e proseguito fino agli anni Quaranta del Novecento, lo shinhanga è il riflesso artistico di un periodo straordinario del Giappone contemporaneo, che sulla scia del rinnovamento già avviato in epoca Meiji è caratterizzato da un’atmosfera di estrema libertà e fermento culturale. Sullo sfondo dell’urbanizzazione, le principali città divengono i centri di un’arte e di una cultura sempre più alla portata di tutti, aperte alla nuova borghesia e al nuovo pubblico che dalla provincia affluisce nelle metropoli, attratto dalla prospettiva dell’ascesa economica e sociale e dallo stile di vita anticonformista e moderno. È in questo contesto che alcuni editori e stampatori illuminati, tra i quali spicca la figura emblematica di Watanabe Shōzaburō, danno impulso allo sviluppo del movimento, intenzionati a produrre un’arte autoctona e innovativa servendosi però del processo tradizionale dello hanmoto, ovvero l’“atelier” – lo stesso utilizzato dai maestri dell’ukiyoe – che vede l’artista occuparsi dell’ideazione e del disegno, affidando all’incisore, al tipografo e all’editore le fasi successive della produzione e diffusione delle stampe.
IL VENTO BORGHESE DEL CAMBIAMENTO
La seduzione del fascino dell’estremo, esotico oriente
Con l’aiuto di scatti, video e riviste d’epoca, abiti femminili che ricordano la tradizione giapponese ma nei quali già si intravede l’influenza modernizzatrice d’oltreoceano, “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi” ricrea l’atmosfera densa di aspettativa e nostalgia di inizio secolo e presenta al pubblico un’incredibile corrente artistica ancora sconosciuta in Italia, raccontandola in maniera affascinante e coinvolgente e dipingendo, attraverso di essa, uno spaccato vivido e intenso del Giappone tra le due guerre.
Dalle stampe dominate dai toni più cupi del blu – dove l’unica nota di luce è la luna – alle marine bagnate dal sole al tramonto o dalla luce delle lanterne delle imbarcazioni, fino alle pagode che svettano sui ciliegi in piena fioritura, quello che viene alla luce è un paesaggio ideale, emozionale e simbolico, uno sfondo sul quale spiccano le silhouettes femminili, icone malinconiche e inquiete della conquista della modernità.
La mostra “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi” è curata da Paola Scrolavezza, esperta di Cultura e Letteratura Giapponese e docente presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna, con la consulenza artistica di Marco Fagioli, collezionista, storica autorità dell’arte giapponese e autore di numerose pubblicazioni, che l’ha affiancata nella selezione di ogni opera esposta per guidare i visitatori in un viaggio attraverso la bellezza e la trasformazione del paesaggio e della cultura giapponese nei primi decenni del Novecento.
La mostra è corredata da un catalogo edito da Skira Editore a cura di Paola Scrolavezza.
Per tutto il periodo di apertura la mostra proporrà un fitto calendario di eventi collaterali, tra laboratori, conferenze, presentazioni di libri e molti altri incontri dedicati al tema dell’esposizione.
Costo: Intero 14,50 € / Ridotto (minori di 18 anni, over 65, accompagnatori di persone disabili con certificazione di disabilità pari o superiore al 75%) 13,00 € / Ridotto per possessori di Torino + Piemonte Card, Abbonamento Musei e Card Cultura 12,00 € / Ridotto SPECIALE bambini (dai 6 ai 12 anni) 5,00 €
Ridotto OPEN 16,00 €
Informazioni e prevendita sul sito http://www.shinhanga.it
Ora
Marzo 8 (Venerdì) - Giugno 30 (Domenica)
Luogo
Palazzo Barolo
Via delle Orfane 7/A
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Luogo dell’evento: Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1 - Roma Data dell’evento: Dal 15 marzo all'8 settembre 2024 ========== In occasione della mostra
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Luogo dell’evento: Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1 – Roma
Data dell’evento: Dal 15 marzo all’8 settembre 2024
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In occasione della mostra sul collezionismo in Italia di arte giapponese tra XIX e XX sec., il Museo Napoleonico propone una mostra tematica sull’interesse del conte Giuseppe Primoli per l’arte del Giappone e, più in generale del continente asiatico.
Saranno esposti 14 kakemono – dipinti tradizionali giapponesi – a lui appartenuti: un nucleo dall’importante valore documentario, oltreché storico artistico, la cui peculiarità risiede anche nell’abitudine del conte Primoli di chiedere ai frequentatori del suo salotto di utilizzare gli spazi non dipinti dei kakemono per inserirvi composizioni scritte. Nei kakemono compaiono quindi componimenti autografi, firme e dediche di letterati francesi – tra cui Zola, Claudel, Valery, Loti, Anatole France – di poeti provenzali, di autori e interpreti di opere teatrali, o di esponenti delle case reali d’Europa.
Tra i manufatti anche il ventaglio con scene giapponesi dipinto da Giuseppe de Nittis a Parigi intorno al 1880 per la principessa Mathilde Bonaparte.
Evento gratuito.
Info link: https://www.museonapoleonico.it/it/mostra-evento/giuseppe-primoli-e-il-fascino-delloriente
Ora
Marzo 15 (Venerdì) - Settembre 8 (Domenica)
Luogo
Museo Napoleonico
Piazza di Ponte Umberto I, 1 - Roma
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Luogo dell’evento: ADI Design Museum, Piazza Compasso d'Oro 1 - Milano Data dell’evento: da sabato 23 marzo a domenica 9 giugno Ora dell'evento: Lunedì/Domenica dalle 10:30 alle 20:00
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Luogo dell’evento: ADI Design Museum, Piazza Compasso d’Oro 1 – Milano
Data dell’evento: da sabato 23 marzo a domenica 9 giugno
Ora dell’evento: Lunedì/Domenica dalle 10:30 alle 20:00 (ultimo ingresso 19:15, chiuso tutti i venerdì)
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L’essenzialità delle forme, la cura estrema dei particolari, l’originalità di ciascun pezzo pur nella continuità della tradizione, coniugate oggi a una ricerca tecnologica e ingegneristica che sviluppa nuovi materiali e il riciclo di quelli di scarto, sono peculiarità che rendono il design giapponese un’icona internazionale.
La mostra “ORIGIN of SIMPLICITY. 20 Visions of Japanese Design” è uno sguardo trasversale tra design e artigianato per comprendere le origini del concetto di semplicità, ora declinabile come vuoto (ku), spazio o silenzio (ma), talvolta leggibile come povertà (wabi) e consunzione legata all’uso nel tempo (sabi), altre come asimmetria, non definitezza e imperfezione, concetti che hanno radice in diversi pensieri filosofici appartenenti a questa cultura: dal buddhismo zen al pensiero animista shintoista, quasi opposti alla razionalità occidentale.
Una ricerca inedita ideata dalla curatrice Rossella Menegazzo, esperta di storia dell’arte e cultura giapponese dell’Università degli Studi di Milano, con progetto grafico e di allestimento del designer e curatore nipponico Kenya Hara, che ha concepito il percorso di mostra come una foresta dove passeggiare. Ogni albero raggruppa le opere che sono espressione di una stessa qualità, accostamenti inediti di lavori di diversi designer e artigiani, attraverso cui il tema della semplicità viene declinato attribuendo parole chiave che aiutano la lettura.
