Hanamachi

Di seguito una breve spiegazione riguardo i cinque Hanamachi (quartieri delle geisha e delle cortigiane) di Kyoto.

Gion Kobu

Gion Kobu 祇園甲部 è il quartiere di Geisha più grande e importante di Kyoto

Il periodo d’oro di questo Hanamachi è stato verso la metà del 1800, quando le Ochaya erano più di 700 e c’erano più di 3000 fra Geisha e Maiko.Leggere di più


Geisha famose: Mineko Iwasaki

Mineko Iwasaki è una delle Geisha di Gion più famose del secolo scorso. Nata nel 1949 con il nome di Tanaka Masako, è entrata a soli 5 anni nell’Okiya Iwasaki su richiesta della Okasan e con il consenso non solo dei genitori, ma anche della piccola.

Prenderà il nome di Mineko e inizierà giovanissima a prendere parte agli spettacoli delle Geisha nei ruoli marginali adatti ad una bambina. Mostra immediatamente innate doti per questo tipo di arti.

Partecipò agli Zashiki organizzati per le visite ufficiali in Giappone della Regina Elisabetta e del Principe Carlo d’Inghilterra.

È famosa per avere ispirato il libro best seller “Memorie di una Geisha” di Arthur Golden.Leggere di più


Geisha famose: Sadayakko Kawakami

Nel 1899 partirono per un tour mondiale, lei accompagnava la troupe come moglie del regista in quanto gli spettacoli sarebbero stati interpretati da Onnagata. In Occidente però spettacoli con uomini che interpretano ruoli femminili non avrebbero mai funzionato.Leggere di più


Geisha famose: Oyuki Morgan

Una Geisha che visse a metà fra Giappone e Europa fu Oyuki Kato (1881-1963).

Quando nel 1902 George Morgan il nipote di un ricco finanziere americano si recò in visita in Giappone si innamorò a prima vista della bella Oyuki durante uno spettacolo dei Miyako Odori. Aveva 21 anni ed era all’apice del successo.

Si sposarono e si trasferirono in America, ma la famiglia Morgan non accettò di buon grado il matrimonio con una straniera, così dopo poco tempo si trasferirono di nuovo e andarono a vivere a Parigi. Lei divenne una signora dell’alta società, imparò il francese e studiò pianoforte. George Morgan morì del 1915 e lei, ricca 34enne, rientrò in Giappone e si stabilì a Gion.Leggere di più


Il futuro di una Geisha

Le prospettive per il futuro per una Geisha affermata potevano essere o sposarsi, smettendo in questo modo di essere una Geisha e con una cerimonia chiamata Hiki Iwai lascerà il suo Hanamachi per fare la moglie, oppure continuare ad essere un abitante del mondo fluttuante, vivendo fino in fondo il suo essere un’artista.

In passato una giovane Geisha poteva ambire ad essere adottata dalla sua Okasan per ereditare l’Okiya o l’Ochaya, oppure, se trovava un Danna molto generoso che la riscattasse dal suo debito, poteva investire i suoi guadagni come Geisha per l’acquisto di una nuova Okiya o Ochaya, ed essere così fra le poche donne assolutamente indipendenti del suo paese.Leggere di più


Geisha: il tirocinio

 

All’inizio sarà una Shikomi, un’apprendista Maiko, e per un periodo di circa un anno il suo lavoro somiglierà a quello di una domestica. Dovrà, oltre a frequentare i corsi di musica, danza, canto e fare pratica di cerimonia del tè, attendere il rientro delle Maiko e Geisha dai loro impegni serali, di solito a notte inoltrata, e svegliarsi prima di loro per preparare il necessario per la loro nuova giornata di lavoro e poi recarsi ai corsi, che si tengono al Nyokouba, la scuola dove si apprendono queste antiche arti dalle Iemoto, le Gran Meastre.Leggere di più

Geisha: lo Zashiki

geishaLiza Dalby nel suo libro “La mia vita da Geisha” definisce lo Zashiki un salotto. È una cena, un banchetto dove a mangiare però sono solo gli ospiti. Le Maiko e le Geisha servono il sake, tengono compagnia e, se richiesto, possono intrattenere gli ospiti ballando, esibendosi nelle Kouta (canzoni brevi), Nagauta (canzoni lunghe) o suonando uno strumento musicale.

C’è un altro aspetto che Liza Dalby spiega molto bene nel suo libro, ed è il lato goliardico di queste cene. Quando mi sono avvicinata per la prima volta a questa realtà, immaginavo che i banchetti in questi antichi ristoranti fossero molto austeri, con uomini seriosi che parlano tra di loro mentre giovani donne suonano tristi canzoni del passato. Invece non capita di rado che ci siano giochi infantili come “carta-forbice-sasso”!

Le Geisha devono saper assecondare gli ospiti, senza ovviamente lasciare che la loro voglia di divertirsi degeneri in volgarità. Leggere di più


L'iki e la sensibilità estetica giapponese

L’Iki è un modus vivendi tipico dei giapponesi che si esplicita nella figura della geisha. Rappresenta la quintessenza della seduzione finalizzata a se stessa. Si differenzia dagli approcci tradizionali perché rinuncia alla conquista grazie alla forza spirituale. La caratteristica principale è la rottura dell’equilibrio ordinario, che si palesa in tutte le “manifestazioni corporee” dell’Iki. Componendosi di vistosità e modestia, distinzione e volgarità, dolcezza e asprezza, Iki rappresenta il “termine medio”, non sbilanciandosi mai verso l’uno o l’altro estremo.

Per i giapponesi la seduzione si limita ad un cenno allusivo. Mostrare pezzi di vestiti più intimi di sfuggita, mentre si cammina, oppure piccoli lembi di pelle, esprime la dualità della seduzione iki: rompendo l’uniformità del kimono che avvolge completamente la figura femminile, si suggerisce un’apertura all’altro sesso. La bellezza si coglie in piccoli accenni, viene sussurrata dalla peculiarità dell’abbigliamento e dalle posture.Leggere di più


Geisha, il fascino dell'inespresso

 

geisha-11Geisha, termine giapponese dal forte potere evocativo sia nell’immaginario nipponico che in quello occidentale, è composto dai caratteri gei, arte e sha persona. Le geisha sono infatti persone educate nelle arti e nella danza, che intrattengono gli uomini con le loro performance e una conversazione brillante e colta. Spesso, dal punto di vista occidentale, la figura della geisha ha avuto una connotazione legata al commercio sessuale, frutto di certa cinematografia hollywoodiana e di parte del nipponismo. Niente è più lontano dalla realtà. La geisha, così lontana dal mondo della famiglia e da quello degli affari, occupa uno spazio in cui gli uomini si incontrano e socializzano, in un gioco di allusioni e di scambio elegante a cui l’inespresso dona il più grande fascino.

Clicca qui per vedere le altre immagini