In mostra sono presenti oltre 150 opere, molte mai presentate prima in Italia,progettate dai nomi più rappresentativi del design moderno e contemporaneo, che hanno segnato la storia del design giapponese a partire dagli anni Sessanta del Novecento, ma anche esponenti delle ultime generazioni, meno note al pubblico internazionale. Tutti gli oggetti scelti sottolineano la sapienza artigianale, che al design ha tradizionalmente unito tecniche, materiali e forme tramandate di generazione in generazione, attraverso botteghe, laboratori storici e maestri considerati “tesori nazionali viventi”, intangible heritage.
Una sapienza secolare che rivela una predilezione per i materiali naturali – legno, carta, metallo, ceramica e tessile – e una sensibilità verso le caratteristiche di ciascuno di questi, rendendo fluida la distinzione tra prodotto di design o d’arte, “la semplicità nasce proprio da una profonda aderenza delle forme alla natura, quasi un tentativo di preservare quella sacralità insita in ogni elemento che il pensiero animistico shintoista porta con sé, gettando le basi della cultura giapponese” commenta la curatrice Rossella Menegazzo.
Approccio che intende sottolineare lo stretto legame tra design e artigianalità e l’equilibrio sempre sottile tra materia e uomo, tecnica e tecnologia, che sottende alla produzione giapponese.
Costo: INTERO 15,00 EURO – RIDOTTO 12,00 EURO https://ticket.adidesignmuseum.org/
Info link: https://www.adidesignmuseum.org/mostra/origin-of-simplicity/
Ora
Marzo 23 (Sabato) - Giugno 9 (Domenica)
Luogo
ADI Design Museum
Piazza Compasso d'Oro 1 - Milano
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Luogo dell’evento: Museo d'Arte Orientale Chiossone, Piazzale Giuseppe Mazzini 4 - Genova Data dell’evento: da giovedì 28 Marzo a domenica 6 Ottobre ========== Inaugura oggi,
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Luogo dell’evento: Museo d’Arte Orientale Chiossone, Piazzale Giuseppe Mazzini 4 – Genova
Data dell’evento: da giovedì 28 Marzo a domenica 6 Ottobre
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Inaugura oggi, giovedì 28 marzo – alle 17, al Museo d’Arte Orientale E. Chiossone (Piazzale Giuseppe Mazzini 4 – Genova) la mostra Poeti ed eroi. Dal pennello alla spada, a cura di Aurora Canepari. L’evento è aperto al pubblico.
La rassegna, che sarà visitabile fino al 6 ottobre, presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’arte giapponese partendo da due figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari.
La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.
A partire dal secolo XII infatti si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi sette secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo capo militare, lo shōgun. Nell’anno in cui Genova guarda al suo Medioevo, risulta di particolare interesse osservare quali siano state le dinamiche dell’equivalente periodo storico in Giappone e stimolare un confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere.
L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta con i ritratti dei poeti classici, realizzati dal celebre Hokusai, affiancati dai preziosi oggetti da scrittura che popolavano la scrivania del letterato e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’aristocrazia militare (buke), elmi kabuto, dipinti e stampe di guerrieri (mushae).
Oltre al confronto tra il mondo del letterato e del guerriero e i loro punti di contatto e identità, il percorso mette in luce la straordinaria capacità narrativa dell’arte figurativa giapponese: dalle opere che ritraggono gli attori di teatro kabuki mentre recitano le gesta di samurai ed eroi del popolo, alla famosissima serie di stampe di Utagawa Kuniyoshi, nota come Suikoden e i cui protagonisti sono i più fulgidi esempi di coraggio e valore fino alle battaglie della guerra Genpei (1180-1185) che hanno ispirato il più famoso poema epico cavalleresco giapponese, lo Heike Monogatari, narrato in mostra attraverso una straordinaria coppia di paraventi dipinti.
Ora
Marzo 28 (Giovedì) - Ottobre 6 (Domenica)
Luogo
Museo d'Arte Orientale Chiossone
Piazzale Giuseppe Mazzini 4 - Genova
04Aprallday16GiualldayUKIYOE: IMMERSIVE ART(Tutto il giorno) Via Vigevano, 18 - Milano
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Luogo dell’evento: TENOHA (Via Vigevano, 18 - Milano) Data dell’evento: da giovedì 4 aprile a domenica 16 giugno ========== Dopo il grande successo arriva a
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Luogo dell’evento: TENOHA (Via Vigevano, 18 – Milano)
Data dell’evento: da giovedì 4 aprile a domenica 16 giugno
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Dopo il grande successo arriva a Milano UKIYOE: IMMERSIVE ART, la mostra immersiva che ti catapulta nel fantastico mondo nipponico, un viaggio sensoriale unico che trasporta i visitatori nei mondi fluttuanti del Giappone attraverso uno spazio visivo tridimensionale. L’evento sarà ospitato da Tenoha, un luogo multifunzionale giapponese di oltre 2500 mq. Noto per essere specializzato nella cultura nipponica. Luogo perfetto per questa mostra.
Questa eccezionale esposizione, approda a Milano, presentando animazioni in 3DCG e mapping di proiezione di altissima qualità: opere d’arte digitali grafiche di elevato livello, fruibili sia dai più piccoli che dagli adulti, basate su oltre 300 opere di rinomati artisti ukiyo-e. Del calibro di Katsushika Hokusai, Utagawa Kuniyoshi, Utagawa Hiroshige, Kitagawa Utamaro e altri.
Oltre a intraprendere un viaggio in Giappone senza spostarsi da Milano, l’esposizione UKIYOE: IMMERSIVE ART, offre un’esperienza immersiva esplorando capolavori dinamici dell’ukiyo-e. Il percorso immersivo attraversa 9 stanze sensoriali arricchite da installazioni che richiamano icone del Giappone, come il Monte Fuji, il torii (鳥居) il tradizionale portale rosso shintoista, ed esplorano vari temi dell’ukiyo-e. Un’opera iconica è la Grande Onda per esempio.
Ma cosa s’intende con questo termine? Ukiyo-e è il nome con cui si identifica un preciso stile d’arte tipico giapponese. Il termine si può tradurre come “immagini del mondo fluttuante”. Anticamente questo genere di opere venivano realizzate su matrici di legno bianco e nero, in seguito si cominciarono a utilizzare i colori rappresentando principalmente soggetti tradizionali per passare poi a scene e personaggi del mondo contemporaneo, della vita quotidiana, degli attori del teatro Kabuki e dei quartieri di piacere.
L’evento è adatto a tutti, grandi e piccini, e permetterà di viaggiare in un mondo meraviglioso. UKIYOE: IMMERSIVE ART aprirà le sue porta dal 4 aprile 2024. I biglietti li potete trovare qui: https://feverup.com/m/156548?utm_content=ukiyoe-immersive-art-tenoha-milano&utm_source=milanosegreta&utm_medium=post&utm_term=cta3&utm_campaign=156548_mxp
Per rendere ancora più curiosa la tua visita potrai indossare un kimono.
Info link: https://ukiyoe.tenoha.it/pages/la-mostra
Ora
Aprile 4 (Giovedì) - Giugno 16 (Domenica)
Luogo
TENOHA
Via Vigevano, 18 - Milano
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Luogo dell’evento: BUILDING (Via Monte di Pietà, 23 Milano), Galleria Moshe Tabibnia (Via Brera, 3, 20121 Milano MI), Casa degli Artisti (Via Tommaso da Cazzaniga,
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Luogo dell’evento:
BUILDING (Via Monte di Pietà, 23 Milano), Galleria Moshe Tabibnia (Via Brera, 3, 20121 Milano MI), Casa degli Artisti (Via Tommaso da Cazzaniga, Corso Garibaldi, 89/A Milano)
Data e ora dell’evento: diverse sedi con inerenti date e orari, consultare descrizione
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Cari amici,
- BUILDING presenta, dal 4 aprile al 20 luglio 2024, Hidetoshi Nagasawa. 1969-2018, una grande retrospettiva a cura di Giorgio Verzotti, dedicata a uno dei più grandi artisti operanti in Italia dalla fine degli anni Sessanta, dislocata in tre sedi espositive della città di Milano: BUILDING, Galleria Moshe Tabibnia, Casa degli Artisti. L’inaugurazione si terrà in data odierna dalle 15.00 alle 20.00. “Attraverso una selezione di circa 40 opere, l’esposizione intende documentare in sintesi l’intero arco dell’attività dell’artista: dai video che testimoniano le sue performances degli inizi (per certi versi affini alle operazioni delle coeve Land e Body Art), passando per le prime sculture, dove il gesto è sempre implicato come prima matrice, fino ad approdare alle sculture di grandi dimensioni spesso giocate su equilibri arditi – che sono state la cifra più tipica di Nagasawa. (martedì – sabato, 10 – 19)
- Galleria Moshe Tabibnia, dal 4 aprile al 25 maggio 2024, ospita l’opera Barca (1983-1985, ottone e carta), costituita da un sottile tubo di ottone rivestito di carta giapponese che, in accordo con il luogo che di volta in volta la accoglie, sfrutta nuove dimensioni spaziali, salendo sui muri, sui soffitti o adagiandosi al suolo. Il profilo dell’imbarcazione, con una linea bianca e sottile, rivela una struttura immateriale e aperta che naviga con leggerezza nello spazio. La barca diventa così una metafora del viaggio vissuto e sognato, mitico e spirituale; così come nel mondo tessile, per le culture antiche e nell’immaginario, il tappeto diventa per eccellenza un veicolo in grado di trasportare in un’atmosfera sacra che esprime elevazione, purezza e unicità. L’opera trova dunque la sua naturale collocazione nella Sala Brera al piano terra di Galleria Moshe Tabibnia, dedicata allo straordinario allestimento di cinque tappeti Ushak a piccolo medaglione del XVI secolo, noti come “Tintoretto”, che deposti a terra per ospitare il fedele in preghiera, fungono da raccordo figurativo tra mondo sensibile e sovrasensibile. (martedì – sabato, 10 – 19)
- Un ulteriore approfondimento della mostra Hidetoshi Nagasawa. 1969-2018 si svolge presso Casa degli Artisti, che in collaborazione con BUILDING, dall’8 maggio al 4 giugno 2024, apre le porte di quello che fu lo studio di Nagasawa dal 1978 al 2007, proponendo una raccolta di opere che intendono restituire la dimensione più progettuale del lavoro quotidiano dell’artista. In occasione dell’inaugurazione, l’8 maggio 2024, l’atelier al primo piano verrà intitolato alla memoria dell’artista con una cerimonia ufficiale aperta al pubblico”. (martedì – domenica 12.30 – 19.00)
Hidetoshi Nagasawa (1940-2018), giapponese di origine benché nato in Manciuria (Repubblica Popolare Cinese) ma italiano d’adozione, visse in Italia per più di cinquant’anni, arrivando a Milano nel 1967. Entrò in contatto con artisti quali Enrico Castellani, Antonio Trotta, Mario Nigro e soprattutto Luciano Fabro, con cui fondò a Milano la Casa degli Artisti. In quei primi anni partecipò alle ricerche più radicali dell’epoca, per poi dedicarsi al linguaggio specificamente scultoreo, ma sempre con un intento innovativo. Il maggior contributo di Nagasawa ai linguaggi dell’arte occidentale è stato il tentativo di fusione fra la nostra cultura e quella orientale, tentativo assolutamente riuscito e produttivo di opere di grande valore formale.
Le opere presentate da BUILDING sono state concepite e realizzate dall’artista in base al principio del “Ma”, un concetto che appartiene alla filosofia Zen e che si può identificare col nostro concetto di intervallo o di vuoto – un vuoto non inerte, bensì generativo di energia e di forma. È il caso di Colonna (1972), opera in marmo sviluppata a pavimento e costituita da segmenti di colore diverso, provenienti da luoghi diversi, inframmezzati da minimi ma visibili spazi vuoti. “In quel piccolo spazio” – ha scritto l’artista – “si chiude la distanza dei loro viaggi e la loro storia”.
Proprio in relazione al tema del viaggio, centrale nella poetica e nella vicenda biografica di Nagasawa – basti pensare che l’artista è arrivato nel nostro paese dal Giappone in bicicletta –, in BUILDING è proposta anche un’altra versione di Barca (1980-1981, marmo, terra, albero), composta da una base monolitica in marmo bianco che accoglie al suo interno una pianta. L’opera affonda le sue radici nella tradizione shintoista secondo cui ogni elemento naturale, dalle pietre alle piante, possiede una dimensione sacra ed è tramite di preghiera agli dei.
Infine, l’esposizione comprende anche una scelta fra i numerosi lavori su carta dell’artista e due sculture inedite in marmo, esposte al pubblico per la prima volta in assoluto: Cubo e Nastro, entrambe datate 2012.
Attraverso questa selezione di opere, l’esposizione intende sottolineare in particolare due caratteristiche distintive di Nagasawa: la sua attenzione verso i rapporti fra l’opera e l’architettura e la sua visione quasi utopistica di una scultura apparentemente priva di peso, al punto da stare sospesa nello spazio e sembrare leggera anche quando raggiunge dimensioni monumentali.
In collaborazione con Galleria Moshe Tabibnia e Casa degli Artisti
Info link: https://building-gallery.com/exhibitions/hidetoshi-nagasawa-1969-2018/
Ora
Aprile 4 (Giovedì) - Luglio 20 (Sabato)
Luogo
BUILDING
Via Monte di Pietà 23, 20121 Milano
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Luogo dell’evento: Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Via Antonio Gramsci 74 Data dell’evento: dal 4 aprile al 31 luglio ========== Padiglione Giappone all’EXPO di
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Luogo dell’evento: Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Via Antonio Gramsci 74
Data dell’evento: dal 4 aprile al 31 luglio
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Padiglione Giappone all’EXPO di Milano 2015: The Japan Foundation ne raccoglie l’eredità – e parte degli oggetti esposti nella sezione LEGACY – presentando la colorata vita alimentare del longevo popolo giapponese. In mostra pannelli e piatti in replica, teche e display sulle stagioni del cibo e il cibo delle stagioni, modalità conservative e comportamentali legate al mondo del WASHOKU, lo stile alimentare del Giappone, in lista UNESCO dal 2013. Le sezioni sono introdotte da riproduzioni di stampe nishikie aventi per tema cibi in scene classiche o parodistiche o in divertenti battaglie tra cibi e sake, tutte risalenti alla seconda metà del XIX secolo.
La mostra si compone di cinque sezioni:
Il re della tavola. Sua Maestà il RISO
Tra densità e trasparenza BRODI E ZUPPE
Deuteragonisti della tavola giapponese: PESCE E VERDURE
Fagioli magici, mondo LEGUMI
WAGASHI, l’invasione degli ultraDOLCIIngresso libero
Info link: https://jfroma.it/washoku-la-colorata-vita-alimentare-dei-giapponesi-4-aprile-31-luglio-2024/
Ora
Aprile 4 (Giovedì) - Luglio 31 (Mercoledì)
Luogo
Istituto giapponese di cultura in Roma
Via Antonio Gramsci 74 - Roma
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Luogo dell’evento: Viale Emilio Caldara 51 - Milano Data e ora dell’evento: stasera 4 aprile inaugurazione con opening cocktail dalle 18.00 alle 21.00, la mostra
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Luogo dell’evento: Viale Emilio Caldara 51 – Milano
Data e ora dell’evento: stasera 4 aprile inaugurazione con opening cocktail dalle 18.00 alle 21.00, la mostra si terrà da giovedì 4 aprile a domenica 2 giugno dalle 11:00 alle 18:30
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Cari amici, inaugura in data odierna, giovedì 4 aprile, dalle ore 18.00 presso presso Numero 51 Concept Gallery la mostra “trilogy”. Numero 51 nasce in collaborazione con Eunoia Gallery di Osaka e vuole essere un’esplorazione del dinamismo artistico femminile contemporaneo.
“Le opere di Jazz Szu-Ying Chen, Yuka Mori e Yuka Nishihisamatsu, seppur radicate nelle tradizioni dei rispettivi paesi di origine (Taiwan e Giappone), trascendono i confini geografici per esplorare temi universali come la superstizione, l’ identità, la religione e il ciclo vitale. Jazz Chen, intreccia immagini relative a studi anatomici, al folklore nordico europeo e taiwanese, ci porta in un viaggio attraverso il grottesco e il sublime, dove mostri mitologici e dissezioni anatomiche si fondono con armonia su sfondi dorati ispirati alle pale d’altare quattrocentesche.
Yuka Mori, attraverso la sua ricerca pittorica prevede una rilettura contemporanea di concetti tradizionali giapponesi, creando un mondo fluido in cui il soggetto e lo sfondo sfumano in un gioco costante tra percepito e reale.
Yuka Nishihisamatsu, infine, ci invita a riflettere sul significato di normali oggetti di uso quotidiano uniti ad oggetti tradizionali giapponesi, assemblandoli tra loro in sculture delicate e profonde, che affrontano e creano nuovi legami tra vita, morte e rinascita.
Trovate spesso nelle sue composizioni il loto, fiore simbolo di purezza ma anche di rigenerazione.
“Trilogy” vuole quindi essere un’ esposizione che celebra la diversità e la connessione tra culture, ma anche la loro storia e la sua reinterpretazione”
Info link: https://www.numerocinquantuno.com/
Ora
Aprile 4 (Giovedì) 18:00 - Giugno 2 (Domenica) 18:30
Luogo
Viale Emilio Caldara 51
Milano
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Luogo dell’evento: Metroquadro, C.so San Maurizio 73/F - Torino Data e ora dell’evento: inaugurazione 6 aprile 2024 ore 16 – 19 e fino al 22 giugno 2024
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Luogo dell’evento: Metroquadro, C.so San Maurizio 73/F – Torino
Data e ora dell’evento: inaugurazione 6 aprile 2024 ore 16 – 19 e fino al 22 giugno 2024
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L’esposizione “marks and traces” segna una ricorrenza nel percorso dell’artista giapponese Shinya Sakurai (Hiroshima, 1981), conosciuto per il suo linguaggio iconico, ermetico ed astratto: vent’anni dal suo arrivo a Torino, città in cui dal 2004, con Osaka, divide vita e lavoro.
In queste sue ultime tele, i segni fluidi e le composizioni geometrizzanti lasciano scie che, come impronte, tracciano un percorso personale, pregno di nuovi indizi.
L’artista abbandona le colorate ed iridescenti geometrie per dedicarsi a differenti giochi di luce, sembianze profonde e cupe, rivelatrici di una contemporaneità in continuo mutamento. Gli avvenimenti degli ultimi tempi hanno infatti lasciato sulle sue tele tracce e segni inequivocabilmente e indelebilmente densi e carichi, simboli rivelatori della complessità del presente.L’artista ha scelto come supporto per tutte le opere esposte il velluto, ad esprimere appunto la serietà dei tempi, ma anche base elegante ed essenziale.
Su queste superfici monocrome emergono però pennellate fluide, realizzate con colori ad olio, resine e colle traslucide, a formare squarci di luce e stelle abbaglianti, che illuminano ed evocano armoniose simmetrie, simboli di fiducia e speranza per il futuro.Le composizioni di Shinya Sakurai fluttuano in uno spazio profondo animato da segni e tratti simbolici, tracce e strutture ipnotiche in grado di evocare atmosfere tese tra il reale e l’immaginario, sempre emotivamente e visivamente coinvolgenti.
Potrete scoprirlo al Metroquadro (C.so San Maurizio 73/F – Torino), dal 6 aprile fino al 22 giugno (giovedì, venerdì, sabato – su appuntamento). L’inaugurazione si terrà sabato 6 Aprile dalle 16 alle 19.
Stesso giorno ed ora, inaugura negli spazi di Tomdesign, attigui alla galleria, in Corso San Maurizio 73, la mostra “Piccola scatola di cristalli” della giapponese Yoshiko Suzuran.info@metroquadroarte.com 328 4820897
Info link: https://www.metroquadroarte.com/mostre/shinya-sakurai-marks-and-traces/
Ora
Aprile 6 (Sabato) 16:00 - Giugno 22 (Sabato) 19:00
Luogo
Metroquadro
C.so San Maurizio 73/F - Torino
12Aprallday05LugalldayAl via la 18ma Edizione di JAPAN INTERNATIONAL MANGA AWARD!(Tutto il giorno)
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Cari amici mangaka, siamo felici di annunciare che siamo pronti ad accogliere a braccia aperte le vostre candidature alla 18ma Edizione del Premio Internazionale del Manga “MANGA AWARD”. Le iscrizioni sono aperte
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Cari amici mangaka,
siamo felici di annunciare che siamo pronti ad accogliere a braccia aperte le vostre candidature alla 18ma Edizione del Premio Internazionale del Manga “MANGA AWARD”.
Le iscrizioni sono aperte da venerdì scorso 12 aprile fino a venerdì 5 luglio 2024; avete quindi tutto il tempo per spolverare il vostro fumetto nel cassetto, o già pubblicato, e volare in Giappone prima con la fantasia che l’ha ispirato, e poi, se vincerete, anche di persona.
Potete portare o inoltrare al Consolato le opere (in versione cartacea o pdf), unitamente all’Application Form (al link sotto), compilato secondo le indicazioni che trovate nelle linee guida in allegato e sul sito ufficiale del concorso.
Info link: https://www.manga-award.mofa.go.jp/en/application/18/index.html
https://www.facebook.com/manga.award
Ora
Aprile 12 (Venerdì) - Luglio 5 (Venerdì)
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Luogo dell’evento: Sede espositiva Giardini. Biennale di Venezia Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124 Venezia Data e ora dell’evento: 20 aprile - 24 novembre 2024 Pre-apertura 17-18-19
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Luogo dell’evento: Sede espositiva Giardini. Biennale di Venezia
Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124 Venezia
Data e ora dell’evento: 20 aprile – 24 novembre 2024
Pre-apertura 17-18-19 aprile
Nota per le sue installazioni e sculture incentrate su “eventi” che cambiano in base alle condizioni ambientali, Yuko Mohri propone una mostra, curata da Sook-Kyung Lee, che riempie il padiglione di suoni, luci, movimenti e odori.
Ispirandosi agli espedienti-tampone visti nelle stazioni della metropolitana di Tokyo per fermare le perdite d’acqua, Moré Moré (Leaky) creerà artificialmente una falla e poi cercherà di ripararla, improvvisando con una varietà di oggetti domestici disponibili a Venezia per dare vita a sculture cinetiche. In un mondo in cui le inondazioni funestano sempre più spesso l’ambiente, e soprattutto a Venezia, città colpita da un’alluvione a cinquantennio – l’ultimo nel 2019 – Moré Moré acquisisce molteplici accezioni.
Decomposition genera suoni e luci inserendo elettrodi in alcuni frutti, convertendone lo stato di umidità in continuo cambiamento in impulsi elettrici. Le condizioni interne della polpa mutano costantemente, modulando il tono del suono continuo e l’intensità della luce, mentre la frutta profonde l’odore della decomposizione, dissolvendosi o appassendo. Con un titolo la cui etimologia implica il “porre insieme (con+porre)”, la mostra si interroga sul significato di essere e lavorare insieme nella società post-pandemica. Paradossalmente, la crisi acuisce la creatività e ispira l’opera di Mohri, che prende spunto dalle misure ingegnose dei lavoratori della metropolitana contro le perdite d’acqua.
Compose
Commissario: The Japan Foundation
Curatore: Sook-Kyung Lee
Espositore: Yuko Mohri
Sede: Giardini
Info link: https://venezia-biennale-japan.jpf.go.jp/e/
Ora
Aprile 20 (Sabato) - Novembre 24 (Domenica)
Luogo
Sede espositiva Giardini, Biennale di Venezia
Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124
10Magallday01GiualldayYumi Karasumaru. Yumi’s new school(Tutto il giorno) Via Santo Stefano 43
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Luogo dell’evento: ALCHEMILLA Palazzo Vizzani - Via Santo Stefano 43 Bologna Data e ora dell’evento: dal 10 maggio al 1 giugno ========== Palazzo Vizzani,
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Luogo dell’evento: ALCHEMILLA
Palazzo Vizzani – Via Santo Stefano 43
Bologna
Data e ora dell’evento: dal 10 maggio al 1 giugno
Palazzo Vizzani, sede dell’associazione bolognese Alchemilla, apre al pubblico Yumi’s New School, mostra personale di Yumi Karasumaru, a cura di Roberto Pinto.
Il progetto Yumi’s New School, è stato cucito su misura sulla figura dell’artista Yumi Karasumaru, per svelare alcuni degli aspetti piu` significativi del suo lavoro. Nel percorso artistico di Yumi Karasumaru si intrecciano la relazione con le sue radici, il Giappone, e il suo approdo in Italia. Proprio questa distanza con la sua cultura di provenienza le ha permesso di ripercorrere ricordi, memorie, drammi personali e collettivi, riti e abitudini del Paese del Sol Levante, senza cadere nella trappola della retorica o del celebrativo, ma con uno sguardo interrogativo e conoscitivo. Nelle sue opere – sia nei quadri e nei disegni, sia nelle performance — troviamo la necessita` di creare un dialogo con gli spettatori attraverso una contaminazione tra “Storia” e storie personali, tra collettivo, pubblico, e l’intimo, il privato.
Con Yumi’s New School, l’artista vuole ulteriormente assottigliare la distanza con il pubblico costruendo un’esperienza condivisa sia attraverso due distinte performance sia trasformando una parte dello spazio espositivo in un suo studio temporaneo in cui i visitatori saranno invitati a lavorare accanto a lei per tutta la durata della mostra, condividendo i processi ideativi e realizzativi.
La performance inedita che si potrà vedere in occasione dell’inaugurazione del 10 maggio, Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai, si incentra sull’incredibile esperienza di Hiroo Onoda, soldato giapponese, rimasto per quasi trenta anni nella giungla di una sperduta isola nell’arcipelago delle Filippine, credendo che la seconda guerra mondiale non fosse finita. La performance che sarà presentata il 22 maggio, The Double Pop Songs, è frutto di una selezione di canzoni pop giapponesi, denudate dalla musica, le cui parole saranno proiettate sul corpo dell’artista in kimono bianco, come fosse uno schermo.
Due sale verranno allestite con una serie di dipinti: la prima comprendera` una decina di lavori selezionati dalla vastissima serie “Facing Histories” realizzata nel 2015, in occasione dell’anniversario dell’esplosione atomica di Hiroshimae e Nagasaki; nella seconda sala troveranno spazio alcuni lavori di medie dimensioni su tela e su carta della nuova serie “Learning from the past”, ispirata all’arte giapponese del periodo Edo. Una terza sala sarà dedicata alla proiezione dei video delle performance realizzate dall’artista durante la sua carriera.
Una quarta sala, infine, ospiterà il suo atelier temporaneo, un laboratorio aperto a tutti il cui l’obiettivo è di lavorare insieme, discutere, offrire il proprio sguardo e accogliere lo sguardo altrui. Si potrà, dunque, assistere al processo di realizzazione di un’opera dell’artista, per capire dall’interno la sua poetica, e anche provare a disegnare accanto a lei.
Performance:
10 maggio, ore 21
Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai
22 maggio, ore 20 e 21 (necessaria la prenotazione)
The Storyteller – il narratore, The Double Pop Songs
Incontri:
16 maggio, ore 18, con Roberto pinto
23 maggio, ore 18, con Uliana Zanetti
30 maggio, ore 18, con Igort
Inaugurazione
Venerdì 10 maggio 2024 alle ore 19
Immagine in evidenza
Yumi Karasumaru, Learning From The Past n.6 – with Van Eyck, 2023, 35×25 cm (part.)
Info link: https://www.arte.go.it/event/yumi-karasumaru-yumis-new-school/
Ora
Maggio 10 (Venerdì) - Giugno 1 (Sabato)
Luogo
ALCHEMILLA | Palazzo Vizzani
Via Santo Stefano 43
Luglio
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Luogo dell’evento: Museo Civico P.A. Garda, Piazza Ottinetti Ivrea (TO) Data dell’evento: Da sabato 17 febbraio 2024 a domenica
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Luogo dell’evento: Museo Civico P.A. Garda, Piazza Ottinetti Ivrea (TO)
Data dell’evento: Da sabato 17 febbraio 2024 a domenica 14 luglio 2024
Orari: da martedì a domenica | 9,00-13,00 e 15,00-18,00
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Il Museo Civico P.A. Garda inaugura la mostra “Elogio della fragilità” in occasione del decennale della sua riapertura. La mostra è un viaggio attraverso il tempo realizzato utilizzando l’argilla, materiale duttile e trasformista: dalla terracotta delle tegole dei tetti ai servizi da tè e caffè della collezione Guelpa-Croff; dalla collezione permanente di ceramica orientale (studiata e restaurata per la mostra) all’esposizione di importanti opere, prestiti di fondazioni, musei e collezioni private, con un focus sulla ceramica di Castellamonte.
Il filo comune della mostra è la fragilità della materia, la ceramica, che si rompe facilmente ma che, attraverso le mani dei restauratori, può tornare a nuova vita. Così come accade con il restauro Kintsugi, che dona una nuova bellezza.
La mostra Elogio della fragilità è stata ideata e coordinata da Paola Mantovani e realizzata grazie allo studio e alla curatela di importanti studiosi come Raffaella Ausenda e Marco Guglielminotti nonché di Alessia Porpiglia e Luca Diotto e dall’esperienza artistica di Sandra Baruzzi, Guglielmo Marthyn e Chiara Lorenzetti.
Costo: Intero 7 euro | Ridotto 5 euro
Gratuito per possessori Abbonamento Musei Torino PiemonteInfo link: https://www.museogardaivrea.it/nuova-mostra
Ora
Febbraio 17 (Sabato) 09:00 - Luglio 14 (Domenica) 18:00
Luogo
Museo Civico P.A. Garda
Piazza Ottinetti Ivrea (TO)
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Luogo dell’evento: Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1 - Roma Data dell’evento: Dal 15 marzo all'8 settembre 2024 ========== In occasione della mostra
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Luogo dell’evento: Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1 – Roma
Data dell’evento: Dal 15 marzo all’8 settembre 2024
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In occasione della mostra sul collezionismo in Italia di arte giapponese tra XIX e XX sec., il Museo Napoleonico propone una mostra tematica sull’interesse del conte Giuseppe Primoli per l’arte del Giappone e, più in generale del continente asiatico.
Saranno esposti 14 kakemono – dipinti tradizionali giapponesi – a lui appartenuti: un nucleo dall’importante valore documentario, oltreché storico artistico, la cui peculiarità risiede anche nell’abitudine del conte Primoli di chiedere ai frequentatori del suo salotto di utilizzare gli spazi non dipinti dei kakemono per inserirvi composizioni scritte. Nei kakemono compaiono quindi componimenti autografi, firme e dediche di letterati francesi – tra cui Zola, Claudel, Valery, Loti, Anatole France – di poeti provenzali, di autori e interpreti di opere teatrali, o di esponenti delle case reali d’Europa.
Tra i manufatti anche il ventaglio con scene giapponesi dipinto da Giuseppe de Nittis a Parigi intorno al 1880 per la principessa Mathilde Bonaparte.
Evento gratuito.
Info link: https://www.museonapoleonico.it/it/mostra-evento/giuseppe-primoli-e-il-fascino-delloriente
Ora
Marzo 15 (Venerdì) - Settembre 8 (Domenica)
Luogo
Museo Napoleonico
Piazza di Ponte Umberto I, 1 - Roma
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Luogo dell’evento: Museo d'Arte Orientale Chiossone, Piazzale Giuseppe Mazzini 4 - Genova Data dell’evento: da giovedì 28 Marzo a domenica 6 Ottobre ========== Inaugura oggi,
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Luogo dell’evento: Museo d’Arte Orientale Chiossone, Piazzale Giuseppe Mazzini 4 – Genova
Data dell’evento: da giovedì 28 Marzo a domenica 6 Ottobre
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Inaugura oggi, giovedì 28 marzo – alle 17, al Museo d’Arte Orientale E. Chiossone (Piazzale Giuseppe Mazzini 4 – Genova) la mostra Poeti ed eroi. Dal pennello alla spada, a cura di Aurora Canepari. L’evento è aperto al pubblico.
La rassegna, che sarà visitabile fino al 6 ottobre, presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’arte giapponese partendo da due figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari.
La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.
A partire dal secolo XII infatti si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi sette secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo capo militare, lo shōgun. Nell’anno in cui Genova guarda al suo Medioevo, risulta di particolare interesse osservare quali siano state le dinamiche dell’equivalente periodo storico in Giappone e stimolare un confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere.
L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta con i ritratti dei poeti classici, realizzati dal celebre Hokusai, affiancati dai preziosi oggetti da scrittura che popolavano la scrivania del letterato e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’aristocrazia militare (buke), elmi kabuto, dipinti e stampe di guerrieri (mushae).
Oltre al confronto tra il mondo del letterato e del guerriero e i loro punti di contatto e identità, il percorso mette in luce la straordinaria capacità narrativa dell’arte figurativa giapponese: dalle opere che ritraggono gli attori di teatro kabuki mentre recitano le gesta di samurai ed eroi del popolo, alla famosissima serie di stampe di Utagawa Kuniyoshi, nota come Suikoden e i cui protagonisti sono i più fulgidi esempi di coraggio e valore fino alle battaglie della guerra Genpei (1180-1185) che hanno ispirato il più famoso poema epico cavalleresco giapponese, lo Heike Monogatari, narrato in mostra attraverso una straordinaria coppia di paraventi dipinti.
Ora
Marzo 28 (Giovedì) - Ottobre 6 (Domenica)
Luogo
Museo d'Arte Orientale Chiossone
Piazzale Giuseppe Mazzini 4 - Genova
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Luogo dell’evento: BUILDING (Via Monte di Pietà, 23 Milano), Galleria Moshe Tabibnia (Via Brera, 3, 20121 Milano MI), Casa degli Artisti (Via Tommaso da Cazzaniga,
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Luogo dell’evento:
BUILDING (Via Monte di Pietà, 23 Milano), Galleria Moshe Tabibnia (Via Brera, 3, 20121 Milano MI), Casa degli Artisti (Via Tommaso da Cazzaniga, Corso Garibaldi, 89/A Milano)
Data e ora dell’evento: diverse sedi con inerenti date e orari, consultare descrizione
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Cari amici,
- BUILDING presenta, dal 4 aprile al 20 luglio 2024, Hidetoshi Nagasawa. 1969-2018, una grande retrospettiva a cura di Giorgio Verzotti, dedicata a uno dei più grandi artisti operanti in Italia dalla fine degli anni Sessanta, dislocata in tre sedi espositive della città di Milano: BUILDING, Galleria Moshe Tabibnia, Casa degli Artisti. L’inaugurazione si terrà in data odierna dalle 15.00 alle 20.00. “Attraverso una selezione di circa 40 opere, l’esposizione intende documentare in sintesi l’intero arco dell’attività dell’artista: dai video che testimoniano le sue performances degli inizi (per certi versi affini alle operazioni delle coeve Land e Body Art), passando per le prime sculture, dove il gesto è sempre implicato come prima matrice, fino ad approdare alle sculture di grandi dimensioni spesso giocate su equilibri arditi – che sono state la cifra più tipica di Nagasawa. (martedì – sabato, 10 – 19)
- Galleria Moshe Tabibnia, dal 4 aprile al 25 maggio 2024, ospita l’opera Barca (1983-1985, ottone e carta), costituita da un sottile tubo di ottone rivestito di carta giapponese che, in accordo con il luogo che di volta in volta la accoglie, sfrutta nuove dimensioni spaziali, salendo sui muri, sui soffitti o adagiandosi al suolo. Il profilo dell’imbarcazione, con una linea bianca e sottile, rivela una struttura immateriale e aperta che naviga con leggerezza nello spazio. La barca diventa così una metafora del viaggio vissuto e sognato, mitico e spirituale; così come nel mondo tessile, per le culture antiche e nell’immaginario, il tappeto diventa per eccellenza un veicolo in grado di trasportare in un’atmosfera sacra che esprime elevazione, purezza e unicità. L’opera trova dunque la sua naturale collocazione nella Sala Brera al piano terra di Galleria Moshe Tabibnia, dedicata allo straordinario allestimento di cinque tappeti Ushak a piccolo medaglione del XVI secolo, noti come “Tintoretto”, che deposti a terra per ospitare il fedele in preghiera, fungono da raccordo figurativo tra mondo sensibile e sovrasensibile. (martedì – sabato, 10 – 19)
- Un ulteriore approfondimento della mostra Hidetoshi Nagasawa. 1969-2018 si svolge presso Casa degli Artisti, che in collaborazione con BUILDING, dall’8 maggio al 4 giugno 2024, apre le porte di quello che fu lo studio di Nagasawa dal 1978 al 2007, proponendo una raccolta di opere che intendono restituire la dimensione più progettuale del lavoro quotidiano dell’artista. In occasione dell’inaugurazione, l’8 maggio 2024, l’atelier al primo piano verrà intitolato alla memoria dell’artista con una cerimonia ufficiale aperta al pubblico”. (martedì – domenica 12.30 – 19.00)
Hidetoshi Nagasawa (1940-2018), giapponese di origine benché nato in Manciuria (Repubblica Popolare Cinese) ma italiano d’adozione, visse in Italia per più di cinquant’anni, arrivando a Milano nel 1967. Entrò in contatto con artisti quali Enrico Castellani, Antonio Trotta, Mario Nigro e soprattutto Luciano Fabro, con cui fondò a Milano la Casa degli Artisti. In quei primi anni partecipò alle ricerche più radicali dell’epoca, per poi dedicarsi al linguaggio specificamente scultoreo, ma sempre con un intento innovativo. Il maggior contributo di Nagasawa ai linguaggi dell’arte occidentale è stato il tentativo di fusione fra la nostra cultura e quella orientale, tentativo assolutamente riuscito e produttivo di opere di grande valore formale.
Le opere presentate da BUILDING sono state concepite e realizzate dall’artista in base al principio del “Ma”, un concetto che appartiene alla filosofia Zen e che si può identificare col nostro concetto di intervallo o di vuoto – un vuoto non inerte, bensì generativo di energia e di forma. È il caso di Colonna (1972), opera in marmo sviluppata a pavimento e costituita da segmenti di colore diverso, provenienti da luoghi diversi, inframmezzati da minimi ma visibili spazi vuoti. “In quel piccolo spazio” – ha scritto l’artista – “si chiude la distanza dei loro viaggi e la loro storia”.
Proprio in relazione al tema del viaggio, centrale nella poetica e nella vicenda biografica di Nagasawa – basti pensare che l’artista è arrivato nel nostro paese dal Giappone in bicicletta –, in BUILDING è proposta anche un’altra versione di Barca (1980-1981, marmo, terra, albero), composta da una base monolitica in marmo bianco che accoglie al suo interno una pianta. L’opera affonda le sue radici nella tradizione shintoista secondo cui ogni elemento naturale, dalle pietre alle piante, possiede una dimensione sacra ed è tramite di preghiera agli dei.
Infine, l’esposizione comprende anche una scelta fra i numerosi lavori su carta dell’artista e due sculture inedite in marmo, esposte al pubblico per la prima volta in assoluto: Cubo e Nastro, entrambe datate 2012.
Attraverso questa selezione di opere, l’esposizione intende sottolineare in particolare due caratteristiche distintive di Nagasawa: la sua attenzione verso i rapporti fra l’opera e l’architettura e la sua visione quasi utopistica di una scultura apparentemente priva di peso, al punto da stare sospesa nello spazio e sembrare leggera anche quando raggiunge dimensioni monumentali.
In collaborazione con Galleria Moshe Tabibnia e Casa degli Artisti
Info link: https://building-gallery.com/exhibitions/hidetoshi-nagasawa-1969-2018/
Ora
Aprile 4 (Giovedì) - Luglio 20 (Sabato)
Luogo
BUILDING
Via Monte di Pietà 23, 20121 Milano
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Luogo dell’evento: Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Via Antonio Gramsci 74 Data dell’evento: dal 4 aprile al 31 luglio ========== Padiglione Giappone all’EXPO di
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Luogo dell’evento: Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Via Antonio Gramsci 74
Data dell’evento: dal 4 aprile al 31 luglio
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Padiglione Giappone all’EXPO di Milano 2015: The Japan Foundation ne raccoglie l’eredità – e parte degli oggetti esposti nella sezione LEGACY – presentando la colorata vita alimentare del longevo popolo giapponese. In mostra pannelli e piatti in replica, teche e display sulle stagioni del cibo e il cibo delle stagioni, modalità conservative e comportamentali legate al mondo del WASHOKU, lo stile alimentare del Giappone, in lista UNESCO dal 2013. Le sezioni sono introdotte da riproduzioni di stampe nishikie aventi per tema cibi in scene classiche o parodistiche o in divertenti battaglie tra cibi e sake, tutte risalenti alla seconda metà del XIX secolo.
La mostra si compone di cinque sezioni:
Il re della tavola. Sua Maestà il RISO
Tra densità e trasparenza BRODI E ZUPPE
Deuteragonisti della tavola giapponese: PESCE E VERDURE
Fagioli magici, mondo LEGUMI
WAGASHI, l’invasione degli ultraDOLCIIngresso libero
Info link: https://jfroma.it/washoku-la-colorata-vita-alimentare-dei-giapponesi-4-aprile-31-luglio-2024/
Ora
Aprile 4 (Giovedì) - Luglio 31 (Mercoledì)
Luogo
Istituto giapponese di cultura in Roma
Via Antonio Gramsci 74 - Roma
12Aprallday05LugalldayAl via la 18ma Edizione di JAPAN INTERNATIONAL MANGA AWARD!(Tutto il giorno)
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Cari amici mangaka, siamo felici di annunciare che siamo pronti ad accogliere a braccia aperte le vostre candidature alla 18ma Edizione del Premio Internazionale del Manga “MANGA AWARD”. Le iscrizioni sono aperte
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Cari amici mangaka,
siamo felici di annunciare che siamo pronti ad accogliere a braccia aperte le vostre candidature alla 18ma Edizione del Premio Internazionale del Manga “MANGA AWARD”.
Le iscrizioni sono aperte da venerdì scorso 12 aprile fino a venerdì 5 luglio 2024; avete quindi tutto il tempo per spolverare il vostro fumetto nel cassetto, o già pubblicato, e volare in Giappone prima con la fantasia che l’ha ispirato, e poi, se vincerete, anche di persona.
Potete portare o inoltrare al Consolato le opere (in versione cartacea o pdf), unitamente all’Application Form (al link sotto), compilato secondo le indicazioni che trovate nelle linee guida in allegato e sul sito ufficiale del concorso.
Info link: https://www.manga-award.mofa.go.jp/en/application/18/index.html
https://www.facebook.com/manga.award
Ora
Aprile 12 (Venerdì) - Luglio 5 (Venerdì)
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Luogo dell’evento: Sede espositiva Giardini. Biennale di Venezia Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124 Venezia Data e ora dell’evento: 20 aprile - 24 novembre 2024 Pre-apertura 17-18-19
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Luogo dell’evento: Sede espositiva Giardini. Biennale di Venezia
Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124 Venezia
Data e ora dell’evento: 20 aprile – 24 novembre 2024
Pre-apertura 17-18-19 aprile
Nota per le sue installazioni e sculture incentrate su “eventi” che cambiano in base alle condizioni ambientali, Yuko Mohri propone una mostra, curata da Sook-Kyung Lee, che riempie il padiglione di suoni, luci, movimenti e odori.
Ispirandosi agli espedienti-tampone visti nelle stazioni della metropolitana di Tokyo per fermare le perdite d’acqua, Moré Moré (Leaky) creerà artificialmente una falla e poi cercherà di ripararla, improvvisando con una varietà di oggetti domestici disponibili a Venezia per dare vita a sculture cinetiche. In un mondo in cui le inondazioni funestano sempre più spesso l’ambiente, e soprattutto a Venezia, città colpita da un’alluvione a cinquantennio – l’ultimo nel 2019 – Moré Moré acquisisce molteplici accezioni.
Decomposition genera suoni e luci inserendo elettrodi in alcuni frutti, convertendone lo stato di umidità in continuo cambiamento in impulsi elettrici. Le condizioni interne della polpa mutano costantemente, modulando il tono del suono continuo e l’intensità della luce, mentre la frutta profonde l’odore della decomposizione, dissolvendosi o appassendo. Con un titolo la cui etimologia implica il “porre insieme (con+porre)”, la mostra si interroga sul significato di essere e lavorare insieme nella società post-pandemica. Paradossalmente, la crisi acuisce la creatività e ispira l’opera di Mohri, che prende spunto dalle misure ingegnose dei lavoratori della metropolitana contro le perdite d’acqua.
Compose
Commissario: The Japan Foundation
Curatore: Sook-Kyung Lee
Espositore: Yuko Mohri
Sede: Giardini
Info link: https://venezia-biennale-japan.jpf.go.jp/e/
Ora
Aprile 20 (Sabato) - Novembre 24 (Domenica)
Luogo
Sede espositiva Giardini, Biennale di Venezia
Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124
Agosto
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Luogo dell’evento: Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1 - Roma Data dell’evento: Dal 15 marzo all'8 settembre 2024 ========== In occasione della mostra
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Luogo dell’evento: Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1 – Roma
Data dell’evento: Dal 15 marzo all’8 settembre 2024
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In occasione della mostra sul collezionismo in Italia di arte giapponese tra XIX e XX sec., il Museo Napoleonico propone una mostra tematica sull’interesse del conte Giuseppe Primoli per l’arte del Giappone e, più in generale del continente asiatico.
Saranno esposti 14 kakemono – dipinti tradizionali giapponesi – a lui appartenuti: un nucleo dall’importante valore documentario, oltreché storico artistico, la cui peculiarità risiede anche nell’abitudine del conte Primoli di chiedere ai frequentatori del suo salotto di utilizzare gli spazi non dipinti dei kakemono per inserirvi composizioni scritte. Nei kakemono compaiono quindi componimenti autografi, firme e dediche di letterati francesi – tra cui Zola, Claudel, Valery, Loti, Anatole France – di poeti provenzali, di autori e interpreti di opere teatrali, o di esponenti delle case reali d’Europa.
Tra i manufatti anche il ventaglio con scene giapponesi dipinto da Giuseppe de Nittis a Parigi intorno al 1880 per la principessa Mathilde Bonaparte.
Evento gratuito.
Info link: https://www.museonapoleonico.it/it/mostra-evento/giuseppe-primoli-e-il-fascino-delloriente
Ora
Marzo 15 (Venerdì) - Settembre 8 (Domenica)
Luogo
Museo Napoleonico
Piazza di Ponte Umberto I, 1 - Roma
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Luogo dell’evento: Museo d'Arte Orientale Chiossone, Piazzale Giuseppe Mazzini 4 - Genova Data dell’evento: da giovedì 28 Marzo a domenica 6 Ottobre ========== Inaugura oggi,
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Luogo dell’evento: Museo d’Arte Orientale Chiossone, Piazzale Giuseppe Mazzini 4 – Genova
Data dell’evento: da giovedì 28 Marzo a domenica 6 Ottobre
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Inaugura oggi, giovedì 28 marzo – alle 17, al Museo d’Arte Orientale E. Chiossone (Piazzale Giuseppe Mazzini 4 – Genova) la mostra Poeti ed eroi. Dal pennello alla spada, a cura di Aurora Canepari. L’evento è aperto al pubblico.
La rassegna, che sarà visitabile fino al 6 ottobre, presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’arte giapponese partendo da due figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari.
La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.
A partire dal secolo XII infatti si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi sette secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo capo militare, lo shōgun. Nell’anno in cui Genova guarda al suo Medioevo, risulta di particolare interesse osservare quali siano state le dinamiche dell’equivalente periodo storico in Giappone e stimolare un confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere.
L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta con i ritratti dei poeti classici, realizzati dal celebre Hokusai, affiancati dai preziosi oggetti da scrittura che popolavano la scrivania del letterato e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’aristocrazia militare (buke), elmi kabuto, dipinti e stampe di guerrieri (mushae).
Oltre al confronto tra il mondo del letterato e del guerriero e i loro punti di contatto e identità, il percorso mette in luce la straordinaria capacità narrativa dell’arte figurativa giapponese: dalle opere che ritraggono gli attori di teatro kabuki mentre recitano le gesta di samurai ed eroi del popolo, alla famosissima serie di stampe di Utagawa Kuniyoshi, nota come Suikoden e i cui protagonisti sono i più fulgidi esempi di coraggio e valore fino alle battaglie della guerra Genpei (1180-1185) che hanno ispirato il più famoso poema epico cavalleresco giapponese, lo Heike Monogatari, narrato in mostra attraverso una straordinaria coppia di paraventi dipinti.
Ora
Marzo 28 (Giovedì) - Ottobre 6 (Domenica)
Luogo
Museo d'Arte Orientale Chiossone
Piazzale Giuseppe Mazzini 4 - Genova
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Luogo dell’evento: Sede espositiva Giardini. Biennale di Venezia Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124 Venezia Data e ora dell’evento: 20 aprile - 24 novembre 2024 Pre-apertura 17-18-19
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Luogo dell’evento: Sede espositiva Giardini. Biennale di Venezia
Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124 Venezia
Data e ora dell’evento: 20 aprile – 24 novembre 2024
Pre-apertura 17-18-19 aprile
Nota per le sue installazioni e sculture incentrate su “eventi” che cambiano in base alle condizioni ambientali, Yuko Mohri propone una mostra, curata da Sook-Kyung Lee, che riempie il padiglione di suoni, luci, movimenti e odori.
Ispirandosi agli espedienti-tampone visti nelle stazioni della metropolitana di Tokyo per fermare le perdite d’acqua, Moré Moré (Leaky) creerà artificialmente una falla e poi cercherà di ripararla, improvvisando con una varietà di oggetti domestici disponibili a Venezia per dare vita a sculture cinetiche. In un mondo in cui le inondazioni funestano sempre più spesso l’ambiente, e soprattutto a Venezia, città colpita da un’alluvione a cinquantennio – l’ultimo nel 2019 – Moré Moré acquisisce molteplici accezioni.
Decomposition genera suoni e luci inserendo elettrodi in alcuni frutti, convertendone lo stato di umidità in continuo cambiamento in impulsi elettrici. Le condizioni interne della polpa mutano costantemente, modulando il tono del suono continuo e l’intensità della luce, mentre la frutta profonde l’odore della decomposizione, dissolvendosi o appassendo. Con un titolo la cui etimologia implica il “porre insieme (con+porre)”, la mostra si interroga sul significato di essere e lavorare insieme nella società post-pandemica. Paradossalmente, la crisi acuisce la creatività e ispira l’opera di Mohri, che prende spunto dalle misure ingegnose dei lavoratori della metropolitana contro le perdite d’acqua.
Compose
Commissario: The Japan Foundation
Curatore: Sook-Kyung Lee
Espositore: Yuko Mohri
Sede: Giardini
Info link: https://venezia-biennale-japan.jpf.go.jp/e/
Ora
Aprile 20 (Sabato) - Novembre 24 (Domenica)
Luogo
Sede espositiva Giardini, Biennale di Venezia
Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, 30124